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Enrico Boselli

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Enrico Boselli

Presidente della Regione Emilia-Romagna
Durata mandato24 giugno 1990 –
5 luglio 1993
PredecessoreLuciano Guerzoni
SuccessorePier Luigi Bersani

Segretario del Partito Socialista Italiano
Durata mandato5 ottobre 2007 –
6 luglio 2008
PresidentePia Locatelli
PredecessoreCarica creata
SuccessoreRiccardo Nencini

Segretario dei Socialisti Democratici Italiani
Durata mandato10 maggio 1998 –
7 ottobre 2007
PredecessoreCarica creata
SuccessoreCarica cessata

Segretario dei Socialisti Italiani
Durata mandato13 novembre 1994 –
8 febbraio 1998
PresidenteGino Giugni
Ottaviano Del Turco
PredecessoreCarica creata
SuccessoreCarica cessata

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
28 aprile 2008
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV
Gruppo
parlamentare
XII:
-Misto(fino al 16/05/1994)
-Progressisti-Federativo(dal 16/05/1994 al 21/02/1995)
-I Democratici(dal 21/02/1995)
XIII-XIV:
-Rinnovamento Italiano(fino al 21/12/1996)
-Misto-SDI(dal 21/12/1996)
XV:Socialisti e Radicali-RnP
CoalizioneXII:Progressisti
XIII-XIV:L'Ulivo
XV:L'Unione
CircoscrizioneXII:Toscana
XIII-XIV:Emilia-Romagna
XV:Sicilia 2
CollegioXII:Cortona
XIII:Comacchio
XIV:Bologna-San Donato
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato20 luglio 1999 –
19 luglio 2004
LegislaturaV
Gruppo
parlamentare
PSE
CircoscrizioneItalia meridionale
Incarichi parlamentari
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPSI(1973-1994)
SI(1994-1998)
SDI(1998-2007)
PSI(2007-2010)
ApI(2010-2016)
Titolo di studioDiploma discuola media superiore
ProfessioneDirigente d'azienda

Enrico Boselli (Bologna,7 gennaio1957) è un expoliticoitaliano, presidente della regioneEmilia-Romagna per ilPartito Socialista Italiano (1990-1993), segretario nazionale deiSocialisti Democratici Italiani (1998-2007) e delPartito Socialista Italiano (2007-2008) e vicepresidente diAlleanza per l'Italia (2010-2016).

Biografia

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Prime esperienze nel PSI

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Iscritto alPartito Socialista Italiano (PSI) da quando aveva 16 anni, inizialmente seguace diRiccardo Lombardi, per poi diventare esponente della corrente diFrancesco De Martino prima e quella diBettino Craxi poi, la sua esperienza politica inizia nel1979, quando diventa segretario nazionale dellaFederazione Giovanile Socialista Italiana (FGSI), l'organizzazione giovanile del PSI, e nello stesso tempo vicepresidente dell'Internazionale Giovanile Socialista (IUSY).[1]

Alleelezioni amministrative del 1980 viene eletto nelconsiglio comunale diBologna colPSI, venendo rielettoconsigliere comunale alleamministrative del 1985 (mantenendo il seggio per dieci anni), dove nel1986 diventavicesindaco dellacittà eassessore con delega all'istruzione sottoRenzo Imbeni, dimettendosi il 2 maggio1988 quando viene eletto segretario regionale del PSI inEmilia-Romagna.[2]

Presidente della Regione Emilia-Romagna

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In occasione delleelezioni regionali in Emilia-Romagna del 1990 viene elettoconsigliere regionale nelle file del PSI (circoscrizione diBologna); il 24 giugno 1990, a soli 33 anni, divienePresidente della Regione, risultando il primo esponente d'estrazione non comunista a ricoprire tale incarico. Il 5 luglio 1993 è sostituito dal suovicepresidente,Pier Luigi Bersani, espressione delPDS.[2]

Il corso del suo mandato è segnato dal grave disastro causato da unaereo militare (Aermacchi del tipo MB-326) partito dalVillafranca di Verona e precipitato nelcomune diCasalecchio di Reno, centrando in pieno l'Istituto Tecnico commerciale «Salvemini», dove nell’impatto perdono la vita dodici ragazzi-studenti e molti altri rimangono feriti.[3]

Tra il 13 e il 25 maggio1992 partecipa, in rappresentanza della maggioranza dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna nel gruppo dei 58 delegati regionali, all'elezione del Presidente della Repubblica, dove viene elettoOscar Luigi Scalfaro.[4]

Dal PSI ai Socialisti Italiani

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Enrico Boselli eletto allaCamera dei deputati nel1994

Con l'elezione diOttaviano Del Turco asegretario del PSI nel1993, subentrando aGiorgio Benvenuto che aveva provvisoriamente sostituitoCraxi, Boselli divenne vicesegretario del PSI.[1]

Alleelezioni politiche del 1994 viene eletto allaCamera dei deputati, nel collegio uninominale diCortona per l'Alleanza dei Progressisti, dove rimane deputato allaCamera dal1994 al2008, eletto poi nei collegi emiliani diComacchio eBologna.

