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Elezioni politiche in Italia del 1994

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Elezioni politiche in Italia del 1994
StatoItalia (bandiera) Italia
Data27-28 marzo
LegislaturaXII legislatura
AssembleeCamera dei deputati,Senato della Repubblica
Legge elettoraleLegge Mattarella
Affluenza86,07%(Diminuzione 1,00%)
Berlusconi94.jpg
Achille Occhetto, 1993.10.13 (01) (cropped).jpg
Mariotto Segni 1994.jpg
LeaderSilvio BerlusconiAchille OcchettoMariotto Segni
ListeFI,AN-MSI,LN,CCDPDS,PRC,FdV,PSI,LR,ADPPI,PRN
CoalizioniPolo delle Libertà edel Buon GovernoAlleanza dei ProgressistiPatto per l'Italia
Camera dei deputati
Voti16 585 516
42,84%
13 308 244
34,34%
6 098 986
15,75%
Seggi
366 / 630
213 / 630
46 / 630
Senato della Repubblica
Voti14 110 705
42,60%
10 881 320
32,90%
5 519 090
16,96%
Seggi
156 / 315
122 / 315
31 / 315
Assegnazione dei collegi uninominali (Camera e Senato)
Governi
Berlusconi I (1994-1995)
Dini (1995-1996)

Leelezioni politiche in Italia del 1994 per il rinnovo dei due rami delParlamento Italiano – laCamera dei deputati e ilSenato della Repubblica – si tennero domenica 27 e lunedì 28 marzo1994. Furono le prime in assoluto nella storia repubblicana a svolgersi a soli due anni dalla precedente tornata elettorale. Si votò, con un nuovo sistema elettorale, in due giornate, per venire incontro alle richieste delle comunitàebraiche, che il 27 celebravano laPasqua[1].

Sistema di voto

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Le elezioni politiche del1994 si tennero con un nuovo sistema di voto noto comelegge Mattarella e introdotto con l'approvazione delle leggi 4 agosto 1993 n. 276 e n. 277, che davano seguito alreferendum del 18 aprile 1993. La legge prevedeva per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica un sistema elettorale misto:maggioritario a turno unico per la ripartizione del 75% dei seggi parlamentari unito e, per il rimanente 25% dei seggi, al recupero proporzionale dei più votati non eletti per il Senato (attraverso un meccanismo di calcolo denominato «scorporo») e alproporzionale con liste bloccate e sbarramento del 4% alla Camera. Per la parte maggioritaria, il territorio nazionale venne suddiviso in 475collegi uninominali per laCamera e in 232 per ilSenato. L'attribuzione di questo primo gruppo di seggi avveniva in base a un sistema maggioritario a turno unico (first-past-the-post): veniva eletto parlamentare il candidato che avesse riportato la maggioranza relativa dei suffragi nel collegio. Nessun candidato poteva presentarsi in più di un collegio[2].

I rimanenti seggi (25%) erano invece assegnati con un metodo proporzionale, funzionante però con meccanismi differenziati fra le due assemblee. Per quanto riguarda la Camera, l'elettore godeva di unascheda elettorale separata per l'attribuzione dei 155 seggi residui, cui accedevano solo i partiti che avessero superato la soglia di sbarramento nazionale del 4%. Il calcolo dei seggi spettanti a ciascuna lista veniva effettuata nel collegio unico nazionale mediante ilmetodo Hare dei quozienti naturali e dei più alti resti; tali seggi venivano poi ripartiti, in ragione delle percentuali delle singole liste a livello locale, fra le 26circoscrizioni plurinominali in cui era suddiviso il territorio nazionale, e all'interno delle quali i singoli candidati – che potevano corrispondere a quelli presentatisi nei collegi uninominali – venivano proposti in un sistema diliste bloccate senza possibilità di preferenze. Il meccanismo era però integrato dal metodo delloscorporo, volto a dar compensazione ai partiti minori fortemente danneggiati dall'uninominale: successivamente alla determinazione della soglia di sbarramento, ma antecedentemente al riparto dei seggi, alle singole liste venivano decurtati tanti voti quanti ne erano serviti a far eleggere i vincitori nell'uninominale – cioè i voti del secondo classificato più uno – i quali erano obbligati a collegarsi ad una lista circoscrizionale.

