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Marchantiophyta

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Epatiche
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoViridiplantae
CladeEmbryophyta
SuperdivisioneBryobiota
DivisioneMarchantiophyta
Sinonimi

Hepaticophyta
Hepaticae

Classi e ordini

Leepatiche sonopiantecrittogame non-vascolari appartenenti alla divisioneMarchantiophyta, che comprende circa 9.000[1] specie distribuite in tutto il mondo con una particolare predilezione per le località più umide.

Morfologia

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Un esemplare diFrullania tamarisci. IlgenereFrullania è una epatica.

Lo stadio iniziale delprotonema è estremamente ridotto, mentre ilgametofito presenta in modo accentuato una simmetria dorso ventrale sia se è presente una strutturatallosa, sia se è presente una strutturacormoide (differenziamento di foglioline e fusticini). Le epatiche sono caratterizzate dalla presenza nelle cellule di corpi oleosi (oleocorpi) di forma specifica, avvolti da una membrana e che contengonoterpeni e sesquiterpeni, che non si ritrovano in alcun altro gruppo di organismi vegetali.Un'altra caratteristica è la presenza deglianfigastri, cioè di foglioline differenziate, presenti solo sul lato ventrale del fusticino che accentuano la simmetria dorso-ventrale.

Riproduzione

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Le epatiche svolgono una riproduzione attraverso unciclo aplodiplonte, come tutte le piante terrestri, ma con alternanza di generazioni antitetiche (n-2n) eteromorfiche, con predominanza della generazione gametofitica su quella sporofitica.

Riproduzione sessuale (gametofitica)Il gametofito ha crescita esclusivamente apicale per attività di un'unica cellula a forma di piramide rovesciata.Sul protonema si sviluppano filamenti chiamati primordi.Il gametofito nelle epatiche cormoidi ha foglioline che crescono su 3 file: 2 laterali e 1 ventrale, l'ultima ventrale essendo più corta forma una struttura dorso ventrale.Il gametofito nelle epatiche tallose ha un fusticino appiattito ed espanso, così da assumere la forma di una lamina modificata nella cui parte ventrale sono situati i rizoidi, sempre unicellulari al contrario dei muschi che possono avere rizoidi sia uni che pluricellulari.Il gametofito può essere annuale, anche se la maggior parte delle volte è pluriennale alcune volte pluricentenario come negli Sfagni, quindi continua a crescere apicalmente riassorbendo la parte basale del fusticino.Sui gametofiti si differenziano igametangi, sempre in gruppi e protetti da foglioline e anche gameti o le spore sono sempre protetti da strati di cellule sterili.La riproduzione avviene attraversogametogamia oogama.I gametangi sono di 2 tipi: archegoni e anteridi.Gli archegoni a forma di fiasco rappresentano i gametangi femminili, contengono il gamete femminile (cellula uovo) oosfera, sormontato da cellule del ventre sopra le quali troviamo le cellule del collo.Le cellule del collo quando arriveranno gli anterozoi si trasformeranno in una massa liquida che aiuterà il passaggio dei gameti maschili fino alla oosfera.Le cellule della parete del ventre o della parete del collo sono tutte cellule sterili che cambiano nome solo a seconda della posizione.Gli anteridi (gametangi maschili sferici o ovoidali) contengono gli anterozoidi biflagellati.Le epatiche aspettano la presenza dell'acqua per liberare i gameti maschili così da essere facilitati agli spostamenti e raggiungere l'archegonio.Questo spostamento può avvenire solo per distanze brevi sulla terra al contrario dell'ambiente acquatico.I gametofiti sono unisessuali ma può capitare che da un anno con l'altro cambino produzione dei gameti.Nelle epatiche cormoidi i gameti femminili sono avvolti dal perianzio (struttura protettiva).Nelle forme tallose i gametangi possono essere parzialmente infossati nel tallo o portati da piccole ramificazioni con alla sommità un ombrellino differenziato nell'anteridio prende il nome di ombrelletto anteridioforo e nell'archegonio ombrelletto archegonioforo.La gametogamia è l'unico processo per il quale le Briofite e quindi le Epatiche si dimostrano ancora dipendenti dall'acqua.

Riproduzione sessuale (sporofitica)Lo zigote dà origine a uno sporofito morfologicamente diverso dal gametofito (alternanza di generazioni antitetiche eteromorfiche).Lo sporofito è avvolto da una formazione a tubo, con funzione protettiva essa lo avvolge fino a maturazione delle spore, è costituito da un piede che affonda nella parte superiore del fusticino e si allunga nella seta una parte filamentosa priva di appendici laterali poco sviluppata rispetto ai muschi, termina con una capsula nella quale vengono contenute le spore. Questa capsula costituisce quindi lo sporangio.Bisogna tenere conto che la struttura delle capsule ha valore estremamente importante tassonomicamente, quindi possiamo trovare molta differenziazione.

