| Dialetti cilentani | |
|---|---|
| Parlato in | |
| Regioni | |
| Parlanti | |
| Totale | ~250.000 |
| Classifica | Non nei primi 100 |
| Tassonomia | |
| Filogenesi | Indoeuropee Italiche Romanze Italo-romanze Meridionali intermedi Dialetti campani Dialetti cilentani |
| Statuto ufficiale | |
| Regolato da | nessuna regolazione ufficiale. |
| Manuale | |
(Proverbio cilentano)
Idialetti cilentani (celendani ocilindani) costituiscono uncomplesso dialettale di tipoitalo-meridionale[1] in uso nelle aree geografiche delCilento,Vallo di Diano,Alburni,piana del Sele meridionale e montiEremita-Marzano, situate inCampania (nellaprovincia di Salerno) e dette anche Lucania occidentale; tali aree erano anticamentelucane, ma fin dall'alto medioevo entrarono a far parte delPrincipato di Salerno oPrincipato Citra.
Secondo la maggior parte delle fonti, il gruppo dialettale cilentano sarebbe da annoverarsi tra idialetti campani.[2][3]
La maggiore influenza linguistica viene dallalingua napoletana[4].Nella zona centro-meridionale del Cilento si incontrano tuttavia alcuni centri che presentano delle caratteristiche glottologiche peculiari e piuttosto arcaiche, che possono essere ricondotte pienamente a quelle tipiche dellalingua siciliana, presenti pure nei dialetti delSalento e dellaCalabria meridionale.Queste caratteristiche, ravvisabili soprattutto nel vocalismo, in diversi esiti fonetici e nel lessico, sono in generale in forte regresso e rappresentano nella maggioranza dei casi un elemento residuale rispetto all'influsso dei dialetti di tipo campano e lucano, tuttavia in alcuni centri tali caratteristiche conservano ancora la preminenza rispetto agli influssi più moderni, in modo tale che questi centri possano tuttora essere considerati isole linguistiche da ascrivere più al grupposiciliano cheitaliano meridionale.Le comunità che presentano questi arcaismi potrebbero avere un'origine etnolinguistica diversa da quella del restante Cilento, ancorché non sia da escludere che anticamente l'area con caratteristiche siciliane fosse più ampia di quanto oggi ravvisabile.
Le influenze del cilentano vero e proprio sono limitate alle zone "confinanti" settentrionali (comeAgropoli,Capaccio Paestum,Pontecagnano,Bellizzi,Battipaglia,Eboli) dove principalmente varia l'inflessione mentre la terminologia resta pressoché identica al resto del cilentano. Tra l'altro vi sono anche alcuni casi di "falsi amici" fra napoletano e cilentano. Si può dire che il dialetto cilentano iniziò a essere conversato nella zona diPontecagnano ovvero una delle prime zone che, in cui si inizia a sentire un dialetto cilentano, ma con sfumature dialettali diSalerno quindi possiamo concludere che il dialetto cilentano inizi a essere conversato a Pontecagnano e poi procedendo nella provincia salernitana il dialetto cambia da zona a zona.