Per quanto riguarda il Senato, gli 83 seggi proporzionali venivano assegnati, secondo il dettatocostituzionale, su baseregionale. In ogni Regione venivano assommati i voti di tutti i candidati uninominali perdenti che si fossero collegati in un gruppo regionale, ed i seggi venivano assegnati utilizzando ilmetodo D'Hondt delle migliori medie: gli scranni così ottenuti da ciascun gruppo venivano assegnati, all'interno di essa, ai candidati perdenti che avessero ottenuto le migliori percentuali elettorali. Ancor più che alla Camera, ove lo scorporo era «parziale», lo scorporo «totale» previsto per il Senato faceva funzionare la quota proporzionale di fatto come una quota minoritaria, in aperto contrasto con l'impianto generale della legge elettorale.

Suddivisione

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Il territorio nazionale venne suddiviso incollegi uninominali ecircoscrizioni plurinominali per il proporzionale.

Collegi uninominali

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Per la Camera dei deputati erano 475 i collegi uninominali, mentre per il Senato furono previsti 232 collegi.

Circoscrizioni della Camera dei deputati

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Le 26 circoscrizioni dellaCamera dei deputati erano le seguenti:

Circoscrizioni del Senato della Repubblica

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Le 20 circoscrizioni delSenato della Repubblica, corrispondenti alle venti regioni italiane, erano le seguenti:

Quadro politico

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Queste elezioni politiche arrivarono dopo alcuni eventi che avevano modificato significativamente il quadro politico italiano.

  • Gli avvenimenti storici dei primianni novanta suscitarono una profonda ridefinizione dei riferimenti identitari di cui i soggetti politici erano portavoce: ciò implicò spinte di rinnovamento sia nelle forze di sinistra che in quelle tendenzialmente moderate.
  • Nel1992 e nel1993 si era verificata una grave crisi della politica italiana, conseguenza dello scandalo diTangentopoli e della relativa inchiesta giudiziaria (Mani pulite): la notizia di gravi fatti di corruzione portò a perdite di consenso dei partiti tradizionali che, fino ad allora, avevano esercitato un ruolo predominante nella politica italiana[4].
  • Nel1993, a seguito di un referendum, fu adottata una nuova legge elettorale, chiamatalegge Mattarella: il nuovosistema elettorale era misto maggioritario e proporzionale. Il 75% dei seggi (475 per la Camera, 232 per il Senato) è assegnato tramite un sistema uninominale maggioritario a turno unico; il restante 25% dei seggi (155 per la Camera, 83 per il Senato) tramite un sistema proporzionale. Per il maggioritario, il territorio nazionale è suddiviso in tanti collegi quanti sono i seggi da assegnare: ottiene il seggio il soggetto che, nel relativo collegio, abbia ottenuto la maggioranza relativa dei voti. Per il proporzionale, la distribuzione dei seggi avviene alla Camera su base nazionale, tra le liste che abbiano superato il 4%; al Senato su base regionale, in base ai seggi spettanti a ciascuna regione.

Tutti questi cambiamenti ebbero una tale portata che si arrivò a parlare di «Prima Repubblica» e «Seconda Repubblica».

Dopo una fase di grandi trasformazioni (diaspora socialista,diaspora socialdemocratica,diaspora liberale,diaspora democristiana,diaspora comunista,diaspora missina), i principali soggetti che delinearono il nuovo scenario politico furono:

Da sottolineare è inoltre la nascita di alcuni soggetti volti a riassumere in modo trasversale tradizioni politiche differenti.

Principali coalizioni e forze politiche

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CoalizioneLeader[6]Foto
Polo delle Libertà[7]
Coalizione composta da:
Forza Italia,Lega Nord,Centro Cristiano Democratico,Lista Pannella-Riformatori e altre formazioni minori.
Silvio Berlusconi
Polo del Buon Governo[7]
Coalizione composta da:
Forza Italia,Alleanza Nazionale-MSI,Centro Cristiano Democratico e altre formazioni minori.
Alleanza dei Progressisti[8]
Coalizione composta da:
Partito Democratico della Sinistra,Partito della Rifondazione Comunista,Federazione dei Verdi,
Partito Socialista Italiano,La Rete,Alleanza Democratica,Cristiano Sociali eRinascita Socialista.
Achille Occhetto
Patto per l'Italia
Coalizione composta da:
Partito Popolare Italiano e dalPatto Segni.
Mariotto Segni

Campagna elettorale

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ingresso in politica di Silvio Berlusconi.
Berlusconi durante una convention elettorale a Roma, 28 aprile 1994.

