Tradizionalmente, i giocatori del Dundee United hanno ilsoprannomeThe Terrors[1] mentre i tifosi sono noti comeThe Arabs,[2] anche se in questi ultimi anni ormai il secondo nome stia iniziando ad essere usato dai mezzi di comunicazione per indicare la squadra stessa.The Tangerines (oTangerine Terrors) è un altro termine utilizzato occasionalmente per indicare il club.
Tra i trofei nazionali, il Dundee United conta uncampionato, dueCoppe di Scozia e dueCoppe di Lega. Nelle competizioni europee è la quarta squadra scozzese per esperienza, avendo giocato 104 partite (sei in meno rispetto all'Aberdeen) in oltre 22 stagioni di presenza.[3]
Ispirata dall'esempio dell'Hibernian diEdimburgo, la comunità irlandese diDundee fondò una squadra di calcio nel 1909, seguendo l'esempio deiDundee Harp. Originariamente chiamatoDundee Hibernian, il club prese in gestione il Clepington Park (rinominato poiTannadice Park) daiDundee Wanderers e giocò la prima partita il 18 agosto 1909 proprio contro l'Hibernian, pareggiando per 1-1. L'anno successivo la squadra si affiliò allaScottish Football League. Il club fu salvato dal fallimento nell'ottobre del 1923 da un gruppo di imprenditori diDundee. Si decise di cambiare il nome della squadra in Dundee United per attrarre maggiore interesse; fu considerato anche il nomeDundee City, ma vi furono proteste da parte dei rivali acerrimi delDundee FC.[4]
Il Dundee United vinse la Division Two nel 1924-25 e nella stagione seguente esordì in Division One, nel quale restò per due stagioni. Rivinse altre due volte il titolo di Second Division[4], facendo la spola tra le due serie fino al 1932, poi per molti anni il club navigò nel bassifondi della Scottish league, competendo per raggiungere la massima serie solo per quattro stagioni, fino all'arrivo in panchina diJerry Kerr nel 1959. Kerr riportò lo United nella massima serie dopo 28 anni di assenza alla prima stagione in panchina, grazie al secondo posto raggiunto in Second Division. Fra i giocatori dell'epoca si ricordanoDennis Gillespie eJim Irvine, i difensoriDoug Smith eRon Yeats (che divenne capitano nelLiverpool neglianni 1960).
Gli anni sessanta furono segnati da alcuni giocatori di rilievo provenienti dallaScandinavia:Örjan Persson,Finn Seemann,Lennart Wing,Finn Døssing eMogens Berg.[5] Questi giocatori contribuirono anche al raggiungimento per la prima volta delle competizioni europee: il Dundee United partecipò allaCoppa delle Fiere 1966-1967 ed eliminò persino ilBarcellona detentore della coppa; fu la prima squadra scozzese a trionfare inSpagna con il 2-1 contro i catalani il 25 agosto. In seguito venne eliminato dallaJuventus, nel turno successivo.
Nell'inverno 1962 Kerr, involontariamente, contribuì alla nascita di uno dei soprannomi del club,The Arabs, poiché per evitare un ennesimo rinvio di una partita contro loStirling Albion a causa del campo ghiacciato: l'allenatore si fece prestare dei cannelli bruciatori per il catrame per sciogliere il ghiaccio, rovinando però il manto erboso che fu sistemato con della sabbia. Il club si impose per 3-0, dando così origine ad uno dei soprannomi del Dundee Utd.[6]
Nell'estate 1967 il club guidato da Kerr disputò il campionato nordamericano organizzato dallaUnited Soccer Association: accadde infatti che tale campionato fu disputato da formazionieuropee esudamericane per conto dellefranchigie ufficialmente iscritte al campionato, che per ragioni di tempo non avevano potuto allestire le proprie squadre. Il Dundee United rappresentò ilDallas Tornado, che concluse la Western Division, con 3 vittorie, 3 pareggi e 6 sconfitte, al sesto ed ultimo posto. La finale vide iWashington Whips, rappresentati dall'Aberdeen, cedere aiLos Angeles Wolves, rappresentati daiWolverhampton.[7] Jerry Kerr preparò la strada a un'altra fase felice per la squadra, con l'arrivo di Jim McLean.
