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I Detroit Red Wings vengono fondati nel1926 con il nome diDetroit Cougars. Nel1930 vengono rinominatiDetroit Falcons: due anni dopo la franchigia viene acquistata daJames E. Norris, che decise di rinominarli nuovamente, chiamandoli Detroit Red Wings. James Norris decise, inoltre, dato che la franchigia si trovava aDetroit (una città sede di grandi industrie motoristiche), di cambiare il logo originario della "D" con un logo iconico per la sede: nacque così la famosa "ruota alata" (winged wheel in inglese) che rispecchia l'impatto che l'industria dell'auto ha avuto sulla città. Quattro anni dopo arrivò il primo grande successo per la squadra: nelle finaliNHL del 1936, disputate al meglio delle cinque gare, Detroit sconfisseToronto per 3-1 vincendo la primaStanley Cup della sua storia. Durante gara-1 delle semifinali dei playoff, giocata contro i campioni uscenti deiMontreal Maroons, le squadre si resero protagoniste della più lunga gara di playoff mai disputata: Detroit ebbe la meglio per 1-0 grazie ad un gol segnato daMud Bruneteau nel corso del sesto tempo supplementare[3][4][5].
L'anno dopo Detroit vinse nuovamente la Stanley Cup, questa volta contro iNew York Rangers, sconfitti in cinque gare (3-2 nella serie). I Detroit Red Wings si ripeterono nellastagione NHL 1942-1943, questa volta sconfiggendo iBoston Bruins in quattro gare (4-0), vincendo la terza Stanley Cup della loro storia[5][6].
A partire dallastagione NHL 1946-1947 arrivò nelMichigan un giocatore destinato a diventare una vera e propria leggenda della franchigia, l'ala destraGordon Howe. Con Howe ePete Babando, i Detroit Red Wings raggiunsero le finali nel campionato1949-1950, riuscendo a vincere contro iNew York Rangers al meglio delle sette gare (4-3), ottenendo la quartaStanley Cup, con un goal dello stesso Babando al secondo overtime. A partire dal 1947 l'allenatore Tommy Ivan affiancò a Gordon Howe il centroSid Abel e l'ala sinistraTed Lindsay, dando vita a una celeberrima linea entrata nella storia come "Production Line", per via della prolificità dei punti e dei goal segnati[6][7]. Durante le finali dellastagione 1951-1952 vennero sconfitti al meglio delle sette gare iMontreal Canadiens (4-0): Detroit vinse la quintaStanley Cup della storia della franchigia. Sid Abel venne scambiato con iChicago Blackhawks la stagione successiva, e la celebre linea venne ricomposta inserendo il centroAlex Delvecchio, giocatore che sarebbe poi diventato un'icona della squadra. Due anni dopo i Montreal Canadiens dovettero gettare nuovamente la spugna per consegnare il titoloNHL del 1954 ancora una volta ai Red Wings, questa volta in 7 gare (4-3). Il dominio di Detroit continuò l'anno successivo: dopo aver dominato la stagione regolare con 95 punti, Detroit vinse nuovamente contro iCanadiens e nuovamente con il risultato di 4-3. Si trattava della settima Stanley Cup della franchigia, l'ultima della gloriosa era di Gordon "Gordie" Howe[7].
Malgrado fosse rimasta una squadra competitiva, Detroit non riuscì più a riconquistare laStanley Cup nei decenni successivi, pur raggiungendo numerose finali (sempre perse), soprattutto contro iToronto Maple Leafs e iMontreal Canadiens. Nel1971 Howe giocò il suo ultimo campionato con la maglia dei Red Wings e l'anno successivo si trasferì nellaWHA con gliHouston Aeros.
Prima che Howe lasciasse la franchigia di Detroit nel 1971, a partire già dal1967, i Red Wings conobbero un periodo pessimo, dove i playoff vennero raggiunti solo due volte (vincendo una sola serie) e dove la franchigia cambiò ben 14 allenatori diversi: quest'era in inglese viene chiamata "Dead Wings", ovveroAli Morte. Durante la stagione1979-1980, il "Detroit Olympia", teatro delle partite casalinghe, venne abbandonato per trasferirsi nellaJoe Louis Arena, chiamata così in onore del celebre pugileJoe Louis. Nel1982Bruce Norris, dopo oltre 50 anni nei quali i Red Wings erano stati di proprietà della famiglia Norris, vendette i Red Wings aMike Ilitch, fondatore delLittle Caesars Pizza.
