Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Eretteo

Coordinate:37°58′19.5″N 23°43′35.5″E37°58′19.5″N,23°43′35.5″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando il mitologico re di Atene, vediEretteo (mitologia).
Disambiguazione – Se stai cercando la tragedia perduta di Euripide, vediEretteo (Euripide).
Eretteo
Ἐρέχθειον, Erechtheion
Il tempio visto da sud
CiviltàAntica Grecia
Utilizzotempio diAtena Poliade e Poseidone
Stileionico
EpocaV secolo a.C. (421 a.C.-406 a.C.)
Localizzazione
StatoGrecia (bandiera) Grecia
ComuneAtene
Amministrazione
PatrimonioAcropoli di Atene
Sito webodysseus.culture.gr/h/4/eh430.jsp?obj_id=973
Mappa di localizzazione
Map
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

L'Eretteo (ingreco antico:Ἐρέχθειον?,Eréchtheion) è un tempioionico greco delV secolo a.C., che si trova sull'Acropoli di Atene. È un tempio duplice.

Storia

[modifica |modifica wikitesto]
Dettaglio del portico settentrionale

Nonostante la grande importanza del culto tributato adAtena nel grande tempio (prima l'Ekatónpedon, poi ilPartenone) sulla sommità dell'Acropoli, questosantuario, dedicato alla deaAtenaPoliade (protettrice della città), era legato a culti arcaici e alle più antiche memorie della storia leggendaria della città, costituendo il vero nucleo sacro dell'Acropoli e dell'intera città. In questo luogo si sarebbe infatti svolta la disputa traAtena ePoseidone: vi si custodivano le impronte deltridente del dio su una roccia, un pozzo di acqua salata da cui sarebbe uscito il cavallo, dono del dio, e l'olivo, donato dalla deaAtena alla città. Qui il reCecrope,metà uomo e metà serpente, avrebbe consacrato ilPalladio, la statua della dea caduta miracolosamente dal cielo. Il santuario ospitava inoltre le tombe diCecrope, diEretteo e un luogo di culto dedicato aPandroso, la figlia diCecrope[1] amata dal dioErmes.

L'Eretteo venne costruito in sostituzione deltempio arcaico (VI secolo a.C.) avente la stessa funzione votiva, di cui restano le fondamenta tra l'edificio più recente e ilPartenone; inepoca romana il nuovo edificio prese il nome di "Eretteo"[2] (Erechtheíon, ovvero "colui che scuote"), dall'appellativo diPoseidone.

Iniziata daAlcibiade nel421 a.C. in un momento di relativa pace, la costruzione fu interrotta durante laspedizione in Sicilia[3] (Guerra del Peloponneso) e ripresa negli anni 409-407 a.C., come attestano i rendiconti finanziari conservati alMuseo epigrafico diAtene e alBritish Museum.[4]

Costruito inmarmo pentelico, l'Eretteo è opera dell'architetto Filocle. La necessità di ospitare i diversi culti tradizionali, collocati su un'area con un forte dislivello (più elevata a sud-est e più bassa di circa 3 m a nord-ovest) determinò una pianta insolita.

Descrizione

[modifica |modifica wikitesto]
La loggia con leCariatidi
Pianta dell'Acropoli di Atene: l'Eretteo è il numero 3.

Il tempio èprostilo (ovvero con colonne nella parte anteriore), con sei colonne ioniche sulla fronte a est; a ovest gli intercolumni (spazi tra le colonne) sono chiusi da setti murari dotati di ampie finestre e le colonne si presentano all'esterno come semicolonne sopraelevate sul muro di 3 metri costruito per superare il dislivello del terreno. L'interno era suddiviso in due celle a livello diverso e non comunicanti tra loro: quella orientale, più alta, alla quale si accedeva dal pronao esastilo, che ospitava il Palladio, e quella occidentale più in basso, suddivisa in tre vani: un vestibolo comune dava accesso a due vani gemelli che ospitavano i culti di Poseidone e del mitico re Eretteo. Al corpo centrale si addossano la loggia con leCariatidi a sud, che custodisce la tomba del re Cecrope, e un portico a nord, più sporgente del corpo centrale verso ovest, costruito per proteggere la polla di acqua salata fatta sgorgare da Poseidone. Il portico è costituito da quattro colonne in fronte e due di lato; da qui si accede sia alla cella per il culto di Poseidone e di Eretteo, sia ad una zona a cielo aperto davanti al basamento pieno che sorregge le semicolonne della fronte occidentale, dove si trovavano l'ulivo di Atena e la tomba di Pandroso (Pandroseion).

