Jamaʿa | ||||
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Nomi alternativi | Djema'a | |||
Lingua | arabo berbero | |||
Distribuzione | ||||
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Manuale |
Il termineDjema'a (oJamaʿa, che inArabo significa "congregazione" o "raduno") si può riferire a due cose diverse nel contesto delSahara Occidentale.
LaDjema'a era la più alta struttura gerarchica all'interno di unatribùsahrawi. Composta dagli anziani e da capi eletti, organizzava iniziative di guerra, incursioni, stabiliva e applicava le leggi e, tra le altre cose, componeva le dispute tra membri della tribù. A volte veniva convocata un'assemblea più ampia, conosciuta comeAit Arbein (Consiglio dei Quaranta), formata dagli anziani delle diverse tribù, per organizzare la comunità in vista di un'invasione straniera o per discutere altre questioni sovratribali.
L'organizzazione dellaDjema'a variava nei dettagli da tribù a tribù, ma di solito comprendeva sia antiche tradizioniBerbere cheArabe e basava le proprie pratiche sullalegge islamica. Le donne facevano parte dellaDjema'a solo in alcune tribù Sahrawi.
Una struttura sociale stabile, iltribalismo, aveva governato ilpopolo sahrawi dalMedioevo, cioè da quando, per primi, avevano fatto la loro comparsa nella regione, ma per una serie di cause concomitanti, tra le quali lacolonizzazione e lamodernizzazione, questa struttura tribale ha visto gradualmente diminuire la propria influenza sulla popolazione.
Anche dopo l'invasione del territorio, avvenuta nel1884 da parte dellaSpagna e dellaFrancia, leDjema'a rimasero molto attive, ma mentre l'esercito spagnolo estendeva gradualmente il proprio controllo e sottometteva le tribù, capi delle varieDjema'a venivano uccisi o incarcerati, mentre altri venivano costretti, con la forza o mediante corruzione, a cooperare con i colonizzatori. La rivolta diMāʾ al-ʿAynayn, nei primi anni del Novecento e laribellione popolare che ne seguì, rappresentarono in un certo senso l'ultima battaglia della società tribale tradizionale contro la colonizzazione. Negli anni cinquanta, l'autorità tribale ha subito un declino progressivo a causa dell'urbanizzazione e dei nuovi stili di vita.
Le dure misure repressive applicate dalla Spagna dopo laGuerra di Ifni hanno accelerato questo processo. Nel1967, inazionalisti Sahrawi si organizzarono per la prima volta in unpartito politico moderno, laHarakat Tahrir. Le tradizioni tribali e le divisioni rimangono comunque salde nella società sahrawi, sebbene la struttura formale delleDjema'a sia stata in gran parte distrutta dal sopravvento di un apparato statale moderno.
IlPolisario ha solitamente tenuto un atteggiamento ostile nei confronti del tribalismo, sostenendo che si tratterebbe di un modello di governo sorpassato ed antidemocratico e si è impegnato attivamente in una campagna contro il tribalismo nel campoprofughi diTindouf e nelle aree delSahara Occidentale governate dallaRepubblica Sahrawi. IlMarocco è stato in genere soddisfatto per avere ottenuto l'alleanza dei capi tribù anziani nelle aree che erano sotto il proprio controllo, e non ha insistito quando questo non si è verificato.
LaDjema'a era anche un consiglio direttivo di anzianiSahrawi istituito dalle autorità nel maggio1967, nelSahara spagnolo, oggiSahara Occidentale. I membri ufficiali dellaDjema'a venivano eletti, ma le autoritàcoloniali controllavano il processo e, in realtà, selezionavano essi stessi i candidati. Le prime tornate elettorali si tennero il 14 luglio e il 20 agosto1967 e laDjema'a venne inaugurata l'11 settembre aLaayoune. Le seconde elezioni dellaDjema'a hanno avuto luogo nel gennaio1971 e, in seguito alla sollevazione delFronte Polisario che ebbe inizio nel1973, furono anche le ultime.
I membri dellaDjema'a godevano spesso di una posizione di rispetto all'interno delle tribù, che però non si sentivano da questi autenticamente rappresentate. LaDjema'a aveva ben poco potere effettivo, ma veniva spesso consultata dai governatori spagnoli, che spesso concedevano di inviare dei rappresentanti aMadrid. La sua funzione primaria era quella di fornire alle forze occupanti una facciata di legalità agli occhi del popolo sahrawi, puntando su tradizioni come, appunto, quella delleDjema'a tribali e l'Ait Arbein.
Negli anni1974-75, laDjema'a perse man a mano importanza, mentre la Spagna istitutiva una nuova organizzazione in supporto alla propria politica, ilPartito dell'Unione Nazionale Sahrawi (PUNS), che assorbì molti membri dellaDjema'a e gran parte della sua funzione politica. Senza l'appoggio della Spagna, e con la dichiarazione diFranco, che si impegnava a liberare il territorio, molti membri dellaDjema'a lasciarono in fretta il proprio posto per unirsi alFronte Polisario, un movimento di ribelli coinvolto nei sempre più numerosi episodi diguerriglia contro la presenza spagnola. Un numero più limitato partì per ilMarocco, per sostenere le richieste del paese, che reclamava il Sahara Occidentale come una delle sue province meridionali, ed altri fuggirono inMauritania, dove vennero presentati come sostenitori del governo nella questione diTiris al-Gharbiyya. Dopo l'invasione congiunta marocchino-mauritana del Sahara Occidentale, verso la fine del 1975, laDjema'a venne dispersa durante il conseguente esodo di massa dei profughi.
La maggioranza dei suoi membri votò il 12 ottobre di quell'anno, durante il congresso diAin Ben Tili organizzato dalFronte Polisario, per denunciare l'invasione marocchina, dichiarare l'appoggio al Fronte Polisario e sciogliere laDjema'a, in modo da non rendere più possibile lo sfruttamento per fini politici di quella struttura. Più tardi, quello stesso anno, però, il governo del Marocco convocò un incontro di membri dellaDjema'a perché si dichiarassero a favore dell'annessione del territorio. Questo episodio fu aspramente contestato dal Polisario, con le seguenti argomentazioni: a) non c'era mai stata la presenza di tutti i membri della congregazione e b) se anche ci fosse stata, laDjema'a era stata comunque dichiarata disciolta precedentemente per decisione maggioritaria, perciò i superstiti dellaDjema'a marocchina non avevano alcuna legittimità politica. Il 27 febbraio1976 il movimento di indipendenza delSahara Occidentale, Fronte Polisario, proclamò laRepubblica Democratica Araba dei Sahraui, intendendo sostituire la Djema'a con una struttura di potere sahrawi.
Sebbene nessuna delle due parti in causa avesse riconosciuto l'autorità dellaDjema'a quando era ancora operativa, denunciandone la sottomissione alla Spagna, sia il Polisario che il Marocco usano ancora l'argomento del presunto appoggio dellaDjema'a a sostegno delle loro tesi, per l'indipendenza, da parte del Polisario, o per l'annessione, da parte del Marocco, nel conflitto ancora in corso nel Sahara Occidentale.