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Alcuni dei volumi delBrockhaus Konversations-Lexikon, 1902

L'enciclopedia è un'opera letteraria di consultazione che raccoglie voci informative o critiche «secondo un sistema logico, o anche sotto forma di voci singole distribuite inordine alfabetico»,[1] riguardanti l'intero campo dellaconoscenza umana o un suo determinato ambito.[2]

Il terminelatinorinascimentaleencyclopædia deriva dall'espressionegreca diPlinio il Vecchio ἐγκύκλιος παιδεία (enkýklios paidéia),[3] letteralmente "istruzione circolare", ossia completa, in grado di comprendere tutte le discipline.[2] Tale espressione fu successivamente ripresa inlatino daQuintiliano nellaInstitutio oratoria[4] e compare nel senso moderno del termine per la prima volta nellaEncyclopaedia Cursus Philosophici septem tomis distincta (1630) diJohann Heinrich Alsted.[5]

Le opere enciclopediche esistono da circa 2 000 anni: la più antica che si è tramandata, laNaturalis historia, fu scritta nelI secolo daPlinio il Vecchio. L'enciclopedia moderna si è evoluta daidizionari intorno alXVII secolo. La più nota e importante fra le prime enciclopedie della Storia è l'Encyclopédie diDiderot ed'Alembert, pubblicata aParigi nella seconda metà delXVIII secolo.

Storicamente, alcune enciclopedie erano contenute in un singolo volume, ma, successivamente, alcune divennero enormi opere in numerosi volumi, come l'Enciclopedia Britannica o la più voluminosa, l'Enciclopedia universal ilustrada europeo-americana.[6] Alcune moderne enciclopedie, comeWikipedia, che è la più diffusa,[2] sono digitali e liberamente disponibili.

Etimologia

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La parola "enciclopedia" viene dal greco, ma la forma ἐγκυκλοπαιδεία (enkyklopaidéia) non esiste nel linguaggio classico, che ha solo l'espressione ἐγκύκλιος παιδεία (Strabone,Plutarco,Ateneo; letteralmente: "educazione che abbraccia l'intero ciclo", cioè "insieme di dottrine che formano un'educazione completa"); e Plutarco, in questo senso, adopera anche l'espressione τὰ ἐγκύκλια (ta enkýklia). Tra i Latini,Vitruvio traduce solo a metà l'espressione greca e parla diencyclios disciplina (I, 1 e VI, pref.), mentre Plinio eQuintiliano (I, 10) usano le parole greche. Quel che si riteneva formasse il ciclo completo della cultura variò, naturalmente, coi tempi.Giovanni Zonara (sec. XI) spiega il senso della parola ἐγκύκλιος: "lagrammatica, lapoetica, laretorica, lafilosofia, lamatematica e semplicemente ogni arte e scienza, perché i dotti le percorrono come un circolo" eGiovanni Tzetzes (sec. XII), citando leVitae Philosophorum diPorfirio (III secolo d.C.) dice che τὰ ἐγκύκλια μαϑήματα (ta enkýklia mathèmata) sono la grammatica, la retorica e la poetica e le quattro arti subordinate:aritmetica,musica,geometria eastronomia (Chil., XI, 257); cioè le sette discipline delTrivio eQuadrivio medievali.

Sembra che il primo tra i moderni a usare la parolaenciclopedia sia stato in Inghilterra sirThomas Elyot inThe Governour (Londra 1531). Come titolo di un libro, la parola enciclopedia sotto la forma κυκλοπαιδεία - rimasta viva nell'inglese - si trova per la prima volta sulfrontespizio delle opere dell'umanista fiammingo Joachim Sterck van Ringelbergh, edizione di Basilea 1541:Lucubrationes vel potius absolutissima κυκλοπαιδεία. Del pari a Basilea, nel 1559, pubblicò un'opera intitolataEncyclopediae seu Orbis disciplinarum...epistemon il teologo croato Paolo Skalić di Lika, ma il vero autore del significato moderno dienciclopedia èJohann Heinrich Alsted.

In Italia il primo lessicografo che registri la voce enciclopedia, nel senso di "dottrina universale" è Gian Pietro Bergantini nella sua operaVoci italiane d'autori approvati dalla Crusca,nel vocabolario d'essa non registrate (Venezia 1745), sulla fede delleLettere (Venezia 1608) del cassinese D.Angelo Grillo, dellePrediche dette nel Palazzo Apostolico (Roma 1659-74) del padreGiovanni Paolo Oliva, che fu l'undicesimopreposito generale della Compagnia di Gesù, e poi diBenedetto Fioretti e del cardinalPietro Sforza Pallavicino. Il primo a registrare cheenciclopedia "nell'uso si dice per dizionario enciclopedico" è l'abateFrancesco Alberti di Villanova (Dizionario universale enciclopedico della lingua italiana, Lucca 1797-1805); ma già Diderot e D'Alembert avevano pubblicato laEncyclopédie, e attraverso l'uso francese il nuovo significato era penetrato in Italia.

Storia

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Prime opere enciclopediche

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Rappresentazione dell'Inferno nell'Hortus Deliciarum

L'essere umano ha svolto attività enciclopedica, intesa come sforzo per dare forma sistematica alle proprie conoscenze, per gran parte della suastoria, almeno da quando si è affermato ilpensierorazionale escientifico a scapito delle descrizioni a carattereepico ereligioso. Questo passaggio si individua generalmente nell'antica Grecia.

Elenchi onomastici comparvero durante il periodo del Medio Impero egiziano ed erano elenchi enciclopedici che riguardavano i fenomeni naturali, le piante e gli animali conosciuti al tempo. Le scienze praticate erano l'astronomia, l'interpretazione dei sogni e la magia strettamente collegata alla medicina. Mentre la cultura diveniva più universale non riservata ai soli funzionari di corte, sorgevano anche le prime biblioteche. Elenchi di piante o di animali che caratterizzano l'ambiente alla vita del periodo si possono rinvenire anche nelLibro dei Proverbi[7] (così come inSiracide 24,12-17[8]).

Spesso si indica inAristotele il primo enciclopedista, poiché egli, oltre a fondare filosoficamente tutti i rami del sapere, ha anche accumulato molte informazioni, soprattutto di carattere naturalistico, ma anche sociale, come la descrizione dellecostituzioni delle città greche. Non si limitò ad un lavoro meramente nozionistico e descrittivo-contemplativo, ma si spinse a una comparazione di diritto, usi, costumi e tradizioni, traendone teorie storiche e giudizi di valore, perstabilire un ordine sociale del regno umano in tutto conforme all'ordine (divino e) naturale degli altri regni esistenti.

Certamente l'opera di Aristotele è stata la più completa dellaGrecia classica, tuttavia la strutturazione di tutti i rami del sapere fu il fine al quale tesero quasi tutti gli altri filosofi antichi.

Fra gli altri autori versatili del mondo greco si deve citare almenoEraclide Pontico.

Inambito romano si considera che la prima opera enciclopedica siano iLibri ad Marcum filium diCatone il Censore. L'erudito romano per antonomasia fuMarco Terenzio Varrone, le cui opere ebbero carattere enciclopedico, leAntiquitates e soprattutto iDisciplinarum libri IX, opera perduta e di cui sono rimasti solo frammenti:[9] tuttavia queste opere sono andate perdute e ne rimangono solo frammenti citati da altri autori antichi. Perciò tra gli enciclopedisti romani il più importante è di fattoPlinio il Vecchio (I secolo), che scrisse laNaturalis historia (lett. "la storia naturale", ma anche "Osservazione della natura"[10]), una descrizione in trentasette volumi del mondo dellanatura che rimase estremamente popolare nell'Europa occidentale per gran parte delMedioevo e fu la base di molte successive enciclopedie. Altri compilatori romani furonoAulo Cornelio Celso eGaio Giulio Solino.

