
Enrico Dandolo (Varese,26 giugno1827 –Roma,3 giugno1849) è stato unpatriotaitaliano, noto per aver preso parte ad alcune delle più importanti battaglie delRisorgimento.
Originario di una famiglia dalla quale nacquero diverse figure legate alleGuerre di indipendenza italiane, Enrico Dandolo fu uno dei protagonisti dellecinque giornate di Milano (1848) assieme al fratelloEmilio, oltre agli amiciLuciano Manara edEmilio Morosini.
Avendo maturato una buona esperienza nelle tattiche diguerriglia, prese parte coi volontari lombardi dellaLegione Manara alla campagna delBresciano e delTrentino dellaprima guerra d'indipendenza, e partecipò alla costituzione dellaRepubblica Romana, nel1849. Durante la battaglia contro iFrancesi, che infine occuparono Roma annientando la Repubblica Romana, Dandolo militava con il grado di capitano nelBattaglione Bersaglieri Lombardi, al comando di Luciano Manara.
Egli morì nella notte del 3 giugno1849, durante lo scontro che ebbe luogo nei pressi diVilla Corsini.Fu sepolto aVezia, piccolo comune vicino aLugano (Canton Ticino) dove la famiglia dell'amico Morosini aveva una villa. Il conte Tullio Dandolo, figlio diVincenzo Dandolo e padre di Enrico ed Emilio, aveva cercato di ottenere il permesso dal governo austriaco di seppellire il figlio nella tomba di famiglia adAdro (BS), ma le condizioni erano troppo umilianti per la famiglia per cui il corpo di Enrico rimase in terra straniera.Centoventi anni dopo gli abitanti di Adro, venuti a conoscenza che la cappella di Vezia era ormai caduta nell'abbandono, chiesero ed ottennero di riportare le spoglie di Enrico nella tomba di famiglia. La traslazione, a spese della comunità adrense, avvenne con cerimonia solenne nel settembre del 1968, in concomitanza con un raduno nazionale del corpo deiBersaglieri che vennero ad Adro ad onorare il loro eroico commilitone.
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