Dugenta (Rocenti incampano[4]) è uncomune italiano di 2 654 abitanti[1] dellaprovincia di Benevento inCampania
Il territorio comunale di Dugenta, adagiato lungo la valle delfiume Volturno, è circondato dalle colline diMelizzano,Frasso Telesino,Sant'Agata de' Goti eLimatola.
Fa parte della Regione Agraria n. 4 - Colline del Calore Irpino inferiore.
Ha un'escursione altimetrica di 203 ms.l.m., con una minima di 27 e una massima di 230 ms.l.m.
Il centro abitato sorge lungo cinque arterie divergenti, assumendo una struttura tentacolare; tuttavia la rete viaria di accesso è costituita essenzialmente dalle strada SSVFondo Valle Isclero, dalla exSS 265 dei Ponti della Valle e dalla exSS 87 Sannitica (Napoli-Campobasso).
Dugenta venne citata per la prima volta nell'823 d.C.[5]
NelXIII secolo fu donata daCarlo I d'Angiò a Guglielmo di Belmonte dopo essere stata valutata poco più di quarantadueonce.
Nel primo cedolario redatto dagliAngioini risultavano ventitré famiglie proprietarie tassate.[5]
Dai Belmonte passò prima a Rofredo Gaetani, fratello dipapa Bonifacio VIII, e poi ai Sanframondo.
Posta in una posizione strategica, nel 1439 fu teatro di una feroce battaglia fra reAlfonso I d'Aragona eJacopo Caldora. Quest'ultimo fu sconfitto.
NelXVI secolo divenne possedimento deiDi Capua, dei Monsorio, deiLoffredo e deiCossa.
Dal 1648 fu feudo del duca di Guisa e nel 1734 vi passòCarlo III di Borbone, nella sua avanzata alla conquista delRegno di Napoli.
Nel 1810 fu aggregata al comune diMelizzano.
Nel 1859 vi fu un primo tentativo di conquistare l'autonomia comunale. Fu infatti presentata all'Intendenza diTerra di Lavoro una richiesta firmata da ventotto proprietari terrieri al fine di "emanciparsi" dal comune di Melizzano. Questa richiesta non ebbe buon fine.[6]
Nel 1860 vi arrivò l'esercito borbonico, comandato dal generaleVon Mechel, per affrontare l'esercito piemontese nellabattaglia del Volturno.
Nel 1949 fu presentata una nuova richiesta per ottenere l'erezione di Dugenta a comune autonomo. La richiesta, firmata da settecentocinquanta cittadini, fu inoltrata alMinistero dell'Interno. In questo documento si legge che "i sottoscritti elettori e contribuenti della Frazione Dugenta del Comune di Melizzano (Benevento) fanno istanza a codesto On/le Ministero per ottenere la costituzione della Frazione in Comune autonomo a norma della legge comunale e provinciale. Al riguardo fanno presente: 1) la Frazione Dugenta ha tutti i mezzi sufficienti per provvedere ai pubblici servizi; 2) la distanza dal capoluogo Melizzano è di ben 11km di sola andata, e rappresenta un gravissimo sacrifizio e disagio per i cittadini [...]6) In provincia di Benevento ed anche in altre province d'Italia esistono comuni di minore importanza della Frazione di Dugenta e con una popolazione minore della metà della Frazione stessa [...]". La richiesta si concludeva con la sottoscrizione dei cittadini di Dugenta e con il loro impegno a versare cinquecentomila lire a fondo perduto per le prime spese di impianto del nuovo comune.[7]
Dugenta divenne finalmente comune autonomo nel 1956.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 2 marzo 1993.[8]Lo stemma comunale si presentasemipartito troncato: il primo di azzurro, alla lettera maiuscola D d'oro; il secondo di rosso, a cinquespighe di grano d'oro, impugnate e legate di azzurro; il terzo d'oro, alcastello di rosso, merlato alla guelfa, munito di una torre centrale e fondato sullapianura di verde. Il gonfalone è un drappo partito di giallo e di azzurro.
- Castello normanno-svevo, fondato intorno all'anno 1000 sopra un'altura. È a pianta angolare secondo lo stile dell'architettura militare, con alte mura merlate e cortile interno. Nel 1648 vi fu rinchiuso ilduca di Guisa catturato mentre fuggiva daNapoli.
- Chiesa arcipretale di Sant'Andrea Apostolo, recentemente restaurata con lesene laterali al portale e affreschi. Il campanile in tufo è di epoca posteriore. Fu consacrata intorno al 1112 dalpapa Pasquale II. Nel 1160 accolse ilpapa Alessandro II che si recava aBenevento.
- Cappella di Santa Maria in Pesole, cappella rurale, non aveva rendita e la messa si celebrava a spese deimassari. Conserva la preziosa statua in legno diSanta Maria in Pensilis, recentemente restaurata.
- Chiesa di San Nicola -frazione nel passato cappella di San Nicola ad Orcula. Chiesetta a pianta esagonale avente una porta in legno con rilievi in bronzo raffiguranti episodi biblici.
Abitanti censiti[9]
Ha unasuperficie agricola utilizzata di 5 537,37 ettari (2000).[10]
Si estende in una vasta piana ed è delimitata dalle dolci colline della contradaTore coltivate a vigneto.
Il paese è a vocazione prettamente agricola.
Vi si producono i viniSannio Falanghina eAglianico, olio, mele annurche, mozzarelle D.O.P.
Fa parte dell'Associazione Nazionale Città del Vino.
Sindaci di Dugenta:
1993 - 1997 Clemente di Cerbo
1997 - 2001 Clemente di Cerbo
2001 - 2006 Miguel Viscusi
2006 - 2011 Ada Renzi
2011 - 2016 Ada Renzi
2016 - a oggi Clemente di Cerbo
La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Dugenta 1986 Calcio che milita nel girone Bcampano diPrima Categoria. È nata nel1986.
- ^abBilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), sudemo.istat.it,ISTAT.
- ^Classificazione sismica (XLS), surischi.protezionecivile.gov.it.
- ^Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), inLegge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A,Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151.URL consultato il 25 aprile 2012(archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV.,Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 255,ISBN 88-11-30500-4.
- ^abMarrocco, p. 56.
- ^Gisondi, p. 3.
- ^Gisondi, p. 8.
- ^Dugenta, suArchivio Centrale dello Stato.URL consultato il 26 settembre 2023.
- ^Statistiche I.Stat -ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^Fonte:Camera di Commercio di Benevento,Dati e cifre, maggio 2007.
- AA.VV.,L'Italia: Campania, Milano, Touring Club Italiano, 2005.
- Antonio Gisondi,Il lungo Risorgimento di Dugenta, Benevento, Associazione "Terre dei Gambacorta", 2011.
- Dante B. Marrocco,Guida del Medio Volturno, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1986.