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Epica latina

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L'epica latina è ilgenere letterarioepico dellaletteratura latina. Per parlare dell'epica latina bisogna rifarsi alle origini dellaletteratura latina: occorre arrivare cioè a metà delIII secolo a.C.

Età preletteraria

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Lo stesso argomento in dettaglio:Età preletteraria latina.

Veniva altresì usatareligione per fissarne i canoni. Sui generi in cui si manifestava lacultura latina sappiamo, ad esempio, che esistevano deimiti, dellerappresentazioni teatrali e ve ne è testimonianza negli scritti diTito Livio nei quali degli eruditi hanno recuperato queste informazioni e le hanno riportate nelle loro opere. Questo perché a partire da metà delIII secolo a.C. la cultura latina ha subito una progressivaellenizzazione e così ha perso le sue origini e ha mutato anche i suoi Dei rendendoli simili a quelli greci. Laletteratura latina è una costante rielaborazione di generi e forme dellaletteratura greca; sono pochissimi i generi di origine romana. L'atto di nascita della letteratura latina è la traduzione dell'Odissea inlatino. L'ellenizzazione della cultura avvenne a livello di classi colte; il popolo infatti disprezzava i greci.

Età arcaica e classica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Storia della letteratura latina (240 - 78 a.C.) e Letteratura latina classica.

Latraduzione dell'Odissea fu compiuta daLivio Andronico, un maestro proveniente daTaranto (colonia greca conquistata dai romani); Andronico viene fatto schiavo e successivamente liberato per insegnare ai giovani della nobiltà. Per permettere ai suoi allievi di leggere l'Odissea la traduce in latino. Di questa traduzione rimane pochissimo. Sappiamo però che Andronico romanizza l'Odissea e viene introdotta così nella cultura latina l'epica che nasce da opere già scritte. Le manca perciò l'oralità secondaria e primaria. Dopo Livio Andronico il poema epico viene praticato ancora in altri due test che ci fanno capire che i romani non copiavano, ma usavano i testi greci per esprimere le loro idee. Il secondo poema assomiglia all'Iliade ma parla delleguerre puniche. Infatti alla fine delIII secolo a.C.Nevio scrive un poema epico (in versi saturni come l'Odissea) che si intitolaBellum Poenicum. Questo poema ha un contenuto vero romano e non mitico. Con questo poema Nevio fa aumentare il prestigio diRoma, esaltando i personaggi in modo eroico, romanzando la storia. In questo poema veniva raccontata la storia d'amore traEnea eDidone che verrà poi ripresa daVirgilio nell'Eneide. La scrittura dei poemi è favorita dal governo in quanto sono atti celebrativi. Il terzo poema scritto daEnnio che vive nel II secolo a.C. è inserito nell'alta società romana. Anche Ennio aveva una formazione culturale greca in quanto veniva dall'Italia meridionale. Egli scrive il poema in 18 libri in versi esametri e gli dà il nome diAnnales (racconti storici). Di questa grande composizione poetica ci restano solo 300 versi dai quali intuiamo che il poema narrava la storia dall'origine diRoma ai suoi tempi. In questo componimento furono infatti inseriti molti miti riguardanti l'origine diRoma.Virgilio si ispirerà ai racconti degliAnnales di Ennio i cui riferimenti sono molto simili a quelli dell'Iliade e dell'Odissea. In questo testo veniva riportato l'arrivo diEnea nelLazio e la storia diRomolo e Remo. Ancora una volta notiamo che ilgenere epico viene utilizzato per narrare e mitizzare la storia romana. Dopo questo poema per circa due secoli l'epica viene abbandonata, fino a quandoVirgilio non scriverà l'Eneide.

L'epica latina celebra la storia romana; le manca la finalità di intrattenimento in quanto nasce per essere letta e studiata.

Età imperiale

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Lo stesso argomento in dettaglio:Letteratura latina imperiale.

Notevole fortuna ebbe l'epica all'età diNerone. Lo stesso imperatore coltivò il filone eroico delleTroica, poema (non conservato) sulle vicende troiane. Il filone storico ebbe invece uno sviluppo importante e innovativo ad opera diLucano. Egli tratta nel suoBellum Civile la guerra traCesare ePompeo eliminando l'apparato mitologico (interventi divini, concili degli Dei, ecc.) che solitamente sorreggeva l'apparato epico. Contemporaneamente tende a deformare il tessuto narrativo dell'epos a favore di modi enfaticamente drammatici e teatralmente patetici: mira quindi a trasformare dall'interno e a superare l'epopea tradizionale.