Dal Medio Evo al Rinascimento

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Nel periodomedioevale era particolarmente apprezzato organizzare le nozioni: tipiche le raccolte, lesummae, itrésors. Nell'età antica e medioevale tipicamente si è concepita larealtà come uninsieme finito e quindi interamente descrivibile. È solo inepoca moderna che si inizia a pensare al saperepossibile sulla base dei nuovi metodi di ricerca o più semplicemente al sapereesistente.

Manoscritto delleEtymologiae diIsidoro di Siviglia

Notevole influsso sul pensiero medievale ebbe il trattatoDe nuptiis Philologiae et Mercurii ("Delle nozze dellaFilologia conMercurio") scritto daMarziano Capella inetà tardo-romana (IV-V secolo), che, con la sua classificazione delle settearti liberali (del "trivio" e del "quadrivio") costituisce una specie di enciclopedia dell'erudizione classica.

La prima enciclopedia dell'era cristiana furono leIstituzioni diCassiodoro (560) che ispirarono l'Etymologiae oOrigines (636) diIsidoro di Siviglia, la quale divenne l'opera enciclopedica più influente dell'alto Medioevo. Queste opere servirono, a loro volta, come base alle compilazioni redatte intorno all'830 daRabano Mauro, la più famosa delle quali è ilDe universo oDe rerum naturis.

Le enciclopediebizantine erano compendi di notizie relativi sia allaGrecia antica sia a quella bizantina. LaBiblioteca delpatriarcaFozio I di Costantinopoli (IX secolo) fu la prima opera bizantina che si potesse chiamare enciclopedia. Ma la più importante enciclopedia bizantina è considerato illessicoSuda, di autore forse omonimo, redatto intorno al1000. Sotto laDinastia macedone ci fu un fiorire dell'enciclopedismo bizantino che portò alla stesura di una vera e propria enciclopedia del sapereagronomico chiamatoGeoponica, significativamente attribuito allo stesso imperatoreCostantino VII Porfirogenito.[11]

Fra le prime enciclopedie dell'Occidentebasso medioevale fu ilDidascalicon diUgo di San Vittore; elaborato in ambientemonastico, ebbe tuttavia larga diffusione anche nelle scuole cittadine. Questo fatto e la complessità della tematica presente su questa opera, fanno riflettere sulla simbiosi fra i due poli di cultura (da una parte lacampagna con ilmonastero, dall'altra lacittà con lacattedrale) che talvolta vengono contrapposti in modo troppo drastico e semplificatorio.

L'opera più importante dell'inizio del basso medioevo fu tuttavia l'Imago mundi diOnorio Augustodunense, scritta verso il1110: trattava digeografia,astrologia,astronomia estoria e fu tradotta infrancese,italiano espagnolo.

LoSpeculum maius diVincenzo di Beauvais

Fra le enciclopedie più popolari delbasso Medioevo si ricordano ilDe natura rerum (oLiber de natura rerum) (1246) diThomas de Cantimpré e ilDe proprietatibus rerum (1240) diBartolomeo Anglico che fu tradotto in mantovano all'inizio delTrecento. IlLiber floridus (1120) diLambert de Saint-Omer e l'Hortus deliciarum (1175) diErrada di Landsberg sono famosi soprattutto per le illustrazioni. L'opera più ambiziosa e completa di questo periodo fu tuttavia loSpeculum maius (1260) diVincenzo di Beauvais, con più di tre milioni di parole. Di pochi anni successiva alloSpeculum maius è la prima enciclopedia inlingua volgare, ovveroLi livres duo Trésor scritto in francese dal fiorentinoBrunetto Latini. Essa era in effetti una riduzione delloSpeculum ad uso delle classi mercantili che non conoscevano il latino.

Tra le prime raccoltearabo-musulmane del sapere nel Medioevo vi sono numerose opere onnicomprensive e un certo sviluppo di quelli che oggi si chiamanometodo scientifico, metodostoriografico e riferimenti. Tra le opere più ricordate vi sono l'Enciclopedia dei Fratelli della Purezza (al-Risāla al-Jāmiʿa, 52 volumi), d'impiantoismailiteggiante, un'enciclopedia dellascienza diAbu Bakr al-Razi, la prolifica produzione delmutazilitaal-Kindi (di circa 270 libri) e due opere diAvicenna:Il libro della guarigione eIl canone della medicina, il secondo adottato comestandard per secoli nell'insegnamento dellamedicina anche in Europa. Vanno ricordate inoltre le opere di storia universale (osociologia) degliAshariti, al-Ṭabarī,al-Masʿūdī,Ibn Rusta,Ibn al-Athir eIbn Khaldun, la cuiMuqaddima (i "Prolegomeni" a quella che si proponeva di essere una "storia universale") contiene avvertenze sull'affidabilità dei resoconti scritti che rimangono applicabili fino ai giorni nostri. Questi studiosi ebbero un'incalcolabile influenza sui metodi di ricerca e di stesura, dovuti in parte alla pratica islamica dell'isnād che enfatizzava la fedeltà ai resoconti scritti, la verifica delle fonti e l'indagine critica.

Manoscritto facente parte dell'Enciclopedia Yongle (circa1403), una delle più estese opere enciclopediche della storia.

L'enorme operaQuattro libri dei Sung, redatta nell'XI secolo sotto laDinastia Song (960–1279), è la raccolta delle prime grandi enciclopedie cinesi, la quarta delle quali, intitolataPrimo guscio di tartaruga dell'Archivio, è composta da 9,4 milioni diideogrammi raccolti in 1 000 volumi. Nella stessa epoca visse il grandescienziato estatistaShen Kuo (1031–1095) che nel1088 scrisse l'enciclopediaMengxi bitan.

L'imperatore cineseYongle delladinastia Ming soprintese alla compilazione dell'Enciclopedia Yongle, una delle più estese enciclopedie della storia, che fu completata nel1408 e comprendeva oltre 370 milioni dicaratteri cinesi in 11 000 volumimanoscritti, dei quali 400 circa sono sopravvissuti fino ad oggi. Sotto la successivadinastia Qing l'imperatoreQianlong compose personalmente 40 000 poesie come parte di una biblioteca di 4,7 milioni di pagine in 4 divisioni, compresi migliaia di saggi, chiamata loSiku Quanshu che è probabilmente la più grande collezione di libri della storia. È istruttivo comparare il suo titolo per questo sapere,Guardando le onde in un Mare Sacro, ad un titolo in stile occidentale per tutta la conoscenza.

È nota l'esistenza di opere enciclopediche inGiappone dalIX secolo, sia come imitazione di enciclopedie cinesi, che come opere originali.

Questi libri erano tutti copiati a mano e pertanto erano estremamente costosi. Conseguentemente erano scarsamente diffusi, generalmente appartenevano ad istituzioni: sovrani, cattedrali, conventi, monasteri. Di qui derivava anche la loro impostazione: erano scritti generalmente per coloro che dovevano estenderne il sapere, piuttosto che per coloro che le dovevano consultare (con qualche eccezione nel campo dellamedicina).

NelRinascimento si introdussero due cambiamenti che avvicinarono molto le enciclopedie a quelle attualmente conosciute. Innanzitutto l'invenzione dellastampa permise una diffusione assai maggiore. In particolare ogni intellettuale adesso poteva possedere una copia personale.