Il 26 gennaio1994, Silvio Berlusconi annunciò la sua decisione di entrare in politica, presentando un suo partito politico:Forza Italia. Il suo obiettivo politico era quello di convincere gli elettori delPentapartito, rimasti in uno stato di sconcerto e confusione in seguito agli scandali delle inchieste diMani pulite, che Forza Italia avrebbe offerto la novità e la continuazione delle politiche filo-occidentali dilibero mercato seguite in Italia dopo la fine dellaSeconda guerra mondiale.

Berlusconi, che nei mesi precedenti al suo ingresso in politica ipotizzava una coalizione conMino Martinazzoli eMariotto Segni[8], lanciò una massiccia campagna di pubblicità elettorale sulle sue tre reti televisive e decise di allearsi con laLega Nord diUmberto Bossi (che ruppe il preaccordo con i pattisti di Segni)[8], conAlleanza Nazionale (nuovo nome delMSI) e alcune formazioni minori[8].

Berlusconi vinse le elezioni, ottenendo il 21% dei consensi per Forza Italia, una percentuale più alta di ogni altro partito.

Sul fronte opposto, la sinistra dell'Alleanza dei Progressisti, guidata daAchille Occhetto e reduce dai successi dellecomunali del novembre 1993, era composta da due partiti nati dalla dissoluzione delPCI: ilPartito Democratico della Sinistra (PDS) e ilPartito della Rifondazione Comunista (PRC).

La campagna elettorale fu segnata da inchieste sui candidati politici: il 16 febbraio la Procura di Roma aprì un'indagine suAchille Occhetto,Massimo D'Alema eMarcello Stefanini, tutti esponenti del PDS accusati di finanziamento illecito in seguito a una denuncia presentata daBettino Craxi (D'Alema controdenunciò Craxi per calunnia)[4], il 10 marzo Silvio Berlusconi attaccò i magistrati di Milano (con l'esclusione diAntonio Di Pietro) che stavano indagando sulle sue aziende e su alcuni collaboratori (tra cuiMarcello Dell'Utri) per false fatture e fondi neri[4]. Il 23 marzo due funzionari dellaDIGOS si presentarono nella sede romana di Forza Italia chiedendo, per conto del magistrato di Palmi, Maria Grazia Omboni, la lista dei candidati alle elezioni: contemporaneamente, a Milano, altri agenti prelevarono l'elenco dei presidenti di tutti i club del partito[4].

Nel centrodestra si segnalarono alcune fratture interne alla coalizione: Bossi gridava che solo una prevalenza leghista, all'interno del Polo delle Libertà, avrebbe salvaguardato la democrazia[8], rifiutando la presenza missina[8], mentre Fini rispose dichiarando: «Io ho i numeri, e un tipo come Bossi al massimo può fare ilpremier a Gallarate»[8].

Sondaggi pre-voto

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Il1994 fu per l'Italia la prima volta in cui giornali e televisioni iniziarono a dare un forte risalto ai sondaggi d'opinione, ma l'incertezza in cui versava il paese dopo lo scandalo diTangentopoli ha fatto sì che molti istituti valutassero l'area degli indecisi molto elevata fino a poche settimane prima del voto.Le percentuali di persone che non avevano ancora scelto una lista ad appena un mese dalle elezioni era così fotografata dai singoli istituti[9]:

  • Directa 60,4%.
  • Cirm 28%.
  • Doxa 64%.
  • Abacus 60%.
  • SWG 35%.
  • Consulting 50%.
  • Diakron 22,9%.

Dopo l'altadeviazione standard, si nota subito come fosse elevata la media registrata: superiore al 45%, troppo per effettuare rilevazioni attendibili. Un'indagine dell'ultimo istituto citato, ad esempio, sovrastimòForza Italia di 14,5 punti percentuali, ma in generale si riuscì a prevedere la vittoria elettorale delle coalizioni di centrodestra[10].

