Movatterモバイル変換


[0]ホーム

URL:


Vai al contenuto
WikipediaL'enciclopedia libera
Ricerca

Druso maggiore

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nerone Claudio Druso
Console dell'Impero romano
Busto di Druso maggiore esposto alMuseo archeologico e d'arte della Maremma diGrosseto
Nome originaleDecimus Claudius Drusus o
Decimus Claudius Nero (alla nascita)
Nero Claudius Drusus (da adulto)
TitoliGermanicus[1]
Nascita14 gennaio38 a.C.
Roma
Morte9 a.C.
Mogontiacum
ConiugeAntonia minore
FigliGermanico
Claudia Livilla
Claudio
DinastiaGiulio-claudia
PadreTiberio Claudio Nerone
MadreLivia Drusilla
Preturaurbana nell'11 a.C.[2]
Consolato9 a.C.[4]
Proconsolato10 a.C. inGallia Comata eGermania[3]

Nerone Claudio Druso (in latinoNero Claudius Drusus;Roma,14 gennaio38 a.C.[5]Mogontiacum,9 a.C.), nato comeDecimo Claudio Druso oDecimo Claudio Nerone (Decimus Claudius Drusus[6] oDecimus Claudius Nero[7]) e meglio conosciuto comeDruso maggiore (Drusus maior, per distinguerlo dal nipoteDruso minore), è stato unmilitare epoliticoromano, appartenente alladinastia giulio-claudia in quanto figlio della terza moglie diAugusto,Livia Drusilla.

Biografia

[modifica |modifica wikitesto]

Origini familiari e giovinezza

[modifica |modifica wikitesto]

Secondo Svetonio, Druso nacque con ilprenome diDecimus, in seguito cambiato inNero.[8] Egli nacque poco dopo il divorzio di sua madreLivia Drusilla dal padre,Tiberio Claudio Nerone, al tempo del suo matrimonio conAugusto. Così ci riferisceSvetonio a proposito della sua nascita:

«Vi fu anche chi sospettò che Druso fosse figlio adulterino del patrigno, Augusto. Poco dopo venne infatti divulgato un verso: "La gente fortunata riesce ad avere dei figli in tre mesi". [...] Augusto amò immensamente Druso da vivo, tanto da nominarlo sempre coerede insieme ai suoi figli [...] e da morto lo lodò in pubblico [...] al punto di pregare gli dèi affinché i due "cesari" fossero simili a lui.»

(Svetonio,De vita Caesarum, Claudius, 1.)

D'altro canto, la voce secondo la quale Druso sarebbe stato figlio biologico del suo patrignoAugusto fu sostenuta anche dal figlio di Druso maggiore,Claudio, una volta divenuto imperatore. Egli fu educato, insieme al fratello maggiore, il futuro imperatoreTiberio, dal nuovo sposo della madre, che secondo alcuni era anche il suo vero padre (ma moderne interpretazioni sostengono che Livia non aveva ancora incontrato Augusto quando fu concepito Druso). In una lettera di Augusto a Tiberio, il patrigno racconta di aver giocato con Druso durante una dellefestività romane:

«Mio Tiberio, noi abbiamo passato molto piacevolmente leQuinquatrie; abbiamo infatti giocato durante tutti questi giorni e abbiamo riscaldato il tavolo da gioco. Tuo fratello [Druso maggiore]ha partecipato al gioco con alte grida; alla fine, ad ogni modo, non ha perduto molto, ma dopo le perdite, a poco a poco si è rifatto oltre quanto sperava. Io invece ho perduto ventimilasesterzi, ma perché, secondo la mia abitudine, fui un giocatore estremamente generoso. Se avessi richiesto infatti quanto ho condonato a ciascuno, avrei vinto almeno cinquantamila sesterzi. Ma va bene così; la mia generosità infatti mi porterà fino alla gloria celeste.»

(SvetonioAugustus, 71.)