Nel 1983 venne selezionatoSteve Yzerman, quarta scelta assoluta all'NHL Entry Draft 1983, attaccantecanadese proveniente dall'Ontario. Con il suo arrivo e le sue prestazioni i playoff vennero raggiunti nuovamente. Nel1987, con un roster che contava Yzerman e altri celebri giocatori qualiPetr Klima,Adam Oates,Gerard Gallant,John Ogrodnick,Bob Probert eJoey Kocur, nonché il nuovo allenatoreJacques Demers, i Red Wings raggiunsero lefinali della Western Conference per la prima volta dopo diverso tempo, perdendo in cinque partite contro gliEdmonton Oilers, nelle cui file militavaWayne Gretzky. Nel1988, per la prima volta dopo 23 anni, i Detroit Red Wings vinsero la Norris Division, ma persero nuovamente contro gli Oilers nelle finali della Western Conference. Nel1989, Steve Yzerman segnò 65 goal, il suo massimo in carriera, ma iChicago Blackhawks spensero nuovamente le speranze al primo turno dei playoff. Malgrado i playoff mancati nella stagione seguente, i Detroit Red Wings rimasero competitivi e riuscirono a partecipare nuovamente ai playoff a partire dallastagione NHL 1990-1991. Nella franchigia di Detroit arrivarono in questi anni numerosi rinforzi qualiSergei Fedorov,Paul Coffey,Slava Kozlov,Darren McCarty,Vladimir Konstantinov, eNicklas Lidström, molti dei quali giocheranno un ruolo significativo per la storia della franchigia in seguito.
Con l'arrivo diScotty Bowman sulla panchina dei Red Wings nel1993, le cose cambiarono: egli guidò la squadra, nella stagione 1994-1995, alle prime finali dopo 29 anni, pur venendo sconfitti daiNew Jersey Devils.
Arrivarono poi le starVjačeslav Fetisov,Igor' Larionov e il portiereMike Vernon nel 1996. La gloria stava tornando, e nella stagione 1996-1997, i Detroit Red Wings arrivarono in finale contro iPhiladelphia Flyers, anche grazie al contributo dei nuovi arrivatiBrendan Shanahan eLarry Murphy: un secco 4-0, e dopo 42 anni di digiuno il titolo tornava ai Red Wings. Grandi protagonisti nel trionfo diDetroit furono i celeberrimi "Russian Five" (Vjačeslav Fetisov eVladimir Konstantinov in difesa,Slava Kozlov,Igor' Larionov eSergei Fedorov in attacco), che formarono la prima linea completamenterussa nella storia dellaNHL. Sfortunatamente, la gioia durò pochissimi giorni, appena 6, poiché durante le numerosi celebrazioni, Fetisov e Konstantinov rimasero coinvolti in un terribile incidente stradale: il primo rimediò solamente qualche contusione, ma il secondo rimase paralizzato a vita.
Nella stagione seguente, 1997-1998, la superpotenza delMichigan arrivò nuovamente in finale, contro i giovanissimi e sorprendentiWashington Capitals, che però non poterono niente contro la forza di Detroit: 4-0 di nuovo,Stanley Cup rivinta e titolo riconfermato. Fu molto commovente vedere lo sfortunato Konstantinov, seduto su una carrozzella, toccare il trofeo circondato dai suoi compagni.
Non riuscendo più a vincere nulla negli anni seguenti, e con l'abbandono di giocatori, ormai quarantenni, Detroit dovette rinforzarsi: arrivò il leggendario portiereDominik Hašek daiBuffalo Sabres, nonchéLuc Robitaille,Brett Hull e il rookie centroPavel Datsyuk dallaRussian Super League: i Red Wings tornarono i favoriti per il titolo del 2002. Detroit non deluse, e dopo una regular season da record arrivarono in finaleNHL contro iCarolina Hurricanes: 5 gare, e 10° Stanley Cup vinta.Bowman decise di lasciare la squadra dopo la conquista del titolo.
