La squadra, tra le più sostenute del continente in termini di tifosi, è una delle più titolate d'Iran, avendo vinto 10campionati iraniani, 8Coppe dell'Iran (record) e 2AFC Champions League Elite che ne fanno il club iraniano più decorato a livello internazionale.
Dal 1973 gioca le partite casalinghe allostadio Azadi, grande impianto di Teheran che condivide con ilPersepolis, la rivale per eccellenza, con cui disputa ilderby di Teheran.
Parviz Khosravani, fondatore e primo presidente dell'Esteghlal.
Il 20 settembre 1945, su iniziativa di alcuni giovani atleti e studenti tra cui il 23enne ufficiale dell'esercito iraniano Khosravaani (primo allenatore del club), Asghar Navaab (meccanico di biciclette), Enayat Jananpour (membro dell'Organizzazione nazionale dello sport), Mirzaee (carpentiere) e Khashaaei (guardia giurata), fu costituito un club sportivo in viaFerdowsi aTeheran. Dato che la maggioranza dei membri erano interessati alciclismo, per il nome del sodalizio fu sceltoDocharkhe Savaran (in persiano دوچرخه سواران, "i ciclisti"). L'allenatore-giocatoreAli Danaeifard si unì al resto del gruppo, divenendo il primo tecnico ecapitano dell'Esteghlal.
La squadra esordì nel 1946; nello stesso anno ottenne il secondo posto nel campionato di calcio di Teheran, all'epoca la maggiore competizione calcistica iraniana, e nellaCoppa Hazfi di Teheran, affrontando squadre quotate quali ilDaraei, il Sarbaaz e loShahin.
Nel 1946-1947 la squadra si aggiudicò la Coppa Hazfi di Teheran dopo aver sconfitto Daraei, Shahin eOghaab.
I membri fondatori del club, Ali Danaeifard, Parviz Khosravani, Amou Oghli, Graeeli e Seyyed Ali Agha, attuarono nel 1949 il cambio del nome inTaj (in persianoتاج, "corona").
Il 6 marzo 1950 il Taj giocò la sua prima partita ufficiale di fronte a oltre 20 000 spettatori allostadio Amjadieh contro lo Shanin, vincendo per 1-0. Il Taj vinse otto titoli di Teheran negli anni '50 e '60 (nel 1949-1950, 1952-1953, 1956-1957, 1957-1958, 1959-1960, 1960-1961, 1962-1963, 1968-1969), oltre a due altre Coppe Hazfi di Teheran, nel 1950-1951 e nel 1958-1959.
Ali Danaeifard, giocatore e poi allenatore del club dal 1946 al 1969.
Ali Danaeifard, soprannominato "il padre dell'Esteghlal", fu una figura di spicco del Taj per circa vent'anni, prima come centrocampista e allenatore e poi, dal 1950 al 1967, come allenatore a tempo pieno della squadra. Suo figlioIraj Danaeifard divenne la stella del Taj e dellanazionale iraniana negli anni '70 e anche sua figlia fu allenatrice di calcio. Iraj fu il primo iraniano ad andare in rete in una fase finale delcampionato mondiale di calcio, realizzando il gol del pareggio contro laScozia adArgentina 1978.
Büyük Jeddikar, il primo calciatore iraniano a trasferirsi in una squadra estera, nel 1957.
Dagli anni '50 al 1967 la rivalità più sentita fu quella con lo Shahin, squadra che poi fu disciolta (la maggior parte dei suoi calciatori confluirono nel neocostituitoPersepolis). Il migliore marcatore del Taj nei match contro lo Shanin fuBoyuk Jeddikar.
Lo Shahin tornò nel 1974 come Shahbaz e negli anni '80, non più legato al Persepolis.
Ilcampionato d'Asia per club 1970, terza edizione del torneo, vide concorrere sette squadre provenienti da sette paesi asiatici. Il torneo si tenne a Teheran nel mese di aprile. Il Taj batté per 2-1 in finale l'Hapoel Tel Aviv, vincendo il primo trofeo internazionale della propria storia, il primo per una squadra iraniana. Nel 1970-1971 fu vinto anche ilcampionato, sotto la guida dell'allenatoreZdravko Rajkov: a soccombere per 2-1 fu, in finale, ilPAS Teheran, con il capitano del TajAli Jabbari eletto migliore giocatore della competizione. Il Taj ottenne inoltre il quarto posto nelCampionato d'Asia per club 1971, sconfitto dallaROK Army per 3-2 nella finale per il terzo posto.
La squadra del Taj laureatasi campione continentale nel 1970.
