Il centro di Empoli è situato nella pianura delValdarno inferiore già bonificata al tempo dei Romani. Il territorio comunale è delimitato a nord dall'Arno e ad ovest dalfiume Elsa. Il territorio allontanandosi da questi corsi d'acqua diventa collinare con il tipico paesaggio agricolo dellaToscana.
Classificazione sismica: zona 3s (sismicità media), Ordinanza PCM 3519 del 28/04/2006 e D.G.R. nº 431/2006
Rispetto ad altre zone della Toscana ha massime più alte e minime lievemente più basse, quindi una maggiore escursione termica diurna e annuale.[N 3] La massima assoluta dell'anno può superare i35 °C mentre la minima assoluta può scendere sotto i−6 °C; il 12 gennaio1985 si toccarono i−23 °C, il primato assoluto di freddo per il Valdarno inferiore.[N 4]
La vegetazione spontanea di Empoli è quella di una delle zone più termofile del dominio medioeuropeo. Si trovano specie riparie nella valle dell'Arno consalici,pioppi eontani neri, mentre le colline presentano soprattutto specie quercine comecerro eroverella. Notevoli sono le infiltrazioni di specie mediterranee come illentisco, l'alloro, l'erica e illeccio, il cui indigenato, in buona parte del territorio, è però dubbio. Il clima moderatamente caldo ha favorito lo sviluppo di una vegetazione antropica di tipo mediterraneo e subtropicale dominata dapino domestico,cipresso eolivo, nessuna delle quali però è spontanea.
Le prime tracce del nomeEmpoli si hanno agli inizi dell'VIII secolo con un castello denominatoEmpolum (oEmpolis) che si trova nella parte della città chiamata Empoli Vecchio. La città, fondata intorno alla Pieve di Sant'Andrea e al castello sopracitato nel XII secolo, è citata in alcuni documenti comeImporis oEmporium, il che ha fatto pensare a un'origine comune aemporio. Più probabilmente, come asserivaSilvio Pieri, il toponimo deriva da un nome personale germanicoImpo, con un suffisso vezzeggiativo.[10][N 6]
Dal recupero dimanufatti litici in alcune zone del territorio comunale di Empoli, si deduce che ci sia stata una frequentazione umana già nelPaleolitico Medio ePaleolitico Superiore[17]. Attestata anche la presenza stabileetrusca grazie al recupero di frammenti ceramici riferibili a questa cultura in varie zone del territorio comunale.
Gliscavi archeologici effettuati nel centro storico di Empoli[18] hanno invece indicato che un centro abitato, razionalmente organizzato, era presente almeno dallatarda età repubblicana romana (se non addirittura da secoli prima), fino alIV secolo d.C. e oltre (forse fino alVI secolo d.C.); l'alta produttività agricola della piana intorno a Empoli, a quel tempo organizzata da un'organicacenturiazione, portò all'intensificarsi del commercio fluviale[19] oltre che sulla direttrice delValdarno anche su quella dellaValdelsa ragion per cui, tra la fine del I secolo d.C. e gli inizi del II secolo d.C. il centro romano divenne anche produttore ed esportatore di vino contenuto in anfore anch'esse prodotte in loco. (Anfora tipo Empoli/Ostia IV).[20]
Ancora oggi in alcuni particolari della disposizione delle strade vicinali e dei fossi della zona si può riconoscere l'organizzazione della piana secondo centuriazioni riferibili aiRomani anche se una prima bonifica della zona di Empoli potrebbe risalire addirittura al periodo etrusco.
Dal secolo VIII d.C. andò costituendosi intorno al castello come cittadina. Divenne parte dei possedimenti dei contiGuidi nel1119. Nel1182 entrò a far parte dei domini del comune di Firenze.Nel1260 il trionfo delpartito ghibellino a Firenze e in Toscana grazie allabattaglia di Montaperti portò al famosocongresso di Empoli nel qualeFarinata degli Uberti si oppose alla distruzione di Firenze e alla dispersione dei suoi abitanti nella piana di Empoli (Dante, inf, X).
Divenuta Empoli un'importante città fortificata già dal XIII secolo, fu ripetutamente attaccata negli anni intorno al1315 daCastruccio Castracani che poté soltanto devastarne le campagne senza riuscire ad espugnarla. Solo nel1530 la città cadde per un presunto tradimento interno/accordo col nemico dopo un lungoassedio da parte delle truppe imperiali spagnole diCarlo V. Le truppe imperiali però, grazie alla difesa organizzata daFrancesco Ferrucci e guidata daTinto da Battifolle, non erano state in grado di espugnare il castello ma l'allontanamento del primo verso Volterra e la morte del secondo durante un attacco spagnolo furono il drammatico prologo all'espugnazione e al seguente saccheggio che praticamente decise la sorte dellaRepubblica fiorentina. Questo avvenimento è immortalato nell'affresco del pittore fiammingoGiovanni Stradano o Stradanus nella sala diClemente VII inPalazzo della Signoria aFirenze.
Un altro avvenimento da segnalare nella storia di Empoli accade durante laseconda guerra mondiale. Tra 1943 e 1944 il corso del fiumeArno, e quindi anche l'area empolese, fu scenario del fronte italiano del conflitto dove si fronteggiavano gliAlleati (indiani, britannici, sudafricani e americani) in avanzata e i tedeschi in ritirata. Durante questi mesi la città subì un violento rastrellamento da parte deinazisti. Il 24 luglio 1944[21] trenta persone vennero tolte alle loro famiglie e, di queste, 29 fucilate nella piazza che oggi porta il nome della strage (l'allora Piazza XXIV Luglio), solo Arturo Passerotti riuscì a scappare. Oltre a questi fatti, altri episodi, sempre nello stesso periodo, caratterizzarono la vita empolese di quel tempo. Infatti, l'otto marzo 1944, 597 persone, prelevate nel circondario empolese e in altre zone dell'Italia (precisamente 117 daPrato, 86 da Firenze, 100 daTorino, 105 daMilano, 50 da Empoli, 21 da Montelupo, 11 da Capraia e Limite, 6 da Cerreto Guidi, 6 da Vinci, 95 da altri comuni) vennero stipate nel famigerato TRASPORTO BESTIAME N° 32, partirono daSanta Maria Novella e giunsero aMauthausen l'undici marzo dello stesso anno. Solo una decina di persone ritornarono a casa e oggi, in memoria di questi avvenimenti, molte scuole partecipano al "Percorso della Memoria", istituito dal Comune, che prevede per gli studenti di 13-16 anni di fare un pellegrinaggio ai campi di concentramento più significativi, qualiGusen, con cui, tra l'altro, Empoli è gemellata,Mauthausen,Harteim,Ebensee e laRisiera di San Sabba aTrieste. Tra i deportati al campo di Gusen c'era ancheCarlo Castellani, preso al posto del padre, alla cui memoria è intestato lo stadio comunale.