Matrimonio con Antonia

[modifica |modifica wikitesto]

SposòAntonia minore, figlia diMarco Antonio e diOttavia minore (sorella di Augusto) dalla quale ebbe diversi figli, ma soli tre gli sopravvissero:Germanico (15 a.C.-19), il futuro imperatoreClaudio (10 a.C.-54) eClaudia Livilla o Livia Giulia (13 a.C.-31).

Druso, uomo di sani principi morali, rimase sempre fedele alla moglie, Antonia, così come la stessa era stata con lui durante i suoi lunghi anni di assenza per le campagne militari al Nord.

Carriera politica e militare

[modifica |modifica wikitesto]

Primi successi nell'esercito

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Conquista di Rezia ed arco alpino sotto Augusto.
Processione della famiglia diAugusto sul lato sud dell'Ara Pacis; l'uomo in primo piano al centro è Druso, mentre parla conAntonia minore girata verso di lui, con il figlioGermanico in mezzo. Druso indossa l'abito militare, ilpaludamentum, in quanto nell'anno rappresentato nel fregio (13 a.C.) era in guerra sul Reno.

Il padre adottivo concesse numerosi privilegi al figliastro; nel19 a.C., ebbe la possibilità di ricoprire cariche pubbliche (cursus honorum), cinque anni prima dell'età consentita per legge.

Divenutoquestore nel16 a.C., fu uno dei più audaci realizzatori della politica militare di Augusto, combattendo controReti eVindelici a nord dei passialpini, in quella che sarà la nuovaprovincia di Rezia.

Nel15 a.C., insieme al fratelloTiberio,condusse una campagna militare contro le popolazioni deiReti, stanziati tra ilNorico e laGallia Comata,[9] eVindelici.[10] Druso aveva già in precedenza scacciato dal territorio italico i Reti, che si erano resi colpevoli di numerose scorrerie, ma Augusto decise di inviare anche Tiberio affinché la situazione fosse definitivamente risolta.[11] I due, nel tentativo di accerchiare il nemico attaccandolo su due fronti senza lasciargli vie di fuga, progettarono una grande "operazione a tenaglia" (risultata fondamentale nellesuccessive campagne germaniche del 12-9 a.C.), che misero in pratica anche grazie all'aiuto dei loro luogotenenti:[12] Tiberio mosse dallaGallia Comata (Lugdunum), passando per l'Elvezia, mentre il fratello minore daAquileia (Gallia cisalpina) e raggiuntaTridentum, divise l'esercito in due colonne. Unaprima colonna percorse lavalle dell'Adige e dell'Isarco (alla cui confluenza costruì ilPons Drusi, presso l'attualeBolzano), risalendo fino all'Inn; la seconda percorse quella che diventerà sotto l'imperatoreClaudio lavia Claudia Augusta (tracciata pertanto dal padre Druso[13]) e che attraverso laval Venosta ed ilpasso di Resia, raggiungeva anch'essa il fiume Inn. Tiberio, che avanzava da ovest, sconfisse iVindelici nei pressi diBasilea e dellago di Costanza; in quel luogo i due eserciti poterono riunirsi e prepararsi a invadere laVindelicia. Druso nel frattempo aveva sconfitto e sottomesso i popoli deiBreuni e deiGenauni.[14] L'azione congiunta permise ai due fratelli di avanzare fino alle sorgenti delDanubio, dove ottennero l'ultima e definitiva vittoria sui Vindelici.[15] Questi successi permisero ad Augusto di sottomettere le popolazioni dell'arco alpino fino al Danubio, e gli valsero una nuovaacclamazione imperatoria,[16] mentre Druso, figliastro prediletto di Augusto, per questa vittoria ottenne gliornamenta praetoria e ilrango pretorio.[17]

Campagne in Germania (12 - 9 a.C.)

[modifica |modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio:Occupazione romana della Germania sotto Augusto.

Legato inGallia Comata nel13 a.C., una volta cheAugusto abbandonò la provincia e fece ritorno aRoma, assunse ilcomando delle operazioni militari contro letribù germaniche adest del Reno,[18] che avevano in precedenza più volte invaso i territori imperiali.[19] Nel corso dei quattro anni successivi (dal12 al9 a.C.), si spinse fino all'Ems, poi alWeser e infine fino all'Elba, iniziando a costruire una prima rete di fortificazioni difensive.

