
Edward Cornelis Florentius Alfonsus Schillebeeckx (Anversa,12 novembre1914 –Nimega,23 dicembre2009) è stato unteologo epresbiterobelga, membro dell'ordine dei frati predicatori.
Ispiratore neglianni 1960 del "Nuovo catechismo olandese", i suoi libri di teologia sono stati tradotti in diverse lingue, e il suo contributo alConcilio Vaticano II lo ha reso celebre in tutto il mondo.La sua teologia è considerata unateologia della prassi per la vicinanza alla teoriamarxista e allateologia della liberazione.
Dopo aver studiato presso iGesuiti aTurnhout, entra nei domenicani nel 1934. Studia filosofia e teologia all'Università Cattolica di Lovanio. Nel 1941 viene ordinatopresbitero. Dal 1943 in poi tiene lezioni a Lovanio suTommaso d'Aquino e iltomismo. Dal 1945 al 1947 studia nel centro domenicano diLe Saulchoir, nei pressi diParigi, doveMarie-Dominique Chenu eYves Congar lo introducono alla teologia moderna. In questi anni studia anche allaSorbona. Nel 1952 pubblica la tesi di dottorato,De sacramentele heilseconomie (L'economia sacramentale della salvezza). Nel 1958 viene nominato professore di teologia dogmatica e storia della teologia all'Università Cattolica diNimega, neiPaesi Bassi. La sua lezione inaugurale:Op zoek naar de levende God (Dio, la storia di un vivente) introduce i teologi olandesi allaNouvelle Théologie iniziata da Chenu, Congar,von Balthasar e altri.
Nel corso del Concilio Vaticano II, gli articoli di Schillebeeckx hanno influenza su diverse maggioripropositiones delle costituzioni. In questo modo la sua influenza è stata ben più grande di quella di un formaleperitus, unostatus che i vescovi olandesi non gli consentivano. Nel 1963, insieme a Chenu, Congar,Rahner eKüng, fonda la nuova rivista teologicaConcilium, con cui promuovere la riflessione in senso progressista.
A cavallo tra glianni 1960 ei 1970, Schillebeeckx passa dal tomismo iniziale all'ermeneutica. Si confronta su questioni dibattute come il ruolo dei presbiteri e l'obbligo delcelibato sacerdotale. Diventa membro nel Concilio Pastorale Nazionale(Landelijk Pastoraal Concilie) tenutosi aNoordwijkerhout dal 1968 al 1970. Alle sessioni di questoconcilio, l'episcopato olandese, gli intellettuali e i rappresentanti di diverse organizzazioni cattoliche provarono a implementare cosa avevano percepito dai maggiori obiettivi progressivi del Concilio Vaticano II.
I libri di Schillebeeckx suGesù guadagnano un vasto numero di lettori. La sua ortodossia viene messa in questione dallaCongregazione per la dottrina della fede, e deve recarsi aRoma per spiegare le sue teorie. Schillebeeckx viene infatti accusato di negare larisurrezione di Cristo come un fatto oggettivo dellafede; per chiarire la sua posizione su questo tema, il teologo fiammingo aggiungerà una sezione sulla resurrezione che appare nella terza edizione del libroGesù[1]. Un ulteriore processo presso la Congregazione per la dottrina della fede riguarderà invece la sua dottrina circa il ministero ordinato e si concluderà con la dichiarazione di quest'ultima che "la concezione del ministero così come è esposta dal professor Schillebeeckx rimane in disaccordo con l'insegnamento della Chiesa su questioni importanti"[2]. Nonostante queste tensioni con la gerarchia romana, Schillebeeckx non viene mai ufficialmente condannato e lui stesso si dice "felice di appartenere a questa Chiesa e all'ordine domenicano"[3].
Dopo il suo ritiro dall'insegnamento, Schillebeeckx è vissuto aNimega, continuando a scrivere e pubblicare, mentre la sua opera ha continuato a costituire la base di vari studi e approfondimenti nella teologia attuale.
Tra i vari riconoscimenti ricevuti, ha vinto ilPremioErasmus (1982).
È deceduto nel 2009 all'età di 95 anni[4].
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