| Ettore Bocchini Padiglione | ||||||||||||||||
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| Specialità | Salto ostacoli | |||||||||||||||
| Squadra | Italia | |||||||||||||||
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| Statistiche aggiornate al gennaio 2013 | ||||||||||||||||
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Ettore Bocchini Padiglione (Pinerolo,25 dicembre1901 –Roma,23 marzo1986) è stato uncavaliere,militare ediplomaticoitaliano.
Nato aPinerolo, ma discendente da una nobile famigliacampana con una lunga tradizione nellacavalleria borbonica, intraprese giovanissimo la carriera militare. Fu allievo dellaScuola militare "Nunziatella" e della Scuola di applicazione di cavalleria di Pinerolo, di cui divenne in seguito ufficiale istruttore.
Specialista nelsalto ostacoli, nella sua carriera sportiva si distinse per numerose vittorie in ambito nazionale e internazionale.
Nel corso dellaseconda guerra mondiale partecipò nelle azioni di guerra che portarono alla occupazione dellaTunisia.
Dopo un periodo di clandestinità aRoma, a causa dello sbandamento del suo reparto a seguito dell'annuncio dell'armistizio dell'8 settembre 1943, riuscì a riunirsi alle forze dell'Esercito Cobelligerante Italiano.
Raggiunto il grado digenerale di brigata intraprese la carriera diplomatica.
Tornato in Italia fu direttore di gara e ispettore di campo negliippodromi delleCapannelle e diAgnano.
Coppa delle Nazioni:
Il 15 febbraio 1942 veniva ricostituito il reggimento «Cavalleggeri di Lodi», presso la Scuola di cavalleria di Pinerolo: Venne ridenominato «Raggruppamento esplorante corazzato cavalleggeri di Lodi» (RECO), al comando del colonnelloTommaso Lequio di Assaba, gli fu affiancato il «Gruppo corazzato di addestramento» della Scuola di cavalleria, dislocato a None, agli ordini del maggiore Ettore Bocchini Padiglione.
Il reparto fu trasferito per via aerea inLibia tra il 20 ed il 25 novembre.
A seguito dello sbarco degli Anglo-Americani inAfrica francese, il R.E.C.O. fu destinato all'occupazione e difesa della Tunisia, in luogo della difesa delSahara libico.
Il 24 novembre il R.E.C.O. lasciòTripoli perGabès. Le azioni militari successive portarono al presidio diMédenine e di Foum Tatahouine, all'occupazione della stretta di Ksar El Hallauf e all'esplorazione della fascia montana delKsour fino aKébili, località occupata il giorno 9, mettendo così sotto controllo tutto il territorio del Caidato diNefzaoua.
Dopo il conflitto, intraprese la carriera diplomatica.Divenne console d'Italia aBilbao e in seguito aSanta Cruz de Tenerife