Alle deportazione nazifasciste si aggiunsero le vittime dei bombardamenti americani. Domenica 26 dicembre 1943, trentasei bombardieri statunitensi decollati dalla base sarda diDecimomannu sganciarono più di 210 ordigni che causarono la morte di oltre cento civili, prevalentemente residenti nel quartiere di Cascine.[22]
La città fu poi liberata dai nazifascisti da un battaglione di combattentimaori neozelandesi il 13 agosto 1944.[23]
In data 16 dicembre 1927 avvenne la Decretazione di Empoli aCittà, ciò fu comunicato al Podestà con lettera n. 6635 del 31 ottobre 1927 dellaConsulta araldica dellaPresidenza del Consiglio dei ministri, con la quale in data 23 ottobre 1927[24] il Capo del Governo aveva sottoposto alla firma del Re il decreto con cui questo Comune era stato elevato a Città, invitando contestualmente ad espletare presso la detta Presidenza le pratiche necessarie per ottenere il riconoscimento dello stemma civico e la concessione di ungonfalone.
Nella stessa decisione adottata dalPodestà a suo Verbale nº 169 del 17 dicembre 1927 egli approvava di inoltrare la domanda al Capo del Governo, Presidente della Consulta araldica, per ottenere il riconoscimento dello stemma civico e la concessione di un gonfalone conformi ai bozzetti attualmente in uso dal Comune e di cui si riporta trascrizione estratta dallo predetto verbale nº 169: "visti i bozzetti a colori riproducenti il Gonfalone e lo stemma del Comune, il quale ha nella parte superiore la facciata dell'antica Pieve, e nella parte inferiore i due stemmi diMonterappoli (una vite con grappoli piantata su 6 monticelli) e diPontorme (un ponte a due archi fiancheggiato da una torretta merlata, con dall'altra parte l'immagine diS. Michele Arcangelo, patrono del Castello): quale stemma a 3 reparti ebbe origine in seguito al Rescritto di Pietro Leopoldo del 24 maggio 1774 che riunì Empoli, Monterappoli e Pontorme ed è sormontato dalla corona comitale, in quanto Empoli fu terra sotto la giurisdizione deiConti Guidi".
Vi sono alcune differenze tra l'antico Sigillo della Lega di Empoli e quello approvato dalla riforma leopoldina in particolare riguardanti il comune di Pontorme: storicamente raffigurante l'antica loggia (non chiaro se del Bargello o della chiesa) con la torre merlata, mentre attualmente vi è il ponte a due archi (che poi divenne ad un'arcata, esistito fino allaseconda guerra mondiale).
Lo stemma è stato approvato con decreto del capo del governo del 6 luglio 1928.[24]
«Troncato semipartito: nel primo, d'azzurro alla facciata dell'antica Pieve di Empoli (per Empoli); nel secondo, d'azzurro allapianta di vite pampinosa, al naturale, fruttata di tre, nodrita su un monte all'italiana di sei cime d'argento (per Monterappoli); nel terzo, d'azzurro, al ponte di mattoni a due archi, sotto il quale scorre un fiume, e posto sopra unacampagna di verde, sovrastante uncastello con torre merlata, il tuttoal naturale; il ponte sormontato a destra da un san Michele Arcangelo, volante da destra verso sinistra (per Pontorme). Ornamenti esteriori da Città.»
«La collettività locale, distintasi per la fiera opposizione al regime, subiva, con eroico coraggio, soprusi, violenze e devastazioni nelle sedi dei sindacati, nelle case del popolo e nelle cooperative. Dopo l'armistizio partecipava, con la formazione di gruppi partigiani, alla guerra di Liberazione, subendo pesanti bombardamenti e feroci rappresaglie, sopportando altresì la perdita di numerose vite umane e l'invio al confino politico di centinaia di concittadini. Luminoso esempio di incrollabile fermezza e amor patrio, sorretti da una profonda fede nei più nobili ideali di libertà e democrazia. 1943/1944 – Empoli (FI)» — 19 ottobre 2017[25]
Fontana di Piazza della Vittoria (ora smantellata)
Il cuore della città si trova attorno a piazza Farinata degli Uberti (più comunemente chiamata, dai cittadini empolesi, Piazza dei Leoni, poiché la fontana al centro porta attorno deileoni), dominata dalla facciata della Collegiata di S. Andrea, che si erge al culmine di un'ampia gradinata. Accanto sorge lo storico Palazzo Pretorio; di fronte, il Palazzo Ghibellino. Gli altri palazzi, molto antichi anch'essi, circondano la piazza con un porticato, disposizione abbastanza insolita nelle città o nelle piazze toscane. Sulla stessa piazza si affacciano anche il Museo di Paleontologia e il Circolo Arti Figurative.
Al momento non è prevista la realizzazione del previsto Museo Archeologico Comunale benché l'Associazione Archeologica Volontariato Medio Valdarno abbia recuperato negli anni molti reperti che sono stati visibili al pubblico solo con mostre temporanee. I numerosi reperti restaurati provenienti dagli scavi effettuati dalla stessa associazione nel territorio empolese giacciono attualmente nei depositi locali.