Jim McLean, che era allenatore delDundee Football Club, prese il posto di Jerry Kerr nel1971, segnando l'era più vincente della storia del club. Quando arrivò al Dundee United, la squadra aveva in bacheca meno trofei dei rivali cittadini del City (allora contava solo due campionati di Second Division). McLean portò il Dundee United alla sua prima finale diScottish Cup nella stagione 1973-74, persa contro il Celtic. Raggiunse anche un terzo posto inScottish Premier Division nel 1977-78 e ancora nel 1978-79, presagio dei successi futuri; il primo di questi fu laScottish League Cup della stagione 1979-80, vinta contro l'Aberdeen, con un bis l'anno dopo contro i concittadini delDundee (il Dundee United vinse 3-0 entrambe le finali). Chiave del successo di McLean era l'uso dei giovani, formula che funzionò per i successivi due decenni.[8]
McLean sbeffeggiato dai giocatori romanisti al termine della semifinale di ritorno della Coppa dei Campioni 1983-1984
Nella seguenteCoppa dei Campioni, la sua prima in assoluto, il Dundee United giunse fino alla semifinale, dove fu battuto dallaRoma. Dopo aver vinto l'andata per 2-0, il Dundee United perse in trasferta per 3-0. In riferimento a quest'ultima partita di semifinale dellaCoppa dei Campioni 1983-1984, l'arbitroMichel Vautrot venne coinvolto (assieme all'arbitro italianoPaolo Bergamo) nel caso di corruzione e compravendita della partita.[9] Successivamente sia Vautrot cheDino Viola, allora presidente dellaRoma, furono scagionati dall'accusa di corruzione per sopravvenuta prescrizione. La Corte Federale specificò però di "aver riscontrato un comportamento gravemente censurabile messo in opera dall'ing. Viola", e di non poter quindi "dichiarare caduta l'incolpazione contestata ai signori Landini e Viola in merito al passaggio della somma di 100 milioni"[10]. Nel marzo del 2011 Riccardo Viola, figlio dell'allora Presidente della RomaDino Viola, ha confermato in un'intervista televisiva che fu organizzata una cena con l'arbitro pochi giorni prima della gara in cui vennero consegnati 100 milioni di lire ad un intermediario che avrebbe consegnato i soldi all'arbitro stesso.
L'apice in campo europeo fu raggiunto con laCoppa UEFA 1986-1987, quando il Dundee United divenne la prima squadra diScozia ad arrivare in finale[8], dopo aver ritrovato e sconfitto nei quarti di finale, sia all'andata che al ritorno, il Barcellona, questa volta allenato daTerry Venables e che annoverava tra le proprie file l'ingleseGary Lineker, il galleseMark Hughes e lo scozzeseSteve Archibald. Il Dundee United rimane ancora oggi l'unica squadra britannica ad aver mantenuto tale imbattibilità con i catalani, con quattro vittorie in quattro incontri.[11] Nonostante la sconfitta infinale contro ilGöteborg, laFIFA premiò la squadra con l'appena nato trofeo delFair Play Award, per il comportamento tenuto dai propri tifosi durante tutto il torneo.[12]
Durante questi anni, il Dundee United e l'Aberdeen ruppero l'ormai consolidato strapotere da parte dell'Old Firm nel calcio scozzese, e i due club divennero noti alla stampa come ilNew Firm.[13] Dato che il Dundee F.C. non era in auge allora, l'attenzione era maggiore in occasione del New Firmderby. Dopo 22 anni di onorata carriera alla panchina del Dundee United, McLean decise di lasciare il proprio posto e di assumere il ruolo di presidente.
