Il primo vescovo conosciuto di Ippona Regia è Teogene, che prese parte alconcilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 dasan Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 14º posto nelleSententiae episcoporum.[1] Questo vescovo è stato identificato, ma senza certezze, con ilmartireTeogene d'Ippona, di cui parla sant'Agostino in un suo sermone, ricordato nelmartirologio romano alla data del 26 gennaio.[2] Dopo di lui sono noti altri due vescovi, Leonzio e Fidenzio, che subirono la persecuzione all'epoca diDiocleziano e trovarono la morte all'inizio del IV secolo; Leonzio è stato il fondatore dellabasilica leontiana, uno degli edifici religiosi riportati alla luce tra le rovine di Ippona.
Nel IV secolo visse anche il vescovodonatista Faustino, di cui parla sant'Ottato nel suoDe schismate Donatistarum. Sono noti altri due vescovi donatisti, vissuti all'epoca di sant'Agostino, Proculeiano, che prese parte al sinodo diCirta del 403, e Macrobio, che fu allaconferenza di Cartagine del 411, che vide riuniti assieme i vescovi cattolici e donatisti dell'Africa romana.
Il vescovo più famoso di Ippona è stato Agostino, il grande teologo dei primi secoli delcristianesimo, consacrato vescovo nel 393 dal suo predecessore Valerio, che era già vescovo attorno al 388 e che morì nel 396 circa. All'epoca di Agostino si celebrarono ad Ippona quattro sinodi, tra il 393 ed il 427. Il santo teologo morì durante l'assedio deiVandali alla città, il 28 agosto 430. Lui stesso aveva designato il suo successore, Eraclio, della cui sorte tuttavia non si conosce quasi nulla. Infatti i Vandali riuscirono a prendere Ippona dopo diciotto mesi di assedio, nell'agosto 431. Una comunità cristiana cattolica tuttavia sopravvisse, benché non si conoscano più vescovi, né durante il periodo vandalo né in quello bizantino successivo. La diocesi è ancora menzionata fra le tredici sedi vescovili della Numidia nellaNotitia Episcopatuum redatta dall'imperatore bizantinoLeone VI (886-912).[3]
Ippona Regia è stata per lungo tempo unasede vescovile titolare, soppressa il 23 settembre 1867, quando il titolo di vescovi di Ippona fu attribuito in perpetuo ai vescovi diCostantina.[4]
Si possono sovrapporre due vescovi contemporaneamente, perché nelle bolle pontificie di nomina non si distingueva questa sede dalladiocesi di Ippona Zarito.
Giovanni † (circa 1375 - 1385)
Enrico di Lippia,O.E.S.A. † (1389 - circa 1410 deceduto)
Nicola † (menzionato il 3 dicembre 1394)
Giacomo † (? deceduto)
Matteo Silvestri, O.E.S.A. † (19 settembre 1411 - ? deceduto)
^(LA)S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli),Vindobonae, 1868, p. 443.
^GliAnnuari Pontifici dell'Ottocento conoscono solo questa sede di Ippona di Numidia. Solo negli ultimi vent'anni di quel secolo è menzionata anche la sede diIppona Zarito.