Collegiata di Sant'Andrea: Unaplebe di S. Andrea doveva essere già eretta nelsecolo V e sembra fosse citata in un documento dell'anno840, ormai perduto. È comunque citata in una bolla delpapa Niccolò II del 1059, che attribuì al pievano e al capitolo della Collegiata di Empoli i tributi e le rendite del contado, sottraendolo alla giurisdizione secolare dei conti Guidi e Alberti. Fu ricostruita nell'XI secolo sotto la direzione del PievanoRolando: e del1093 è l'iscrizione sull'architrave che ne documenta la costruzione. Più tardi, probabilmente alla metà delXII secolo, la facciata fu decorata in marmo bicromo, in quell'aristocratico stile romanico fiorentino che solo pochi anni prima aveva ispirato laChiesa di San Miniato al Monte diFirenze, con la quale esistono evidenti somiglianze nella struttura, a cinque archi a tutto sesto, e nella decorazione a tarsie di marmo bianco (diCarrara) e verde (diPrato). Già a quel tempo infatti, Empoli risentiva dell'influenza di Firenze e anzi ne rappresentava l'ultima propaggine ad occidente, in un periodo in cui la potenza di Pisa stava per raggiungere il suo apice. L'originaria struttura romanica della facciata è ben riprodotta negli stemmi del tempo e oggi è riportato nello stemma comunale, ma non è più visibile oggi: infatti tutta la chiesa subì pesanti e discutibili interventi iniziati nel1735 sotto la direzione dell'architettoFerdinando Ruggeri. La facciata fu portata alla sua attuale forma quadrata, fu perduta anche l'originaria geometria delle tre navate interne e il tetto fu sostituito e sopraelevato. La Collegiata conserva al suo interno opere d'arte notevoli fra cui si segnala, sull'altar maggiore (1785) diZanobi del Rosso, il trittico diLorenzo di Bicci raffigurante laMadonna in trono fra i Santi Martino, Andrea, Agata e Giovanni Battista.
Chiesa della Madonna del Pozzo: Eretto nel1621 dall'empoleseAndrea Bonistalli dettoIl Fracassa, la chiesa è un interessante tempietto a pianta centrale ottagona, con anteposta una sorta di breve aula; un loggiato cinge l'edificio su tre fronti, raccordandosi alla tribuna ottagona terminale. Edificato sopra le ceneri della locanda della Cervia preesistente, l'edificio di culto prende il titolo da un'icona presente al suo interno, che unica, si salvò dalla devastazione dell'incendio.
Chiesa di San Martino: La chiesa si trova a Pontorme conserva ancora tracceromaniche: all'esterno: l'abside, la facciata coronata da archetti intrecciati e il campaniletto a vela. Ricordata per la prima volta nel1192, era di patronato deiFrescobaldi.
Convento e Chiesa di Santo Stefano: Eretta dagli Agostiniani nel1367, è caratterizzata da un semplice e lungo fianco. Nelsecolo XVIII subì radicali ristrutturazioni. Il campanile fu distrutto durante la seconda guerra mondiale e non è stato ricostruito. Adesso le strutture pertinenti all'antico convento sono di proprietà del Comune, che usa le aule adiacenti alla chiesa per eventi civili; la chiesa è invece di proprietà demaniale.
Chiesa di San Donnino: la chiesa, in una area privata in fondo alla via omonima, è di origine medievale, documentata già nel 1192 sconsacrata nel 1784,[27] è nota per aver custodito il trittico con laMadonna dell'Umiltà diLorenzo Monaco, oggi nelMuseo della Collegiata.[28]
Chiesa di Santa Maria: La chiesa di Cortenuova è ricordata per la prima volta in documenti risalenti al1117. L'interno è corredato dall'oratorio della Compagnia dell'Annunciazione, ormai parte integrante della chiesa dopo i restauri del 1972.
Chiesa di San Michele Arcangelo: Ricordata dal1192, fu di patronato dei conti diPontorme, che cedettero i diritti nel1346 ai Capitani di Orsanmichele. La chiesa presenta tracce evidenti del suo passato nella facciata romanica in laterizio sulla quale sono murati diversi stemmi.
Chiesa di San Lorenzo: Il primo impianto dell'edificio di culto può essere datato tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo grazie abacini ceramici di provenienza islamica murati nella parete absidale esterna. Dell'originale chiesa romanica rimane solo il lato orientale che dà sulla strada e parte di quello settentrionale.
Chiesa di San Pietro: Chiesa di Marcignana, citata per la prima volta nel1194, conserva parte della struttura romanica, visibile nell'alzato in pietra nella parte inferiore e in laterizi in quella superiore della facciata, nel lato e nell'abside.
Chiesa di San Pietro: La chiesa di Riottoli è un interessante monumento di origine romanica, già citata in una bolla papale del 1109.
Chiesa di San Donato (Val di Botte presso Villanuova):
Chiesa dei Santi Giuda e Simone (Corniola): all'interno vi è unaMadonna del Carmelo che intercede per le anime del Purgatorio diTommaso Gorini al primo altare sinistro, eretto dalla Compagnia omonima nel 1657.[29]
Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Bastia presso Ponte a Elsa):
Chiesa di San Pio V (Ponzano):
Chiesa della Madonna del Rosario (Ponzano):
Chiesa di San Bartolomeo (Brusciana):
Chiesa di San Bartolomeo (Martignana):
Chiesa dell'Immacolata (Pozzale):
Chiesa di Sant'Andrea a Rufignano (Sant'Andrea - Fontanella):
Chiesa di San Giusto a Petroio (sulla strada per Monterappoli): L'edificio esisteva già nel 1119. Oggi la chiesa è sconsacrata e l'aula ospita ambienti privati.