Secondo in campionato nel 1973-1974 conGholam Hossein Mazloumi capocannoniere del torneo, nel 1974-1975 il Taj fu finalista dellaCoppa Takht Jamshid, seconda competizione calcistica iraniana per importanza all'epoca, di cui Mazloumi fu il migliore marcatore. Alcuni calciatori lasciarono il Taj a causa di dissapori con il tecnico, accasandosi al Shahbaz (nuovo nome dello Shahin); tra questi: Mazloumi,Mohammad Reza Adelkhani eNaser Hejazi. Alcuni veterani come il capitanoAli Jabbari,Mansour Pourheidari,Akbar Kargarjam, Abbas Mojdehi, Ezzat Jaanmaleki (Barbed Wire),Karo Haghverdian preferirono ritirarsi dall'attività agonistica. La situazione generò tensioni nel club, una ribellione che confluì nellarivoluzione iraniana del 1978.
1979-2001: Rivoluzione iraniana e ventennio successivo
Dopo larivoluzione iraniana del 1979, il club fu rilevato dal governo islamico dell'Iran, appena insediatosi, e messo sotto il controllo dell'Organizzazione per l'educazione fisica della Repubblica islamica dell'Iran (in persianoسازمان تربیت بدنی جمهوری اسلامی ايران), un'organizzazione governativa; il suo nome fu cambiato in Esteghlal (in persianoاستقلال, "indipendenza").
Negli anni '80 l'Esteghlal vinse due campionati di Teheran. Nel 1989-1990, vincendo il gruppo B, raggiunse i quarti di finale delcampionato nazionale, dove sconfisse per 4-0 tra andata e ritorno ilMalavan, approdando alla semifinale contro i rivali cittadini del Persepolis, che si imposero per 2-1. La squadra, allenata daMansour Pourheidari, trionfò nelCampionato d'Asia per club 1990 battendo in finale i cinesi delLiaoning e divenendo campione continentale per la seconda volta, mentre nelCampionato d'Asia per club 1991 raggiunse la finale, ma fu sconfitta dall'Al-Hilal. Nel 1990-1991 l'Esteghlal fu finalista dellaCoppa d'Iran, persa contro il Malavan aitiri di rigore. NelCampionato d'Asia per club 1999, allenato daNaser Hejazi, il club della capitale raggiunse la finale e fu sconfitto dalJúbilo Iwata per 2-1 a Teheran, chiudendo il torneo al secondo posto.
Dal 2001: epoca professionistica del campionato iraniano
Nel 2001, con la fondazione dellaIran Pro League, ilcampionato iraniano di massima serie divenne professionistico. Pur avendo condotto la classifica fino all'ultima giornata, l'Esteghlal subì una sconfitta all'ultimo turno e fu sopravanzato dal Persepolis, terminando il torneo al secondo posto. Nel 2001-2002 vinse poi la Coppa d'Iran sconfiggendo in finale ilFajr Sepasi per 4-3 tra andata e ritorno. Nel 2002-2003 la squadra, guidata dal tecnicoRoland Koch, non andò oltre il nono posto in classifica in campionato e fu eliminata nella fase a gironi dellaAFC Champions League 2002-2003.
Nel luglio del 2003Amir Ghalenoi fu nominato allenatore dell'Esteghlal, che nel 2003-2004 chiuse al secondo posto il campionato e fu finalista della Coppa d'Iran, persa per 5-2 nella doppia sfida conclusiva contro ilSepahan. Nel 2004-2005 la squadra della capitale concluse terza in campionato, fallendo la qualificazione alla AFC Champions League, ma nel 2005-2006 tornò al successo in Iran Pro League, aggiudicandosi il titolo per la prima volta dall'avvento del professionismo. Ghalenoi lasciò dunque la panchina dell'Esteghlal per assumere la guida della nazionale iraniana.
Nel 2006 la panchina della compagine della capitale fu affidata al vice di Ghalenoi nonché allenatore della squadra giovanile,Samad Marfavi, che non andò oltre il quarto posto finale in campionato e oltre gli ottavi di finale in Coppa d'Iran, eliminato dalFajr Sepasi. Nell'agosto 2007 Marfavi fu esonerato e sostituito daNasser Hejazi, ex portiere della squadra, che peròm dopo sole 14 partite in carica (4 le sconfitte) fu destituito nel novembre 2007.Firouz Karimi fu assunto come allenatore ad interim per il resto della stagione, terminata al tredicesimo posto in campionato, il peggiore piazzamento nella storia del club. Karimi fu esonerato nel maggio 2008 e al suo posto fu richiamato, nel luglio seguente, Amir Ghalenoi. Egli riuscì a riportare un trofeo nella bacheca del club, la Coppa d'Iran, vinta battendo ilPegah Gilan per 3-1 nella doppia finale, successo che valse una nuova qualificazione alla AFC Champions League dopo due anni di assenza dal torneo. Nel 2008-2009 Ghalenoi riportò l'Esteghlal sul trono dell'Iran vincendo il titolo grazie a una miglioredifferenza reti rispetto alloZob Ahan, ma si dimise poco dopo, a causa di un'eliminazione precoce dalla AFC Champions League.