Negli ultimi anni è stato messo sotto contratto anche il portiereChris Osgood, nonché molti giocatorieuropei come gli svedesiHenrik Zetterberg,Mikael Samuelsson,Niklas Kronwall e ilcecoRobert Lang. Grandi giocatori comeBrendan Shanahan eSteve Yzerman hanno lasciato, e proprio dopo l'addio all'hockey giocato di quest'ultimo,Nicklas Lidström è diventato il capitano della squadra, nonché leader indiscusso. La franchigia è stata presa in mano dall'head coachcanadeseMike Babcock. Nella stagione 2007-2008, firma per una stagione soltanto, l'ultima della sua carriera, il veteranoDallas Drake: egli decide di firmare per Detroit proprio perché era stata Detroit a sceglierlo nel draft 16 anni prima, e perché solo con essa Dallas credeva di poter vincere la Stanley Cup.Le "ali rosse", giocano una regular season strepitosa, piazzandosi al primo posto con ben 115 punti e con il miglior record della lega. Le due superstarsPavel Datsyuk eHenrik Zetterberg mettono a referto rispettivamente 97 e 92 punti, piazzandosi fra i migliori marcatori della lega. Al primo turno dei play-off Detroit incontra iNashville Predators: 4-2 il risultato in 6 match, Detroit è in semifinale. In semifinale ad Ovest ci sono i rivali di sempre, iColorado Avalanche: ci si aspetta una serie combattuta, e invece Detroit schianta Colorado con un 4-0 e vincendo un'incredibile gara-4 allaPepsi Arena per 8-2. In finale di Conference ci si aspettaSan José, mentre approdano incredibilmente iDallas Stars: Detroit fatica ma chiude la serie in gara-6, 4-2. In finale ci sono iPittsburgh Penguins diSidney Crosby eEvgeni Malkin: sono sorprendentemente giovani e abili, ma la forza e l'esperienza di Detroit prevalgono sulla gioventù: 4-2 il risultato della serie, vinta da Detroit aPittsburgh in gara-6 per 3-2 con un incredibile salvataggio all'ultimo secondo di Osgood su Hossa. I sogni di Dallas Drake diventano realtà, proprio all'ultima stagione della sua carriera. 11°Stanley Cup della storia di Detroit,Nicklas Lidström diventa il primo europeo della storia a vincerla da capitano.Dopo aver sollevato la Stanley Cup, Nicklas Lidström decise di passarla per primo a Drake, sapendo quanto fosse importante per lui.
Il 2 luglio del 2008, ha firmato per la franchigia del Michigan l'attaccante slovaccoMarián Hossa, rivale dei Red Wings proprio nella finale precedentemente giocata con iPittsburgh Penguins.Valteri Filppula ha rinnovato il suo contratto così comeBrad Stuart, mentreDallas Drake ha lasciato l'hockey giocato. Il portiere free agentTy Conklin è stato scelto come successore del veteranoDominik Hašek, anch'egli ritiratosi dall'attività.
La stagione 2008-2009 è positiva per la franchigia statunitense. I Red Wings terminano infatti la regular season al 3º posto, dietroSan José eBoston.Pavel Datsyuk si conferma nuovamente il leading scorer della squadra, bissando il suo career high con 97 punti, davanti al secondo marcatore,Henrik Zetterberg (73 punti).Ai play-off eliminano in rapida successione iColumbus Blue Jackets (serie vinta 4-0), gliAnaheim Ducks (4-3) e iChicago Blackhawks (4-1), laureandosi ancora campioni Western Conference. In finale NHL, c'è di nuovoPittsburgh: la serie parte bene perDetroit, che si porta sul 2-0: ma Crosby e Malkin non ci stanno a perdere ancora una volta in finale contro i Red Wings, e riportano la serie in parità, fino ad arrivare al 3-3 e alla gara decisiva, questa volta alla Joe Louis Arena; e questa volta, ad alzare la coppa sulla pista avversaria, sono i Penguins. Paradossalmente, per uno scherzo del destino,Marián Hossa, che aveva voluto cambiare squadra, passando proprio dai Penguins ai Red Wings (convinto che la franchigia del Michigan fosse la sola a poter consegnare lui una Stanley Cup), vede i suoi compagni dell'anno precedente vincere la coppa proprio sulla sua pista di casa, quand'era arrivato ad un passo dal realizzare il suo sogno.