Chiesa dei Santi Michele Arcangelo e Leopoldo (Tinaia):
Convento e Chiesa di San Giovanni in Pantaneto (Empoli)
Chiese moderne: Sei chiese sono state costruite nelXX secolo. Sono la chiesa della Madonna del Rosario a Ponzano, la chiesa di San Giovanni Evangelista (detta ancheMadonnina del Grappa), la chiesa dello Spirito Santo a Serravalle, la chiesa di Cristo Re aPonte a Elsa (2000), la chiesa diSan Jacopo ad Avane (ricostruita).e la chiesa del Sacro Cuore a Sant'Andrea-Fontanella. In quest'ultima è collocata una tela con laMadonna col Bambino e i Santi Andrea e Sebastiano diGiovan Battista Naldini, commissionata dalla famigliaPucci per la scomparsachiesa di San Matteo a Granaiolo e databile al 1560 - 65 circa.[30]
Palazzo Ghibellino: Si tratta dell'antico palazzo deiConti Guidi, feudatari della zona empolese, e fu costruito probabilmente nell'XI secolo. È diventato celebre come sede del parlamentoghibellino del1260, nel quale si riunirono, dopo la vittoria nellabattaglia di Montaperti, gli esponenti ghibellini e i nemici della guelfaFirenze: ReManfredi di Svevia, la Repubblica diSiena, gli esuli fiorentini capeggiati daFarinata degli Uberti, e anche aretini e pisani che non avevano partecipato alla battaglia. In quell'occasione, Farinata degli Uberti riuscì a convincere i ghibellini a non distruggere Firenze. L'evento fu anche ricordato daDante, nella Divina Commedia, Canto X dell'Inferno:
«Ma fui io sol colà, dove sofferto fu per ciascun di tòrre via Fiorenza colui che la difese a viso aperto.»
NelXVI secolo, il palazzo Ghibellino fu acquistato dalla famiglia Del Papa e ristrutturato; pochissimo rimase dell'originaria struttura. Oggi, ritornato ad uso pubblico, è sede di mostre e associazioni.
Palazzo Pretorio o delPodestà: Si tratta dell'antico palazzo del Comune, documentato a partire del 1398.[31] Fra il 14 ottobre1529 e il 25 aprile1530 il commissario fiorentinoFrancesco Ferrucci vi tenne il proprio quartier generale contro le truppe imperiali spagnole alleate dipapa Clemente VII (vedi sopra, Storia). Il Palazzo Pretorio è oggi utilizzato per usi collettivi e ospita un auditorium dedicato aFerruccio Busoni.
Empoli conta due ponti che attraversano l'Arno collegandolo rispettivamente alla parte est e ovest diSovigliana (una frazione diVinci) e sono il ponte di viale Europa (ponte Piero Calamandrei) e il ponte di viale Togliatti (ponte Alcide De Gasperi). Un terzo grande viadotto si trova a circa5 km in linea d'aria a valle rispetto al centro abitato di Empoli e collega la frazione diMarcignana con il territorio del comune diCerreto Guidi.
Per il ponte di viale Togliatti sono stati ultimati i lavori di riqualificazione i quali hanno comportato la demolizione e sostituzione del vecchio viadotto con uno nuovo a doppia carreggiata separata e con marciapiede e pista ciclabile ai lati integrata nel sistema di piste ciclabili lungo l'Arno e il paese di Sovigliana.
Ancora sul torrenteOrme esistono, in area cittadina, altri cinque ponti. Partendo dalla foce abbiamo un ponte ciclo-pedonale di via di Barzino, il ponte di via Bisarnella, il ponte di via Francesco Berni, il ponte dellastrada statale 67 Tosco Romagnola detto anche "ponte di Pontorme" e il ponte di via Luigi Maria Cherubini.Una considerazione più puntuale merita il ponte presso Pontorme in quanto qui sorgeva l'antico attraversamento di epoca romana sulla via consolareQuinctia (II secolo a.C.). Alcune antiche immagini, come nell'affresco dell'assedio di Empoli del 1530 dipinto daGiovanni Stradano incrociate con le fonti scritte ci consegnano l'immagine di un viadotto in mattoni fornito diarco trionfale probabilmente foderato di lastre di marmo. Il rivestimento sembra essere stato riutilizzato per la facciata dellaCollegiata di Sant'Andrea in Empoli[32].
Uscendo da Empoli risalendo il torrente si trovano il ponte di via di Ponzano per San Donato nel quartiere di Ponzano (toponimo che prende il nome da un'antica chiesa dedicata a san Ponziano nella zona detta di Patrignone, oggi Pratignone), il ponte di via di Sottopoggio per San Donato nella frazione diPozzale, il ponte di via dei Cappuccini e l'antico ponte della Farfalla nella frazione diCasenuove.
Altro attraversamento pedonale è il cinquecentesco ponte sul torrentePiovola in località Villanuova -San Donato Val di Botte.
Empoli nel XVI secoloTorre dei Righi (XIV secolo).Porta Pisana o di Sant'Andrea (XV secolo) come appare oggi.Porta Pisana XV-XVI secolo dopo le distruzioni belliche.Piazza della Vittoria
La cinta muraria che circonda la città è stata costruita in periodi storici diversi.
Una prima muraglia fu costruita nel 1119-1120 dai Conti fondatori grazie alla manodopera dei cittadini. Questa era una fortificazione di edifici, chiamata "castellare"[33], molto robusta e circondata da un fossato; i lavori per il fossato rimasero però incompiuti.
La seconda fu edificata a metà nel 1256 e riguardò l'allargamento del perimetro, che prese la forma di un quadrato. Questa costruzione è stata scoperta grazie agli scavi di Walter Mauri e Marco Frati.[34]
Agli inizi del Trecento vennero fatti alcuni miglioramenti. L'alluvione dell'Arno del 4 novembre 1333 danneggiò le mura empolesi che vennero ricostruite dal 1336 al 1345. Le nuove mura avevano la forma di un rettangolo, circondate da torrette e aperte tramite sei porte. Due di queste ultime furono chiuse tra il 1466 e il 1507; in questo periodo si occupò delle mura ancheGiuliano da Sangallo[35].