Nel corso della prima campagna del12 a.C., Druso, che aveva già programmato un'invasione della Germania insieme ad Augusto (16-13 a.C.), per prima cosa respinse un'invasione diSigambri e dei loro alleatiTencteri eUsipeti, che avevano mosso contro le genti galliche di confine dellaGallia Comata.[20] Penetrò all'interno del territoriogermano, passando per l'isola deiBatavi (probabili alleati di Roma) e devastò le terre diUsipeti eSigambri. Dopo aver disceso con unaflotta ilReno in direzione delMare del Nord (grazie anche alla costruzione di un canale artificiale, lafossa Drusi[21]), si rese alleati iFrisi e penetrò nel territorio deiCauci, fino oltre l'Amisia (l'attualeEms, dove potrebbe aver costituito unavamposto per l'attracco):[22]

«... dove si trovò in pericolo quando le sue imbarcazioni si incagliarono a causa di un riflusso della marea dell'Oceano. In questa circostanza venne salvato dai Frisi, che avevano seguito la sua spedizione con un esercito terrestre, e dopo di ciò si ritirò, dal momento che ormai l'inverno era cominciato...»

(Cassio Dione, LIV, 32.2-3.)

Rientrato a Roma, venne designatopraetor urbanus per l'anno successivo,[2] la carica più prestigiosa tra i pretori, nonostante possedesse già la carica di pretore.[17]

Busto bronzeo di Druso
Mappa riassumente le campagne militari in Germania dal 12 al9 a.C.

Nell'11 a.C. Druso operò più a sud, affrontando e battendo per primi e sottomettendo il popolo degliUsipeti. Gettò, quindi, un ponte sul fiumeLupia (l'attualeLippe), che si trova di fronte aCastra Vetera (Xanten) ed invase il territorio deiSigambri, che erano però assenti poiché in lotta con i viciniCatti. Penetrato all'interno dellaGermania Magna, raggiunse prima il popolo deiMarsi e poi i confini occidentali deiCherusci sul fiumeVisurgis (l'attualeWeser).[23] E avrebbe attraversato questo fiume se on fosse stato a corto diapprovvigionamenti e non fosse sopraggiunto l'inverno. Cassio Dione aggiunge che nel suo accampamento, nei pressi del Weser, venne visto uno sciame di api, quasi che fosse un presagio negativo a non proseguire in territorio nemico.[24]

«In Germania, nell'accampamento di Druso, uno sciame di api si posò nella tenda di Ostilio Rufo, prefetto dell'accampamento: la fune tesa e la lancia che fissava la tenda ne furono avvolte. Un gran numero di Romani fu sconfitto in un'imboscata.»

(Giulio Ossequente,Libro dei prodigi, 2.81 (Paulo Fabio etQ. Aeliocons. - 11 a.C.))

Sulla strada del ritorno fu assalito infatti da una coalizione di tre popoli (Sigambri, Cherusci eSuebi),[25] presumibilmente nelle strette gole e folte foreste dei Marsi, non lontano da una località chiamataArbalo[26] (identificabile forse con l'accampamento diOberaden), e per poco non fece la fine diPublio Quintilio Varo (il cui esercito venne annientato qualche anno più tardi nellabattaglia della foresta di Teutoburgo), se non fosse stato per la sua tempra ed abilità di generale:

«i Germani, infatti, con un diversivo lo assalirono di sorpresa, e dopo averlo chiuso in un luogo stretto e profondo, per poco non lo annientarono. E lo avrebbero sbaragliato insieme a tutta la sua armata romana, se essi, nella loro infinita presunzione di averli già praticamente catturati e di dover solo compiere l'attacco finale, non lo avessero assalito in modo disordinato.»

(Cassio Dione, LIV, 33.3.)

