| Ernesto de Galleani | |||||||||||||
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| Nazionalità | |||||||||||||
| Altezza | 190cm | ||||||||||||
| Calcio | |||||||||||||
| Ruolo | Difensore | ||||||||||||
| Termine carriera | 1906 | ||||||||||||
| Carriera | |||||||||||||
| Squadre di club1 | |||||||||||||
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| 1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||
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ConteErnesto de Galleani (Genova,12 febbraio1879 –Genova,28 gennaio1931) è stato unbanchiere ecalciatoreitaliano.Passò alla storia soprattutto come sportivo, essendo uno dei primi giocatori delGenoa e vincitore delprimo campionato italiano di calcio.
Era di padreitaliano, Cesare, e di madreinglese, Mary Armitage, proveniente dalDerbyshire. Il padre era di famiglia nobile (difatti Ernesto si poté fregiare del titolo diconte[2]) e possedeva una fabbrica di maglieria, che peraltro fallì alla fine del 1913.
Ernesto de Galleani era direligione anglicana; sposò Lela Dawson, originaria diTeignmouth, piccola cittadina vicina aPlymouth, e diventò padre di tre figli, Maurizio, Vera e Beatrice, direligione cattolica. Era l'unico maschio ed aveva tre sorelle, una delle quali, Sylvia, si guadagnò l'onorificenza diMembro dell'Impero Britannico per il suo impegno di crocerossina sulfronte della Somme nellaprima guerra mondiale.
Amava molto losport e, oltre ad essere un pioniere delfootball, era anche un ottimo giocatore di doppio atennis.
Diventò, dopo il suo ritiro dall'attività agonistica, direttore della Manhattan City Bank diNew York nella sua sede diGenova, città nella quale morì a soli 51 anni dibroncopolmonite.

Partecipò tra le file delGenoa alprimo campionato italiano di calcio, che vinse con il clubrossoblu.[3] Era il più giovane della squadra e giocava cometerzino destro.
Partecipò anche ai due successivi campionati, nel1899[4] e nel1900[5], ma poi si trasferì a studiare e a laurearsi ineconomia all'Università di St Andrews inScozia.
Nel1902 risulta ancora nella rosa del Genoa.[6]
Con ilGenoa tornò a giocare nel1906, marcando due presenze che furono le ultime della sua breve carriera agonistica.
Il 30 aprile1899 giocò aTorino, presso ilVelodromo Umberto I, l'incontro amichevole della Selezione Italiana contro la Selezione Svizzera, terminato due a zero a favore degli elvetici.[7]
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