Le rilevazioni effettuate all'uscita delle urne dall'istitutoDoxa, invece, ebbero un errore statistico medio molto basso, e alle varie coalizioni assegnavano tali risultati[11]:

Risultati

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Lo stesso argomento in dettaglio:Grafico delle elezioni politiche italiane.

Camera dei deputati

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Lo stesso argomento in dettaglio:Elezioni politiche in Italia del 1994 per circoscrizione (Camera dei deputati), Elezioni politiche in Italia del 1994 per collegio (Camera dei deputati), Eletti alla Camera dei deputati nelle elezioni politiche italiane del 1994 e Deputati della XII legislatura della Repubblica Italiana.
Risultati delle elezioni politiche italiane del 1994 (Camera dei deputati)
ListeProporzionaleMaggioritario
Voti%SeggiVoti%Seggi
Polo delle Libertà
Polo del Buon Governo
Alleanza Nazionale-MSI
Forza Italia[N 1]
Centro Cristiano Democratico[N 2]
Forza Italia (FI)8.136.13521,01308.767.720
5.732.890
2.566.807
679.154
10.772
22,77
14,89
6,67
1,76
0,03
164
129
8
1
-
Alleanza Nazionale-MSI (AN-MSI)5.214.13313,4723
Lega Nord (LN)3.235.2488,3611
Centro Cristiano Democratico (CCD)2.6460,01-
Totale coalizione16.588.16242,8464
Alleanza dei Progressisti
Partito Socialista Italiano[N 3]
La Rete[N 4]
Partito Democratico della Sinistra (PDS)7.881.64620,363812.632.680
71.751
17.620
32,81
0,19
0,05
164
-
-
Partito della Rifondazione Comunista (PRC)2.343.9466,0511
Federazione dei Verdi (FdV)1.047.2682,70-
Partito Socialista Italiano (PSI)849.4292,19-
La Rete719.8411,86-
Alleanza Democratica (AD)456.1141,18-
Totale coalizione13.298.24434,3449
Patto per l'ItaliaPartito Popolare Italiano (PPI)4.287.17211,07296.019.03815,634
Patto Segni1.811.8144,6813
Totale coalizione6.098.98615,7542
Lista Pannella - Riformatori1.359.2833,51-432.6661,12-
Südtiroler Volkspartei (SVP)231.8420,60-188.0170,493
Socialdemocrazia per le Libertà (SpL)179.4950,46-137.3540,36-
Programma Italia151.3280,39-70.4470,18-
Lega Alpina Lumbarda (LAL)136.7820,35-2.0120,01-
Lega Autonomia Veneta (LAV)103.7640,27-78.2140,20-
Lega d'Azione Meridionale (LAM)59.8730,15-46.8200,131
Vallée d'Aoste - Autonomie Progrès Fédéralisme (VdA-APF)N.D.43.7000,111
Altre liste513.1341,33-1.006.4962,61-
Totale38.720.89315538.504.158475
  1. ^Include i gruppi: FI (178.293), Marche; FI-CCD-UDC (187.348), Abruzzo; FI-CCD-UDC-PLD (313.513), Campania 2, in cui ottenne un seggio
  2. ^In Molise, in concorrenza coi candidati del Polo
  3. ^In Sicilia 1 e Sicilia 2, in concorrenza coi candidati progressisti
  4. ^In Sardegna, in concorrenza coi candidati progressisti e in coalizione con altre liste

Senato della Repubblica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Elezioni politiche in Italia del 1994 per circoscrizione (Senato della Repubblica), Elezioni politiche in Italia del 1994 per collegio (Senato della Repubblica) e Senatori della XII legislatura della Repubblica Italiana.
Risultati delle elezioni politiche italiane del 1994 (Senato della Repubblica)
ListeVoti%Seggi
Alleanza dei Progressisti10.881.32032,90122
Polo delle Libertà6.570.46819,8782
Patto per l'Italia5.519.09016,6931
Polo del Buon Governo4.544.57313,7464
Alleanza Nazionale-MSI2.077.9346,288
Lista Pannella - Riformatori767.7652,321
Partito Pensionati250.6370,760
Lega Alpina Lumbarda (LAL)246.0460,741
Südtiroler Volkspartei (SVP)217.1370,663
Forza Italia-Centro Cristiano Democratico149.9650,451
Lega Autonomia Veneta165.3700,500
Partito Socialista Italiano103.4900,310
Verdi Federalisti100.4180,300
Partito Sardo d'Azione88.2250,270
Partito della Legge Naturale86.5790,260
Socialdemocrazia per le Libertà80.2640,240
Programma Italia78.5690,240
La Lega di Angela Bossi72.4550,220
Verdi Verdi (VV)68.2180,210
Vallée d'Aoste - Autonomie Progrès Fédéralisme (VA-APF)27.4930,081
Altri978.5333,020
Totale[12]33.074.549100,00315

