Idiritti delle persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) in Croazia possono differire rispetto a quelli per le personeeterosessuali e, anche se al giorno d'oggi inCroazia si è ancora discriminati per via dell'orientamento sessuale, le leggi che trattano i diritti dei cittadini e delle cittadine appartenenti allacomunità LGBT sono in fase di sviluppo.
L'omosessualità nel paese è legale dal 1977 e dal 2014 le coppie formate da individui dello stesso sesso possono contrarre l'unione civile.
Non esiste alcuna testimonianza di come l'omosessualità sia stata considerata nelRegno di Croazia esistente tra il925 e il1102; tale mancanza d'informazioni storiche permane anche dopo l'annessione della Croazia alRegno d'Ungheria.
Il codice penale stabilito il 27 maggio1852 nelRegno di Croazia (sotto gli Asburgo) non criminalizzava l'omosessualità[1]. Successivamente, una bozza del nuovo codice penale del1879 per ilRegno di Croazia e Slavonia considerava l'omosessualità maschile punibile con un massimo di cinque anni di carcere; tuttavia, il progetto non venne formalmente adottato.[2]
Durante la seconda guerra mondiale, mentre gli omosessuali erano tra le vittime dell'olocausto, non esisteva alcuna legislazione specifica adottata dal regime fascista che governava loStato Indipendente di Croazia.
Durante il periodo in cui laCroazia divenne parte dellaRepubblica socialista federale di Jugoslavia, l'omosessualità maschile divenne illegale e punibile con un massimo di due anni di carcere ai sensi del codice penale adottato nel marzo1951; tuttavia, la repressione per le persone omosessuali inJugoslavia iniziò subito dopo la fine della guerra. Agli omosessuali, definiti dai comunisti come "nemici del sistema", fu proibito entrare nelPartito comunista di Jugoslavia.
Questa situazione cambiò quando laCroazia e le altre repubbliche che componevano laJugoslavia ebbero acquisito una maggiore autonomia sul diritto penale con la riforma costituzionaleJugoslava del1974, la quale portò all'abolizione del codice penale federale, consentendo così a tutte le repubbliche di crearne uno proprio. LaRepubblica socialista di Croazia adottò un proprio codice penale nel1977 decriminalizzando l'omosessualità. La camera medica croata rimosse l'omosessualità dalla sua lista di disturbi mentali nel1973 (quattro anni prima dell'introduzione del nuovo codice penale e diciassette anni prima che la stessa scelta fosse presa dall'Organizzazione Mondiale della Sanità).

Nel 2003 la coalizione di allora (costituita da partiti principalmente dicentro-sinistra) approvò una legge per prevedere lacoabitazione per coppie omosessuali. La legge in questione ha concesso alle coppie dello stesso sesso che hanno convissuto per almeno 3 anni diritti di eredità e di sostegno finanziario, tuttavia, il diritto d'adottare non è stato incluso, né altri diritti inclusi nel diritto familiare, ma è stata creata una legislazione separata per affrontare questo punto. Inoltre, non è stato permesso di registrare formalmente tali rapporti né richiedere diritti aggiuntivi in: materia di imposta, proprietà congiunte, assicurazioni sanitarie, pensioni ecc..
L'11 maggio2012, l'allora Primo ministro croatoZoran Milanović annunciò un'ulteriore espansione dei diritti per le coppie dello stesso sesso attraverso una nuova legge con l'obbiettivo di espandere la legislazione sulla convivenza. Il partito Sabor ha successivamente varato il "Life Partnership Act" (unioni civili) il 15 luglio 2014. Questa legge ha equiparato le coppie dello stesso sesso con le coppie sposate eterosessuali in tutto eccetto per i diritti d'adozione.[3][4]
In Croazia, il 1º dicembre2013, si celebrò unreferendum costituzionale diretto ad introdurre inCostituzione una previsione che stabilisse che il matrimonio è contratto tra un uomo e una donna. Il referendum, proposto dal gruppo cattolico"U ime obitelji", fu sostenuto dai partiti conservatori del paese.[5] Con un'affluenza del 37,9%, il referendum vide la vittoria dei sì, pari al 66,3% dei voti validi; data la mancanza di unquorum, il referendum fu valido e, di conseguenza, il matrimonio egualitario divenne incostituzionale.[6]
L'adozione completa per le personeLGBT in Croazia non è legale, tuttavia, un partner può diventare un tutore legale per il figlio del compagno/a. È consentito adottare un'unica persona indipendentemente dall'orientamento sessuale.
