L'enjo kōsai (援助交際? , traducibile come "appuntamento sovvenzionato" o "incontrarsi per un aiuto"[1]) è unfenomeno sociale delGiapponecontemporaneo riguardante le studentesse tra i 12 e i 17 anni, ma anche le casalinghe, che in cambio didenaro o di regali sono disposte a frequentare di nascosto uomini adulti.[2] Il termine apparve per la prima volta nel1995.[1]
Il fenomeno apparve agli inizi deglianni novanta, quando imass media nipponici iniziarono a interessarsi della giovane età delle ragazze e a domandarsi le motivazioni delle loro scelte.[2] Queste ragazze infatti provengono perlopiù da famiglie perbene e dispongono di una buona educazione,[1] a differenza dellesukeban, le ragazze teppiste deglianni settanta.[3]
Alcune ragazze si limitano ad accompagnare gli uomini ai locali dikaraoke o alristorante, altre si spingono oltre, arrivando ad avererapporti sessuali.[2] Gli incontri avvengono tramite ilcomputer, iltelefono cellulare o itelekura.[2] Gli uomini che frequentano le ragazze sono soprattuttoprofessori,avvocati e i cosiddettisalaryman, ovvero uomini d'affari.[2] Le ragazze spendono i soldi ricevuti principalmente in vestiti o borse firmate.[2]
Un'altra caratteristica del fenomeno è quella che vede alcune ragazze rivendere le loro uniformi scolastiche, ifuku alla marinara, o le loro mutandine ad alcuni negozi, che successivamente le rivendono ad un prezzo raddoppiato ad uomini anziani.[1]
Lapolizia giapponese ha affermato che nel1995 più di 5 000 ragazze tra i 14 e i 19 anni sono state fermate per problemi riguardanti laprostituzione, mentre nel1996 nella sola città diTokyo sono state fermate più di 1 000 studentesse.[1] Una ricerca del governo metropolitano di Tokyo ha appurato che il 3,5% delle studentesse delle scuole medie e il 4,4% delle studentesse delle scuole superiori ha praticato almeno una volta l'enjo kōsai.[1]
All'enjo kōsai ricorrono spesso lekogal, per ottenere i soldi necessari per i loro divertimenti.[4]
L'enjo kōsai è presente in moltifilm,anime emanga giapponesi.[1] Il film più conosciuto che affronta il tema èLove & Pop, diretto daHideaki Anno nel1998, tratto dalromanzoTopaz II diRyū Murakami.[2] Nel2001 ilregistaKōsuke Suzuki diresseStop the Bitch Campaign, primo film di unatrilogia riguardante il fenomeno. Nel mangaGals! il fenomeno viene fortemente condannato e biasimato come un'attività squallida. La tematica viene affrontata anche nella serie dilight novelKami-sama no memo-chō, e come nel caso precedente viene considerata come lugubre e indigente.
Il tema viene affrontato in modo più semplice e spensierato nel manga del 2017Rent a Girlfriend, diReiji Miyajima.
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