Ripartizione dei seggi

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Ripartizione dei seggi (da sinistra a destra): Rifondazione Comunista (38, in rosso scuro); Partito Democratico della Sinistra (114, in rosso); Partito Socialista Italiano (16, in rosa scuro); Federazione dei Verdi (11, in verde acceso); Alleanza Democratica (17, in arancio); La Rete (8, in fucsia); Cristiano Sociali (7, in rosso bordato di verde scuro); Partito Popolare Italiano (33, in azzurro); Patto Segni (14, in giallo); Südtiroler Volkspartei (3, in nero); Vallée d'Aoste (1, in azzurro chiaro); Lista Pannella (6, in giallo bordato di nero); Centro Cristiano Democratico (27, in azzurro); Forza Italia (107, in celeste); Lega Nord (117, in verde scuro); Alleanza Nazionale (109, in blu scuro); Lega d'Azione Meridionale (1, in nero).
Ripartizione dei seggi (da sinistra a destra): Rifondazione Comunista (38, in rosso scuro); Partito Democratico della Sinistra (114, in rosso); Partito Socialista Italiano (16, in rosa scuro); Federazione dei Verdi (11, in verde acceso); Alleanza Democratica (17, in arancio); La Rete (8, in fucsia); Cristiano Sociali (7, in rosso bordato di verde scuro); Partito Popolare Italiano (33, in azzurro); Patto Segni (14, in giallo); Südtiroler Volkspartei (3, in nero); Vallée d'Aoste (1, in azzurro chiaro); Lista Pannella (6, in giallo bordato di nero); Centro Cristiano Democratico (27, in azzurro); Forza Italia (107, in celeste); Lega Nord (117, in verde scuro); Alleanza Nazionale (109, in blu scuro); Lega d'Azione Meridionale (1, in nero).
PartitiCamera dei deputatiSenato
ProporzionaleMaggioritarioTotale+/-Totale+/-
Forza Italia32[13]
(26 FI, 6 CCD)
44PdL81107Aumento10719PdL34Aumento34
37PdBG14PdBG
1FI-CCD
Alleanza Nazionale - MSI22[13]8AN-MSI87109Aumento75
[14]
8AN-MSI48Aumento32
[14]
79PdBG40PdBG
Lega Nord10[13]107 (PdL)117Aumento6260 (PdL)Aumento35
CCD(6 in FI)7PdL2127Aumento272PdL12Aumento12
13PdBG10PdBG
1FI-CCD-UDC-PLD
Lista Pannella - Riformatori-6 (PdL)6Diminuzione11 (L.Pann.)2Aumento2
1 (PdL)
Partito Democratico della Sinistra37[15]
(2 dei CS)
79114Aumento768Aumento4
Rifondazione Comunista12[15]2739Aumento418Diminuzione2
Alleanza Democratica-1717Aumento178Aumento8
Partito Socialista Italiano-1616Diminuzione769Diminuzione40
Federazione dei Verdi-1111Diminuzione57Aumento3
La Rete-88Diminuzione46Aumento3
Cristiano Sociali(2 nel PDS)68Aumento86Aumento6
Partito Popolare Italiano29433Diminuzione173
[16]
31Diminuzione76
[16]
Patto Segni13-13Aumento13--
Südtiroler Volkspartei-33-3-
Lega d'Azione Meridionale-11Aumento1--
Vallée d'Aoste-11-1-
Lega Alpina Lumbarda----1-
Gruppo Magris----1Aumento1
Totale155475630[17]315[18]

