LaElectric and Musical Industries, abbreviata inEMI, è stata unacasa discograficabritannica.Fondata aLondra nel 1931, fu una delle quattromajor che dominarono il mercato musicale fino a quando le sue attività musicali furono acquisite daVivendi Universal e quelle editoriali daSony/ATV[1]. La EMI continua a operare come divisione discografica "back to back" dell'UMG.
Nasce, dal punto di vista industriale, nel 1931, dalla fusione dellaGramophone Company (nota anche comeHis Master's Voice, in ItaliaLa voce del padrone) e dellaColumbia Graphophone Company.
La branca statunitense dellaHis Master's Voice fu invece acquisita dallaRCA Victor.
La divisione di musica classica, confluita nel 1990 nella etichettaEMI Classics, è stata per molto tempo diretta daWalter Legge; durante questo periodo erano di proprietà della casa discografica l'orchestra londinesePhilharmonia e gli studi diAbbey Road, inaugurati il 12 novembre 1931 da Sir Edward Elgar. In quell'anno, nei suoi laboratori di ricerca, l'ingegnereAlan Blumlein brevetta il suo sistema di registrazione e riproduzione del suonobinaurale (stereo). Nell'ottobre del 1952 lancia il suo primomicrosolco a 33 giri in concomitanza con l'inizio della produzione dei 45 giri da 7". Nel 1958 viene pubblicato il primo LP stereo, il 19 febbraio del 1960 viene pubblicato l'ultimo 78 giri EMI: Rule Britannia e Royal Event di Russ Conway; il 23 marzo 1962 cessa la produzione dei 78 giri. La prima cassetta a nastro preregistrata viene pubblicata nel 1966.
Il settore produttivo non è stato unicamente quello discografico, al pari della società concorrente,la Decca; la EMI è stata presente sul mercato delle apparecchiature di riproduzione con realizzazioni di pregevole fattura; oltre aigrammofoni si possono annoverare ancheamplificatori tecnicamente all'avanguardia per l'epoca, ormai veri oggetti da collezione; basti pensare al modellostereoscope Twenty-Twenti (20+20 watt) del 1960, che oltre alle innumerevoli possibilità operative, comprese le varieequalizzazioni, ( laRIIA, laEurope dei vecchi LP e la NARTB) incorporava unoscilloscopio di precisione con tono pilota interno.
La EMI è presente in Italia dal 1931 con il nomeVCM, (sigla di Voce del Padrone - Columbia - Marconiphone) che dal 1967 ha assunto la denominazione diEMI Italiana.
La società è stata acquisita dal fondo di investimento privatoTerra Firma il 22 marzo2007 di cui è proprietario il britannico Guy Hands. La società è stata valutata 4,7 miliardi di dollari.[2]. L'operazione si è rivelata fin dall'inizio difficile: la contrazione del mercato della musica, iniziata con il boom della musica digitale, è accelerata con la crisi, lasciando aCitigroup un debito da 3 miliardi di sterline di Emi e inasprendo i rapporti con Hands e la sua società Tierra Ferma. Il finanziere ha fatto causa alla banca americana, accusandola di averlo ingannato durante la vendita. Hands puntava a rinegoziare l'accordo e a non perdere il controllo di Emi ma senza successo: in tribunale ha perso. La presa di controllo da parte di Citigroup, avvenuta il 1º febbraio2011[3] ha comportato una riduzione del 65% del debito di Emi da 3,4 miliardi di sterline a 1,2 miliardi di sterline.
L'11 novembre 2011 Vivendi eUniversal Music Group (UMG) rilevano EMI Music per un valore totale di 1,2 miliardi di sterline[1] e completano l'acquisizione il 28 settembre 2012.La EMI aveva una quota del mercato mondiale del 13,4%.
Tra i musicisti che hanno firmato con la EMI, si ricordano: