Howard ha incominciato a giocare allaSouthwest Atlanta Christian Academy, un'accademia privata, che possiede uno dei migliori programmi di pallacanestro degli interiStati Uniti d'America. È stato premiato con numerosi premi liceali, incluso ilGatorade National Boys Basketball Player of the Year, nel 2003-04.
Nel 2004 Howard si rende eleggibile per ildraft NBA, volendo così tentare l'arduo salto direttamente tra i professionisti, senza andare al college.Ma la scelta si dimostra azzeccata, visto che gliOrlando Magic lo scelgono con la prima scelta assoluta, passando così davanti al favoritoEmeka Okafor, fresco di titolo di campioneNCAA conUConn.
Howard dimostra nelle sue prime due stagioni inNBA, di essere all'altezza, e accumula prestazioni esaltanti, soprattutto in difesa e a rimbalzo, mandando a referto unadoppia-doppia (più di 10 punti e 10 rimbalzi) di media per ogni incontro fin dal primo anno nella Lega.Nella prima parte della regular season 2007-08 mantiene una media di 23,5 punti e 14 rimbalzi, mostrando enormi progressi offensivi, contribuendo così a riportare Orlando tra le prime squadre della Eastern Conference.
Leader indiscusso dei Magic, è considerato da molti fan ed esperti l'erede naturale diShaquille O'Neal.[senza fonte] Il 17 febbraio 2008 ha giocato il suo primo All-Star Game come titolare scelto dai tifosi e non più come riserva. In questa stessa edizione dell'All-Star Game, Dwight Howard vince loSlam Dunk Contest, alla sua seconda partecipazione, sbaragliando la concorrenza del campione uscenteGerald Green grazie a una schiacciata spettacolare eseguita con indosso un vestito daSuperman (guadagnandosi così il soprannome). Soprattutto grazie al suo apporto gli Orlando Magic arrivano aiplay-off con la testa di serie nº 3 nellaEastern Conference (Dwight Howard conclude la regular season 2007-08 con unadoppia doppia di media: 20,7 punti e 14,2 rimbalzi) e vincono anche agevolmente la prima fase contro iToronto Raptors. Durante questa serie Dwight diventa il primo giocatore da quasi 40 anni a realizzare due20+20 consecutivi ai play-off (Nate Thurmond l'ultimo nel 1969), e nel resto della serie ne realizza anche un terzo. Tuttavia Howard e i suoi compagni devono arrendersi aiDetroit Pistons nelle semifinali di Conference.Nella stagione 2008-09 guida la lega in rimbalzi e stoppate, il quinto giocatore di sempre a riuscirci, e conquista il titolo diDifensore dell'anno (nessuno lo aveva fatto a soli 24 anni).[4]Durante questa stagione, Howard guida i suoiOrlando Magic ai playoff, sempre con la testa di serie nº 3, battendo in ordinePhiladelphia Sixers (6 gare);Boston Celtics (7 gare) e iCleveland Cavaliers diLeBron James in sei gare, portando così la sua squadra alle finali NBA (la loro prima finale dal 1995) contro iLos Angeles Lakers (poi persa in cinque gare). Durante la serie contro i Cavaliers, nella decisiva gara-6, realizza una prestazione da 40 punti (career high) e 14 rimbalzi. Nella stagione successiva Howard continua a essere il miglior centro della Lega, riconfermandosi come il miglior stoppatore e il miglior rimbalzista, e facendo registrare anche la più alta media realizzativa, pur calando leggermente nei punti segnati. Al termine della regular season, dove i Magic fanno registrare il secondo miglior record della NBA, conquista il suo secondo premio consecutivo come miglior difensore.[5]Ai play-off i Magic stavolta si fermano in finale di Conference contro i Celtics vincitori in sei gare dopo aver battuto sia gliCharlotte Bobcats sia gliAtlanta Hawks in quattro gare.Nonostante sia attualmente considerato uno dei migliori centri della NBA, Howard però subisce anche alcune critiche, in special modo riguardo alla mancanza di un affidabile tiro dalla media distanza e alla scarsa varietà nei movimenti spalle a canestro: decide allora di affidarsi a un vero esperto del settore, il grande ex-centro dei RocketsHakeem Olajuwon, con cui si allena nell'estate 2010.[6] Olajuwon è convinto che Howard sia già il miglior centro NBA, ma nonostante questo possa ancora migliorare molto.[7]Nella stagione 2010-11 Howard guida i Magic in punti segnati (22,8), rimbalzi (14,1), stoppate (2,4) e percentuale di tiro dal campo (59,3%) e diventa il primo giocatore della storia NBA a vincere il premio di Miglior difensore dell'anno per la terza volta consecutiva. Alla fine della stagione regolare Orlando ha la testa di serie n. 4 nella Eastern Conference con un record di 52 vinte e 30 perse. Nei Playoffs incontrano gli Atlanta Hawks che eliminano Orlando in sei gare nonostante 6 doppie doppie consecutive da parte del centro dei Magic.Viene inserito nel quintetto base dellaNBA Eastern Conference per l'edizione 2012 dell'NBA All-Star Game. Il 20 aprile2012 si sottopone a un'operazione alla schiena per un'ernia al disco, compromettendo così la sua partecipazione aplay-off e alleolimpiadi. Lascia gli Orlando Magic con 11.435 punti realizzati (18,41 di media) in 621 gare.