La squadra passò dunque al rientranteSamad Marfavi, che ottenne il terzo posto nel 2009-2010 e gli ottavi di finale della AFC Champions League e, nella primavera del 2010, prolungò il proprio contratto per un altro anno, ma qualche giorno dopo si dimise. Sulla panchina dell'Esteghlal si sedetteParviz Mazloumi, ex calciatore del club negli anni '80. Egli ottenne un secondo e un terzo posto in campionato e vinse la Coppa d'Iran nel 2011-2012. Dopo la sconfitta per 2-0 subita contro i connazionali del Sepahan negli ottavi di finale di AFC Champions League, Mazloumi fu esonerato e al suo posto fu chiamato ancora una volta Amir Ghalenoi.
Andrea Stramaccioni, alla guida tecnica del club dal giugno al dicembre 2019.
La stagione 2012-2013 fu memorabile per l'Esteghlal già dalla campagna acquisti, che vide gli ingaggi diJlloyd Samuel e diJavad Nekounam, capitano della nazionale iraniana, i quali furono tra i protagonisti della vittoria di un nuovo titolo. In Coppa d'Iran, invece, la squadra fu fermata in semifinale dal Sepahan e anche in AFC Champions League l'eliminazione giunse in semifinale, contro l'FC Seoul.
Nel 2013-2014 l'Esteghlal visse una stagione amara, segnata dalla sconfitta all'ultima giornata (1-3) contro ilTractor che fece scivolare la squadra della capitale al quinto posto, fuori da un piazzamento utile per la qualificazione alla AFC Champions League. Scottante fu anche l'eliminazione dalle semifinali della coppa nazionale, per mano delMes Kerman. La squadra fallì anche in AFC Champions League, non riuscendo a qualificarsi alla fase a eliminazione diretta, a causa del terzo posto del girone. Nel 2015-2016 la squadra fu finalista perdente della coppa nazionale, vinta dallo Zob Ahan; il 29 maggio 2016 Mazloomi fu esonerato e sostituito due giorni dopo dall'ex calciatore dell'EsteghlalAlireza Mansourian, reduce dall'esperienza come allenatore delNaft Teheran.
Eliminata ai quarti di finale della coppa nazionale dal Naft Teheran, la squadra subì un bando sul frontecalciomercato nell'inverno del 2017 per grossi debiti contratti nei confronti diAdil Chihi. NellaAFC Champions League 2017 uscì ai quarti di finale, sconfitta largamente (1-6) dall'Al-Ain. Dopo sette giornate del campionato 2017-2018, Mansourian, che aveva raccolto solo cinque punti, si dimise con la squadra al sedicesimo posto in classifica. Al suo posto arrivò il tedescoWinfried Schäfer, che firmò il 1º ottobre 2017. La sua gestione, che portò in dote la Coppa d'Iran vinta nel 2017-2018, durò un anno e mezzo: nella primavera del 2019 fu esonerato e sostituito daFarhad Majidi, a sua volta esonerato alla fine della stagione.
Nel giugno del 2019 la panchina fu affidata al tecnico italianoAndrea Stramaccioni, che, malgrado i buoni risultati conseguiti (riportò la squadra in testa al campionato con il record di 8 vittorie consecutive), lasciò l'incarico già nel dicembre seguente, tra le proteste dei tifosi, a causa della persistente crisi economica del club.[1][2] A sostituirlo fu il rientrante Farhad Majidi, che condusse i suoi al secondo posto e alla finale della coppa nazionale, persa contro ilTractor, per poi lasciare l'incarico, nel settembre 2020, al traghettatoreMajid Namjoo-Motlagh, sostituito nell'ottobre seguente daMahmoud Fekri. Nel marzo 2021 la panchina passò nuovamente a Majidi, che nel 2021-2022 condusse la squadra alla vittoria del campionato.
Lostadio Azadi è lo stadio più grande dell'Iran, con una capienza ufficiosa di 100 000 posti e ufficiale di 78 116 posti[3][4]. Costruito per ospitare iVII Giochi asiatici, lo stadio fa parte di un grande complesso sportivo ed è circondato da un fiume, campi di calcio, un complesso per il sollevamento pesi, impianti natatori e al coperto campi da pallavolo e calcetto, oltre ad altre attrezzature. Si tratta del quinto stadio per capienza al mondo, il quarto d'Asia e il primo nell'Asia Occidentale[3][5]