La prima enciclopediarinascimentale è spesso indicata nelDe expetendis et fugiendis rebus diGiorgio Valla, pubblicata postuma nel1501 dalla tipografia diAldo Manuzio; in questa l'autore non si limitò a compilare nozioni desunte dai suoi studi e ripartite in trattazioni sistematiche, ma inserì anche numerose traduzioni da opere antiche. Dei 49 libri dell'opera, 19 trattavano di matematica. L'opera era organizzata secondo lo schema delle arti liberali, integrato da alcune altre discipline.[12]

LaMargarita philosophica scritta dalcertosino tedescoGregor Reisch e stampata nel1503, era una tipica enciclopedia rinascimentale, ordinata secondo il modello delle sette arti liberali. Probabilmente fu la prima enciclopedia espressamente concepita per essere stampata.

Frontespizio delLexicon Universale

Nei successivi due secoli furono pubblicate molte altre opere di compilazione erudita. Alcune di esse portavano, per la prima volta - e questo è il secondo cambiamento - il titolo diEnciclopedia. Questo termine era stato coniato dagliumanisti per significare lo "insieme completo delle conoscenze". In realtà si trattava di una lettura errata delle loro copie dei testi di Plinio e soprattutto diQuintiliano, che univa le due parole grecheenkyklios paideia in una sola. La prima opera con questo titolo è laEncyclopedia orbisque doctrinarum, hoc est omnium artium, scientiarum, ipsius philosophiae index ac divisio scritta daGiovanni Aventino nel1517, seguita dalleLucubrationes vel potius absolutissima kyklopaideia diJoachimus Fortius Ringelbergius del1541 e dallaEncyclopedia seu orbis disciplinarum tam sacrarum quam prophanarum epistemon diPavao Skalić del1559.

Tuttavia, la più completa enciclopedia del Rinascimento è considerata laEncyclopaedia septem tomis distincta in sette volumi pubblicata nel1630 daJohann Heinrich Alsted.

In ambito britannico ilmedico efilosofo inglese sirThomas Browne utilizzò specificamente il termineencyclopaedia nel1646 nella prefazione al lettore per descrivere la sua operaPseudodoxia Epidemica oErrori volgari, una serie di confutazioni di errori comuni della sua epoca. Browne strutturò la sua enciclopedia sullo schema collaudato di quelle del Rinascimento, la cosiddetta "scala della creazione", che ascende una scala gerarchica attraverso il mondominerale,vegetale,animale, umano, planetario ecosmologico. Il compendio di Browne passò attraverso non meno di cinque edizioni, ognuna rivista e incrementata; l'ultima edizione apparve nel1672. LePseudodoxia Epidemica furono tradotte infrancese,olandese,tedesco elatino.

Spesso viene considerata quale ultima enciclopedia umanistica ilLexicon Universale diJohann Jacob Hofmann pubblicato in due edizioni, la prima nel1677 e la seconda nel1698. Si tratta in effetti di un'opera a cavallo di due epoche, in quanto da un lato è ancora scritta in latino, dall'altro segue già l'ordine alfabetico.

Settecento

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Frontespizio deLe grand Dictionnaire historique, di Moréri

L'ultimo passaggio verso la forma dell'enciclopedie come le conosciamo oggi fu l'affermazione dell'organizzazione degli argomenti secondo l'ordine alfabetico. In questo senso le enciclopedie delSettecento non derivarono direttamente da quelle rinascimentali, che seguivano ancora un ordinamento per materie (come le sette arti liberali o la "scala della creazione"). Le enciclopedie moderne furono piuttosto lo sviluppo e l'ampliamento dei dizionari specialistici, scritti in lingua moderna a partire dalla fine delSeicento, e destinati ad un pubblico meno colto di quello delle enciclopedie. Queste opere avevano la forma e il nome didizionari. In realtà esse approfondivano le voci ad un livello che potremmo definire di un "dizionario enciclopedico".

Le grand dictionaire historique diLouis Moréri fu pubblicato nel 1674. Nel 1690 apparve postumo aRotterdam ilDictionnaire universel des arts et des sciencesdiAntoine Furetière. Sette anni dopo fu edito ilDictionnaire historique et critique diPierre Bayle. Nel1704 l'ingleseJohn Harris pubblicò ilLexicon technicum inlingua inglese, nel quale non si spiegavano solo i termini utilizzati nelle arti e nelle scienze, ma anche le stesse arti e scienze.Isaac Newton vi contribuì con il suo unico testo pubblicato relativo alla chimica. Nel1721 apparve l'Allgemeines lexikon der Künste und Wißenschaften diJohann Theodor Jablonski.

Nel corso delSettecento iniziò a sentirsi l'esigenza di grandi opere in varie decine di volumi che potessero descrivere tutto il sapere. Quasi tutte ripresero il titolo rinascimentale diEnciclopedia.

La prima enciclopedia generale a stampa ordinata alfabeticamente apparve all'inizio del Settecento. Si trattava dellaBiblioteca universale sacro-profana delfrancescanoVincenzo Maria Coronelli, di cui furono pubblicati (aVenezia) solo i primi sette dei ben 45 volumi progettati. Di tale opera non rimangono che alcuni volumi sparsi nelle biblioteche europee.Analogamente fra il1731 e il1750 vide la luce ilGroßes vollständiges Universallexikon aller Künste und Wißenschaften in 64 volumi, attribuito aJohann Heinrich Zedler. Queste due opere, tuttavia, non furono molto originali.

Frontespizio della prima edizione dell'Encyclopédie

Zedler fu accusato di plagio. ALipsia e adHalle, egli aveva pubblicato la più monumentale enciclopedia in lingua tedesca del XVIII secolo. Per la prima volta, furono integrate le biografie di personalità illustri e di artisti viventi. I soggetti tematici coperti dall'enciclopedia universale comprendevano anche argomenti di interesse quotidiano, come l'artigianato, le pulizie o il commercio, trattati con la medesima dignità dei contenuti prettamente più scientifici. Fu uno dei primi testi enciclopedici ad ottenere il privilegio reale, un'efficace forma di tutela del diritto d'autore contemplata all'epoca, in un'area geografica la cui estensione comprendeva il Regno di Prussia, la Francia, l'odierna Russia europea. Dal punto di vista organizzativo, fu la prima enciclopedia a suddividere i contenuti fra i vari redattori e contributori a vario titolo, non per ordine di lettera, ma per argomento, secondo le rispettive competenze specialistiche di ciascuno. Da un certo momento in poi, parte delle voci fu inviata dagli autori all'editore in modo anonimo, una modalità innovativa per quel tempo. Anche il finanziamento dell'opera risulta originale per la scelta di vendere di alcuni volumi ad una lotteria, piuttosto che per la prenotazione delle copie conclusa prima ancora che fosse completata la stesura della serie, anticipando in qualche modo il modernocrowdsourcing. Talemodello di business consentiva di verificare il reale interesse di pubblico per l'opera e la sua fattibilità economica, avendo disponibilità liquide adeguate apareggiare i costi fissi prima della loro manifestazione temporale.

Maggiore successo ebbe laCyclopaedia (oDizionario universale delle arti e delle scienze) pubblicata daEphraim Chambers nel1728. Si trattava di un dizionario enciclopedico in due volumi. Tuttavia, esso conteneva un'ampia gamma di voci, era organizzato alfabeticamente, si affidava al contributo di molti autori e comprendeva l'innovazione di inserire riferimenti incrociati tra le sezioni all'interno delle voci. Per questo Chambers è considerato il padre dell'enciclopedia moderna. LaCyclopedia divenne il modello di ogni successiva enciclopedia, in quanto fu tradotta e imitata. La traduzione italiana apparve a Napoli nel 1747.[13]

Strette, seppure prudenti, furono le relazioni del movimento enciclopedico con l'Illuminismo, con lo spirito di apertura alla conoscenza, all'istruzione, alla consapevolezza della varietà e relatività dei punti di vista, pur nell'universalità della ragione e della natura umana.