L'erede di McLean come allenatore fu il primo europeo del continente, lo jugoslavoIvan Golac. Avendo ereditato una delle squadre con il maggior numero di giovani talenti, decise di vendere anche alcuni pezzi grossi comeDuncan Ferguson aiRangers per la cifra di 4 milioni disterline, facendo segnare il nuovo record per la vendita di un giocatore verso un club delRegno Unito.[14] Secondo una fonte,[15] il Dundee United aveva già ricevuto offerte di cifre sui £3 milioni da parte di squadre comeBayern Monaco,Leeds United eChelsea, prima della vendita ai Rangers. Nel primo anno di gestione Golac, conquistò laScottish Cup aTannadice Park per la prima volta nel1994, dopo sei finali perse. Il Dundee United batté i Rangers per 1-0 con rete diCraig Brewster da posizione ravvicinata. Dopo ciò, la fortuna cominciò a mancare alla squadra, che nonostante il buon gioco, dopo molte sconfitte, fu retrocessa in First Division all'ultima giornata, con una sconfitta contro il Celtic per 1-0. L'anno successivo fu nuovamente promosso in Premier Division e la stagione del ritorno in massima serie si concluse col terzo posto, cogliendo un posto valido per l'Europa: nellaCoppa UEFA 1997-1998 eliminò al primo turno gli andorrani delPrincipat col punteggio di 17-0 complessivo, ma uscì al turno successivo contro ilTrabzonspor.
Negli anni duemila, dopo due finali di coppe nazionali perse, il Dundee United disputò la sua migliore stagione nel2009-2010, quando arrivò terzo in campionato e vinse la sua secondaScottish Cup, vincendo contro ilRoss County per 3-0. Dopo altre stagioni da medio-alta classifica, nellaScottish Premiership 2015-2016 è arrivato ultimo e retrocesso.
InScottish Championship si è classificato al terzo posto sia nelcampionato 2016-17 sia nel2017-18, senza riuscire a vincere i play-off validi per la promozione. InChampionship 2018-19 si classifica secondo, dopo un'intera stagione in lotta conRoss County (primo) eAyr United (quarto, ma capolista per diverse giornate) per le posizioni di vertice; ma ancora una volta perde i play-off, in finale contro ilSt. Mirren, undicesimo in Premiership.
Nelcampionato 2019-20 il Dundee United parte da favorito e distanzia gli avversari fin dalle prime giornate, raggiungendo un vantaggio massimo di oltre 15 punti sull'Inverness, diretto inseguitore. L'interruzione della Championship per lapandemia di COVID-19 cristallizza la classifica e sancisce il ritorno in massima serie dopo quattro anni.
InPremiership 2020-21 il Dundee United trascorre molte giornate tra il quinto e il sesto posto, ma al momento dello split è settimo e passa nella seconda metà di classifica, dove conclude in nona posizione. InScottish Cup arriva fino in semifinale, persa contro l'Hibernian. L'anno successivo, inPremiership si classifica al quarto posto, a lungo conteso con Motherwell e Hibernian, che vale l'accesso allaConference League.
Nellastagione 2022-23, iniziata con l'eliminazione dalla Conference League contro l'AZ Alkmaar, arranca a fondo classifica, alternando vittorie pesanti e serie di sconfitte consecutive. Ancora in corsa per la permanenza in Premiership alla fine della stagione regolare, nello split perde tutte le cinque partite e retrocede con l'ultimo posto. InChampionship riparte con un buon andamento e, una volta distanziato ilRaith Rovers nella seconda metà di campionato, va a vincere il torneo con due giornate di anticipo riconquistando un posto in massima serie.
InPremiership 2024-25 si mantiene sempre nella metà superiore della classifica, in lotta contro l'Aberdeen per il terzo posto. Al termine della stagione regolare entrambi sono scavalcati dall'Hibernian, e il Dundee United si assicura il quarto posto all'ultima giornata vincendo lo scontro diretto nel derby delNew Firm.