Seggi per collegamento di liste alla Camera dei deputati

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Gruppi e liste collegateNumero di collegamentiSeggi proclamati
Progressisti469164
PDS-PRC-Verdi-PSI-La Rete-AD19363
PDS-PRC-Verdi-PSI-La Rete4310
PDS-PRC-Verdi-PSI-AD10263
PDS-PRC-Verdi-PSI251
PDS-PRC-PSI-La Rete-AD111
PDS-PRC-PSI-AD187
PDS-PRC-AD144
PDS-Verdi-PSI54
PDS-La Rete-AD204
PDS-La Rete24-
PDS-Patto di Solidarietà31
PRC32
Verdi-AD52
PSI11
La Rete21
Polo delle Libertà235164
Forza Italia-Lega Nord204161
Forza Italia132
Lega Nord181
Patto per l'Italia4614
Partito Popolare Italiano3434
Patto Segni100-
PPI-Patto Segni7-
Autonomia Socialista5-
Movimento Liberaldemocratici e Socialisti3-
Socialdemocrazia per le Libertà2-
PPI-Socialdemocrazia per le Libertà1-
Polo del Buon Governo188129
Forza Italia-Alleanza Nazionale154106
Alleanza Nazionale3423
Alleanza Nazionale2808
Forza Italia431
Südtiroler Volkspartei43
Lega d'Azione Meridionale71
CollegioValle d'Aosta-1
TOTALE475[19]

Analisi territoriale del voto

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Distribuzione del voto di lista alla Camera dei deputati
Distribuzione del voto per comuneDistribuzione del voto per provincia

Il Polo delle Libertà e il Polo del Buon Governo, le coalizioni di centrodestra guidate da Silvio Berlusconi conquistano le regioni:Abruzzo (province diChieti edell'Aquila),Campania (tranne le province diAvellino eNapoli),Friuli-Venezia Giulia,Lazio (tranne laProvincia di Viterbo),Liguria (province diImperia eSavona),Lombardia (tranne laProvincia di Mantova),Molise,Piemonte,Puglia,Sardegna (province diCagliari eOristano) eSicilia.Silvio Berlusconi vince anche nelle province diPiacenza (Emilia-Romagna), diLucca (Toscana), diReggio Calabria (Calabria) e diTrento (Trentino-Alto Adige)[20].Il bacino dei consensi ai Poli delle Libertà e del Buon Governo corrisponde in buona parte a quello dell'exDemocrazia Cristiana.

L'Alleanza dei Progressisti di Achille Occhetto ottiene la vittoria nelle regioni:Basilicata, Calabria (tranne la Provincia di Reggio Calabria), Emilia-Romagna (tranne la Provincia di Piacenza), Liguria (province diGenova eLa Spezia),Marche, Toscana (tranne la Provincia di Lucca) eUmbria.Achille Occhetto vince anche nelle province diPescara eTeramo (Abruzzo), di Napoli (Campania), di Mantova (Lombardia), diNuoro (Sardegna) e di Viterbo (Lazio)[20].Il bacino dei consensi all'Alleanza dei progressisti corrisponde in buona parte a quello dell'exPartito Comunista Italiano.

Il Patto Segni di Mariotto Segni vince soltanto nelle province diSassari (Sardegna) e di Avellino (Campania)[20].

Tra le formazioni presentatesi su scala locale, va segnalata la listaProgramma Italia, promossa dal deputato uscenteUgo Grippo e presente nelle circoscrizioni Campania 1 (2,06%) e Puglia (4,89%).

Conseguenze del voto

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Lo stesso argomento in dettaglio:Governo Berlusconi I e Governo Dini.

Dopo l'elezione dei Presidenti delle Camere[21], il 10 maggio 1994 si formò un governo presieduto daSilvio Berlusconi, in cui quasi tutti i ministeri furono affidati a esponenti dei partiti delle coalizioni di cui era leader. L'esecutivo era composto da 25 ministri. Perché entrasse in carica, servirono alSenato i voti di alcuni senatori a vita, mentre allaCamera l'ampia maggioranza permise facilmente l'ottenimento della fiducia. Al Senato quattro senatori popolari (Vittorio Cecchi Gori,Nuccio Cusumano,Luigi Grillo eTomaso Zanoletti) uscirono dall'aula al momento del voto, facendo abbassare ilquorum a 158 voti, e il governo ottenne la fiducia con 159 voti a favore, 153 contro e 2 astenuti (Giovanni Spadolini ePaolo Emilio Taviani)[8].