In seguito allo scioglimento del PSI, insieme aGino Giugni, Boselli si fa promotore della nascita di una nuova formazione politica denominata:Socialisti Italiani (SI), che nasce il 13 novembre1994, qualche ora dopo lo scioglimento del PSI causato dallo scandalo diTangentopoli[2]. In questa nuova formazione, di cui Boselli fu eletto segretario nazionale, si presentarono per la prima volta agli elettori in occasione delleelezioni regionali del 1995, dove costituiscono lalista elettorale, insieme adAlleanza Democratica diWiller Bordon ePatto Segni diMariotto Segni, denominataPatto dei Democratici[2]. Alla tornata elettorale ottenne complessivamente il 4,2% dei voti, eleggendo 33consiglieri regionali (22 in quotaSI).

In vista delleelezioni politiche del 1996, Boselli fece federare il partito all'interno del nuovo partitoRinnovamento Italiano diLamberto Dini nel sistema proporzionale, mentre nel maggioritario nella coalizione dell'Ulivo, dove si è ricandidato alla Camera nel collegio uninominale diComacchio, sostenuto dallacoalizione dicentro-sinistraL'Ulivo, dove viene rielettodeputato.

Dai Socialisti Italiani allo SDI

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Boselli fu poi promotore, nel1998, della nascita di un nuovo soggetto, di stamposocialista edemocratico, che riunisse parte dei socialisti disseminati per lo scenario politico italiano dopo lo scioglimento del PSI; così traghettò i Socialisti Italiani, insieme a quel che rimane delPartito Socialista Democratico Italiano diGian Franco Schietroma, una parte dellaFederazione Laburista non confluita neiDemocratici di Sinistra e una parte delPartito Socialista capeggiata daUgo Intini edEnrico Manca in un nuovo soggetto denominatoSocialisti Democratici Italiani (SDI), di cui lo stesso Boselli assunse la guida.[1][2]

Alleelezioni europee del 1999, oltre a presentare lo SDI al debutto della formazione politica, si candida tra le sue liste nellacircoscrizione Italia meridionale, dove viene elettoeuroparlamentare, aderendo algruppo del Partito del Socialismo Europeo, dov'è membro del suo ufficio di presidenza, e rimanendo in carica fino al2004.[2]

Alleelezioni politiche del 2001 si ricandida nelcollegio uninominale di Bologna - San Donato per la Camera, sostenuto dal centro-sinistra in quotaIl Girasole (unalista elettorale che aggrega lo SDI aiVerdi), dove viene rieletto per la terza volta con il 57,69% dei voti contro i candidati dellaCasa delle Libertà Cristiano Pini (35,06%), dellaLista Pannella-Bonino Pietro D'Aversa (2,8%), dellaLista Di Pietro Giorgio Di Domenico (2,75%) e diDemocrazia Europea (1,69%).[1]

Boselli ha guidato il partito all'interno dell'alleanza dicentro-sinistra, portandolo ad aderire allaFederazione dell'Ulivo proposta e orientata daRomano Prodi. Si è opposto all'ingresso nel contenitoreriformista diAntonio Di Pietro.

Il progetto della Rosa nel Pugno

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Lo stesso argomento in dettaglio:Rosa nel Pugno.
Enrico Boselli conEmma Bonino alla fondazione dellalista elettoraleRosa nel Pugno nel2005

Successivamente esce dalla Federazione in seguito alle posizioniclericali di Rutelli durante ireferendum sulla procreazione assistita e si fa promotore di un'intesa fral'Unione e iRadicali Italiani per la creazione, nell'ambito della coalizione di centro-sinistra, di un'area laico-riformista: tale iniziativa sfocia nella costituzione dellaRosa nel Pugno, una federazione tra lo SDI e i Radicali Italiani, che partecipa alleelezioni politiche del 2006 a sostegno della coalizione di centro-sinistra.

In seguito alla costituzione della federazione con iRadicali Italiani nellaRosa nel Pugno, Boselli indirizza lo SDI verso una più marcata attenzione allalaicità delloStato, criticando duramente gli interventi dellaConferenza Episcopale Italiana nel dibattito politico nazionale, visti come un tentativo di interferire con l'attivitàlegislativa.[2]

Rinascita del PSI

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Boselli al XII Congresso nazionaledell'Arcigay aMilano l'11 maggio2007

Terminata l'esperienza della Rosa nel Pugno, in occasione del V Congresso straordinario dello SDI, Boselli si dissocia dal progetto delPartito Democratico promosso daiDemocratici di Sinistra e dallaMargherita, giudicato come un «compromesso storicobonsai» e promuove l'avvio di una Costituente Socialista per riunire in un'unica entità politica tutti quei partiti che si riconoscono nelsocialismo, nellasinistra riformista e nelPSE. SecondoGiancarlo Perna delGiornale, sarebbe un tentativo di riunire la diaspora excraxiana ancora disponibile, daGianni De Michelis aBobo Craxi, in vista delleprossime elezioni europee[1]. Nel2007 aRoma viene presentato il nome e il simbolo del nuovo partito: un quadrilatero rosso con la rosa del socialismo europeo e la dicitura "Partito Socialista".