Dopo mesi di voci e trattative, il 10 agosto 2012 iMagic accontentano il desiderio di cambiare squadra di Howard, cedendolo aiLos Angeles Lakers in un giro a 4 squadre che include anche iPhiladelphia 76ers e iDenver Nuggets. Howard arriva ai Lakers convinto che la nuova squadra sia una da titolo, sicché il quintetto base era composto daSteve Nash,Kobe Bryant,Metta World Peace,Pau Gasol e lui. Purtroppo la strada si rivela in salita e dopo anche un cambio d'allenatore (daMike Brown aMike D'Antoni) alla fine la franchigia californiana si qualifica settima.[8] Howard vince il titolo di miglior rimbalzistaNBA, concludendo con 12,4 rimbalzi a cui vanno aggiunti i 17,1 punti e le 2,4 stoppate di media. AiPlayoffs i Lakers, privi diKobe Bryant infortunato, escono al primo turno eliminati facilmente dagliSpurs (poi finalisti) per 4-0, con Howard che viene espulso in gara-4.[8]
Il 5 luglio 2013, dopo aver valutato le offerte deiLakers, deiDallas Mavericks, degliAtlanta Hawks e degliHouston Rockets, sceglie di accettare quella di questi ultimi lasciando così la franchigia gialloviola dopo un solo anno. Qualche giorno dopo firma con la squadratexana un contratto quadriennale da 88 milioni di dollari[9]. AHouston trova un'altra stellaNBA comeJames Harden, con cui forma sulla carta una delle coppie più forti della lega. Chiude la sua prima stagione inTexas con 18,3 punti e 12,2 rimbalzi di media, venendo anche eletto nell'All-NBA Second Team. Aiplay-off chiude con 26 punti e 13,7 rimbalzi di media, ma iRockets vengono eliminati sorprendentemente al primo turno daiPortland Trail Blazers in 5 gare.
Dopo aver giocato 10 delle prime 11 partite dellastagione 2014-15, è costretto a saltare le successive 11 partite a causa di un infortunio al ginocchio destro per poi tornare in campo il 13 dicembre contro iDenver Nuggets, raggiungendo anche 10.000 rimbalzi in carriera. Il 31 gennaio 2014, tuttavia, è stato nuovamente costretto a fermarsi per i suoi problemi al ginocchio, rimanendo fermo per circa due mesi e saltando 26 partite. Il 25 marzo torna in campo contro iNew Orleans Pelicans, giocando per 17 minuti e realizzando 4 punti e 7 rimbalzi. Nel corso della stagione ha disputato solo 41 partite a causa dei suoi problemi fisici. Nonostante ciò iRockets hanno ottenuto il loro primo titolo di divisione dopo 20 anni e sono arrivati fino alle finali di conference, dove sono stati sconfitti per 4-1 daiGolden State Warriors poi campioniNBA.
Il 4 novembre 2015 ha realizzato 23 punti e 5 rimbalzi contro gliOrlando Magic; in questa partita, grazie al suo 10/10 al tiro, è diventato il primo giocatore deiRockets a realizzare almeno 10 tiri senza errori da quandoYao Ming fece 12/12 nel 2009. Il 26 dicembre ha raggiunto il traguardo dei 15.000 punti nel corso della sconfitta contro iNew Orleans Pelicans. Il 18 gennaio 2016, nel corso della sconfitta ai tempi supplementari contro iLos Angeles Clippers, ha realizzato 36 punti e 26 rimbalzi, chiudendo con la sua decimadoppia doppia consecutiva (la più lunga nella lega in quel momento) e realizzando la sua striscia più lunga dopo quella di 14 partite nellastagione 2012-13. Nel corso della stagione iRockets ottengono una serie di risultati deludenti, che costano il licenziamento all'allenatoreKevin McHale; lo stesso Howard viene accusato di essere uno delle principali cause della crisi della franchigiatexana a causa delle sue prestazioni molto al di sotto di quanto mostrato negli anni precedenti. Alla fine della stagione regolare iRockets si qualificano aiplay-off in ottava posizione, ma vengono eliminati al primo turno per 4-1 daiGolden State Warriors. Il 22 giugno2016 decide di non esercitare la sua opzione da 23 milioni di dollari per la stagione successiva, diventando cosìfree agent.