Gli ultimi ritocchi di fortificazione furono apportati nel 1553, in seguito allaguerra di Siena. La struttura delle mura rimase poi invariata fino al Settecento, quando venne proposta la loro demolizione. Le mura, tuttavia, vennero risparmiate ed integrate all'architettura urbanistica presente ancora oggi[36].
Piazza Farinata degli UbertiFontana delle Naiadi (1827)
Piazza Farinata degli Uberti: La storica piazza centrale della città, oggi popolarmente chiamata anche "piazza dei Leoni" per i quattro leoni che caratterizzano lafontana al centro della piazza, diLuigi Pampaloni (1827).
Piazza della Vittoria: Una delle più grandi piazze cittadine, facente parte del centro storico e interessata da un'opera di riqualificazione negli ultimi anni assieme al Giro e alla Piazza Farinata, da parte degli architettiItalo Rota,Alessandro Baldassari, Susanna Viviani e Paolo Cinacchi, in esito del concorso di progettazione indetto nel1997. Vi si affacciano oltre a numerose esercizi commerciali, come laChiesa della Madonna del Pozzo e laCasa natale di Ferruccio Busoni.
Parco di SerravalleParco della RimembranzaCampagna empolese
Empoli conta vari parchi pubblici e piccole aree verdi. Il più grande è ilparco di Serravalle, che ha un'estensione di circa1,8 km²: situato nella zona sportiva nella zona nord-est della città, fra Cortenuova e il fiume Arno, ha al suo interno un lago e un boschetto in cui vivono varie specie di animali. In questo parco si tiene due volte l'anno il luna park con i fuochi d'artificio e si svolgono inoltre altre manifestazioni, quali il BEAT Festival•Empoli, che propone un mix di contenuti diversi: musica, gastronomia, sport e altro. Il parco è collegato all'ospedale San Giuseppe attraverso la pista ciclabile che, partendo proprio da quest'area naturale costeggia l'Arno e va a confluire nella zona del polo ospedaliero.
Le altre principali aree verdi all'interno della città sono:
Parco della Rimembranza: situato in via Bruno Buozzi proprio accanto alla ferrovia e allastazione ferroviaria di Empoli.
Parco di Ponzano: situato nell'omonimo quartiere nella zona sud della cittadina, anche questo costeggiato da un lato dalla ferrovia.
Giardini di piazza Matteotti
Giardini di Carraia
Giardini di piazza Toscanini
Parco Mariambini
Parco delle Montagnole
Altri giardini pubblici hanno un'estensione trascurabile.
Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2023 la popolazione straniera residente era di 8381 persone, il 17,1% della popolazione.Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:
Nel comune di Empoli (e non solo) opera l'azienda USL 11 Empoli che ha il suo centro direzionale in via dei Cappuccini (nel quartiere di Ponzano).In città è presente l'Ospedale San Giuseppe di Empoli, struttura di carattere provinciale per grandezza, è composta di diversi edifici alcuni dei quali vengono via via dismessi e adibiti ad altro uso per essere trasferiti nella nuova struttura di viale Boccaccio (antistante l'Arno) costruita negli ultimi anni. Questa struttura offre tutti i principali servizi medici ai cittadini del circondario Empolese-Valdelsa suddivisi in aree specifiche:
IlConservatorio Santissima Annunziata è una istituzione storica che comprende ora una scuola primaria, una scuola media (scuola secondaria di primo grado), un Liceo linguistico e un Liceo scientifico bilingue.
La biblioteca comunale di Empoli è intitolata aRenato Fucini, e si trova nel centro storico in via Cavour.È capofila della rete Reanet che raccoglie le 13 biblioteche comunali del territorio Empolese-Valdelsa e medio Valdarno. La biblioteca contiene 134 000 opere tra documenti stampati e materiale multimediale (offre anche un servizio di noleggio gratuito di film in VHS e DVD).
Empoli ha il proprio Archivio storico che oltre a conservare la memoria storica della città, svolge la funzione di archivio di deposito centralizzato che documenta l'attività amministrativa dell'ente. Presso l'archivio storico hanno sede inoltre il Centro di documentazione del vetro e il Centro di documentazione sull'Antifascismo dedicato aRemo Scappini.
Ha sede ad Empoli la redazione del giornale on-lineGonews.it, oltre che alle sedi locali deLa Nazione eIl Tirreno.Altre pubblicazioni sono:Il Segno di Empoli, organo della locale Pro Empoli, il mensile "Emporium", ilBullettino Storico Empolese, edito a cura della Pro Loco (accoglie saggi di particolare valore storico ed è stato diretto da Giuliano Lastraioli),Milliarium periodico di informazione archeologica a cura dell'Associazione Archeologica Volontariato Mediovaldarno.
Ha sede ad Empoli, nella zona industrialeTerrafino, l'emittente televisiva localeAntenna 5, che trasmette ad Empoli e in alcuni comuni limitrofi. Il 1º ottobre 2018 ha cessato definitivamente le trasmissioni.
Via Ridolfi, una delle principali vie delGiro d'Empoli
Il giro d'Empoli è la passeggiata cittadina, il luogo degli incontri, dei saluti e degli acquisti, quella che in altre tradizioni è la "vasca" o "struscio".Si percorre uscendo dalla piazza Farinata degli Uberti dalla parte del canto Pretorio, poi, girando sempre a sinistra, si prosegue per un tratto di via Giuseppe del Papa, poi di via Ridolfi, poi di via del Giglio e infine, dopo la quarta svolta a sinistra, siamo nuovamente in piazza Farinata.
Originariamente in passato gli uomini percorrevano il giro nel senso descritto sopra, mentre le donne lo percorrevano in senso inverso, facendo così sia gli uomini che le donne potevano vedere la persona amata o che interessava per ben due volte ogni giro. Questa pratica non è più in uso da molti anni, però "i' giro d'Empoli" è rimasto comunque il punto principale d'incontro della città.
