L’entr'acte, ateatro, è l'intervallo di tempo che separa dueatti di unarappresentazione teatrale.
Nelteatro greco, l'intervallo non esisteva affatto. L'azione scenica era continuata dalladeclamazione, dai canti o dalle evoluzioni delcoro, che riempivano i tempi di riposo accordati agli attori.
Iromani sono stati i primi a dividere temporalmente i loro spettacoli in più segmenti, per dare una pausa di relax all'attenzione deglispettatori. Ci si contentava dapprima di sollevare una tela, poi si introdussero dei suonatori diflauto per divertire il pubblico con lamusica; in seguito vi si aggiunsero gliistrioni (derivati dailudionietruschi) che eseguivano dellepantomime.
InFrancia, durante ilXVII eXVIII secolo, si tenterà, a imitazione dei romani, di riempire l'intervallo tra due atti conballetti o conintermezzi dicanti edanze. Si tentò anche di marcare la continuazione dell'azione, comeMolière, con alcunecomédie-ballet, o comeDiderot eBeaumarchais, neldramma, con movimenti delle scene mute o dei personaggi accessori, Ma, in generale, questi esercizi, a differenza del coro antico, non facevano parte integrante dellapièce.
La scena era riempita per il piacere degli occhi e delle orecchie; in realtà, era vuota, e l'entracte era, allora come oggi, un mezzo ingegnoso per lasciare che l'azione si sviluppasse, calamitando l'attenzione del pubblico, sottraendo alla vista fatti non belli o irrilevanti.