EFloro aggiunge:

«[...] i Cherusci, i Suebi e i Sigambri, dopo aver messo in croce venti centurioni romani, avevano iniziato la guerra con questo loro atto, come se fosse un giuramento e con la speranza di vittoria talmente sicura, da aver deciso in precedenza di dividersi il bottino con un accordo tra loro. I Cherusci avevano scelto i cavalli, i Suebi l'oro e l'argento, i Sigambri i prigionieri. Ma tutto andò a rovescio. Druso infatti, risultò vittorioso, divise e vendette comebottino i cavalli, le greggi, le lorocollane e i prigionieri.»

(Floro, II, 30.25.)

Busto di Druso (Museo del Cinquantenario,Bruxelles)

E così alla fine furono i Germani a subire la sconfitta, dalla quale non si mostrarono più così coraggiosi. Al contrario si mantennero ad una distanza sufficiente dai Romani da poterli solo infastidire, rinunciando ad avvicinarsi, non potendo fermarne la marcia verso il Reno. Druso, in seguito, fece costruire duebaluardi fortificati per proteggersi da loro, uno esattamente nel punto in cui il fiumeLupia e l'Eliso si congiungono (in localitàAliso, identificabile con la modernaHaltern), l'altro nel territorio deiCatti, lungo la riva del fiume Reno (Mogontiacum).[27]

Per questi successi ricevette glionori trionfali (ovvero gliornamenta triumphalia), il diritto di entrare in Roma a cavallo, potendo esercitare il potereproconsolare alla scadenza del suo mandato dipretore. I suoi soldati, infine, lo acclamaronoImperator, come avevano fatto in precedenza col fratello, Tiberio, anche se non gli venne attribuito da Augusto, il quale al contrario poté fregiarsi più volte grazie ai due figli adottivi.[3]

Nel10 a.C. diede inizio alle operazioni contro iCatti ed altre popolazioni limitrofe, come iMattiaci[28] e iTencteri. Ne devastò, quindi, i territori, che in precedenza i Romani avevano loro assegnato, ma che trovarono disabitati poiché, come avevano fatto i Sigambri l'anno precedente, si erano ritirati nel profondo delle foreste germaniche (selva Ercinia).[29] Il quartier generale di quest'anno fu posto nellafortezza legionaria diMogontiacum (l'odiernaMagonza), collegata con altre fortificazioni di nuova costruzione come quella diRödgen. Più a nord poi fece costruire un ponte di fronte aBonna,[30] rafforzandolo con unaflotta lungo ilReno (Classis Germanica). Fece, quindi, costruire un porto, che dotò di flotta, anche aGesoriacum lungo ilcanale della Manica e di fronte allaBritannia.[28] Al termine dell'anno, Druso incontrava Augusto e Tiberio aLugdunum (Lione, luogo in cui nacque il futuro imperatoreClaudio), e rientrava con loro aRoma.[31]

Venne elettoconsole nel9 a.C.,[4] all'età di 28 anni (con 5 anni di anticipo sulcursus honorum), ma ancora una volta lasciò la città prima di assumere ufficialmente la carica. Questo stesso anno invase prima il territorio della potente tribù deiCatti, poi avanzò fino ai territori deiSuebi, tra cui troviamo le popolazioni deiMarcomanni (che in seguito a questi avvenimenti decisero di migrare inBoemia) e degliErmunduri. Si impadronì, non senza difficoltà, delle regioni percorse e sconfisse coloro che lo attaccavano, non senza aver combattuto dure battaglie. Dalla Suebia poi passò nel territorio deiCherusci e, dopo ave attraversato ilVisurgis (Weser), si spinse fino al fiume Elba, dove nessun altro romano era giunto mai prima di allora, portando devastazione in tutti i territori.[32] L'Elba per i Romani nasceva dalle montagne vandaliche (iSudeti) e sfociava con il suo ampio corso nell'Oceano settentrionale (Oceanus Germanicus). Druso tentò di attraversare il grande fiume, ma non vi riuscì e si ritirò dopo aver innalzato dei trofei.[33] Floro aggiunge che, con le spoglie e le insegne dei Marcomanni adornò una collinetta come se fosse un trofeo.[34] Cassio Dione racconta poi che, quando giunse in prossimità dell'Elba, incontrò una donna di grandezza sovrumana che gli disse:

«Fin dove vuoi arrivare, insaziabile Druso? Non è nel tuo destino che tu veda tutti questi territori; torna indietro piuttosto, poiché la fine delle tue imprese è ormai prossima!»