Sporogoniala sporogonia è la più importante tra queste tipologie di riproduzione. Avviene attraverso meiospore prodotte da sporangi nei quali troviamo l'archesporio costituito dal complesso di cellule madri delle spore, da ognuna di queste spore per meiosi si formano 4 meiospore.Le meiospore sono costituite da una parete bistratificata, che interiormente prende il nome di endosporio o intina ed esteriormente prende il nome di esosporio o esina, quest'ultimo è formato da sporopollenina.L'archesporio produce gli elateri che sono inspessimenti di pareti formati da cellule sterili i quali favoriscono la dispersione.Diffusione delle spore: Sono sempre coinvolti gli elateri con le loro pareti interne a spirale che favoriscono la dispersione.Nella maggior parte dei casi la disidratazione determina il distacco dello sporangio e delle spore attaccate ad esso.In poche epatiche gli elateri sono attaccati con entrambe le estremità, e in questo caso è la disidratazione degli elateri che ne provoca il distacco dal centro della capsula avendo così la dispersione.

Riproduzione vegetativaQuesta riproduzione è in grado di essere sostenuta solo dal gametofito può avvenire:- Per semplice frammentazione gametofitica- Tramite produzione dipropaguli unicellulari o pluricellulari che nelle forme cormoidi vengono formati alla sommità dei frustili o sulla punta delle foglioline mentre nelle forme tallose vengono formate attraverso espansioni del tallo.-Tramite differenziazione di gemme pluricellulari che porta all'immediata formazione di un nuovo gametofito senza passare dallo stadio protonema (per quanto riguarda lo stadio maschile).

Classificazione

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Tradizionalmente, le epatiche venivano incluse, con imuschi e leantocerote, nella divisioneBryophyta, dove formavano la classeHepaticae o, convenzionalmente,Marchantiopsida.[2]

Oggi si tende a considerare il gruppo delle briofite comeparafiletico e ciò ha portato all'elevazione delle singole classi al rango di divisione. Le epatiche vengono quindi ascritte alla divisione Marchantiophyta, le antocerote alla divisioneAnthocerotophyta, mentre i muschi rimangono i soli rappresentanti della divisione Bryophyta. La classeMarchantiopsida, intesa nel nuovo senso, rappresenta adesso solo una parte delle epatiche e non, come in passato, la totalità.

DivisioneMarchantiophyta


Questo diagramma rappresenta l'analisi cladistica delle epatiche basata su 3 geni plastidiali, un gene nucleare e uno mitocondriale[3].

Marchantiophyta
Haplomitriopsida

Haplomitriales

Treubiales

Marchantiopsida

Blasiales

Sphaerocarpales

Marchantiales

Jungermanniopsida

Metzgeriales (part)

Jungermanniales

Metzgeriales (part)

Nel 2016 Söderström e collaboratori propongono questa classificazione aggiornata[4]:


  • MarchantiophytaStotler & Crandall-Stotler 2000
    • HaplomitriopsidaStotler & Crandall-Stotler 1977
      • HaplomitrialesHamlin 1972
      • TreubialesSchljakov 1972
    • MarchantiopsidaCronquist, Takhtajan & Zimmermann 1966
      • BlasiidaeHe-Nygrén et al. 2006
        • BlasialesStotler & Crandall-Stotler 2000
      • MarchantiidaeEngler 1893 sensu He-Nygrén et al. 2006
        • NeohodgsonialesLong 2006
        • SphaerocarpalesCavers 1910 (bottle liverworts)
        • LunularialesLong 2006
        • MarchantialesLimpricht 1877 (complex thalloids)
    • JungermanniopsidaStotler & Crandall-Stotler 1977
      • PelliidaeHe-Nygrén et al. 2006
        • PellialesHe-Nygrén et al. 2006
        • PallavicinialesFrey & Stech 2005
        • FossombronialesSchljakov 1972
      • MetzgeriidaeBartholomew-Began 1990
        • PleurozialesSchljakov 1972
        • MetzgerialesChalaud 1930
      • JungermanniidaeEngler 1893 (leafy liverworts)
        • PorellalesSchljakov 1972
        • PtilidialesSchljakov 1972
        • Jungermannialesvon Klinggräff 1858

Note

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  1. ^Liverworts Homepage | UNB, suwww.unb.ca.URL consultato il 1º luglio 2020(archiviato dall'url originale il 24 luglio 2021).
  2. ^ Shaw, A. Jonathan (Arthur Jonathan) e Goffinet, Bernard.,Bryophyte biology, Cambridge University Press, 2000,ISBN 0-521-66097-1,OCLC 43287817.URL consultato il 1º luglio 2020.
  3. ^ Laura L. Forrest, E. Christine Davis e David G. Long,[303:UTEHOT2.0.CO;2/Unraveling-the-evolutionary-history-of-the-liverworts-Marchantiophyta--multiple/10.1639/0007-2745(2006)109[303:UTEHOT]2.0.CO;2.fullUnraveling the evolutionary history of the liverworts (Marchantiophyta): multiple taxa, genomes and analyses], inThe Bryologist, vol. 109, n. 3, 2006/09, pp. 303-334,DOI:10.1639/0007-2745(2006)109[303:UTEHOT]2.0.CO;2.URL consultato il 1º luglio 2020.
  4. ^ Lars Söderström, Anders Hagborg e Matt von Konrat,World checklist of hornworts and liverworts, inPhytoKeys, vol. 59, 29 gennaio 2016, pp. 1-828,DOI:10.3897/phytokeys.59.6261.URL consultato il 1º luglio 2020.

Bibliografia

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  • Filippo M. Gerola,Biologia vegetale sistematica filogenetica.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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