| Enopione | |
|---|---|
su un'anfora dell'Attica del 540 A.C. | |
| Nome orig. | Οἰνοπίων |
| Caratteristiche immaginarie | |
| Sesso | maschio |
| Luogo di nascita | Lemno |
| Professione | re diChio |
Enopione (ingreco antico:Οἰνοπίων?,Oinopíōn) è un personaggio dellamitologia greca. Fu re diChio.
Figlio diDioniso eArianna[1], ebbe dallaninfa Elice i figli Mela, Talus, Evante, Salago, Atamante[2] e la figliaMerope[3].
Fondò la città diChio[4] nell'isola omonima ricevuta daRadamanto e di cui divenne re[5].
Si narra che dato il suo nome (l'origine derivava dal greco e significava "bevitore di vino")[6] avesse diffuso l'arte di coltivare le viti nei suoi territori.
Ricevette ilgigante cacciatoreOrione che, giunto a Chio per cacciare la numerosa selvaggina dell'isola, fu in seguito accolto con un banchetto dove assalì sua figlia Merope.
Per vendicarsi, Enopione lo fece ubriacare e quando si assopì lo pugnalò negli occhi e lo buttò giù dall'isola.
Efesto ebbe pietà del cieco Orione e gli diede come guida il suo servitoreCedalione che lo condusse verso est, dove il sole nascente gli restaurò la vista.
Orione volle a sua volta vendicarsi e cercò di uccidere Enopione, ma questi si nascose in una fortezza costruita dai Chiani e in seguito fuggì aCreta[3][7].
Igino scrive che non andò a Creta ma fu rapito daEos[8].
Pausania scrive che la sua (presunta) tomba si trovava aChio nel tempo del suo viaggio[9].
Altri progetti