Inizialmente era stato concepito come traduzionefrancese del lavoro di Chambers anche ilDizionario ragionato delle scienze, delle arti e dei mestieri, universalmente noto comeEncyclopédie, pubblicato aParigi a partire dal1751. Quest'opera è certamente la più nota e importante delle prime enciclopedie, notevole per la sua vastità, per la qualità di alcuni contributi e soprattutto per il suo impatto politico e culturale negli anni che condussero allaRivoluzione francese. L'ambizioso progetto era stato affidato aDenis Diderot con la collaborazione dei più prestigiosi intellettuali del tempo (Voltaire,d'Alembert,Rousseau,Quesnay ecc.); tuttavia l'opera, accanto ai contributi dei maggiori pensatori francesi dell'epoca, dedicava molto spazio alle informazioni di tipo tecnico, relative alle diverse attività produttive.

L'Encyclopédie, edita da d'Alembert e Diderot, fu pubblicata in 17 volumi di voci (distribuiti dal 1751 al1765) e 11 volumi di illustrazioni (distribuiti dal1762 al 1772). Cinque volumi di materiale supplementare e due volumi d'indici, sotto la supervisione di altri editori, furono distribuiti dal1776 al1780 daCharles-Joseph Panckoucke diParigi. Dell'Encyclopédie furono successivamente stampate altre quattro edizioni, di cui due in Italia: quella del1758-1776 aLucca e quella del1770-1778 aLivorno.

L'Encyclopédie a sua volta ispirò laEncyclopædia Britannica, che ebbe inizi modesti aEdimburgo: la prima edizione, distribuita tra il1768 e il1771, era composta di appena tre volumi completati affrettatamente – A-B, C-L e M-Z – per un totale di 2 391 pagine. Nel 1797, quando fu completata la terza edizione, era stata espansa a 18 volumi che si occupavano di un'ampia gamma di argomenti, con voci fornite da un insieme di autorità nel loro campo.

IlMeyers Konversations-Lexikon, 1885

IlBrockhaus Konversations-Lexikon fu pubblicato aLipsia dal1796 al1808 in 6 volumi. Parallelamente ad altre enciclopedie delXVIII secolo, l'ambito fu espanso oltre quello delle precedenti pubblicazioni, nello sforzo di essere onnicomprensivo. Ma l'opera non era intesa per un uso scientifico, bensì per divulgare i risultati delle ricerche e delle scoperte in una forma semplice e popolare senza eccessivi dettagli. Questo formato, in contrasto con quello dell'Encyclopædia Britannica, fu ampiamente imitato da successive enciclopedie del XIX secolo in Gran Bretagna, negli Stati Uniti, in Francia, in Spagna, in Italia e in altri paesi. Delle enciclopedie che ebbero una certa influenza tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, l'enciclopediaBrockhaus è forse la più simile, nella forma, alle enciclopedie moderne.

Ottocento

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I primi anni delXIX secolo videro il fiorire di enciclopedie pubblicate in Europa e in America. In Francia non fu ripubblicata l'Encyclopédie. Il suo posto fu riempito prima dall'Encyclopédie Méthodique ordinata per materie in 157 volumi più 53 di tavole, edita dallo stesso Panckoucke fra il1782 e il1832, e poi dallaEncyclopédie moderne. Dictionnaire abregé des sciences, des lettres, des arts, de l'industrie, de l'agriculture et du commerce in 30 volumi pubblicata dall'editoreFirmin Didot diParigi nel1853. In Germania fra il1839 e il1855 apparveDas große Conversations-Lexicon für die gebildeten Stände in 52 volumi curata daJoseph Meyer diGotha, che è rimasta l'enciclopedia più prestigiosa intedesco. In Inghilterra laRees's Cyclopædia in 39 volumi (Londra eFiladelfia18021819) conteneva una mole di informazioni riguardanti la rivoluzione industriale e scientifica dell'epoca. Una caratteristica di queste pubblicazioni era l'alta qualità delle illustrazioni fatte da incisori e disegnatori specializzati.

Nouveau Larousse illustré

IlGrand dictionnaire universel du XIXe siècle in 17 volumi e i suoi supplementi furono pubblicati inFrancia daPierre Larousse fra il1866 e il1890. La casa editrice Larousse sarebbe rimasta la più famosa casa editrice francese di opere enciclopediche. Fra il1898 e il1907 vide la luce ilNouveau Larousse illustré. Fra il1960 e il1964 uscì ilGrand Larousse Encyclopédique in 10 volumi. e infine nel1971-1978 è uscita laGrande Encyclopédie Larousse in 21 volumi.

Accanto a queste grandi opere, la crescita dell'educazione popolare e gli Istituti Industriali, spinti dallaSocietà per la Diffusione della Conoscenza Utile, portarono alla produzione dellaPenny Cyclopædia (1833-1846) che, come il suo titolo suggerisce, fu distribuita in numeri settimanali al costo di unpenny come ungiornale. Questo modello delle enciclopedie a dispense, accessibile ai ceti medio-bassi, fu imitato in tutta Europa. InItalia l'enciclopedia di questo tipo che ebbe maggiore diffusione fu l'Enciclopedia PopolareSonzogno pubblicata a cavallo fraOttocento eNovecento.

A metà dell'Ottocento il numero delle enciclopedie aumentò nettamente, in quanto nelle maggiori lingue cominciarono ad apparire nuove opere in concorrenza fra di loro e di diversi formati.Inoltre iniziarono ad essere pubblicate enciclopedie anche in altre lingue.In proposito si possono citare l'Enciclopedia moderna pubblicata aMadrid nel1851-1855 in 37 volumi; ilWinkler Prins inolandese del1870-1882; ilNordisk familjebok inlingua svedese edito nel1876-1899 che era costituito da 20 volumi; ilSalmonsens Konversationsleksikon indanese del1893-1907 in 26 volumi; e infine ilDizionario Enciclopedico Brockhaus ed Efron in ben 86 volumi, pubblicato fra il1890 e il1907 inrusso.

Novecento

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Tre volumi dell'Espasa

Nel1911 fu pubblicata l'undicesima edizione dell'Enciclopedia Britannica, che viene generalmente considerata la migliore edizione di questa longeva enciclopedia. Questa edizione ha anche segnato il passaggio della redazione da Edimburgo aChicago.

Nel frattempo la casa editriceEspasa diBarcellona aveva iniziato la pubblicazione della suaEnciclopedia universal ilustrada europeo-americana (1908-1930). Essa si compone di 70 volumi più numerose appendici di aggiornamento e indici. Tuttora ristampata, si vanta di essere la più estesa enciclopedia moderna e rimane l'enciclopedia di riferimento inlingua spagnola.

Nel1917 venne pubblicata aChicago la prima edizione dellaWorld Book Encyclopedia. Attualmente questa enciclopedia, molto popolare nei paesi anglosassoni, conta 22 volumi ed è secondo l'editore l'enciclopedia su carta più venduta al mondo. Nel1961 venne pubblicata un'edizione per non vedenti in caratteriBraille.

LaGrande enciclopedia sovietica pubblicata a partire dal1926 in tre distinte edizioni, rispettivamente di 65, 50 e 30 volumi, rappresentò l'enciclopedia di riferimento del mondomarxista e fu perciò tradotta anche in inglese e greco.