Il nuovo governo fu visto negativamente dalla stampa estera non tanto per la coesistenza nella stessa persona (caso unico nelle democrazie occidentali) del potere politico e di un grande potere economico associato a un semimonopolio televisivo, quanto per un eventuale pericolo di rinascita del fascismo:[8] ilParlamento europeo approvò con un solo voto favorevole in più (189 voti favorevoli e 188 contrari) una mozione voluta dai socialisti che, sia pure in termini sfumati, esprimevano ansia per le sorti della democrazia in Italia,[8] cui il Presidente della Repubblica ItalianaOscar Luigi Scalfaro replicò che l'Italia non aveva bisogno di maestri.[8]

Nonostante il successo elettorale, si trattò di un governo fragile a causa di alcune frizioni tra Forza Italia e la Lega Nord,[8] in particolare sulla riforma delle pensioni osteggiata dai leghisti;[8] proprio per la sfiducia da quest'ultima decretata appena sette mesi dopo l'entrata in carica dell'esecutivo, si venne a formare ungoverno tecnico presieduto dall'indipendenteLamberto Dini (titolare del Tesoro durante ilgoverno precedente) e sostenuto – in appoggio esterno – dalla Lega Nord e dai partiti di centrosinistra usciti sconfitti dalle urne, con 302 voti favorevoli, 270 astenuti (coalizione di centrodestra) e 39 contrari (PRC).[8]