(Cassio Dione, LV, 1.3.)

Morte (9 a.C.)

[modifica |modifica wikitesto]

Druso, pertanto, decise di tornare indietro e, sulla strada del ritorno, rimase ferito per una caduta da cavallo che gli aveva procurato la rottura della gamba e un'infezione tale da condurlo alla morte prima di giungere sul Reno.[35] Il fratello, Tiberio, che si trovava aTicinum (Pavia) con Augusto, lo raggiunse rapidamente, percorrendo duecento miglia in un giorno e in una notte,[36] e lo vide esalare l'ultimo respiro.[37] Druso, dopo aver resistito per un mese ai traumi, come ci tramandaSvetonio, si rifiutò di tornare a Roma. Una volta morto, Druso venne trasportato prima negli accampamenti invernali sul Reno (Mogontiacum), servendosi di tribuni militari e centurioni, poi fino a Roma grazie ai notabili cittadini di ciascuna città in cui transitava.[38]

Druso era riuscito, nei suoi quattro anni di campagne, a fortificare la nuova provincia con numerose guarnigioni e posti di guardia lungo i fiumiMosa, Elba eVisurgis; fece costruire più di cinquanta fortini lungo il Reno; unì con un ponte le due rive del Reno di fronte al forte diBonna.[39]

Il corpo di Druso venne esposto nelForo romano e si tennero dueorazioni funebri: Tiberio ne pronunciò una in quel luogo, mentre Augusto ne pronunciò un'altra nelCirco Flaminio, dopo aver assolto i suoi doveri di generale nel celebrare le imprese compiute dai suoi due figli adottivi (salutatio imperatoria).[40] La sua salma venne quindi portata nelCampo Marzio daicavalieri, sia quelli appartenenti all'ordine equestre sia quelli difamiglia senatoria. Qui il corpo fu dato alle fiamme e le ceneri furono depositate nelMausoleo di Augusto. A Druso furono tributati tutti gli onori che competevano al figlio di un sovrano:, fu salutatoimperator, a lui e alla sua discendenza fu attribuito il titolo diGermanicus,[1] ottenne inoltre altri onori come statue, unarco trionfale e unmonumento funebre aMogontiacum sul Reno.[41]

Sembra che lo stesso Augusto abbia scritto di lui una biografia, non conservatasi. Certamente fu il preferito del padre adottivo tra i due figliastri, appartenendo ora anch'egli alla nuovafamiglia giulio-claudia.

Lascito

[modifica |modifica wikitesto]
LaDrususstein ("pietra di Druso") a Magonza, forse in origine ilcenotafio di Druso:[41] aspetto attuale
Ricostruzione

Druso godette di grande popolarità anche dopo la sua morte, in virtù dei suoi successi militari sui germani e del suo valore personale. I legionari probabilmente eresseroun cenotafio in suo onore aMogontiacum, mentre a Roma il Senato gli decretò vari onori simil-trionfali, in questo caso postumi: la costruzione di unarco di trionfo, sullavia Appia, e il conferimento delcognomen ex virtuteGermanicus (che in seguito passò anche al figlioGermanico Giulio Cesare).

Dall'antichità è sopravvissuto un poema indistici elegiaci, laConsolatio ad Liviam, che pretende di essere stata composta in occasione dei riti funebri per Druso e di rivolgersi a Livia per consolarla della morte del figlio, anche se queste affermazioni sono state messe in dubbio.

