IlDirettorio Divisioni Superiori fu l'ente autoritario che gestì i principali tornei dicalcio inItalia durante il periodofascista.
Il DDS nacque il 3 agosto1926 con la ratifica da parte delCONI dellaCarta di Viareggio, documento fortemente desiderato dalregime fascista e volto ad una riforma radicale del mondo del calcio italiano dell'epoca. La Carta stabilì la creazione di unDirettorio Divisioni Superiori adibito all'organizzazione dei nuovi massimi campionati, laDivisione Nazionale e laPrima Divisione, caratterizzati da due elementi rivoluzionari: il professionismo e l'estensione del torneo all'intero territorio nazionale. La sede del DDS fu mantenuta aMilano ereditando gli uffici dellaLega Nord.
Fino ad allora il campionato italiano si era trincerato dietro ad un formale dilettantismo così come garantito allaFIFA all'atto dell'affiliazione, anche se si erano verificati numerosi casi clandestini dicalciomercato, ed era diviso fra una Lega Nord a cui afferivano tutte le società rilevanti per la corsa alloscudetto, ed una Lega Sud molto differente (in senso negativo) dalla Lega Nord.
Una netta differenza esisteva perché nel tempo il Sud non aveva sviluppato armonicamente ciò che il Nord aveva acquisito almeno 5 anni prima: campi sportivi all'altezza in ogni categoria, calcio giovanile in ambito locale siaF.I.G.C. cheU.L.I.C. che garantisse costantemente il ricambio generazionale ed elevasse il tasso tecnico dei giocatori ma soprattutto la categoria intermedia (laSeconda Divisione) che riducesse l'abisso tra le società nuove affiliate e il massimo livello e per questo motivo era costretta ad organizzare sempre tutti i campionati a livello regionale per ridurre gli alti costi di gestione e delle trasferte.
Strutturato secondo le visioni sociali del fascismo, il Direttorio era un'organizzazione verticistica ed in tutto dipendente dallaFederazione, essendo i suoi dirigenti nominati direttamente dal Presidente Federale. Facevano parte del primo Direttorio sessanta squadre, quarantasei provenienti dal Nord e quattordici dal Sud,[1] mentre il campionato si strutturava su sei gironi fra i quali le società venivano suddivise per sorteggio nel Nazionale, e con criteri geografici e chilometrici in Prima.
L'obiettivo finale era però quello di creare anche in Italia un torneo a girone unico sul modello inglese. La strada più semplice sarebbe stata subito quella di unificare i due raggruppamenti che andarono a comporre laDivisione Nazionale, ma l'esclusione dall'organico direttoriale di importanti città qualiVenezia,Trieste,Firenze eBari, mentre le rappresentanti diRoma eNapoli annaspavano nei bassifondi delle classifiche, convinse i propugnatori dellaCarta di Viareggio a programmare un progressivo inserimento dei capoluoghi e delle squadre del Sud attraverso l'allargamento della Divisione Nazionale prima a 22 squadre per la stagione 1927-1928 e poi addirittura a 32 squadre per la stagione1928-1929. Al termine di quel torneo le società del Direttorio sarebbero state divise su tre livelli: in un nuovo campionato denominatoSerie A le meglio piazzate, le altre non ammesse alla Serie A nell'altrettanto nuovaSerie B e le squadre rimanenti e le neo promosse in unaPrima Divisione ancora più allargata.
Dal1929 quindi il Direttorio si trovò a gestire sia il primo che il secondo ed il terzo livello della piramide calcistica italiana, per un totale di 96 società, 18 in Serie A, altrettante in Serie B e 60 in Prima Divisione, trasferendosi aRoma nel novembre 1933 lasciando gli uffici di viale Piave a Milano al Direttorio II Zona (Lombardia). Tutti i tornei erano aperti al professionismo, ma solo i due maggiori erano basati su un girone unico nazionale. Una deroga si verificò fra il1933 e il1935, quando la Serie B ebbe un curiosoformat a due gironi suddivisi in senso longitudinale fra Est ed Ovest della penisola. Al momento dell'interruzione dei campionati per l'acuirsi dellaguerra, nel1943, il Direttorio comprendeva 179 società, 16 in Serie A, 18 in Serie B e 145 in Serie C. Il Direttorio fu poi ovviamente travolto dal crollo del regime.[2]
| Stagioni dellaCoppa Italia | |
|---|---|
| 1922 ·1926-27 ·1935-36 ·1936-37 ·1937-38 ·1938-39 ·1939-40 ·1940-41 ·1941-42 ·1942-43 ·1958 ·1958-59 ·1959-60 ·1960-61 ·1961-62 ·1962-63 ·1963-64 ·1964-65 ·1965-66 ·1966-67 ·1967-68 ·1968-69 ·1969-70 ·1970-71 ·1971-72 ·1972-73 ·1973-74 ·1974-75 ·1975-76 ·1976-77 ·1977-78 ·1978-79 ·1979-80 ·1980-81 ·1981-82 ·1982-83 ·1983-84 ·1984-85 ·1985-86 ·1986-87 ·1987-88 ·1988-89 ·1989-90 ·1990-91 ·1991-92 ·1992-93 ·1993-94 ·1994-95 ·1995-96 ·1996-97 ·1997-98 ·1998-99 ·1999-00 ·2000-01 ·2001-02 ·2002-03 ·2003-04 ·2004-05 ·2005-06 ·2006-07 ·2007-08 ·2008-09 ·2009-10 ·2010-11 ·2011-12 ·2012-13 ·2013-14 ·2014-15 ·2015-16 ·2016-17 ·2017-18 ·2018-19 ·2019-20 ·2020-21 ·2021-22 ·2022-23 ·2023-24 ·2024-25 ·2025-26 | |
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