Questa voce o sezione sull'argomento Eventi è ritenutada controllare.
Motivo:Sezione priva di fonti, contiene descrizioni dettagliate di eventi minori tipo volantino pro loco, non enciclopedici nei contenuti e nel linguaggio. Le tradizioni sarebbero da collocare nella sezione"Tradizioni e folclore" sostenute da fonti terze autorevoli. Da rivedere come richiesto daWikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi.
La presenza del mercato del giovedì risale già all'XI secolo, quando si svolgeva all'ombra dell'olmo che troneggiava al centro della piazza Farinata degli Uberti. Successivamente il luogo è cambiato più volte (oggi il mercato è nei pressi dello stadio Castellani), ma il giorno è rimasto ancora il giovedì.
In occasione delCorpus Domini, dal 1397 al 1860, venne istituita questa festa, durante la quale un asino veniva tirato in cima al campanile dellaCollegiata, legato ad una corda e fatto "volare", scivolando lungo la corda e sbattendo contro il Palazzo Ghibellino.La manifestazione fu istituita in memoria della vittoria nella battaglia controSan Miniato, i cui generali affermarono per scherno che avrebbero visto prima gli asini volare che la loro città vinta dagli empolesi.Nel 1860 la manifestazione fu abolita dal Granduca di Toscana, sia per la crudeltà verso l'animale, che per il sentimento di odio verso un'altra città.Dal 1981 per pochi anni, e di nuovo dal 2008, viene rievocata la manifestazione, con un asino finto.
L'attuale quartiere di Pontorme, secondo le note storiche dal 780 ad oggi (http://www.archeogr.unisi.it/repetti/dbms/skcm.php?id=3383Archiviato il 4 ottobre 2015 inInternet Archive.), era un castello con tanto di mura in grado di difendersi e munito di una torre sulla quale suonava la campana protettrice. Questa campana, forgiata nel 1278, a causa della distruzione delle mura e della torre, venne atterrata nel 1786 e successivamente, nel 1821, montata (dov'è attualmente) sul neo-costruito campanile della chiesa prioria di S. Michele a Pontorme.Secondo le note storiche, almeno dal 780 al 1786, veniva fatto volare un becco (caprone ndr.), dalla torre. Questo volo, per un periodo, viene fatto coincidere con il festeggiamento del santo patrono San Michele e per un altro, più recente, con la domenica successiva ai festeggiamenti del Corpus Domini di Empoli e il conseguente Volo del Ciuco. A Pontorme, il Corpus Domini, si festeggiava e si festeggia la domenica successiva a quello in Empoli.Dal 2008, viene rievocata la manifestazione, con un becco finto, il primo sabato di settembre dando inizio ad una festa che in due giorni rivive la sua storia nobile, culturale, artigiana, artistica (qui è nato Jacopo Carrucci detto "Il Pontormo" e Alessandro Marchetti celebre professore dell'Università pisana) e folkloristica.
La Fiera delCorpus Domini e la Fiera di settembre sono una tradizione storica. Il luogo dell'evento è cambiato molte volte nel corso degli anni: un tempo si svolgeva nel Campaccio (attualePiazza della Vittoria), per passare poi in piazza Gramsci e, da circa dieci anni, nel parcheggio del Parco di Serravalle, vicino allostadio Castellani e alla piscina comunale. Da molti anni la Fiera è un classicoluna park.[senza fonte]
Nel mese di gennaio la "Compagnia delle arti distratte" organizza ilFestival delle Arti Distratte dedicato al mondo del circo e della giocoleria di strada, richiamando l'interesse degli amatori delle arti circensi in tutta Italia.
Una tradizione empolese è ilVeglioncino Mascherato, carnevale per bambini che si svolge al Palazzo delle Esposizioni di Empoli l'ultimo giorno di carnevale di ogni anno; la prima edizione risale al 1952.
A maggio, per 3 giorni, nella frazione diCorniola si svolge dal 1991 una manifestazione denominataDama di birra. L'attrazione principale è il gioco della dama con i bicchieri pieni di birra a fare da pedine.
Nella stagione autunnale (ottobre) e nella stagione primaverile (maggio) si svolge di domenicaEmpolissima, una manifestazione svolta nel centro della città con banchi del mercato e negozi aperti per l'intera giornata e diverse iniziative di carattere sociale.
Per tutto il mese di luglio ogni martedì e giovedì si tieneLuci della città, in cui tutti i negozi e attività commerciali del centro storico restano aperti fino a tarda notte e spesso in piazza Farinata degli Uberti e in piazza della Vittoria vengono organizzati eventi.
Dal 2004 si svolge ad Empoli un'interessante manifestazione di giochi, videogiochi e fumetti chiamataLudicomix che si svolge di solito a marzo (con eccezione della prima edizione che ha avuto luogo a novembre) ed è diventata un appuntamento fisso per tutti gli appassionati del settore.
Dal 2008, il primo fine settimana di settembre, il quartiere di Pontorme rivive la sua ricca storia fatta di arte, musica, teatro e tradizioni. La festa inizia con la sfilata storica e la rievocazione del "Volo del Becco" e poi tutti a far "festa tuttavia, chi vuol esser lieto sia del doman non v'è certezza"!
Dal 2011, nel Palazzo delle Esposizioni per la durata di 3 giorni, si tiene una rassegna musicale, organizzata dall'associazione Nox, per permettere alle band locali di suonare su un palco insieme ad artisti di rilievo.
Dal 2014 a fine settembre l'Associazione Storico Culturale Empolese Valdelsa organizza presso il PalaExpo un evento a carattere nazionale di wargames storici e fantasy e giochi da tavolo che vede arrivare in città appassionati da tutto il paese.
Dal 2015, l'ultimo fine settimana tra agosto e settembre, nel Parco di Serravalle si svolge il BEAT Festival[43], un festival che propone una varietà di contenuti: musica,cibo di strada,birra artigianale, sport. È stato subito apprezzato dal pubblico, arrivando a contare più di 100 000 presenze nell'edizione del 2018.