Pianta del complesso.

Le colonne si presentano particolarmente snelle ed eleganti e il tempio era ornato da una raffinata decorazione: le basi delle colonne, la fascia decorativa che sormonta e corre lungo le pareti del corpo centrale con unmotivo di fiori di loto e palmette; il fregio continuo lungo l'esterno della costruzione, in pietra scura diEleusi, sulla quale erano applicate figure scolpite in marmo bianco (con un gusto che, come annotaBianchi Bandinelli, sembra anticipare quello tardo ellenistico dei cammei in vetro a fondo azzurro). Particolarmente ricche le decorazioni del portico a nord, negli intrecci sulle colonne e nelfregio ornamentale della porta d'ingresso. Bronzi dorati, dorature, perle vitree in quattro colori sottolineavano la ricchezza dell'alzato.[5]

I lavori di restauro

[modifica |modifica wikitesto]

I primi lavori di restauro sul monumento iniziarono tra il 1837 e il 1846, poi tra il 1902 e il 1909. Più recentemente tra il 1979 e il 1987. L'ultimo intervento ripristinò delle parti e tolse le cariatidi originali per sostituirle con delle copie.[6] Le Cariatidi, forse opera dello scultoreAlcamene, sono conservate nelMuseo dell'Acropoli. Mentre una delle cariatidi angolari, rimossa dalord Elgin, si trova alBritish Museum diLondra.

Nel biennio 2014-2015 sono stati eseguiti degli interventi sulle fondazioni che oggi permettono di mostrare i resti dell'antica basilica costruita nel VII sec d.C.[6]

Galleria d'immagini

[modifica |modifica wikitesto]
  • Le cariatidi viste da sud-ovest
    Le cariatidi viste da sud-ovest
  • Capitello ionico angolare del tempio
    Capitello ionico angolare del tempio
  • Vista frontale della loggia delle Cariatidi
    Vista frontale della loggia delle Cariatidi
  • Una delle Cariatidi (calco) nella loggia.
    Una delle Cariatidi (calco) nella loggia.
  • Il soffitto della loggia delle Cariatidi
    Il soffitto della loggia delle Cariatidi
  • Vista del soffitto a cassettoni
    Vista del soffitto a cassettoni

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^Pausania, 1,26,5 – 1,27,3.
  2. ^Pausania, 1,26,5.
  3. ^Bianchi Bandinelli 1986, p. 59.
  4. ^Caskey e Hill 1908, p. 184.
  5. ^Richter 1969, p. 32.
  6. ^abFonte: cartello informativo presso l'Acropoli, 2018.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]
V · D · M
Acropoli di Atene(storia)
Monumenti sull'acropoliPartenone(storia) ·Antico tempio di Atena Poliàs ·Eretteo ·statua di Atena Promachos ·Propilei ·Tempio di Atena Nike ·Calcoteca ·Santuario di Artemide Brauronia ·Pandroseion ·Arrephorion ·Santuario di Zeus Polieus ·Santuario di Pandion ·Altare di Atena PoliasAcropoli di Atene
Monumenti attorno all'acropoliOdeo di Erode Attico ·Stoà di Eumene ·Santuario di Asclepio ·Santuario di Dioniso ·Teatro di Dioniso ·Odeo di Pericle ·Aglaureion ·Eleusinion ·Porta Beulé ·Monumento coregico di Nicia ·Grotte di Apollo, Zeus e Pan ·Santuario di Afrodite ed Eros ·Fonte Clepshydra ·Fonte micenea ·Monumento coregico di Trasillo
AltroColmata persiana ·Marmi di Elgin ·Museo dell'Acropoli ·Peripatos ·statua di Atena Parthenos ·statua di Athena Lemnia
Controllo di autoritàVIAF(EN312587641 ·GND(DE4228687-6
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Eretteo&oldid=144024379"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp