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Difesa civile

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Il simbolo internazionale di Civil Defence,simbolo protettivo secondo ilDiritto internazionale umanitario

Condifesa civile (dall'inglesecivil defense) si indica l'attività preposta alla tutela, alla salvaguardia ed al soccorso della popolazione civile in situazioni emergenziali, con metodologie di tipo “civile”, cioè nonmilitare, sebbene con diverse sfumature di significato.

In variStati del mondo con tale espressione vengono individuate sia le attività di “protezione” che di “difesa” in un contesto nonmilitare. Dell'attività, che può essere messa in atto da soggetti pubblici e/o privati, non esiste tuttavia ad oggi una definizione univoca, nemmeno a livello normativo neldiritto internazionale umanitario.

Storia

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Nell'ambito dei diversi periodi storici, durante la prima e la seconda guerra mondiale, la locuzione si utilizzava in relazione alla difesa degli obiettivi civili dai bombardamenti, quindi principalmente di tipo militare.[1]

In tempi più recenti, l'espressione individua quell'attività di tutela della popolazione svolta da parte delloStato in occasione di eventi che mettano in pericolo la società, siano essi atti riconducibili ad attività umane oppure a cause naturali. Oggi l'espressione designa un modello di difesa di tipo prettamente civile ben diverso, per modalità di intervento, da quello fondato sullaforza armata militare. Tuttavia una definizione di difesa civile non è condivisa a livello internazionale, non essendovi neanche coincidenza dei vari modelli organizzativi.

Caratteristiche

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Lo stesso argomento in dettaglio:Protezione civile.

Essa individua tutte le attività, messe in campo da enti pubblici e privati, per tutelare l'integrità della vita umana, i beni, gli insediamenti e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi anche causati dall'uomo. Inoltre, tale attività è tipica degli interventi a fronte di calamità naturali o antropiche di natura involontaria, anche in situazioni di guerra, a volte anche nell'ambito di operazioni dipeacekeeping.

La pianificazione operativa è la fase strategica che precede cronologicamente un intervento di Difesa Civile. Sarebbe impensabile affrontare un certo tipo di evento senza avere a disposizione un piano aggiornato e ben realizzato. Spesso nei vari Stati, a livello locale e periferico, vengono già effettuati degli studi di pianificazione in merito agli eventi che richiedano atti di protezione civile, ovvero lavori già pronti che possono essere propedeutici alla stesura di un piano di Difesa Civile.

Nel mondo

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Italia

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ministero dell'interno e Dipartimento della protezione civile.

Sebbene attualmente non ne esiste una definizione formale, ildecreto legislativo 30 luglio1999 n. 300 attribuisce competenze in materia di difesa civile alMinistero dell'Interno[2][3], che la esercita attraverso ilDipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, nel cui ambito opera laDirezione Centrale per la Difesa Civile e le Politiche di Protezione Civile e - a livello periferico - le Prefetture - Uffici Territoriali del Governo[4].

In ciò l'Italia si differenzia dalla quasi totalità delle Nazioni, dove le materie della protezione civile e della difesa civile afferiscono alla stessa organizzazione statale, usualmente coincidente con l'Amministrazione dell'Interno se non direttamente con le strutture dipolizia.

Gli organi dello Stato competenti in materia sono:

  • Ministero dell'Interno
  • Consiglio dei Ministri
  • Comitato Politico Strategico (Co.P.S.), composto dal Presidente del Consiglio dei Ministri e dai Ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e della Difesa.
  • Nucleo Politico Militare (N.P.M.) composto dai rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministri degli Affari Esteri, dell'Interno e della Difesa, dei rappresentanti delAISI (il servizio segreto finalizzato alla difesa). Partecipano al N.P.M. anche rappresentanti di altri Ministeri o di Enti Pubblici qualora coinvolti in determinati casi.

Il decreto delMinistero dell'Interno del 28 settembre 2001 ha istituito inoltre la Commissione Interministeriale Tecnica della Difesa Civile (C.I.T.D.C.) che si riunisce presso il citato Ministero, che la presiede e assicura il coordinamento delle Amministrazioni centrali dello Stato. A livello locale, ilPrefetto, come in materia di protezione civile, assicura il coordinamento a livello provinciale anche per mezzo del Comitato Provinciale di Difesa Civile e delComitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Con DPCM del 18 febbraio2004 venne istituito presso laPresidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana unComitato di consulenza per la difesa civile non armata e nonviolenta (DCNAN).[5] Esso, come integrativamente disposto dal DPCM del 29 aprile 2004, ha il compito di elaborare analisi, predisporre rapporti, promuovere iniziative di confronto e ricerca al fine di individuare indirizzi e strategie di cui l'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile possa tenere conto nella predisposizione di forme di ricerca e di sperimentazione di difesa civile non armata e nonviolenta. Il comitato ha cessato le sue funzioni il 31 dicembre 2011.[senza fonte]

Stati Uniti d'America

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ente federale per la gestione delle emergenze.

Le attività sono svolte dallaFederal Emergency Management Agency, che è un'agenzia delgoverno degli Stati Uniti d'America, facente parte delDipartimento della sicurezza interna, che esercita il ruolo di autorità nel campo dellaprotezione civile.

Note

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  1. ^Fulvio ToseroniProtezione e Difesa Civile, pag 28
  2. ^Pagina dedicata alla difesa civile dal sito ufficiale del Ministwero dell'InternoArchiviato il 19 giugno 2013 inInternet Archive.
  3. ^Art. 14 comma 1 d.lgs 30 luglio1999 n. 300
  4. ^ Ministero dell'Interno,Difesa Civile, suinterno.gov.it(archiviato dall'url originale il 19 giugno 2013).
  5. ^Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ufficio Nazionale per il Servizio civileLa difesa civile non armata e nonviolenta (DCNAN) Roma, 30 gennaio 2006Archiviato il 14 ottobre 2013 inInternet Archive.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàThesaurus BNCF26405 ·LCCN(ENsh85026326 ·GND(DE4067915-9 ·NDL(EN, JA00567672
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