Il complesso termine "dildo" è probabilmente una storpiatura dell'italiano "diletto";[1] potrebbe anche derivare dall'inglese "dil doul" (peneeretto), che è un'espressione presente in una vecchiaballatastatunitense delXVII secolo, intitolataThe Maids Complaint for Want of a Dil Doul[2] ("Il lamento delle fanciulle per difetto di un pene eretto").[3][4]
Un'altra possibile etimologia per la parola dildo potrebbe derivare dall'inglese colloquiale "dill", ovverocetriolo, richiamante appunto la forma fallica. Inoltre è anche possibile che con dildo ci si riferisse al piolo che fissava il remo in posizione su una "dory", una piccola imbarcazione inglese.
I simulacri fallici sono comuni nell'arco di tutta lastoria dell'uomo, come oggetto di venerazione o forme di espressioneartistica. Idildo si distinguono da questi per l'uso sessuale.
Idildo accompagnano l'umanità da millenni, come confermano i ritrovamenti di alcuni manufatti inpietra eosso di forma fallica alle Gorges d'Enfer (Gole d'inferno), nel comune diLes Eyzies-de-Tayac-Sireuil nella regione dell'Aquitania inFrancia, che sono stati interpretati come dei rudimentalidildo risalienti alPaleolitico, sebbene alcuni studiosi li ritengano semplici attrezzi da lavoro o rinforzi per lelance.[5]
Un fallo verde in pietra digiada, risalente a 6.000 anni fa e secondo gli esperti con molta probabilità utilizzato comedildo, è esposto al Museo dell'Antica Cultura Sessuale Cinese[6] nei pressi diShanghai.[7]
Anforaa figure rosse greca raffigurante una donna con un dildo (490 a.C.)
Idildo erano utilizzati anche nell'Antica Grecia, come testimoniano diverse pitture vascolari e scritti d'autore. I dildo greci, chiamati inlingua greca anticaolisboi (al singolareolisbos, venivano solitamente intagliati nelcuoio dai calzolai, e successivamente venduti.[8] Inoltre questi erano spesso rivestiti in pelle imbottita dilana per permettere vari gradi di spessore e fermezza. Erano spesso lubrificati con olio d'oliva e utilizzati per la pratica sessuale e altre attività.
Come testimoniano molti scritti di diversi autori, i Greci furono anche una delle prime civiltà a utilizzare il termine "giocattolo" per riferirsi al dildo: infatti, nel mimo dell'antico poeta grecoEroda (III a.C.), due amiche conversano del dildo in cuoio fabbricato da un calzolaio, riferendosi ad esso col termine “baubon”, "gioco".
Anche la celebre operaLisistrata (411 a.C.) del grande commediografoAristofane cita spesso i dildo, come nel seguente passo recitato dalla protagonista:
"E così, ragazze, quando verrà il momento del pene... non se ne sentirà la minima mancanza da nessuna parte, vero? Da quando quei maledettiMilesi ci hanno tradito, non riusciamo nemmeno a trovare i nostri dildo di pelle lunghi otto dita. Almeno, quando li troveremo, li utilizzeremo come una specie di sostituto della carne [pene] per le nostre povere vagine... Quindi, allora! Vorreste che trovassi un metodo per porre finalmente fine, tutte noi, a questa guerra?".[9]
La studiosa classicista del '900 Page duBois suggerì che i dildo erano presenti nell'arte greca poiché nell'antica immaginazione greca risultava difficile riuscire a concepire il sesso senza una qualche forma di penetrazione, e che, perciò, la masturbazione femminile o il sesso tra donne richiedevano per forza l'utilizzo di un fallo artificiale.
È dimostrato che anche nell'Antica Roma era diffuso l'utilizzo di falli artificiali, non solo per il piacere sessuali, ma anche per riti come ladeflorazione.
Nel 1992, per esempio, è stato ritrovato un antico dildo di legno di epoca romana nei pressi del forte diVindolanda, località situata tra l'Inghilterra e laScozia; dopo esserne stata accertata la funzione (all'inizio infatti si era erroneamente creduto che esso fosse uno strumento per ilcucito), l'oggetto è stato denominato perciò "fallo di Vindolanda".[10]
Nei primi anni del 1590, l'autoresatirico ingleseThomas Nashe scrisse una poesia intitolataThe Choise of Valentines e nota anche comeThe Merrie Ballad of Nashe his Dildo. All'epoca addirittura questo testo non venne stampato, a causa della sua "oscenità", ma Nashe riuscì lo stesso a diffonderla da solo, rendendo così il proprio nome noto al pubblico. La poesia descrive una visita a un bordello da parte di un uomo chiamato Tomalin, che sta cercando la sua fidanzata, Francis, diventata unaprostituta. L'unico modo con cui può vederla è assumerla. Tuttavia, lei ricorre all'uso di un dildo di vetro, poiché lui scopre di essere affetto dadisfunzione erettile e di non poter quindi soddisfarla.[11]
Litografia diÉdouard-Henri Avril raffigurante un rapporto sessuale tra donne con l'utilizzo di un dildo (1906)
I dildo vennero menzionati ironicamente anche dal più grande autore inglese del tempo, ossiaWilliam Shakespeare, nell'atto IV della scena IV deIl racconto d'inverno.[12] Shakespeare eBen Jonson (nella sua opera del 1610TheAlchemist) sono solitamente considerati i primi autori ad aver utilizzato in un'opera scritta la parola "dildo" (dato che la poesia sopracitata di Nashe non venne pubblicata fino al 1899).[13][14]
Anche l'autore seicentescoJohn Wilmot, lo scrittore libertino e antipuritano più famoso del suo tempo, pubblicò la sua poesiaSignor Dildo nel 1673. In quel momento, infatti, dal parlamento inglese furono sollevate non poche obiezioni al matrimonio combinato avvenuto quell'anno tra il protestante duca di York e futuro reGiorgio II eMaria Beatrice d'Este, italiana cattolica. Il 3 novembre fu quindi presentato un discorso di protesta del Parlamento all'allora reCarlo II, che nell'orazione veniva sollecitato a porre fine a qualsiasi matrimonio pianificato "per portare indescrivibile gioia e conforto a tutti i leali sudditi inglesi". La risposta di John Wilmot a questo discorso fu appuntoSignor Dildo, una poesia/discorso finto che riprendeva le parole dell'orazione storpiandole e che anticipava "i solidissimi vantaggi di un matrimonio cattolico", chiaro riferimento all'importazione all'ingrosso di diversi dildo italiani appunto "solidissimi"), per portare indescrivibile gioia e conforto a tutte le leali signore inglesi:[15]
Voi tutte, donne tutte della ridente Inghilterra!
Voi, che siete andate a baciare la mano della Duchessa,Vignetta satirica anticlericale delXIX secolo, opera del belgaFélicien Rops, mostraSanta Teresa intenta ad usare un fallo artificiale (riferimento agli stati diestasi, qui spiegati come orgasmi, in cui secondo la Chiesa era solita cadere la santa).
A voi chiedo, per favore: non avete osservato di recente in città
Un nobile italiano chiamato Signor Dildo? Nella sua lingua "Cazzo"? [...]
Se questo signore fosse noto ai bellimbusti di questa balorda città,
egli terrebbe le loro mogli lontane dai direttori dei loro negozi;
ma quei furfanti meritano che le loro corna crescano ancora e
e meritano di essere da tutti odiati come il Papa odia Dildo
La poesia, mai pubblicata in Italia fino al '900 a causa del rifiuto da parte della Chiesa, è tuttora talmente nota in Inghilterra che essa è citata e musicata anche nel famoso biopic sulla vita di John Wilmot, realizzato nel 2004 e intitolatoThe Libertine (in cui lo scrittore è interpretato daJohnny Depp).
Non esiste una definizione univoca didildo. Generalmente si ritiene che un oggetto adatto alla penetrazione per forma, misura e aspetto complessivo, che però "non vibra", se destinato a un uso sessuale, sia undildo.
Idildo più antichi erano fatti di pietra,legno, cuoio,cera oporcellana, e a partire dalRinascimento anche in vetro (riempibili con acqua calda). Tra questi sono rimasti molto popolari quelli di cuoio, riempiti dicotone o stracci. I dildo digomma, irrigiditi solitamente da un'anima dimetallo, furono commercializzati daglianni quaranta: la presenza della barra di metallo e la facile deteriorabilità della gomma esponevano l'utilizzatore al rischio di lesioni anche gravi.
In seguito, si sono diffusidildo inPVC, un materiale ancora molto usato, soprattutto per laproduzione di quelli più economici, insieme allagelatina. Entrambi i materiali contengonoftalato, un ammorbidente dei materiali plastici, utilizzato anche per le custodie dei CD, i contenitori alimentari e altri giocattoli morbidi diplastica. Lo ftalato può entrare nellacircolazione sanguigna attraverso lamucose della bocca, dellavagina e dell'ano: alcuni studi lo collegherebbero a formetumorali epatologie prenatali. I prodotti in PVC e gelatina, inoltre, non possono essere sterilizzati.