L'origine della maglia attuale è questa: il coloremandarino fu utilizzato per la prima volta quando il club giocò con il nome diDallas Tornado nel torneo dellaUnited Soccer Association dell'anno1967, alla quale erano stati invitati dopo la loro prima apparizione nelle competizioni europee, suscitando molto scalpore nel mondo calcistico e attirando su di loro l'attenzione dei media.[16] Dopo le pressioni della moglie dell'allora manager Jerry Kerr, tale colore fu adottato come colore sociale nella stagione del1969, per dare al club un aspetto più giovane e moderno. Il nuovo colore apparì per la prima volta in un'amichevole estiva contro gli inglesi dell'Everton nell'agosto di quell'anno.
Originariamente fondata comeDundee Hibernian, seguì l'esempio di molte squadre dello stesso periodo, adottando i tradizionali coloriirlandesi: maglie verdi e pantaloncini bianchi. Da quando la denominazione passò aDundee United nel1923, i colori cambiarono e divennero maglie bianche con pantaloncini neri, così da prendere le distanze dalle loro origini irlandesi. Questi colori resistettero in varie forme fino al1969, a volte utilizzando semplici camicie, ma altre volte utilizzando lo stile deiCeltic con i grandi cerchi, o talvolta come iQueen's Park con stretti cerchi o ancora con il motivo a "V" dell'Airdrie.
L'attuale stemma fu creato nel1993, e presenta il vecchio leone rampante circondato da un nuovo logo circolare che presenta i colori della squadra.[17] Precedentemente, il leone era semplicemente rappresentato in uno scudo. Sebbene questa versione "classica" fosse stata creata verso il1956, non apparve mai sulle maglie dei giocatori prima della stagione del1983. Dal1959, furono indossati dai giocatori vari stemmi, talvolta comprendenti la siglaDUFC, spesso su un logo cerchiato.
Logo utilizzato dalla stagione 1993-1994 alla stagione 2021-2022
Vista del Tannadice Park durante Dundee United - Hamilton Accies.
Per tutta la storia del Dundee United lo stadio è stato ilTannadice Park, situato inTannadice Street nel quartiere di Clepington. A meno di 200 metri di distanza si trova invece lo stadio diDens Park, casa dei "rivali" delDundee F.C.; i due stadi sono i più vicini dell'interoRegno Unito.[18]
Il club ha sempre giocato in questo stadio, ad eccezione di un solo match. Si tratta della finale diScottish League Cup giocata contro iRangers nel marzo1947: a causa della neve che aveva reso il Tannadice impraticabile, la partita venne giocata dall'altra parte della strada a Dens Park.
La relativa età e la vicinanza dei due stadi ha da sempre impedito ai due club di potersi spostare in un nuovo stadio, già più volte discusso, dove avrebbero giocato entrambe le squadre. La proposta più recente e interessante per il nuovo stadio era arrivata dopo l'offerta da parte dellaScozia di poter ospitare gliEuropei 2008,[19] con numerosi club favorevoli alla costruzione di nuovi stadi,[20] con un progetto pronto per il trasferimento aCaird Park.[21] Fu richiesta una dispensa speciale per la proposta,[22] poiché laSPL aveva vietato la norma dello stadio comune. A seguito della bocciatura della Scozia, il piano per il momento venne accantonato,[23] sebbene il progetto si sia risollevato nel giugno2008, a seguito dei dubbi sulla possibilità di ospitare ilEuropeo da parte dell'Ucraina perEuro 2012, con laSFA pronta ad offrirsi come alternativa.[24]
La prima sponsorizzazione del Dundee United si ebbe nella stagione1985-86, quando il futuro presidenteEddie Thompson sponsorizzò per due anni la squadra con la sua catena di negozi VG. Seguirono sei anni di sponsorizzazione da parte dellaBelhaven Brewery, alla quale seguì la stagione 1993-94, senza alcun sponsor. LaRover iniziò i suoi due anni di sponsorizzazione proprio prima della finale 1994 diScottish Cup, finendo la stagione 1995-96. Seguì laTelewest, con sei anni di accordo, fino alla promozione della Eddie Thompson'sMorning, Noon and Night iniziata nell'anno2002. Questa intesa finì nel2006, quando l'Anglian Home Improvements firmò per due anni con un'opzione per il terzo. Allo stesso tempo, la Ole International divenne il primo sponsor tecnico. LaJD Sports'Carbrini è lo sponsor tecnico a partire dalla stagione 2008-09 e sponsor ufficiale nel 2009-10 mentre la fornitura tecnica è dellaNike.
