L'età della pietra nordica è l'espressione con cui si indica l'età della pietra dellaScandinavia.

Mentre ilghiaccio retrocedeva lerenne pascolavano sullepianure dellaDanimarca e dellaSvezia meridionale, mentre lungo illitorale dellaSvezia occidentale venivano sfruttate le risorse marine. Era laterra dellacultura di Ahrensburg e della precedentecultura di Amburgo, composte datribù che cacciavano in un territorio di 100 000 km² e vivevano intipì nellatundra. Su questa terra c'era pocaforesta (betulla bianca artica esorbo), mentre faceva la sua lenta comparsa lataiga.
NelVII millennio a.C., quando le renne e i loro cacciatori si erano mossi verso la Scandinavia delnord, le foreste si erano stabilite nel territorio. Lacultura Maglemosiana viveva inDanimarca e nella Svezia delsud. Anord di queste, inNorvegia e lungo il litorale dellaSvezia occidentale si diffuse anche lacultura di Fosna-Hensbacka che si sviluppò principalmente lungo le coste e i bordi delle floride foreste. L'uso delfuoco, dellebarche e degli attrezzi dipietra permise a questi abitanti dell'età della Pietra di sopravvivere nell'Europa del nord.
Icacciatori-raccoglitori nordici seguirono legreggi e le migrazioni deisalmoni, muovendo a sud ininverno e anord inestate. Questi primi popoli avevanotradizioniculturali simili a quelle praticate nelle altreregioni nel lontano nord, zone che comprendevano le odierneFinlandia,Russia e, attraverso lostretto di Bering, nella striscia più settentrionale delNord America (Alaska eCanada).
Durante ilVI millennio a.C., il clima della Scandinavia era generalmente più caldo e più umido rispetto ad oggi e la parte meridionale era rivestita da lussureggiantiforeste temperate, in cui vivevanoanimali comebuoi,bisonti,alci ecervi rossi. In questa fase le tribù denominatecultura di Kongemose vivevano della caccia questi animali. Come i loro predecessori, inoltre, cacciavanofoche epescavano nelle riccheacque. A nord delle genti di Kongemose, nella parte più meridionale della Norvegia e in Svezia, vivevano altricacciatori-raccoglitori, denominaticulture di Nøstvet e Lihult, che discendevano dalle culture di Hensbacka e di Fosna. Queste culture ancora cacciavano, alla fine delVI millennio a.C., quando la cultura di Kongemose fu sostituita daquella di Ertebølle nel sud.

Durante ilV millennio a.C., le genti di Ertebølle appreseso l'uso della terracotta dai vicini popoli del sud che avevano iniziato a coltivare la terra e ad allevare animali. Ben presto anche loro iniziarono a coltivare la terra e, attorno al4000 a.C., entrarono a far parte dellaculturamegalitica delbicchiere imbutiforme. Durante ilIV millennio a.C., le tribù del bicchiere imbutiforme si espansero in Svezia fino aUppland. Le tribù di Nøstvet e Lihult evolsero nellacultura del vasellame bucherellato, verso la fine del IV millennio che fermarono l'avanzata dei contadini che praticavano tecniche avanzate, spingendoli verso il sud-ovest della Svezia, anche se molti di questi si unirono alla cultura della ceramica bucherellata: almeno un insediamento sembra testimoniare questa cultura mista, quellopalafitticolo diAlvastra.
Non si sa qualelingua fosse parlata dai primi scandinavi, ma sul finire delIII millennio a.C. furono "invasi" da nuove tribù che, secondo diversi studiosi, parlavano unalingua proto-indoeuropea: lacultura della ceramica cordata. Questa nuova popolazione avanzò fino all'Uppland e aOslofjord, portando probabilmente la lingua antenata delle odierne lingue scandinave. Si trattava di tribù individualiste e patriarcali con l'ascia dabattaglia comestatus symbol. Con loro la maggior parte dellaScandinavia entrò nelNeolitico. Ben presto, però, sarebbe giunta l'età del Bronzo.
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