Durante ilVentennio, il regime fascista utilizzava, nel contesto dellaProvincia di Bolzano e all'interno delle politiche diitalianizzazione della regione annessa all'Italia solamente nel 1919, la figura di Druso Maggiore in chiave politica. Ciò avvenne anche sullo sfondo di forti tensioni traMussolini eHitler riguardo la questione austriaca, mentre si eclisserà progressivamente dopo l'alleanza traGermania nazista eItalia fascista[42]. ABolzano, in particolare, il regime promosse il progetto, di forte valore simbolico, di sostituire la statua diWalther von der Vogelweide, sin dal 1889 presente nell'omonima piazza centrale, ribattezzata piazza Vittorio Emanuele III, proprio con una statua di Druso; se la statua di Walther fu infine allontanata nel 1935 (ritornandovi solamente nel 1985), non si arrivò invece all'installazione di quella di Druso.[43]

Ascendenza

[modifica |modifica wikitesto]
GenitoriNonniBisnonni
Druso Claudio Nerone 
 
 
Tiberio Claudio Nerone 
 
 
 
Druso maggiore 
Marco Livio Druso Claudiano 
 
 
Livia Drusilla 
Alfidia 
 
 
 

Note

[modifica |modifica wikitesto]
  1. ^abFloro, II, 30.28.
  2. ^abCassio Dione, LIV, 32.3.
  3. ^abCassio Dione, LIV, 33.5.
  4. ^abCassio Dione, LV, 1.1.
  5. ^Seager 2008, p. 7.
  6. ^Williams 2013, pag. 146.
  7. ^Pettinger 2012, pag. 224.
  8. ^SvetonioAugustus, 71.
  9. ^Cassio Dione, LIV, 22.1.
  10. ^Svetonio,Vite dei CesariTiberio, 9;Claudio, 1.
  11. ^Cassio Dione,Storia romana, LIV, 22, 2.
  12. ^Cassio Dione, LIV, 22.4.
  13. ^CILV, 8002.
  14. ^CAH, Syme 1975Le Alpi, p. 153.
  15. ^Spinosa 1991, p. 41.
  16. ^CILIII, 3117.
  17. ^abCassio Dione, LIV, 22.3.
  18. ^Cassio Dione, LIV, 25.1.
  19. ^Cassio Dione, LIV, 20.4-6.
  20. ^Cassio Dione, LIV, 32.1.
  21. ^Svetonio,Vite dei CesariClaudius, 2-4;Tacito,Annales, II, 8.
  22. ^Cassio Dione, LIV, 32.2.
  23. ^Cassio Dione, LIV, 33.1.
  24. ^Cassio Dione, LIV, 33.2.
  25. ^Floro, II, 30.24-25.
  26. ^Plinio il Vecchio, XI, 17, 18 e 55.
  27. ^Cassio Dione, LIV, 33.4.
  28. ^abFloro, II, 30.22.
  29. ^Cassio Dione, LIV, 36.3.
  30. ^Wells 1972, pp. 136-137.
  31. ^Cassio Dione, LIV, 36.4.
  32. ^Cassio Dione, LV, 1.2.
  33. ^Cassio Dione, LV, 1.3.
  34. ^Floro, II, 30.23.
  35. ^Cassio Dione, LV, 1.4;Livio,Periochae, 142.2.
  36. ^Valerio Massimo, V, 5.3;Plinio il Vecchio, VII, 19, 20 e 84.
  37. ^Valerio Massimo, V, 5.3;Tacito,Annales, III, 5.2.
  38. ^Cassio Dione, LV, 2.1.
  39. ^Floro, II, 30.26.
  40. ^Cassio Dione, LV, 2.2.
  41. ^abCassio Dione, LV, 2.3.
  42. ^Ginelli 2021, pp. 187ss.
  43. ^Migliario-Obermair 2022, pp. 135-141.

Bibliografia

[modifica |modifica wikitesto]
Fonti antiche
Letteratura storiografica moderna

Voci correlate

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica |modifica wikitesto]

Altri progetti

Collegamenti esterni

[modifica |modifica wikitesto]

