Ineconomia ilDocumento di Economia e Finanza (oDEF, originariamenteDocumento di programmazione economica finanziaria oDPEF), è undocumento all'interno del quale vengono messe per iscritto tutte lepolitiche economiche efinanziarie selezionate, decise ed imposte dal soggetto emanatore (es.governo).
Il soggetto emanatore può essere unapersona giuridica (ad es. unaazienda), unaistituzione o persona istituzionale (lostato o parte di esso, ad es. unministero), unente (ad es. ente cooperativo o artistico).
Nell'ottica della scienza denominataeconomia politica, le politiche rappresentano gli standard comportamentali ed operativi da applicare a qualsiasi ambito relativo ad ogni settore specifico. Nel caso della politica economico-finanziaria il DEF è il contenuto tecnico ed operativo dei comportamenti futuri dell'emanatore, in merito alla propriaeconomia ed alle propriefinanze.
In conclusione il DEF, che consiste di solito in un testo abbastanza voluminoso, sancisce la politica economica, cioè regole e criteri dell'andamento economico e finanziario all'interno della struttura dell'emanatore stesso, nonché i risultati che la struttura dovrà raggiungere, e normalmente indica anche i tempi di realizzazione dei risultati finali oggetto del documento stesso.
La programmazione economica trova i suoi fondamenti teorici nella dottrina di J.M.Keynes nota comeeconomia keynesiana. Esempi storici di DEF furono ilpiano Marshall, inquadrabile nei documenti di programmazione economica e finanziaria, così come ipiani quinquennali dell'Unione Sovietica.
Tra i documenti programmatici che - anticipando la disciplina legislativa del 1978 - si susseguirono nei primi anni delcentro-sinistra, si annoverano "le «Idee per la programmazione economica» diFuà e diSylos Labini e i piani che portano i nomi diGiolitti e diPieraccini".[1]
Nellacontabilità di Stato italiana, con la legge n. 468 del 1978 si è previsto un documento governativo che definisce la manovra difinanza pubblica per il periodo compreso nel bilancio pluriennale. Va presentato dalGoverno alParlamento per la sua approvazione entro il 10 aprile di ogni anno. Non è unalegge, anche se vincola politicamente le decisioni del Governo.
Nel DEF si delineano gli scopi che ilbilancio dello Stato pluriennale intende perseguire e si delimita l'ambito entro cui costruire il bilancio annuale. Scopo del DEF è quello di permettere alParlamento di conoscere con anticipo le linee di politica economica efinanziaria del Governo; quest'ultimo è politicamente impegnato a redigere il successivo bilancio annuale secondo i criteri che scaturiscono dal dibattito parlamentare.
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