Ladiastratia è una variabilesociolinguistica che dipende dalla condizione sociale dei parlanti: provenienza socioculturale, età,sesso, livello di istruzione. Un esempio diregistro basso inlingua italiana è dato dall'uso delpronomeci invece chegli/le/loro (Il bambino piange. Ci devo dare la pappa?).
Gli altri parametri che determinano la variazione linguistica sono:
Diastratia e diatopia sono variabili sociolinguistiche introdotte dal linguista norvegeseLeiv Flydal nel1952 e poi assunte, ridefinite e sistematizzate dal linguista rumenoEugen Coșeriu, che li integrò con la diafasia[1][2]. Questi concetti sono mutuati sulla base della diacronia diFerdinand de Saussure[3]. Il concetto di diamesia è stato invece coniato daAlberto Mioni[4].