Nello stesso periodo inItalia si iniziò a pensare alla creazione di un'enciclopedia universale, sul modello di quelle inglesi e francesi, ma i primi tentativi non furono coronati da successo. Nel1925 fu fondato a Roma l'Istituto dell'Enciclopedia Italiana intitolato aGiovanni Treccani per la realizzazione dell'Enciclopedia Italiana di scienze, lettere ed arti; il filosofoGiovanni Gentile fu nominato direttore scientifico e si dedicò ad invitare e coordinare studiosi italiani di tutti i campi e di tutti gli orientamenti per la realizzazione dell'opera. Numerosi e importanti furono i contributi, tra tutti si ricordanoEnrico Fermi per la fisica eGuglielmo Marconi per le telecomunicazioni; quest'ultimo nel1933 assunse la presidenza dell'Istituto Treccani. La prima edizione dell'opera fu completata, a livello redazionale, nel1937. Le voci dell'Enciclopedia furono pubblicate negli opuscoli dellaBiblioteca della Enciclopedia Italiana tra il1932 e il1943.

Altra opera di particolare rilievo in Italia fu quella della casa editriceUTET, che nel periodo 1933-'39 pubblicò ilGrande Dizionario Enciclopedico, fondato dal prof.Pietro Fedele, pubblicata inizialmente in dieci volumi e periodicamente aggiornata fino alla quarta edizione (1984-'91).

Nel1936 apparve l'EnciclopediaBompiani in due volumi, che divenne la più popolare enciclopedia italiana per famiglie per alcuni decenni, e che nelle edizioni del dopoguerra aumentò gradualmente di dimensioni.

Fra il1935 e il1960 venne pubblicata aLisbona eRio de Janeiro laGrande enciclopédia portuguesa e brasileira in 40 volumi, che rimane la maggior enciclopedia inlingua portoghese.

Nel1952, laFederico Motta Editore pubblica in Italia la prima edizione dell'omonima enciclopedia universale.

Nel1962 nacque laWielka Encyklopedia PWN. A partire dal2001 è uscita la nuova edizione post-comunista, che rappresenta tuttora la enciclopedia di riferimento inpolacco.

15ª edizione dell'Encyclopaedia Britannica divisa inMicropædia (dorso rosso) eMacropædia (dorso scuro).

Neglianni sessanta il raggiunto benessere da parte della maggioranza degli italiani e l'espansione dell'obbligo scolastico allascuola media ampliarono grandemente il mercato delle enciclopedie. In particolare ritornarono in voga le enciclopedie a fascicoli, ora indirizzate soprattutto ai ragazzi in età scolare, fra le quali la più famosa fuConoscere pubblicata dallaFratelli Fabbri Editori. Nel1962 nacquero anchele Garzantine, che rappresentarono un nuovo modello di enciclopedia per famiglia, tuttora popolare. Nello stesso anno iniziò anche la pubblicazione dell'Enciclopedia Universo in 12 volumi a cura dell'Istituto Geografico De Agostini. LaRizzoli tradusse e integrò tra il 1966 e il 1970 l'enciclopedia francese della Larousse, venduta sempre a fascicoli o in abbonamento, come Rizzoli-Larousse, fino al 2000. Tale enciclopedia fu edita dal 1998 al 2003 anche in formato CD-ROM.

Alla fine deglianni settanta nacquero, invece, due opere che avevano l'ambizione di rappresentare un'alternativa all'Enciclopedia Treccani, sentita come ormai obsoleta da molti intellettuali: laEnciclopedia Einaudi del1977 in 15 volumi, costruita per monografie intorno a poche parole chiave, e laEnciclopedia EuropeaGarzanti del1979 in 12 volumi.

Negli stessi anni in Francia si sentì il bisogno di un'enciclopedia che competesse con le maggiori enciclopedie mondiali, in particolare con laBritannica. E proprio con una compartecipazione di questa istituzione fra il1968 e il1975 venne pubblicata l'Encyclopædia Universalis infrancese, la cui edizione più aggiornata, la sesta, è quella del2009 in 30 volumi.

Nel corso del Novecento si sono inoltre affermate molte autorevoli enciclopedie relative a particolari ambiti culturali. Fra le più famose si possono citare laCatholic Encyclopedia, l'Encyclopaedia Judaica, l'Encyclopædia of Islam e laRealencyclopädie der classischen Altertumswissenschaft edita daAugust Friedrich Pauly e successivamente daGeorg Wissowa.

Le enciclopedie sono essenzialmente derivate da materiale già esistente e, particolarmente nel XIX secolo, erano comuni tra gli editori gli atti diplagio indiscriminato. Le moderne enciclopedie non sono tuttavia meri compendi di sempre maggiori dimensioni, che includono tutto ciò che è venuto prima: per fare spazio agli argomenti moderni, doveva essere regolarmente scartato del materiale prezioso per un uso storico, quantomeno prima dell'avvento delle enciclopedie digitali e in particolare quelle sul web, che non dipendono da unsupporto fisico per la distribuzione. Inoltre le opinioni e la visione del mondo di una particolare generazione possono essere osservate nel modo di scrivere un'enciclopedia in un determinato momento storico; per queste ragioni le vecchie enciclopedie sono un'utile fonte di informazioni storiche, in particolare per registrare i cambiamenti nel campo scientifico e tecnologico.

Era digitale

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L'introduzione dellatecnologia digitale - l'inizio dell'era digitale negli anni settanta - comportò un ammodernamento delle tecniche di composizione e stampa, ma non rivoluzionò immediatamente il settore delle enciclopedie, che continuarono a essere stampate e distribuite su carta per i due decenni successivi. Per modificare radicalmente il medium fu necessario attendere che ipersonal computer si fossero diffusi e che lememorie di massa si fossero evolute fino a produrre unsupporto abbastanza capiente da contenere l'ingente quantità di dati costituita da una enciclopedia, notevolmente maggiore quando al testo vengono associate immagini e contenutimultimediali come braniaudio evideo.

Fu infatti solo neglianni novanta delXX secolo che si iniziarono a pubblicare enciclopedie generaliste suCD-ROM (una tecnologia introdotta negli anni ottanta) da utilizzare con i personal computer casalinghi. L'edizione digitale dell'enciclopediaGrolier fu pioniera,[2] mentreEncarta dellaMicrosoft è stata il prodotto più importante e tipico di questa nuova tendenza, in quanto non aveva una edizione stampata. Le voci erano arricchite con contenuti multimediali audio e video così come con numerose immagini di alta qualità. Dello stesso tipo è l'enciclopedia multimedialeOmniaDe Agostini, in varie edizioni, suddivisa a seconda delle aree tematiche.

Un singolo CD-ROM non era tuttavia sufficientemente capiente per contenere i 12-20 volumi di una tradizionale enciclopedia generalista, incluse le immagini. Questo comportò inizialmente la necessità, da parte degli editori, di selezionare i contenuti da distribuire nell'edizione digitale rispetto a quella cartacea, in modo da fare spazio anche a immagini e contenuti multimediali, o in alternativa di distribuire l'enciclopedia su numerosi CD-ROM. La sostituzione del CD-ROM con il più capienteDVD-ROM come supporto permise in parte di superare il problema, ma è stato solo con la diffusione delle enciclopedieonline che venne risolto definitivamente il problema dello spazio per lo stoccaggio dei dati, grazie alla diffusione delWorld Wide Web a partire dalla metà degli anni novanta.