Politiche del 2008 e abbandono del PSI

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Con la caduta delgoverno Prodi nel2008 e le conseguentielezioni anticipate, Boselli cerca un dialogo con ilPartito Democratico (PD) basato su un programmariformista, rivendicando nel contempo la propria autonomia e la volontà di presentarsi con il simbolo del PS[5]. Tuttavia, a causa del rifiuto di apparentamento da parte delPD (concesso invece alla sola lista dell'Italia dei Valori diAntonio Di Pietro[6]), annuncia la corsa solitaria del PS al di fuori di ognicoalizione e la propria candidatura apremier.[7][8]

All'indomani del deludente risultato elettorale delPartito Socialista che, alleelezioni politiche del 2008, non raggiunge la soglia del 4% previsto dalla legge per entrare in Parlamento (si ferma all'1%), Boselli annuncia le dimissioni dalla carica di leader del partito, accusando ilsegretario del Partito DemocraticoWalter Veltroni di aver contribuito a "spalancare le porte aBerlusconi", nonché di aver rifiutato l'alleanza con il PS, precludendo ai socialisti l'elezione di rappresentanti.

Il 6 luglio2008, durante il primo Congresso nazionale delPS, gli succede come segretarioRiccardo Nencini,presidente del Consiglio regionale della Toscana.[9]

Il 9 dicembre2010 Boselli abbandona il PS e aderisce adAlleanza per l'Italia (ApI) diFrancesco Rutelli, diventando il vicepresidente del partito, di cui è stato anche coordinatore regionale inToscana edEmilia-Romagna.[3][10]

Vita privata

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È sposato con Patrizia,sindacalista dellaCGIL, ha due figli.[1]

Incarichi parlamentari

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Camera dei deputati

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XII legislatura

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XIII legislatura

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XIV legislatura

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XV legislatura

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Parlamento europeo

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Note

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  1. ^abcdefBoselli, il socialista nato dalle rovine, suilGiornale.it, 25 giugno 2007.URL consultato il 16 aprile 2022.
  2. ^abcdefgStoria Amministrativa, sucomune.bologna.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  3. ^abEnrico Boselli, suRegione Emilia-Romagna.URL consultato il 12 aprile 2022.
  4. ^ Thomas Trenchi,Quirinale, anche il piacentino Rancan tra i "grandi elettori": scelto in Regione con 19 voti - Libertà Piacenza, suLiberta.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  5. ^Berlusconi: 'Il simbolo della Lega solo al nord' Casini: 'Dialogo con Pdl ma con chiarezza' - Diretta - Repubblica.it, surepubblica.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  6. ^Di Pietro: «Fatto l'accordo con il Pd» Corriere della Sera, sucorriere.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  7. ^Il no di Radicali e Socialisti Il Pd in trattative con Di Pietro - Politica - Repubblica.it, surepubblica.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  8. ^Udc: 'È rottura con Pdl. Andiamo da soli' Pd, via libera alla coalizione con Di Pietro - Diretta - Repubblica.it, surepubblica.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  9. ^ Socialisti Attivisti Siena Arezzo,Socialisti attivisti province di Siena e Arezzo: Riccardo Nencini eletto Segretario nazionale del Partito Socialista, suSocialisti attivisti province di Siena e Arezzo, lunedì 7 luglio 2008.URL consultato il 12 aprile 2022.
  10. ^http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=547548[collegamento interrotto]
  11. ^La Camera dei Deputati, sulegislature.camera.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  12. ^abCamera dei Deputati - XIV legislatura - Deputati - La scheda personale, suleg14.camera.it.URL consultato il 12 aprile 2022.
  13. ^Camera dei Deputati - XV legislatura - Deputati - La scheda personale, suleg15.camera.it.URL consultato il 12 aprile 2022.

Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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PredecessorePresidente della Regione Emilia-RomagnaSuccessore
Luciano Guerzoni6 maggio 1990 – 5 luglio 1993Pier Luigi Bersani

PredecessoreSegretario del Partito Socialista ItalianoSuccessore
carica creata5 ottobre 2007 – 6 luglio 2008Riccardo Nencini

PredecessoreSegretario dei Socialisti Democratici ItalianiSuccessore
carica creata10 maggio 1998 – 7 ottobre 2007carica cessata

PredecessoreSegretario dei Socialisti ItalianiSuccessore
carica creata13 novembre 1994 – 8 febbraio 1998carica cessata

PredecessoreSegretario della Federazione Giovanile Socialista ItalianaSuccessore
Andrea Parini1979 – 1986Bobo Craxi
V · D · M
Presidenti dell'Emilia-Romagna
Guido Fanti(1970-1976) ·Sergio Cavina(1976-1977) ·Lanfranco Turci(1978-1987) ·Luciano Guerzoni(1987-1990) ·Enrico Boselli(1990-1993) ·Pier Luigi Bersani(1993-1996) ·Antonio La Forgia(1996-1999) ·Vasco Errani(1999-2014) ·Stefano Bonaccini(2014-2024) ·Michele De Pascale(dal 2024)
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