Morrone ha indagato sui rapporti tra 'ndrangheta e potere politico[1] e sull'organizzazione dei servizi sanitari della Calabria[2], dal 2010 commissariata dal governo per il rientro dal disavanzo sanitario regionale. Insieme a Saverio Alessio, ha scritto il libroLa società sparente (2007)[3], con prefazione del filosofoGianni Vattimo. Il volume riconduce l'emigrazione dalla Calabria all'oppressione mafiosa. Ha scritto per la rivistaSette, delCorriere della Sera, per il quotidianoIl manifesto e per il settimanaleLeft. Ha approfondito il tema della situazione economica e culturale della Calabria determinata dalla criminalità[4][5][6][7]. Si è occupato anche di connessioni fra 'ndrangheta e ordini cavallereschi di matrice religiosa[8]. Per la sua attività è stato oggetto di intimidazioni[9].
Ha organizzato il Festival internazionale della Filosofia in Sila[10] e poi collaborato con la rivista internazionale di studi filosoficiTopologik, con pubblicazioni sull'attualità dell'abateGioacchino da Fiore[11] e dello scrittoreJorge Luis Borges.[12]
Inoltre si è impegnato nell'antimafia civile[13], contestando l'isolamento della Calabria prodotto dall'insistenza della cultura mafiosa[14].
Nel 2010 ha ricevuto aCertaldo il Premio nazionale difilosofia, per aver diffuso un pensiero antimafioso[15].
Ha un suo blog suIl Fatto Quotidiano e collabora con le testate Corriere della Calabria[16], Il Sussidiario[17] e BeeMagazine[18], occupandosi di sanità e attualità politica.
Alla fine di settembre del 2025 ha pubblicato con Falco Edizioni il volumeOcchiu alla sanità, inchiesta sul lungo commissariamento governativo del Servizio sanitario calabrese che documenta come il diritto alla salute sia stato ridotto a questione contabile. Il libro lega la crisi ai vincoli europei del Fiscal Compact e al pareggio di bilancio, che hanno trasformato la sanità in spesa da contenere. In 15 anni la Calabria ha perso oltre 3,5 miliardi di euro, con ospedali chiusi, personale carente e casi gravi di gestione distorta. Morrone denuncia anche lo scandalo della compartecipazione economica dei pazienti psichiatrici e l’assenza di servizi per bambini e disabili. L’opera è un atto d’accusa e un appello a difendere la sanità pubblica come bene comune[19].
^Tra l'altro con inchieste sulla realizzazione dei nuovi ospedali previsti dall'Accordo di programma tra Stato e Regione Calabria sottoscritto nell'anno 2007:http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_01635_17