Agli inizi del XXI secolo dunque un numero crescente di enciclopedie sono state rese fruibili anche per la consultazioneon-line, che in genere veniva resa disponibile all'utente dietro registrazione e pagamento di un abbonamento. Negli anni successivi quasi tutte le maggiori enciclopedie smisero di essere pubblicate su carta.

Contrariamente a quanto era sempre accaduto nelle enciclopedie tradizionali, compilate da un certo numero di scrittori a contratto – in genere persone con una cultura accademica – la natura interattiva diInternet ha permesso nel primo decennio delXXI secolo la creazione di progetti qualiWikipedia,Everything2 eOpen Site, detti "open content" - basati sulcrowdsourcing, sulla collaborazione spontanea di un gran numero di utenti - che permettono a chiunque di espandere, rimuovere o modificare il loro contenuto. Wikipedia – la più grande enciclopedia mai scritta, nata nel 2001 – ha prodotto oltre 30 milioni di voci (aprile 2014) in più di 280 lingue[14] il cui contenuto è pubblicato sotto una licenzacopyleft, che ne consente la distribuzione e il riutilizzo a chiunque e per qualsiasi scopo.Le voci di Wikipedia tuttavia non sono necessariamente sottoposte a revisione da parte di esperti e molte voci, in effetti, possono risultare banali o contenere errori di varia natura. Dubbi legittimi sono stati sollevati riguardo l'accuratezza delle informazioni raccolte in generale mediante progettiopen source, anche se nel 2005 la rivista scientificaNature ha effettuato uno studio comparativo[15][16] tra voci scientifiche di Wikipedia e dell'Enciclopedia Britannica, in cui si rilevava un'analoga quantità di errori.[17]

Nonostante queste critiche, la gratuità e facilità di consultazione delle enciclopedie open content, oltre al loro incessante aggiornamento, ha quasi completamente fatto uscire dal mercato le enciclopedie informatiche a pagamento, fra cui ancheEncarta, la cui ultima edizione risale al2009, e la stessaOmnia la cui ultima edizione risale al2010.

Enciclopedie mondiali congetturali: dalWorld Brain al World Wide Web

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Lo stesso argomento in dettaglio:World Brain e Memex.

Già prima dell'avvento dell'informatica e diInternet, alcuni ipotizzarono che attraverso l'uso di nuove tecnologie si sarebbe potuta migliorare la diffusione della conoscenza creando nuove forme di enciclopedia. Tali idee rimasero in larga parte congetturali, ma ebbero una certa influenza.

Nel periodo tra la prima e seconda guerra mondiale, l'enciclopedia divenne un popolare strumento educativo. Nel campo culturale dell'internazionalismo, il pioniere della documentazionePaul Otlet ridefinì l'enciclopedia come un prodotto documentario e "multimediale".[18]Dagli inizi del Novecento Otlet lavorò con l'ingegnere Robert Goldschmidt alla memorizzazione dei dati bibliografici sumicrofilm (tecnica allora nota come "microfotografia"); alla fine del 1920 tentò con dei colleghi di creare una nuova forma di enciclopedia interamente stampata su microfilm, l'Encyclopedia UniversalisMundaneum.[19]

World Brain diH. G. Wells. Prima edizione, edita da Methuen & Co Ltd, Londra, 1938.

A partire dal 1936 un altro internazionalista, lo scrittore britannicoH. G. Wells - rimasto noto per le sue opere dianticipazione scientifica a sfondo sociale - sviluppò l'idea di una nuova forma di enciclopedia: un "cervello mondiale" (World Brain), cui dedicò un libro nel 1938. Nelle idee di Wells, si trattava di nuova "enciclopedia mondiale", libera, sintetica, autorevole, permanente, che avrebbe aiutato i cittadini del mondo a fare il miglior uso delle risorse informative universali e reso il miglior contributo alla pace tra le nazioni. Uno degli obiettivi del congresso mondiale della documentazione universale, tenutosi aParigi nel 1937, fu proprio quello di discutere le idee di Wells sul cervello mondiale e i loro metodi di attuazione.[20]

Vannevar Bush, nel suo fondamentale saggioAs We May Think del 1945,[21] propose di creare una innovativa macchinaipertestuale, ilMemex, affermando inoltre che "appariranno forme totalmente nuove di enciclopedia, già confezionate con una rete di percorsi associativi che le attraversano, pronte per essere immesse nel memex e ivi potenziate."

Bush, come prima di lui Otlet e Wells, ipotizzava di utilizzare i microfilm (la tecnologia più avanzata all'epoca per immagazzinare informazioni), ma nessuno dei tre poté vedere realizzate le sue idee.

Nel 1962,Arthur C. Clarke previde che la costruzione di quello che Wells aveva chiamato il "Cervello mondiale" si sarebbe svolta in due fasi, la prima delle quali sarebbe stata la costruzione della "Biblioteca mondiale" (World Library), che è fondamentalmente il concetto di Wells di un'enciclopedia universale accessibile a tutti da casa propria su terminali computerizzati; Clarke predisse che questa fase si sarebbe instaurata (almeno nei paesi sviluppati) entro il 2000; la seconda fase sarebbe stata la creazione di unsupercomputer dotato di un'avanzataintelligenza artificiale (entro il 2100).[22]

Alcuni autori di fantascienza hanno immaginato in varie forme la creazione di un'enciclopedia universale che raccogliesse le conoscenze e il sapere di una futura civiltà (umana o aliena) estesa su tutta la galassia, a partire appunto dall'Enciclopedia galattica diIsaac Asimov nei romanzi delciclo della Fondazione, pubblicati dal 1951.

Negli anni novanta alcuni studiosi hanno visto il nascenteWorld Wide Web come un'estensione del "cervello mondiale" a cui gli individui possono accedere tramite ipersonal computer,[23] o lo sviluppo stesso del Web in un cervello globale.Richard Stallman nel 1999 dichiarò che "Il World Wide Web ha le potenzialità per svilupparsi in un'enciclopedia universale che copra tutti i campi della conoscenza",[24] influenzando in seguitoNupedia, un progetto di enciclopedia online del 2000 da cui nacque l'anno successivoWikipedia.

Caratteristiche generali

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L'illuminista franceseDenis Diderot affermò che lo scopo dell'enciclopedia è:

«[...] raccogliere le conoscenze sparse sulla faccia della terra, esporne ai nostri contemporanei il sistema generale e trasmetterle ai posteri, affinché l'opera dei secoli passati non sia stata inutile per i secoli a venire; affinché i nostri nipoti, resi più istruiti, diventino nello stesso tempo più virtuosi e felici; e affinché noi non dobbiamo morire senza aver ben meritato del genere umano.»

(Diderot[25])

Le enciclopedie sono divise in voci, olemmi, cui si accede solitamente inordine alfabetico. Le voci di una enciclopedia sono più lunghe e più dettagliate di quelle deidizionari;[26] a differenza delle voci di un dizionario, che si concentrano sulle informazionilinguistiche sui termini, le voci di una enciclopedia si concentrano in genere su cose e concetti per illustrare il soggetto che dà il nome alla voce.[27][28][29][30]

Gli elementi cardinali che definiscono i caratteri di un'enciclopedia sono quattro:

  • la specificità e la settorialità degli argomenti trattati;
  • la loro intertestualizzazione;
  • il metodo d'organizzazione;
  • i criteri di redazione delle voci.