La stagione 2009-2010 è molto dura per i guerrieri delMichigan. La squadra è costellata da infortuni, l'infermiera scoppia, troppe partite vengono vinte o perse ai supplementari, e così vengono raccolti pochi punti. Dopo leOlimpiadi di Vancouver comunque, le cose cominciano a girare per il verso giusto. I Red Wings piazzano 13 risultati utili consecutivi e riescono a fermarsi stabilmente in zona playoff, che raggiungono guardando le altre squadre dall'alto della 5ª posizione inWestern Conference. Al primo turno incontrano iPhoenix Coyotes, che riescono molto difficilmente a superare con un 4-3 nella serie. In semifinale ci sono iSan Jose Sharks, che però, non sono più disposti a ripetere le figuracce del passato: 4-1 nella serie, Detroit non ripete il cammino lungo e trionfale che l'aveva portata due volte di fila in finale NHL nelle due stagioni precedenti. È da segnalare comunque l'incredibile vittoria, l'unica della serie di semifinale contro San José, per 7-1 (quando i Red Wings si trovavano sotto 0-3 nella serie).Nella stagione 2010-2011, Detroit conclude la stagione regolare al terzo posto nella Western Conference con 104 punti; i Playoff cominciano con un secco 4-0 ai danni deiPhoenix Coyotes nei quarti di finale dellaStanley Cup.Per il secondo anno consecutivo incontrano in semifinale iSan Jose Sharks, trovandosi sotto nella serie 3-0, Detroit, riesce a rimontare fino al 3-3 ma perdendo gara 7 con un risultato di 3-2.Nel luglio 2011Chris Osgood,Kris Draper eBrian Rafalski decidono di ritirarsi dall'attività di giocatori, con i primi 2 che ricopriranno cariche dirigenziali nel team. Nella stagione 2011/2012, inoltre, i Detroit Red Wings infrangono il record di vittorie consecutive in casa con una vittoria di 3-1 suiDallas Stars, superando quello detenuto precedentemente daiPhiladelphia Flyers, di 20 vittorie. La striscia di 23 vittorie consecutive casalinghe verrà dunque interrotta daiVancouver Canucks il 23 febbraio 2012, vincitori con un punteggio di 4-3.
Questa rivalità è stata spesso considerata una delle più intense e sentite nellaNHL tanto dalla stampa quanto dai fan, dovuta principalmente al fatto che i due team si sono incontrati cinque volte in sette anni nei playoff dellaWestern Conference.
La rivalità comincia durante la stagione1995-1996 quando iColorado Avalanche incontrarono i Detroit Red Wings nella finale della Western Conference, vincendo la serie per 4-2. Durante la sesta gara, mentreKris Draper (attaccante dei Red Wings) stava pattinando nei pressi della panchina, subì un colpo da tergo inferto daClaude Lemieux, attaccante degli Avalanche, che lo fece sbattere con il viso contro la balaustra. Draper subì un grave infortunio e si trovò costretto a sottoporsi a una chirurgia ricostruttiva del viso. Dopo l'incidente Lemieux ricevette minacce dai fan dei Detroit Red Wings e anche da alcuni giocatori, che non digerirono la carica di Lemieux su Draper, incluso il portiereChris Osgood.
Lastagione seguente, nell'ultimo match di regular season tra le due squadre giocatosi il 26 marzo 1997, scoppiò una rissa conosciuta comeBrawl in Hockeytown (Rissa nella Città dell'hockey). Dato che la bagarre scoppiò di mercoledì, è anche conosciuta come "Bloody Wednesday", ovvero ilMercoledì di sangue.
Inizialmente ci furono due scontri, dopo pochi minuti di gioco, fraJamie Pushor (Detroit Red Wings) eBrent Severyn (Colorado Avalanche) e poi, verso la metà del primo periodo, traRene Corbet di Colorado eKirk Maltby di Detroit. La bagarre vera e propria cominciò dopo uno scontro di gioco fra i due attaccantiIgor' Larionov ePeter Forsberg, che portò a una sospensione del gioco e a diversi altri scontri. In particolare, celebri furono i colpi dati dall'attaccante dei Red WingsDarren McCarty aClaude Lemieux (responsabile della carica subita la stagione precedente daKris Draper), che cercò di raggomitolarsi a terra nel tentativo di evitare ed attutire i colpi subiti. Nello stesso momento,Patrick Roy, portiere dei Colorado Avalanche, intervenne per bloccare McCarty eBrendan Shanahan, attaccante canadese dei Red Wings, intervenne per bloccare Roy: da questa fase si aprì un nuovo scontro fra i due portieri, una vera e propria scazzottata, quandoMike Vernon, il portiere dei Detroit Red Wings, prese parte alla bagarre. A seguito dello scontro fra i due portieri scoppiò un'altra contesa fraAdam Deadmarsh (Colorado Avalanche) e il difensore di DetroitVladimir Konstantinov.
In totale si contarono 11 scontri diversi e 144 minuti di penalità. Alla fine del terzo periodo, la partita era sul 5-5. I Detroit Red Wings vinsero la partita con il goal decisivo segnato da Darren McCarty, su assist di Brendan Shanahan e Igor Larionov[8][9][10].
12Sid Abel, LW, 1938-52, ritirato il 29 aprile 1995
19Steve Yzerman, C, 1983-2006, ritirato il 2 gennaio 2007
99Wayne Gretzky, ritirato per tutta la lega il 6 febbraio 2000
Sebbene non siano ufficialmente ritirati, nell'organizzazione dei Detroit Red Wings i numeri #6 diLarry Aurie e #16 diVladimir Konstantinov non vengono indossati da nessun giocatore[11].