Dwight Howard in azione con la canotta degliHawks nel 2016.
Il 2 luglio 2016 firma un contratto triennale da 70,5 milioni di dollari con gliAtlanta Hawks, facendo così ritorno nella sua città natale.[10] In seguito al ritiro diTim Duncan è diventato il giocatore in attività con più rimbalzi (12.089) e stoppate (1.916). Con gliHawks nelle prime battute dellastagione 2016-2017 Howard disputa delle ottime prestazioni, formando conPaul Millsap una delle migliori coppie di lunghi della lega.[11] La sua stagione ad Atlanta è nel complesso positiva con una doppia doppia di media da 16,6 punti e 12,5 rimbalzi.
Il 20 giugno 2017 viene ceduto insieme alla 31ª scelta aldraft 2017 agliCharlotte Hornets in cambio diMarco Belinelli,Miles Plumlee e la 41ª scelta aldraft 2017.[12] Dopo le prime quattro partite stagionali è diventato il primo giocatore degliHornets dopoEmeka Okafor a disputare quattro partite consecutive con almeno 15 rimbalzi. Il 15 marzo 2018 ha realizzato un season-high di 33 punti nella vittoria contro gliAtlanta Hawks. Il 21 marzo realizza 32 punti e 30 rimbalzi nella vittoria contro iBrooklyn Nets, diventando l'ottavo giocatore nella storia dell'NBA a realizzare un 30-30. Ha chiuso la stagione con 53doppie doppie, diventando il terzo giocatore dopoWilt Chamberlain eKareem Abdul-Jabbar a detenere record stagionali con due squadre diverse. È inoltre diventato uno dei sei giocatori ad aver mantenuto unadoppia doppia di media in ognuna delle loro prime 13 stagioni inNBA.
Il 6 luglio 2018 viene ceduto aiBrooklyn Nets in cambio diTimofej Mozgov, due seconde scelte aldraft e un compenso in denaro, ma viene tagliato immediatamente. Il 12 luglio firma un contratto annuale con opzione per il secondo con iWashington Wizards. È stato però costretto a saltare tutto il precampionato e le prime sette partite stagionali a causa di un infortunio alla schiena. Il 3 novembre 2018 fa il suo debutto con i Wizards, segnando 20 punti nella partita persa con gliOklahoma City Thunder. Il 17 novembre successivo segna 25 punti nella sconfitta contro iBrooklyn Nets. Due giorni dopo, nella sconfitta coiPortland Trail Blazers, Howard si infortuna di nuovo, venendo costretto a terminare la stagione anzitempo. Nelle nove partite disputate aWashington ha registrato 12,8 punti, 9,2 rimbalzi e 0,4 assist a partita. Il 18 aprile2019 esercita l'opzione per rinnovare il suo contratto con iWizards.
Il 5 luglio 2019 viene ceduto aiMemphis Grizzlies in cambio diC.J. Miles; non rientrando però nei piani della franchigia delTennessee, viene tagliato il successivo 24 agosto. Due giorni dopo firma un contratto annuale non garantito al minimo salariale con iLos Angeles Lakers, facendo così ritorno alla squadra gialloviola dopo sei anni.Il 12 ottobre 2020 con la vittoria a gara 6 delleFinals (totale 4-2) contro iMiami Heat si laurea per la prima volta in carriera campione NBA.
Durante l'offseason entra infree agency e firma successivamente per iPhiladelphia 76ers per 2,6 milioni di dollari. Stranisce questa scelta dopo che quest'ultimo aveva poco prima pubblicato untweet dopo annunciava che sarebbe rimasto a L.A, rimosso prontamente poco prima dell'annuncio della nuova firma.
Non essendovi l'intenzione di rinnovare il contratto con iPhiladelphia 76ers e, in seguito, entrando infree agency, ritorna nuovamente aiLos Angeles Lakers, siglando il secondo ritorno nella franchigia giallo-viola, dopo la vincente stagione2019-2020.[13]
Dopo il suo secondo anno ai Lakers, non rifirmerà durante la free-agency ma abbandonerà l'NBA per trasferirsi a Taiwan in T1 league ai Taiwan Beer Leopards (ai tempi Tayouan Leopards).
Record di tiri liberi tentati in una partita (39)[15]
Il 24 gennaio 2012 diventa il miglior marcatore di sempre degli Orlando Magic, mettendo a referto (contro gliIndiana Pacers) 14 punti e salendo a quota 10657 totali in carriera[16]