Enciclopedie generaliste ed enciclopedie specializzate

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Le enciclopedie possono distinguersi in "generaliste" (o "universali"), contenenti voci di differenti e innumerevoli campi d'interesse (l'Enciclopedia Treccani e l'Enciclopedia Britannica sono tra gli esempi più noti), rivolte al pubblico più vasto, o possono essere specializzate in un unico campo di interesse, così come un'enciclopedia medica, scientifica, filosofica o poetica. Ci sono anche enciclopedie che coprono una grande varietà di argomenti e aspetti di una data cultura con una prospettiva oggettiva delgruppo etnico, politico o religioso, come laGrande enciclopedia sovietica, laJewish Encyclopedia o laCatholic Encyclopedia.

Trafiletto pubblicitario dell'Enciclopedia Britannica (1913).

Le opere enciclopediche hanno lo scopo di trasmettere le conoscenze più significative accumulate in relazione al soggetto in questione. Opere di questo tipo sono state pianificate e sono state tentate nel corso di maggior parte della storia umana, ma il termineenciclopedia è stato usato per la prima volta solo nelXVI secolo. Le prime enciclopedie generaliste che sono riuscite a essere sia autorevoli sia esaustive nella trattazione apparvero nelXVIII secolo. Ogni opera enciclopedica è, chiaramente, una versione sintetizzata di tutta la conoscenza, e le opere variano per vastità e per approfondimento. Il pubblico di destinazione può influenzare la trattazione: un'enciclopedia pensata per bambini, ad esempio, sarà più ridotta di una per gli adulti.

Organizzazione dei contenuti

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La disposizione sistematica del materiale è essenziale per rendere l'enciclopedia uno strumento di consultazionefruibile. Storicamente, si sono distinti due metodi di allestire le enciclopedie cartacee: il metodoalfabetico, che consiste in voci distinte, organizzate in base all'ordine alfabetico, o la disposizione in categorie ordinategerarchicamente. Il primo metodo è quello a tutt'oggi maggiormente utilizzato, anche se la fluidità deimedia elettronici consente delle possibilità di ricerca, rinvio e indicizzazione prima inimmaginabili. L'epigrafe diOrazio sulla prima di copertina dellaEncyclopédie delXVIII secolo trasmette efficacemente l'importanza della struttura di un'enciclopedia: '"Che grazia possono aggiungere agli argomenti banali il potere dell'ordine e del collegamento."

Le enciclopedie moderne sono in genere dotate di unindice analitico (come laEncyclopædia Britannica Eleventh Edition) per facilitare la ricerca dei contenuti.

L'attualemultimedialità ha esercitato una crescente influenza nella raccolta, verifica, sintesi e presentazione di ogni genere di informazione. Progetti comeWikipedia (gratuita) eEncarta (a pagamento) sono esempi di nuove forme di enciclopedia, che rendono il reperimento di informazioni più semplice e immediato.

L'enciclopedia, per come la conosciamo oggi, si è sviluppata daldizionario nel corso delXVIII secolo. Un dizionario si concentra in primo luogo sulle parole e sulle loro definizioni e solitamente fornisce poche informazioni sul contesto in cui esse vengono usate e su come esse entrino in contatto con altri settori del sapere. Tuttavia alcune opere che hanno nel titolo "dizionario" in pratica risultano spesso più simili ad un'enciclopedia, specialmente quelle che trattano ambiti settoriali.

Le enciclopedie spesso contengono anche numerose illustrazioni e carte geografiche, oltre chebibliografie estatistiche.

Formati

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Enciclopedie digitali

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Un supporto digitale (DVD) diWikipedia,enciclopedia online multilingue che si ispira almetodo scientifico e alpunto di vista neutrale

La struttura di un'enciclopedia e il suo essere in naturale evoluzione sono proprietà particolarmente adatte a un formato percomputer, fruibile su supporti di memorizzazione locale o in rete; di conseguenza tutte le maggiori enciclopedie stampate hanno adottato uno o più di questi metodi di distribuzione entro la fine delXX secolo. Tali pubblicazioni (basate prima su supportiCD-ROM e poi suDVD) hanno il vantaggio di essere prodotte a basso costo ed essere facilmente trasportabili; al contrario della forma stampata in genere includono contenutimultimediali, qualianimazioni, registrazioniaudio e registrazionivideo. Un altro significativo beneficio di questa nuova forma è costituito daicollegamenti ipertestuali tra voci concettualmente legate tra loro, il che permette di rendere assai più rapida la consultazione. Le enciclopedie consultabili in rete hanno tutti questi vantaggi, con quello aggiuntivo di essere (potenzialmente) dinamiche: nuove informazioni possono essere mostrate quasi immediatamente, piuttosto che dover attendere la successiva pubblicazione su un supporto fisico. In più, con il procedere delle opportunità tecniche, si prestano ad agevoli traduzioni in tutte le lingue.

Per fornire aggiornamenti tra le nuove edizioni numerose enciclopedie su carta pubblicavano tradizionalmente dei supplementi annuali, come soluzione parziale al problema del mantenersi aggiornate, ma questo metodo richiedeva ovviamente al lettore lo sforzo aggiuntivo di verificare le voci sia sui volumi originali che sui supplementi annuali. Alcune enciclopedie basate su formato digitale e consultabili attraverso unpersonal computer offrono la possibilità di aggiornamentionline, sulla base di una registrazione a pagamento; in questo caso gli aggiornamenti sono integrati con il contenuto già disponibile.

L'informazione in un'enciclopedia stampata necessita di una qualche forma di struttura indicizzata. Tradizionalmente il metodo impiegato è quello di presentare le informazioni ordinate alfabeticamente secondo il titolo della voce. Tuttavia, con l'avvento dei formati dinamici digitali, la necessità di imporre una struttura predeterminata è teoricamente venuta meno. Nondimeno, la maggior parte delle enciclopedie in formato digitale offre un insieme di strategie di organizzazione delle voci, ad esempio per area di categorizzazione dell'oggetto o perordine alfabetico. La Rete ha offerto infine la possibilità di sperimentare nuove modalità di interazione con il lettore, sino al punto di renderlo compartecipe della redazione dei contenuti, come nel caso della giovane e pur promettenteWikipedia.

