Emilio Covelli (Trani,5 agosto1846 –Nocera Inferiore,15 agosto1915) è stato unanarchicoitaliano.
Fu insieme aCarlo Cafiero (diBarletta) uno dei più importanti esponenti italiani del movimentoanarchico delMeridione, aderendo allaFederazione italiana dell'Associazione internazionale dei lavoratori.
Per un periodo visse in esilio aParigi da dove tornò inItalia a causa delle sue condizioni di salute; morì nel manicomio diNocera.
Membro della nobile famiglia dei Covelli di Trani, nella sua vita ha seguito l'evolversi del movimento anarchico rendendosi parte attiva nella diffusione in Italia dei testi originali in lingua tedesca (Marx,Engels, ecc.). Scrisse anche due opere:L'economia politica e la scienza nel1874 edEconomia e Socialismo pubblicato nel1908.
Una targa commemorativa lo ricorda sulla facciata del Palazzo Covelli inTrani. Essa riporta una sua frase: "Non mi vendo né ai governi né ai partiti. Ho bramato miserie persecuzioni calunnie. Ho rifiutato tutto. Resto ciò che sono. Così parlano gli anarchici."