Rara immagine della personificazione della Duat, in alto capovolta, dalsarcofago diSeti I alBritish MuseumIlBa e l'Ombra di Neferoubenef lasciano l'ultima dimora
La rappresentazione pittorica della Duat, una stella spesso inscritta in uncerchio, porta ad ipotizzare che in un primo tempo l'oltretomba fosse considerato posizionato nelcielo e solo con la codificazione del mito diOsiride, dettoSignore della Duat, l'oltretomba diventa una località posta sulla terra.
Dellapersonificazione della Duat, ossia della sua rappresentazione attraverso unadivinità, possediamo pochissime immagini.
Gli Egizi credevano che l'anima fosse composta in più parti tra cui ilKa, che dopo la morte rimaneva presso il defunto e ilBa, che poteva avere accesso alla Duat. IlBa viene raffigurato come una testa umana azzurra, oppure come un uccello, laCiconia nigra, con volto umano e la sua caratteristica era quella di permettere al defunto di muoversi ovunque e di assumere qualsiasi forma egli desiderasse[1].
Mario Tosi,Dizionario enciclopedico delle divinità dell'antico Egitto, Torino, ANANKE, 2004,ISBN88-7325-064-5.
Silvia Zago,A Journey through the Beyond: The Development of The Concept of Duat and Related Cosmological Notions in Egyptian Funerary Literature, Atlanta, Lockwood Press, 2022,ISBN978-1-948488-53-2.