Sammontana, una delle maggiori realtà industriali della città
Empoli è stata un mercato fiorente di prodotti agricoli, tanto da dare il nome ad una varietà commerciale dicarciofo.Sempre nell'ambito alimentare da ricordare la presenza dellaSammontana, il marchio di gelati di riferimento in Italia, escludendo le realtà multinazionaliUnilever-Algida eNestlé-Motta. Importanti per lo sviluppo economico della cittadina nel XX secolo levetrerie, ormai quasi tutte chiuse, e le confezioni che ricevettero notevole impulso dalle commesse per la produzione di cappotti e impermeabili durante laprima guerra mondiale e seppero poi svilupparsi notevolmente.
Altre importanti aziende sono il gruppo Var-Sesa (uno dei principali partnerIBM italiani), il gruppo Cabel (centro di assistenza bancaria), Irplast S.p.A (produzione film e nastri adesivi), Timenet (provider di telecomunicazioni) e le industrie Bitossi.
Empoli Est: immette sullaStrada Statale 67 Tosco Romagnola (lato Firenze), collega all'area commerciale e industrialePontorme e allo Stadio Comunale "Carlo Castellani";
Empoli: porta al centro commerciale nel quartiere di Santa Maria, alla zona scolastica, alla tangenziale ovest per l'ospedale e Sovigliana-Vinci, alla circonvallazione sud, alla Variante SR 429;
Empoli Ovest: porta alla più grande zona industriale di Empoli denominataTerrafino, al ponte sull'Arno di Marcignana per Cerreto Guidi, alla frazione Ponte a Elsa.
Altra strada degna di nota è laStrada Statale 67 Tosco Romagnola, che attraversa Empoli da sud ovest (provenendo dalla frazione di Ponte a Elsa) ad est in direzione Montelupo Fiorentino.
Per quanto riguarda il centro storico, sono da citare le tre strade che costituiscono il caratteristicoGiro d'Empoli: via Cosimo Ridolfi, via del Giglio, via Giuseppe del Papa, piùpiazza Farinata degli Uberti che conclude il giro.
In territorio empolese è inoltre presente lastazione di Ponte a Elsa, situata nell'omonima frazione del Comune di Empoli, che si trova sulla ferrovia Empoli-Siena-Chiusi.
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A Empoli ha sede laEmpoli Swarm ASD, prima società di dodgeball della provincia di Firenze, che vanta una medaglia di bronzo (2024) e due medaglie d'argento (2019 e 2022) nel Campionato Nazionale Maschile e una medaglia d'argento nel Campionato Nazionale Femminile (2022). Sono inoltre gli attuali campioni toscani nelle categorie Open e U12.[45]
Nel 2021 la società è stata insignita del premio "Una città per lo sport - Albano Aramini" dal Comune di Empoli, per il suo impegno nel sociale e in particolar modo nella sensibilizzazione sulla lotta alla violenza sulle donne.[46]
LaHockey Empoli, comunemente detta Flying Donkeys, disputa il campionato di Serie A. Le gare si svolgono sulla pista coperta in via delle Olimpiadi attigua alla tribuna coperta dellostadio Carlo Castellani.
Le due squadre locali di pallacanestro sono la USE e la Pallacanestro Empoli militanti, rispettivamente in DNB e in DNC.La rappresentativa femminile dell'USE basket milita nel campionato di serie A1 dalla stagione 2018/2019 dopo aver vinto, l'anno precedente, il campionato di serie A2.
Ad Empoli è presente dal 1976 la palestra di pugilato federale FPI/CONI costituita dal maestro Franco Sanseverino che negli anni ha cambiato varie denominazioni, da Boxe Pontorme, Boxe Empoli, a Boxe Pontorme Empoli e dal 2017 Pugilistica Sanseverino Scardigli. Negli anni si è sempre distinta forgiando atleti che hanno militato nella nazionale e a livello professionistico internazionale.
Empoli ha una propria squadra dirugby, l'Empoli Rugby ASD, nata nel 2006 e partecipante al campionato di serie C, girone 3, alla Coppa Italia femminile e al campionato regionale Under 17. Le partite e gli allenamenti si svolgono presso il campo sportivo "Pagnana" nell'omonima frazione.
La maggioranza degli impianti e attività sportive della città si concentrano nella zona sportiva posta nei pressi del parco di Serravalle.Qui troviamo oltre al parco che offre diversi percorsi per la corsa, la piscina comunale (viale delle Olimpiadi), loStadio Carlo Castellani che oltre alla palestra e la pista d'atletica è sede dell'Empoli Football Club, ilpalasport Aramini con relativo sussidiario.Altre strutture sono sparse nel territorio comunale come ilpalazzetto dello sport Lazzeri che ospita l'U.S.E. Basket e la Pallacanestro Empoli, la pista di pattinaggio a rotelle in via della Repubblica o il campo di volo sportivo ultraleggeri.
^Émpoli è la pronuncia toscana e normativa, ma in altre regioni del Centro si può sentire ancheÈmpoli.[5][6]
^Secondo la classificazione climatica[7] di Thornthwaite ha un clima subumido C2, mesotermico B′2, con moderato deficit idrico estivo s e concentrazione estiva dell'efficienza termica b′4.[8][9]
^Nel tratto delValdarno inferiore dove si trova Empoli si registra un'anomalia termica positiva con temperature del mese più freddo superiori a6 °C; la zona comprende il tratto daMontelupo Fiorentino aSan Miniato, il comune dove si misurano temperature invernali più alte.
