Emma Marie Jung (nata Rauschenbach;Sciaffusa,30 marzo1882 –Zurigo,27 novembre1955) è stata unapsicologasvizzera.Moglie diCarl Gustav Jung, lo supportò economicamente e contribuì a renderlo un eminente psichiatra e fondatore dellapsicologia analitica. Fu la sua "editrice intellettuale" per tutta la vita.[1]
Emma Rauschenbach era la figlia dell'industriale Johannes Rauschenbach, l'allora proprietario dellaInternational Watch Company.[2] Incontrò per la prima volta Carl Gustav Jung nel 1896 quando era ancora una studentessa. La coppia si sposò il 14 febbraio 1903 ed ebbe cinque figli: Agathe Niehus (nata il 28 dicembre 1904), Gret Baumann (nata l'8 febbraio 1906), Franz Jung-Merker (nato il 28 novembre 1908), Marianne Niehus (nata il 20 settembre 1910), Helene Hoerni (nata il 18 marzo 1914)[3].
Alla morte di suo padre avvenuta nel 1905, Emma e sua sorella, insieme ai loro mariti, divennero proprietari dellaInternational Watch Company, azienda produttrice di orologi di lusso. Il cognato di Emma divenne il principale proprietario, ma gli Jung rimasero azionisti di un'attività fiorente che assicurò la sicurezza finanziaria della famiglia per decenni.[2]
Emma Jung non solo si interessò molto al lavoro di suo marito, ma lo aiutò, diventando lei stessa una nota analista. Ebbe una particolare attenzione per la leggenda delGraal, anche se la sua indipendenza dal marito in questo campo fu contestata. Al riguardo pubblicò due saggi, curati postumi daMarie-Louise von Franz.[4]
Intrattenne una breve corrispondenza conSigmund Freud tra il 1910 e il 1911.[5] Fu tra i fondatori del Club della psicologia analitica di Zurigo, nonché presidente dal 1916 al 1920. Gestì anche il curatorium dell'Istituto Carl Gustav Jung.[6]
Morì di cancro nel 1955, quasi sei anni prima di Jung.[7]
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