Note

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  1. ^ Aldo Gabrielli (a cura di),Enciclopedia[collegamento interrotto], suGrande Dizionario Italiano, Hoepli.URL consultato il 12 febbraio 2021.
  2. ^abcdEnciclopedia, inTreccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  3. ^'Storia 'Naturale, Epistola dedicatoria, 14: 'Iam omnia attingenda quae graeci τῆς ἐγκυκλίου παιδείαςvocant. (lo mi propongo di toccare tutti i settori che, per i Greci, compongono la «cultura enciclopedica»).
  4. ^Ἐγκύκλιος παιδεία, Quintiliano,Institutio Oratoria, 1.10.1, traduzione inglese sul Perseus project
  5. ^Il termine era già stato usato dal gesuita Lelio Bisciola (1539/40-1629), nel secondo volume del suoHorarum subseciuarum (1618).
  6. ^Libro Guinness dei record, pag. 110, 1986 edizione in spagnolo, Ed. Maeva,ISBN 84-86478-00-6. La cineseYongle Enciclopedia diYung-lo ta tien (1403-1408) conserva solo 370 dei suoi 22 937 capitoli e la 15ª edizione dell'Enciclopedia Britannica è elencata come "la più vasta ("más amplia") enciclopedia esistente" con 43 000 000 parole.
  7. ^Padre Giovanni Battista Bruzzone, Piante e aromi della Bibbia, Dragonetti, Montella (Avellino), 1998, 114 p.OCLC 878497678 (accesso del 21 settembre 2025),ISBN 9788849277555.
  8. ^Siracide 24,12-17, suLa Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
  9. ^Friedrich Ritschl nel saggio “De M. Terentii Varronis disciplinarum libris commentarius,” inKleine philologische Schriften, vol. III, Leizig, 1877, pp. 419-505 aveva sostenuto che l'opera conteneva la prima divisione delle settearti liberali, ma la sua tesi è stata contestata da Ilsetraut Hadot,Arts libéraux et philosophie dans la pensée antique, Parigi, Vrin, 2005 (seconda edizione; prima edizione 1984). Per una difesa della tesi di Ritschl vedere Danuta R. Shanzer, "Augustine's Disciplines: Silent diutius Musae Varronis?", in Karla Pollmann, Mark Vessey (eds.),Augustine and the Disciplines: From Cassiciacum to Confessions, New York, Oxford University Press, 2005, pp. 69-112.
  10. ^Valore originale del termine greco ἱστορία, (historìa), che vale "ispezione [visiva]", "ricerca", "indagine". Condivide la stessa radice del perfetto oîda ("conosco"), legato a sua volta alla nozione del "vedere".
  11. ^Geoponika. Agricultural Pursuits (traduzione inglese).
  12. ^I libri Matematici del De expetendis rebus di Giorgio Valla, sudm.unipi.it.URL consultato il 7 novembre 2011(archiviato dall'url originale il 10 agosto 2011).
  13. ^Ciclopedia ovvero Dizionario universale delle arti e delle scienze [...] in otto tomi, traduzione di Giuseppe Maria Secondo, Napoli, Giuseppe De Bonis, 1747.
  14. ^Sul piano globale la paginahttps://meta.wikimedia.org/wiki/List_of_Wikipedias il 1º aprile 2014 segnala che in 287 lingue diverse Wikipedia rende disponibili nel complesso oltre 31.338.305 voci e ha oltre 45.729.386 utenti registrati. Inoltre segnala che vi sono 9 edizioni con più di 1 milione di voci e 52 con più di 100.000 voci, 126 con più di 10.000 voci.
  15. ^(EN) Jim Giles,Internet encyclopaedias go head to head, inNature, vol. 438, n. 7070, 1º dicembre 2005, pp. 900-901,DOI:10.1038/438900a,ISSN 0028-0836 (WC ·ACNP).URL consultato il 12 luglio 2021.
  16. ^(EN) Daniel Terdiman,Study: Wikipedia as accurate as Britannica, suCNET.URL consultato il 12 luglio 2021.
  17. ^Una media di 2,92 errori per voce sulla Britannica e di 3,86 su Wikipedia.
  18. ^Project MUSE - Internationalist Utopias of Visual Education: The Graphic and Scenographic Transformation of the Universal Encyclopaedia in the Work of Paul Otlet, Patrick Gedd..., sumuse.jhu.edu(archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  19. ^(FR)Les origines de l'Internet en Europe - Mundaneum - Google Arts & Culture, suGoogle Arts & Culture.URL consultato il 12 luglio 2021.
  20. ^Documentation Congress Step toward Making 'World Brain', inThe Science News-Letter, vol. 32, n. 861, 9 ottobre 1937, pp. 228-9,DOI:10.2307/3913334.URL consultato l'11 ottobre 2011.
  21. ^Vannevar Bush,As We May Think,The Atlantic Monthly, luglio 1945.
  22. ^Arthur C. Clarke,Profiles of the Future, 1962.
  23. ^ Brian R. Gaines,Convergence to the Information Highway, collanaProceedings of the WebNet Conference, San Francisco, 1996.URL consultato il 7 novembre 2009.
  24. ^Richard Stallman,L'Enciclopedia Universale Libera e le risorse per l'apprendimento, 1999.
  25. ^Denis Diderot e Jean le Rond d'AlembertEncyclopédie. University of Michigan Library:Scholarly Publishing Office and DLXS. Retrieved on: November 17, 2007
  26. ^ R. R. K. Hartmann, Gregory James, Gregory James,Dictionary of Lexicography, Routledge, 1998, p. 48,ISBN 0-415-14143-5.URL consultato il 27 luglio 2010.
  27. ^Béjoint, Henri (2000).Modern Lexicography, pp. 30–31. Oxford University Press.ISBN 0-19-829951-6
  28. ^Encyclopaedia, suEncyclopædia Britannica.URL consultato il 27 luglio 2010.
    «An English lexicographer, H.W. Fowler, wrote in the preface to the first edition (1911) ofThe Concise Oxford Dictionary of Current English that a dictionary is concerned with the uses of words and phrases and with giving information about the things for which they stand only so far as current use of the words depends upon knowledge of those things. The emphasis in an encyclopaedia is much more on the nature of the things for which the words and phrases stand.»
  29. ^ R. R. K. Hartmann, Gregory James,Dictionary of Lexicography, Routledge, 1998, p. 49,ISBN 0-415-14143-5.URL consultato il 27 luglio 2010.
    «In contrast with linguistic information, encyclopedia material is more concerned with the description of objective realities than the words or phrases that refer to them. In practice, however, there is no hard and fast boundary between factual and lexical knowledge.»
  30. ^ Anthony Paul Cowie,The Oxford History of English Lexicography, Volume I, Oxford University Press, 2009, p. 22,ISBN 0-415-14143-5.URL consultato il 17 agosto 2010.
    «An 'encyclopedia' (encyclopaedia) usually gives more information than a dictionary; it explains not only the words but also the things and concepts referred to by the words.»

Bibliografia

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Per approfondimenti:

  • Albertazzi, Marco,Enciclopedie medievali. Storia e stili di un genere, nuova ed. ampliata (La Finestra editrice, Lavis 2013).ISBN 978-88-95925-50-9
  • Cevolini, Alberto, Letteratura e società: il genere "enciclopedia",La bibliofilìa, a. 108, n. 3, 2006, pp. 281–308.
  • Collison, Robert,Encyclopaedias: Their History Throughout the Ages, 2nd ed. (New York, Londra: Hafner, 1966)
  • Darnton, Robert,The business of enlightenment: a publishing history of the Encyclopédie, 1775-1800 (Cambridge: Belknap Press, 1979)ISBN 0-674-08785-2
  • Tega, Walter, Arbor Scientiarum. Enciclopedie e sistemi in Francia da Diderot a Comte, Bologna, Il Mulino, 1984
  • Umberto Eco,Dall'albero al labirinto, (Milano: Bompiani, 2007)
  • Kafker, Frank A. (ed.),Notable encyclopedias of the seventeenth and eighteenth centuries: nine predecessors of the Encyclopédie (Oxford: Voltaire Foundation, 1981) ISBN
  • Kafker, Frank A. (ed.),Notable encyclopedias of the late eighteenth century: eleven successors of the Encyclopédie (Oxford: Voltaire Foundation, 1994) ISBN
  • Tega, Walter (a cura di),L'unità del sapere e l'ideale enciclopedico nel pensiero moderno (Bologna: Il Mulino, 1983)
  • Walsh, S. Padraig,Anglo-American general encyclopedias: a historical bibliography, 1703-1967 (New York: Bowker, 1968, 270 pp.) Includes an historical bibliography, arranged alphabetically, with brief notes on the history of many encyclopedias; a chronology; indexes by editor and publisher; bibliography; and 18 pages of notes from a 1965 American Library Association symposium on encyclopedias.
  • Yeo, Richard R.,Encyclopaedic visions: scientific dictionaries and enlightenment culture (Cambridge, New York: Cambridge University Press, 2001)ISBN 0-521-65191-3

Voci correlate

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Altri progetti

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Altri progetti

Collegamenti esterni

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Enciclopedie storiche disponibili online

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(in ordine cronologico di prima edizione)

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