| Dipinti rupestri della Sierra de San Francisco | |
|---|---|
| Tipo | Culturali |
| Criterio | (i) (iii) |
| Pericolo | Non in pericolo |
| Riconosciuto dal | 1993 |
| Scheda UNESCO | (EN)Rock Paintings of the Sierra de San Francisco (FR)Peintures rupestres de la Sierra de San Francisco |
| Manuale | |
Dipinti rupestri della Sierra de San Francisco è il nome dato all'arte preistorica trovata nella regione dellaSierra de San Francisco inBassa California del Sud,Messico.[1][2][3]
Queste pitture, considerate una delle più belle collezioni di arte rupestre del mondo, sono state iscritte nella lista delpatrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1993.[4]
Le abitazioni in pietra con pitture rupestri sono le più famose, anche se ipetroglifi sono ampiamente distribuiti.[5] Finora, i siti di San Francisco e quelli dellaSierra de Guadalupe sono stati i più intensamente studiati. In quest'area sono stati registrati 1.150 siti d'arte, tra dipinti, incisioni egeoglifi.[5]
Il sito si estende su 182.600 ettari, in cui sono stati registrati più di 400 siti.[4] Le incisioni rupestri della Sierra de San Francisco si trovano al centro della penisola dellaBaja California in Messico. Il paesaggio è dominato da una piccola catena montuosa di roccia vulcanica. Qui le altemesas sono divise da profondi canyon che corrono a forma di stella.[5]
I popoli nativi americani abitarono questa zona dalla fine delPleistocene fino all'arrivo dei missionari alla fine del XVII secolo. I petroglifi sono attribuiti a un popolo indigeno. La posizione remota ha permesso agli indigeni di vivere una vita isolata e, quindi, di sviluppare una cultura complessa e distinta. I dipinti murali più suggestivi si trovano in montagna. Le incisioni rupestri si trovano sulle pareti e sui soffitti delle grotte, alcune delle quali difficili da raggiungere.[4]
La prima menzione di incisioni rupestri proviene dai documenti dei gesuiti nelXVIII secolo.[5] La ricerca moderna iniziò alla fine delXIX secolo, quando l'etnologo francese León Diguet condusse viaggi esplorativi nella Sierra de San Francisco e a Guadalupe nel1894. Ha poi pubblicato le descrizioni di diversi siti.[5]
Fino al 2000, erano state fatte solo seispettrometrie di massa di tre effigi nell'area di migliaia di chilometri quadrati.[5] Nel 2002 e nel 2003 sono stati esaminati quasi 300 campioni di colore. Il risultato più notevole proviene dallaCueva San Borjitas, nellaSierra de Guadalupe, che offre un'età media di 7.500 anni.[5] Il risultato ha sorpreso gli esperti, perché fino ad allora si stimava che i petroglifi fossero più giovani.[5]
Dipinti e incisioni sono rappresentazioni di come era la vita deiCochimí o dei Guachimi che abitavano la penisola. Si sa poco di questo gruppo etnico, a parte il fatto che arrivarono da nord. I dipinti sul soffitto delle caverne e sui muri della Sierra de San Francisco vennero scoperti dalgesuita messicano José Mariano Rotea nelXVIII secolo.[6][7] La proprietà è costituita da circa 250 siti posizionati nel comune diMulegé all'interno dellaRiserva della biosfera di El Vizcaíno nello stato della Bassa California del Sud (Messico settentrionale). L'accesso alle pitture è reso difficoltoso dall'isolamento del luogo che, ad ogni modo, l'ha messo al riparo da vandalismi.

Secondo le vecchie credenze i graffiti vennero fatti da una razza di giganti; infatti alcune forme antropomorfe sono di circa due metri d'altezza. Ma si tratta di una supposizione scartata dagli investigatori scientifici dalla fine delXIX secolo.[8] Questa convinzione potrebbe essere stata suggerita dalle dimensioni molto grandi di molte delle figure umane (così come di animali). Alcuni osservatori hanno ipotizzato che i dipinti avessero significati relativi alla magia della caccia, alle pratiche religiose o al culto degli antenati, ma non c'è consenso su queste interpretazioni.
Sono raffigurate specie animali tra cui cervi, pecore selvatiche, conigli, puma, linci, balene, tartarughe, pesci e uccelli. Ci sono anche elementi astratti di varie forme. Un numero crescente di datazioni al radiocarbonio relative ai dipinti ha suggerito un'età che va dal 5500 a.C. fino al contatto europeo nel XVIII secolo. Nonostante siano relativi alle culture di cacciatori nomadi del Messico settentrionale e degliStati Uniti meridionali precedenti allacolonizzazione europea delle Americhe, non mostrano nessuna relazione con questi gruppi.
Quest'area ha la più alta concentrazione di arte preispanica dell'intera penisola. È di qualità eccezionale sia su scala nazionale sia su quella internazionale a causa della qualità, dell'estensione, della varietà ed originalità delle rappresentazioni umane ed animali, i colori e l'incredibile stato di conservazione.
Ad ogni grotta è stato dato un nome in relazione alla natura delle pitture che vi sono state scoperte: Grotta dello Sciame, Grotta del Topo, Grotta delle Frecce, Grotta della Musica, Grotta Dipinta.
La grotta della musica è quella che ha incuriosito di più gli archeologi. Sul soffitto, all'ingresso, possiamo vedere una serie di figure in movimento che indossano maschere su una griglia di forme geometriche. L'affresco è, come gli altri, di due colori, rosso e nero. Le interpretazioni della scelta dei colori, del loro significato, della trama e del movimento, sono diverse ma non sono ancora state spiegate in modo soddisfacente.
La grotta dipinta è la più grande delle grotte della regione. È lunga 150 metri e le sue pareti sono completamente ricoperte di pitture rosse e nere che sembrano rappresentare danze o rituali.
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