Sono stati realizzatidildo di metallocromato, che hanno riscosso un certo successo, soprattutto nei circoliBDSM. Non sono particolarmente comodi perché non sono flessibili.
Glianni novanta hanno visto ilboom deidildo disilicone, facili dasterilizzare anche con sempliceacquabollente e privi del caratteristico odore diplastica del PVC. Costosi al loro ingresso sulmercato, il loroprezzo è andato calando in parallelo alla loro diffusione. Il silicone assorbe bene ilcalore corporeo e la suaelasticità lo rende un eccellente conduttore dellevibrazioni.
Un passo successivo è stata la messa in commercio didildo in vetro borosilicato (pyrex). Sono costosi e rigidi, ma riscuotono successo, anche perché possono essere portati alla temperatura corporea con semplice acqua calda e sono sterilizzabili mediante bollitura. Con ilcyberskin, simile alla vista e al tatto alla pelle umana, che garantisce un particolare "realismo", si è tornati a un materiale poroso, che non può essere sterilizzato, che diventa appiccicoso dopo il lavaggio (inconveniente al quale si può rimediare confarina digrano) ed è molto più delicato e deteriorabile del silicone.
Idildo più comuni in commercio riprendono la forma del pene in stato di erezione, ma ne sono prodotti di svariate forme alternative. Ce ne sono di artistici, con forme astratte o modellati a forma di anilame o di personaggi dei fumetti, o di più semplici e più funzionali alla stimolazione genitale o all'uso come "dilatatori vaginali" nella terapia sessuologica delvaginismo o delladispareunia.
Ci sono dildo a doppia punta di diverse forme e taglie.
Undildo inserito e mantenuto per un certo tempo all'interno dell'ano viene generalmente denominatobutt-plug. Quelli usati per ripetute penetrazioni anali, così come quelli a spinta, sono chiamati semplicementedildo. Esistono anchedildo doppi, di differenti dimensioni e orientati verso lo stesso lato, per una simultanea penetrazione anale e vaginale.
Idildo dotati di un'imbracatura che consente di "indossarli" sono chiamatistrap-on dildo. Anche gli strap-on dildo possono avere una doppia estremità ed essere usati da donne che vogliano provare la penetrazione vaginale penetrando al tempo stesso il proprio partner: si prestano quindi all'uso sia in rapporti omosessuali, sia in rapporti eterosessualia ruoli invertiti (pegging).
Esistono inoltredildo progettati per essere fissati al viso, gonfiabili, o dotati di ventosa alla base, nonchédildo che, anziché essere assicurati al corpo da un'imbracatura intorno alla vita (gli anzidetti strap-on), sono fissati con un butt-plug da infilare nel retto (e sono quindistrapless, cioè privi di imbracatura): in quest'ultimo caso, la persona che indossa il dildo può penetrare con esso nell'ano o nella vagina dell'altro/a partner mentre nel contempo viene penetrata analmente dal butt-plug che sostiene il dildo.
Le penetrazioni vaginale e anale con il dildo sono gli usi più comuni. I dildo hanno anche un usofeticistico e alcune coppie li usano, per esempio, passandoli sullapelle durante i preliminari. Se le dimensioni lo permettono, possono essere usati come mordacchia, per penetrazioni orali (una sorta difellatio artificiale), o per penetrazioni anali. Alcuni particolaridildo sono appositamente conformati per stimolare ilpunto G.
La condivisione di undildo tra varie persone è un comportamento a rischio dal punto di vista igienico e sanitario, sia nel caso didildo realizzati in materiali porosi o micro-porosi, sia nel caso di quelli realizzati in materiali non porosi e facili da sterilizzare, come il Pyrex e il silicone[18]. L'uso delprofilattico consente di ridurre il rischio.
Idildo di silicone e i lubrificanti a base di silicone non sono compatibili. Tali lubrificanti tendono a liquefare la superficie deldildo di silicone, rendendola pericolosamente appiccicosa. I profilattici pre-lubrificati potrebbero contenere sostanze a base di silicone: quindi prima di coprire undildo con un profilattico pre-lubrificato è meglio accertarsi della composizione della sostanza lubrificante.
Idildo privi di una base allargata o di altri meccanismi di controllo per inserimenti profondi non dovrebbero essere utilizzati per le penetrazioni anali. Il rischio è che le contrazioniantiperistaltiche involontarie del retto (le stesse che consentono l'assunzione delle supposte) "risucchino" ildildo fino a renderne impossibile l'estrazione senza assistenza medica.