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^ Paolo Conti,Tempi supplementari, urne aperte il 28, inCorriere della Sera, 18 gennaio 1994.URL consultato il 27 aprile 2010(archiviato dall'url originale il 9 maggio 2015).
  2. ^Come funziona il Mattarellum, inil Post, 19 dicembre 2016.URL consultato il 22 marzo 2018.
  3. ^Circoscrizione equivalente al solo collegio uninominale di Aosta della parte maggioritaria.
  4. ^abcd Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio,Mani pulite. La vera storia, 20 anni dopo, Milano, Chiarelettere, 2012.
  5. ^Il passaggio dal Movimento Sociale Italiano ad Alleanza Nazione fu ufficialmente formalizzato nel 1995, con ilCongresso di Fiuggi.
  6. ^A partire dal 1994, con la nascita delle coalizioni politiche, viene espresso un leader della forza politica che si presenta alle elezioni. Tale figura è tuttavia ufficiosa, in quanto la vigente legge elettorale (legge Mattarella) non prevede l'indicazione di un candidato vero e proprio.
  7. ^abPer la Camera dei deputati: il Polo delle Libertà si presentava in Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Toscana; il Polo del Buon Governo in Umbria, Lazio, Molise, Campania 1, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna; Forza Italia (autonomamente) in Abruzzo, Campania 2, Marche; Alleanza Nazionale in tutte le circoscrizioni ove non configurava il Polo del Buon Governo. Per il Senato si ebbe il medesimo schema, con due sole eccezioni (nelle Marche si presentò il Polo delle Libertà, il Polo del Buon Governo figurò in tutti i collegi della Campania).
  8. ^abcdefghijklmn Indro Montanelli e Mario Cervi,L'Italia di Berlusconi, Milano, Rizzoli, 1995.
  9. ^ Antonella Rossetti,TELEDEMOCRAZIA: FRA APOCALITTICI E INTEGRATI, sureocities.com,Semiosfera.URL consultato il 12 agosto 2013(archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  10. ^Governare i sondaggi (PDF), sutesi.eprints.luiss.it,eprints.luiss.it.URL consultato il 12 agosto 2013.
  11. ^ELEZIONI: SONDAGGIO DOXA CAMERA, inAdnkronos, 29 marzo 1994.URL consultato il 12 agosto 2013.
  12. ^Ministero dell'Interno - Archivio Storico Elezioni, suelezionistorico.interno.gov.it.
  13. ^abcDue seggi relativi alla quota proporzionale, spettanti uno ad Alleanza Nazionale e uno alla Lega Nord, risultarono non a loro attribuibili perché tutti i candidati di lista erano già eletti, e furono pertanto assegnati sulla base del collegamento tra le rispettive liste e i migliori candidati perdenti presentatisi nei collegi uninominali: furono quindi eletti due deputati appartenenti a Forza Italia (Andrea Merlotti, collegato alle liste Lega Nord-Forza Italia, per il seggio spettante alla Lega Nord, eEmiddio Novi, collegato alle liste Forza Italia-Alleanza Nazionale, per il seggio spettante ad Alleanza Nazionale), che dunque ottenne due seggi in più rispetto a quelli ad essa attribuiti nella quota proporzionale.
  14. ^abConfronto col precedente risultato delMSI, di cui venne mantenuto in piccolo il simbolo.
  15. ^abUn seggio relativo alla quota proporzionale, spettante al Partito Democratico della Sinistra, risultò non ad esso attribuibile perché tutti i candidati di lista erano già eletti, e fu pertanto assegnato sulla base del collegamento tra le rispettive liste e i migliori candidati perdenti presentatisi nei collegi uninominali: fu quindi eletto un deputato appartenente al Partito della Rifondazione Comunista (Famiano Crucianelli, collegato alle liste dei Progressisti, per il seggio spettante al PDS), che dunque ottenne un seggio in più rispetto a quelli ad esso attribuiti nella quota proporzionale.
  16. ^abConfronto col precedente risultato dellaDC, di cui venne mantenuto il simbolo.
  17. ^A completamento dei restantiDiminuzione62 seggi di differenza: irepubblicani uscenti erano 27, ma il partito decise di non presentarsi; se il gruppo dirigente si dichiarò a favore del Patto, la maggioranza del partito aderì ad Alleanza Democratica, rispetto alla quale il risultato politico fu confrontabile. Iliberali uscenti erano 17, e la maggioranza del partito costituì l’Unione di Centro che aderì a Forza Italia apportandole la sua forza politica. Isocialdemocratici uscenti erano 16, ma non si ripresentarono sparpagliandosi ovunque. LaLAL e ilPSdAZ persero il seggio.
  18. ^A completamento dei restantiDiminuzione22 seggi di differenza: irepubblicani uscenti erano 10, ma il partito decise di non presentarsi; se il gruppo dirigente si dichiarò a favore del Patto, la maggioranza del partito aderì ad Alleanza Democratica, rispetto alla quale il risultato politico fu confrontabile. Iliberali uscenti erano 4, e la maggioranza del partito costituì l'Unione di Centro che aderì a Forza Italia apportandole la sua forza politica. Isocialdemocratici uscenti erano 3, ma non si ripresentarono sparpagliandosi ovunque. LaLAL e ilPSdAZ persero il seggio. 3 senatori uscenti erano di liste di sinistra unificate.
  19. ^Politiche Interno (ZIP), supolitiche.interno.it.URL consultato il 18 ottobre 2005(archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2005).
  20. ^abcArchivio Storico delle Elezioni – Camera del 27 marzo 1994, inMinistero dell'interno.URL consultato il 16 aprile 2013.
  21. ^«L'aula di palazzo Madama ricorda ancora l'elezione che nel 1994 vide confrontarsi Giovanni Spadolini, presidente uscente sostenuto dalle forze di centro e di sinistra, eCarlo Scognamiglio, liberale sostenuto dal Polo delle libertà. Al quarto scrutinio, un ballottaggio fra i due appunto, il presidente di turno Francesco De Martino annunciò la perfetta parità 161-161 che, grazie alla leggedell'anzianità avrebbe dato la vittoria a Spadolini. Lungo applauso per il leader repubblicano e strette di mano. Poi la doccia fredda: in sede di riconteggio una scheda prima archiviata fu reinterpretata perché la scritta scognaMIGLIO fu attribuita al liberale, che superò così il presidente uscenteper un voto. Nel frattempo l'emiciclo era diventata l'arena di una corrida di parole, la proclamazione di Scognamiglio fu accolta dalle grida 'presidente, presidente' e dall'esultanza del centrodestra. "Non è mica la presa della Bastiglia" tagliò corto l'anziano De Martino»:Elezione presidente Senato, tempi e un po' di suspense, AGI 24 SETTEMBRE 2022 11.56.42.

Bibliografia

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  • Costituzione della Repubblica Italiana.
  • Gianni Barbacetto, Peter Gomez e Marco Travaglio,Mani pulite. La vera storia, 20 anni dopo, Milano, Chiarelettere, 2012,ISBN 88-6190-053-4.
  • Indro Montanelli e Mario Cervi,L'Italia di Berlusconi (1993-1995), Milano, Rizzoli, 1995,ISBN 88-17-42810-8.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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