Diverse direttive antidiscriminazione sono state varate in diversi campi dal2003:
La legge antidiscriminazione del 2008 include l'orientamento sessuale, l'identità di genere e l'espressione di genere nell'elenco delle categorie protette contro le discriminazioni nell'ambito dell'accesso ai servizi pubblici e privati o ai locali pubblici[7].
Dal 2006 il paese ha adottato una legislazione contro il crimine d'odio ricoprendo il campo dell'orientamento sessuale. La legge fu applicata per la prima volta nel 2007, quando un uomo che attaccò il pride di Zagabria usando unabomba Molotov venne accusato e condannato a 14 mesi di carcere.[8]
Il 1º gennaio 2013 è stato introdotto un nuovocodice penale includendo i crimini d'odio basati sull'identità di genere.[9]
Alle persone LGBT non è vietato partecipare al servizio militare. IlMinistero della difesa non ha norme interne riguardanti le persone LGBT, ma segue le leggi dello Stato, il quale vieta esplicitamente la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale. Alcuni report mediatici hanno suggerito che la maggioranza degli uomini gay che servono nelle forze armate in generale decidono di mantenere il proprio orientamento sessuale privato.[10][11]
Secondo i regolamenti dell'Istituto croato per le trasfusioni (Hrvatski zavod za transfuzijsku medicinu), le persone che hanno praticato atti sessuali con persone dello stesso sesso sono esentate dalla possibilità di donare il sangue.
Un sondaggio del2010 ha scoperto che il 38% dei croati si diceva d'accordo con l'affermazione "gli uomini gay e le donne lesbiche devono essere liberi di vivere la propria vita a piacere".[12]
Nel maggio2016 ILGA pubblica un sondaggio sugli atteggiamenti nei confronti delle persone LGBT in 53 stati membri dell'ONU. Quando viene chiesto se "l'omosessualità dovrebbe essere un crimine" il 68% degli intervistati in Croazia si dichiara fortemente in disaccordo, 4% un po' 'in disaccordo, 19% neutrale, 4% d'accordo ed il 5% fortemente d'accordo. Inoltre, alla domanda "vi preoccupereste di avere un vicinoLGBT" il 75% delle persone ha dichiarato di non avere preoccupazioni, il 15% lo troverebbe un po' scomodo ed il 10% molto scomodo.[13]
| Attività e relazioni sessuali legali | |
| Omosessualità declassata come malattia | |
| Parità dell'età di consenso | |
| Leggi anti-discriminazione sul lavoro | |
| Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi | |
| Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori (inclusa discriminazione diretta ed espressioni d'odio) | |
| Coabitazione | |
| Unione civile | |
| Matrimonio egualitario | |
| Adozione del figlio del partner per coppie omosessuali | |
| Adozione congiunta da parte delle coppie omosessuali | |
| Adozione da parte di una persona LGBT single | |
| Autorizzazione a prestare servizio nelle forze armate per gay e lesbiche | |
| Diritto di cambiare legalmente sesso | |
| Autoidentificazione di genere | |
| Terapie di conversione vietate | |
| Maternità surrogata per le coppie omosessuali maschili | |
| Accesso allafecondazione in vitro per le coppie lesbiche | |
| Permessa la donazione di sangue da parte di uomini omosessuali |
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