Esistono molte ipotesi sull'origine del soprannome diArabs. Quella più popolare vuole che tale nome sia stato creato durante il rigido inverno a cavallo fra il1962 e il1963. Il tempo fu così cattivo, con copiose nevicate e gelate continue, che fra dicembre e marzo il Dundee United poté giocare solo tre volte. Una di queste sfide, valida per laScottish Cup, fu giocata contro gliAlbion Rovers, e per permettere che la partita potesse essere disputata, la società noleggiò persino un bruciatore dicatrame industriale per sciogliere i centimetri di ghiaccio e neve dal campo. Oltre tutto, fu necessario togliere anche l'erba. Furono chiamati successivamente alcuni camion carichi di sabbia per coprire la superficie di gioco. Lo United adattò il campo alle proprie esigenze e trionfò 3-0, con alcuni osservatori che avevano preso i giocatori perarabi, data la presenza di sabbia.[2] I fans, comunque, utilizzavano allora questo nome per indicarsi. Il termine tornò in auge agli inizi degli anni 1990, attraverso le pagine delfanzine ufficiale del Dundee United, ilThe Final Hurdle, con i supporter della squadra che dichiararono:Proud To Be An Arab (Orgoglioso di essere "Arabo"). Il cantanteDeacon Blue e il musicista tifosoRicky Ross hanno scritto una canzone proprio su questo argomento.[29] Da allora sempre nei negozi di souvenir del Dundee United sono disponibili dellekefiah con i colori tipici arancione e nero. Da allora in poi il nome è ufficialmente legato a quello del Dundee United.
La vecchiaDundee United Supporters Association (DUSA) oggi è nota comeFederation of Dundee United Supporters' Clubs, e nel frattempo il 1º febbraio2003, laDundee United Supporters Society - ArabTRUST - fu ufficialmente lanciata,[30] e dopo il regolare acquisto di azioni e dopo gli investimenti nel club, l'ArabTRUST non solo deteneva la più grande partecipazione azionaria dietro la famiglia Thompson, ma inoltre è stato concesso un ruolo direttivo nel club nei primi mesi del2004.[31] Tutto ormai fra i tifosi ha a che fare con il nomeArabs: la newsletter ufficiale settimanale della squadra è l'ArabNeWS, e il sito del club ha unArabFORUM. Numerose tifoserie hanno il termineArab nel proprio nome. Anche i media sportivi si riferiscono alla squadra con il nome diThe Arabs, sebbene il sito ufficiale indichi questo nome per i tifosi, mentre per la squadra il nome èThe Terrors.[2]
Nella stagione2005-06, il Tannadice Park ha ospitato mediamente 8 197 tifosi,[32] sesto dato nella SPL.
I tifosi del Dundee United furono premiati con l'appena natoFIFA Fair Play Award per la loro grande sportività dopo la sconfitta in finale diCoppa UEFA contro ilGöteborg nel1987.
La rivalità più sentita è con l'Aberdeen, contro cui il Dundee United disputa ilNew Firm, derby che ha vissuto il suo periodo d'oro negli anni '80, quando entrambe le squadre vinsero gran parte dei loro trofei.
Altra nota rivalità è quella coi concittadini delDundee, che prende forma nelDerby diDundee, più datato ma meno ricorrente rispetto al New Firm. Il primo incontro tra le due squadre risale al1925, mentre l'ultimo si è disputato il 16 marzo2025. In totale sono stati giocati 178 derby, con 82 vittorie del Dundee United, 51 vittorie del Dundee e 45 pareggi.
Un'ulteriore rivalità, a livello regionale, è colSt. Johnstone, contro cui disputa ilTayside Derby, dal nome dellacontea a cui appartengono le città diPerth e diDundee.