Questa voce sull'argomento Cristianesimo è solo unabbozzo.
Il terminediaconia (greco antico: διακονίαdiakonía ‹servizio›, a partire da διάκονος ‹servitore›) significava in origine mettere in pratica la parola delVangelo in favore dei poveri, sotto forma di testimonianza personale e comunitaria, come anche un servizio alle singole persone e alla società[1]. Il significato della parola, col passare dei secoli, si è sviluppato in diverse direzioni:
- Seguendo l'approccio dellareligione protestante, è usato principalmente per indicare attività caritative.
- Per laChiesa cattolica, il termine ha un significato più generico e designa sia uno specificotitolo associato ad unachiesa diRoma quanto il rispettivo ufficio dicardinale diacono[2]. Inoltre in alcunediocesi, in caso di carenza dipresbiteri, è invalso l'uso di affidare ad undiacono (sempre sotto la giurisdizione delparroco) quella che altrimenti sarebbe unachiesa rettoriale o unacappella, che assume così il nome didiaconia.
- Nel lessico popolare romano dello Stato Pontificio con il termine "Diaconia" si identificava la mensa per i poveri annessa ad alcune chiese. Fiorenti nella seconda parte dell'Ottocento le "diaconie" sono andate diminuendo dopo l'annessione di Roma al Regno d'Italia e il lemma è divenuto desueto dopo la guerra, per poi estinguersi all'inizio del secondo millennio con la scomparsa degli ultimi nati ai primi del '900.