PredecessoreConsole romanoSuccessore
10 a.C.
Africano Fabio Massimo,
Iullo Antonio
9 a.C.
conTito Quinzio Crispino Sulpiciano
8 a.C.
Gaio Marcio Censorino,
Gaio Asinio Gallo
V · D · M
Dinastia giulio-claudia
Dinastia giulio-claudia
Gaio Giulio Cesare
Aurelia Cotta
3Calpurnia Pisone
Giulia
Marco Azio Balbo
2Pompea Silla
Gaio Giulio Cesare
(100-44 a.C.)
Gaio Ottavio
Azia maggiore
1Cornelia minore
2Gneo Pompeo Magno
Giulia
1Gaio Claudio Marcello
Ottavia minore
2Marco Antonio
1Marco Claudio Marcello
1Scribonia
Gaio Giulio Cesare OttavianoAugusto
(63 a.C. - 14 d.C.)
Livia Drusilla Augusta
1Tiberio Nerone
2Marco Vipsanio Agrippa
2Giulia maggiore
3Tiberio Giulio Cesare Augusto
(42 a.C. - 37 d.C.)
1Vipsania Agrippina
Druso maggiore
Antonia minore
Agrippa Postumo
Druso minore
Claudia Livilla
1Plauzia Urgulanilla
Giulia minore
Gaio Cesare
Tiberio Gemello e
Germanico Gemello
Giulia Livia
2Elia Petina
2Marco Emilio Lepido
Lucio Cesare
Agrippina maggiore
Germanico
2Gaio Sallustio Passieno Crispo
3 TiberioClaudio Cesare Augusto Germanico
(10 a.C. - 54 d.C.)
3Valeria Messalina
1Lucio Cassio Longino
Drusilla
Druso Cesare
Giulia Livilla
4Agrippina minore
1Gneo Domizio Enobarbo
4Milonia Cesonia
Gaio Giulio Cesare Augusto Germanico "Caligola"
(12 - 41 d.C.)
Nerone Cesare
Marco Vinicio
Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico
(37 - 68 d.C.)
1Claudia Ottavia
Britannico
Claudia Antonia
Giulia Drusilla
2Poppea Sabina
1Giunia Claudia
2Livia Orestilla
3Lollia Paolina
Claudia Augusta
3Statilia Messalina



Nota: la linea tratteggiata indica l'adozione (se verso il basso) o il matrimonio (se laterale)

  • (1) = primo coniuge
  • (2) = secondo coniuge (non mostrato)
  • (3) = terzo coniuge
V · D · M
Guerre romano-germaniche (12 a.C.-16 d.C.)
Eventi e fontiOccupazione romana della Germania sotto Augusto (12 a.C. ~ 9 d.C.) ·Spedizione germanica di Germanico (14 ~ 16 d.C.) ·Cronologia delle guerre romano-germaniche (12 a.C.-16 d.C.) ·Fonti e storiografia ·Politica estera di Augusto

Scenario geopoliticoImpero romano ·Germani
Battaglie(16 a.C.)Clades Lolliana · (11 a.C.)fiume Lupia · (9 d.C.)Teutoburgo · (15)Pontes longi · (16)Idistaviso ·Vallo angrivariano
Accampamenti romani
inGermania
Aliso ·Anreppen ·Beckinghausen ·Bentumersiel ·Hedemünden ·Holsterhausen ·Limburg ·Marktbreit ·Mušov ·Oberaden ·Oberbrechen ·Olfen ·Porta Westfalica ·Rödgen ·Waldgirmes ·Castrum romano di Wilkenburg
ProtagonistiImperatori romani:Augusto eTiberio
Altri personaggi romani:Agrippina maggiore ·Cecina Severo ·Domizio Enobarbo ·Druso maggiore ·Germanico Giulio Cesare ·Marco Lollio ·Marco Vinicio ·Quintilio Varo ·Senzio Saturnino
Germani:Arminio ·Flavus ·Maroboduo ·Segeste ·Segimero ·Thusnelda ·Tumelico
EsercitiEsercito romano ·Organizzazione militare dei Germani
Controllo di autoritàVIAF(EN305405952 ·ISNI(EN0000 0000 7995 9986 ·BAV495/59280 ·CERLcnp00550956 ·LCCN(ENn91011284 ·GND(DE119241811 ·BNF(FRcb146418210(data)
Estratto da "https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Druso_maggiore&oldid=147460720"
Categorie:
Categorie nascoste:

[8]ページ先頭

©2009-2025 Movatter.jp