^Il 30 dicembre2005, dopo l'episodionevoso del 28 dicembre, si sono toccati i−10 °C; con circa10 cm e più di neve al suolo e un notevole effettoalbedo; questo valore è stato superato il 20 dicembre2009, due giorni dopo la nevicata del 18 dicembre, quando la temperatura minima è scesa sotto i−11 °C, nonostante l'accumulo nevoso fosse decisamente inferiore (5 cm circa).Da segnalare inoltre l'intensa nevicata da cuscinetto del 17 dicembre 2010, verificatasi dopo una temperatura minima di−5,8 °C, evento probabilmente superiore per quanto riguarda la quantità di neve accumulata al 1985, nevicata quella del 17 che è durata 7 ore con temperature costantemente sotto zero durante tutto l'evento, con un accumulo finale di10 cm (fino a12-13 cm nelle zone più esposte).
^Nei cambi stagionali, soprattutto tra inverno/primavera e estate/autunno non sono rari i nebbioni che possono durare anche per un giorno intero; rarissima lagalaverna.
^Dante Olivieri preferiva un accostamento aEmpulum, insediamento nelle campagne di Tivoli, nel Lazio.[11] Giovanni Alessio propose invece l'accostamento al latinolimpidus ("chiaro"), da confrontare conaqua de Lempoli di area meridionale e con il luccheselémpore.[12] Più recentemente Maria Giovanna Arcamone ha ripreso l'ipotesi di Pieri, stabilendo una derivazione dal nome germanico*Empo- (probabilmente unipocoristico) con un suffisso-ulus di cui non è ben chiaro se facesse parte dell'antroponimo stesso o sia stato aggiunto al momento della formazione del toponimoEmpoli.[13][14] Nel 2020 uno studioso locale ha proposto che Empoli possa essere un toponimo greco e derivare dalgreco anticoοἶνο(ς)-πόλις?,oîno(s)-pólis, "città del vino" o, più probabilmente dal greco anticoοἶνο(ς)-πωλεῖν?,oîno(s)-pōleîn, "mercato del vino".[15] Non è da escludere cheEmpoli possa derivare anche dain Portu (con l'aggiunta di un suffisso), come compare nellaTavola Peutingeriana.[16]
^Thornthwaite C.W. (1948),An approach toward a Rational Classification of Climate, Geogr Review, 38: 55-94
^Thornthwaite C.W. e Mather J.R. (1957),Instructions and Tables for computing Potential Evotranspiration and the Water Balance, Thornthwaite Associates, Laboratory of Climatology, 10: 185-311, Centerton, N.J.
^ Laura Bigi e Luca Rustici (a cura di),Regime idrico dei suoli e tipi climatici in Toscana, Firenze, Regione Toscana, Dipartimento Agricoltura e Foreste, 1984, p. 42.
^ Silvio Pieri,Toponomastica della valle dell'Arno, Roma, Tipografia della Regia Accademia dei Lincei, 1919, p. 374.
^ Dante Olivieri,Dizionario etimologico italiano, Milano, Ceschina, 1953, p. 26.
^ Giovanni Alessio,Lexicon etymologicum. Supplemento ai dizionari etimologici latini e romanzi, Napoli, L'Arte Tipografica, 1976, p. 242.
^ Maria Giovanna Arcamone,Antroponimia germanica nella toponomastica italiana, in Edoardo Vineis (a cura di),La toponomastica come fonte di conoscenza storica e linguistica, Pisa, Giardini, 1981, p. 43.
^Dizionario di toponomastica, Torino, UTET, 1990, p. 303.
^ Paolo Grilli,Una nuova ipotesi sull'origine del nome di Empoli, inIl segno di Empoli, n. 113, 2020, pp. 5-7,ISSN 1123-248X (WC ·ACNP).
^Ritrovamenti archeologici nel territorio di Empoli, Empoli, Edizioni dell'Erba, 1995.
^ Walter Maiuri,La città, il territorio, il porto. Empoli in età romana, in MILLIARIUM, Empoli, Editori dell'Acero, 2006, vol. VI, pp. 28-39 (estratto Tesi di Laurea a.a. 2004-05).
^ Walter Maiuri,Flussi commerciali nel territorio empolese nell'antichità: marchi di fabbrica sullaterra sigillata, in MILLIARIUM, Empoli, Editori dell'Acero, 2011, vol. IX, pp. 62-73 (estratto Tesi di Specializzazione a.a. 2007-08).
^ Ilaria Alfani,Anfore romane ad Empoli: il materiale del recupero Pratesi, Univ. di Firenze, a.a. 1996-1997, Tesi di Laurea.
^Empoli. Una città e il suo territorio, Empoli, Editori dell'Acero, 1997.
^Marco Frati,Chiese romaniche della campagna fiorentina. Pievi, abbazie e chiese rurali tra l'Arno e il Chianti, Empoli 1997, pagg. 195 - 196.
^Francesco Suppa,Lorenzo Monaco, Madonna dell'Umiltà tra i Santi Donnino, Giovanni Battista, Pietro e Antonio Abate, inEmpoli 1424. Masolino e gli albori del Rinascimento, catalogo di mostra a cura di Silvia de Luca, Andrea de Marchi, Francesco Suppa, Firenze 2024, pagg. 104 - 105.
^Lucia Bencistà,Una Circoncisione di Gesù a Salutio e altri dipinti per il pittore Tommaso Gorini, in Michel Scipioni (a cura di),La Pieve di Sant'Eleuterio a Salutio, Firenze, 2018, pp. 101-103.
^Cristina Gellii,Giovan Battista Naldini, Madonna col Bambino e i Santi Andrea e Sebastiano, inPontormo e il suo seguito nelle terre d'Empoli, catalogo di mostra a cura di Cristina Gelli, Firenze 2013, pagg. 108 - 109.
^Marco Frati,Da castello a 'terra': lo sviluppo urbano, inEmpoli, nove secoli di storia, a cura di Giuliano Pinto, Gaetano Greco e Simonetta Soldati, vol. I, Roma 2019, pag. 81 - 82.
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^ Alessandro Naldiet al.,La SS.ma Annunziata di Empoli e il suo Conservatorio, Empoli, Editori dell’Acero, 2016, p. 122.
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