Più in linea con la tradizione e forse polemico nei confronti della maniera lucanea è il poemetto dallo stesso titolo,Bellum Civile, inserito nelSatyricon diPetronio.

Nel campo della poesia didascalica il principato neroniano registra il curioso tentativo diColumella, che scrivendo in prosa un trattato di agricoltura intitolatoDe re rustica inserisce un libro in esametri, ilDe arboribus, sull'orticultura, ad imitazione e completamento delleGeorgiche diVirgilio.

Grande fioritura ebbe l'epica nell'età deiFlavi: come giàNerone, ancheDomiziano coltivò questo tipo di poesia, scrivendo due poemi storici che non ci sono pervenuti: ilBellum Capitolinum e ilBellum Iudaicum. Sono stati conservati invece iPunica diSilio Italico, in cui viene narrata la seconda guerra controCartagine. L'opera non segue le tendenze innovative diLucano (anche se il suo influsso è tutt'altro che trascurabile), ma svolge la materia secondo i moduli tradizionali e con una costante imitazione dell'Eneide.

Il poema storicoBellum Germanicum diPublio Papinio Stazio è andato perduto; di questo autore rimangono però due poemi eroici:Tebaide eAchilleide. Il secondo avrebbe dovuto narrare l'intera vita diAchille, ma rimase interrotto alla giovinezza dell'eroe. LaTebaide tratta invece un argomento già più volte trattato dall'epica greca: le storie diEdipo e i suoi figli. Ad ogni suo aspetto essa assume a proprio modello il poemaEneide, ma alla dichiarata emulazione virgiliana unisce il gusto per una tematica fosca e negativa e la propensione per le atmosfere cupe e tetre, che rinviano alla tragedia diSeneca e all'epos diLucano.

Al ciclo epico degliArgonauti si riallaccia l'opera diGaio Valerio Flacco. I suoiArgonautica rielaborano infatti, con costante riferimento all'esperienza virgiliana, ilpoema diApollonio Rodio (precedentemente tradotto daVarrone Atacino). Ne deriva una poesia riflessa e difficile in cui il racconto avventuroso assume tratti tipicamente eroici, con accentuazione delpathos, con spiccata tendenza all'approfondimento psicologico e non senza bagliori di cupa grandiosità.

L'epos dell'età dei Flavi si caratterizza dunque come un tentativo tipicamente classicistico, in cui tuttavia il culto perVirgilio viene filtrato da una sensibilità più moderna, improntata alle tonalità fosche e drammatiche dell'arte lucanea.

V · D · M
Lingua e letteratura latina (III secolo a.C. - V secolo d.C.)
Lingua latina
Per epocalatino arcaico (fino alI secolo a.C.) ·classico (I secolo a.C.-V secolo) ·volgare (variantediastratica)
Variealfabeto latino ·grammatica ·locuzioni ·metrica ·scrittura e pronuncia del latino
Età preletteraria
(VIII-III sec. a.C.)
forme oralicarmina religiosi:arvale ·lustrale ·saliare;
carmina d'occasione:carmina convivalia (carmen Nelei ecarmen Priami) ·carmina triumphalia ·Neniae;
forme drammatiche:atellana ·fescennino ·satura;
laudatio funebris (Scipionum elogia)
forme scritteAnnales maximi ·fasti (consulares etriumphales) ·lapis niger ·leggi delle XII tavole ·trattati (Roma-Cartagine,foedus Cassianum)
Letteratura latina
(III sec. a.C.-V d.C.)
Storia della
letteratura latina
arcaica ·classica (Cesariana ·Augustea) ·imperiale (Giulio-Claudia ·Flavia e di Traiano ·Adriano e Antonini ·III-IV secolo ·V secolo)
Generi letterari
Poesia latinadidascalica ·elegia ·epica ·favolistica ·lirica ·satira
Teatro latinoOrigini (atellana,farsa fliacica efescennino) · commedia (palliata etogata) ·mimo ·satira · tragedia (cothurnata epraetexta)
Prosa latinadiritto romano ·filosofia latina ·grammatica ofilologia classica ·oratoria ·retorica ·storiografia
Scrittori romani
per generi letteraridrammaturghi ·filosofi ·giuristi ·grammatici ·poeti ·storici
per periodoDalla fondazione alla fine della Repubblica (753 - 31 a.C.) ·Da Ottaviano Augusto agli Antonini (30 a.C. - 192 d.C.) ·Dai Severi alla caduta dell'Occidente (193 - 476 d.C.)
Controllo di autoritàThesaurus BNCF21865 ·LCCN(ENsh85044336 ·BNF(FRcb119854731(data) ·J9U(EN, HE987007550657405171
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