| Endometrite | |
|---|---|
| Specialità | ginecologia |
| Classificazione e risorse esterne (EN) | |
| ICD-9-CM | 615.9 |
| ICD-10 | N71 |
| MeSH | D004716 |
| MedlinePlus | 001484 |
| eMedicine | 254169 |
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Perendometrite si intende un processoinfiammatorio che coinvolge l'endometrio, l'epitelio che riveste la cavità uterina; si distingue un'endometrite acuta, caratterizzata dalla presenza di infiltratopolimorfonucleato nel contesto endometriale e interstiziale e un'endometrite cronica, caratterizzata altresì da infiltrazionelinfo-plasmocellulare. Si definisce "endomiometrite" un'infezione che colpisce endometrio emiometrio.
Benché le forme acuta e cronica di endometrite riconoscano fattorieziologici diversi, entrambe le patologie condividono comeprimum movens la perdita dei fisiologici fattori di difesa che proteggono la cavità uterina. In questo senso, benché siano descritte infezioniematogene o di contiguità, l'endometrite è sovente scatenata da un'infezione ascendente per perdita della funzione di barriera dellacervice uterina come avviene in seguito alparto o all'uso dicontraccettivi intrauterini.
L'endometrite acuta rappresenta una delle complicanze del parto o dell'aborto; in entrambi i casi, la ritenzione di membrane o di materialeplacentare,embrionale ofetale è il tipico fattore predisponente lasovrainfezione da parte dibatteri come ceppi emolitici diStreptococcus,Staphylococcus aureus o coagulasi negativi, anaerobi o flora batterica mista. L'endometrite si manifesta conlochiazioni purulente e/o maleodoranti, dolore ipogastrico,astenia, malessere efebbre, talora di tiposettico. Gli esami di laboratorio mostrano incremento degli indici di flogosi (VES ePCR) eleucocitosineutrofila. Il sospetto clinico trova conferma diagnostica attraverso l'esecuzione di un'ecografia, in grado di dimostrare ritenzione di coaguli o materiale membrano-placentare residuo. Quest'ultima metodica trova pertanto esteso utilizzo nella valutazione del puerperio essendo in grado di identificare precocemente la ritenzione di materiale gravidico in utero (echi intracavitari dello spessore maggiore di 1,5 cm). La terapia consiste nella somministrazione di antibiotici ad ampio spettro e nellarevisione di cavità uterina. Un'endometrite acuta non trattata può complicarsi in unpiometra o in unoshock settico.
L'endometrite cronica è un'entità clinico-patologica di difficile identificazione e inquadramento a causa dei numerosi processi morbosi con cui cade indiagnosi differenziale. Le cause che possono condurre a endometrite cronica sono numerose ma condividono l'instaurazione di un processo infiammatorio cronico autorigenerante che conduce a specifiche alterazioni istologiche. Le cause più frequenti sono:
Tuttavia, in circa il 15% dei casi, non è possibile identificare un agente eziologico definito. In un contesto clinico dominato da algie pelviche, febbricola, possibile incremento specifico degli indici di flogosi esanguinamento uterino atipico, la diagnosi viene posta mediante ecografia ed esame istologico del materiale endometriale prelevato con aspirazione o revisione di cavità uterina. Tale esame, in grado di dimostrare la tipica infiltrazione linfo-plasmocellulare, permette inoltre l'isolamento di eventuali microrganismi infettivi responsabili (più frequentementeChlamydia trachomatis,Neisseria gonorrhoeae,Streptococcus agalactiae,Mycoplasma hominis oMycobacterium tuberculosis). A completamento diagnostico è possibile effettuare unarisonanza magnetica pelvica al fine di valutare l'eventuale coinvolgimento degli organi addomino-pelvici. Obiettivo terapeutico è la rimozione dell'agente causale tramite antibiotico terapia guidata dall'antibiogramma ed eventuale revisione di cavità uterina.
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