Il deserto della Patagonia in un'immagine del programma gratuitoNASA World Wind.
Ildeserto patagonico, noto anche comedeserto della Patagonia osteppa patagonica, è il maggiore deserto dell'interocontinente americano e occupa il posto di settimo maggiore deserto per superficie nel mondo, dal momento che si estende su 673.000 km².
Il deserto della Patagonia è la maggiore massa continentale a sud del 40ºparallelo ed è un grande deserto di perenne clima isotermico freddo, temperature dovute anche al fatto che per buona parte si estende su di unaltopiano (lameseta della Patagonia). La temperatura raramente eccede i 12 °C e arriva a una media di soli 3 °C. La regione sperimenta circa sette mesi di inverno e cinque mesi di estate. Legelate non sono rare nel deserto, ma, a causa della condizione molto secca tutto l'anno, le nevicate sono scarse. La barriera opposta dalle Ande, che si trova ad ovest del deserto, è la ragione primaria della condizione desertica della Patagonia, dal momento che gli alti crinali (superiori ai 4.000 metri) fermano il flusso di umidità dal sud dell'oceano Pacifico. Questo crea un'ombra pluviometrica che è la causa principale della formazione del deserto, ed è la causa principale della sua aridità, a dispetto del fatto che circa la metà del deserto si trovi a meno di 300 km dall'oceano Atlantico.[2] Anche lacorrente delle Falkland, molto fredda e secca, che lambisce la costa atlantica del Sud America contribuisce all'aridità dell'area.
Prima della formazione dellacordigliera delle Ande, che la rese arida, la regione era molto probabilmente coperta dallaforesta temperata. Dopo la formazione delle Ande, la cenere dei vicinivulcani coprì le foreste, acque sature di minerali infiltrarono i tronchi,fossilizzando dunque gli alberi e creando una delle miglioriforeste pietrificate, nella zona centrale del deserto.[3] Il deserto della Patagonia è composto principalmente di pianure dighiaia e da qualchealtopiano dipietra arenaria che è stato scavato dai fiumi e dai venti, creandocanyon e modellando strane forme di argilla che puntellano il paesaggio, scolpito dal vento del deserto.[4] La regione che circonda il deserto ha molte caratteristiche diverse, che dipendono dalla prossimità alla montagna (conbrinazione) oppure all'Oceano Atlantico. Effimeri fiumi ad andamento torrentizio, laghi, e depositi alluvionali sono causati dallo scioglimento annuo stagionale deighiacciai delle Ande, che sostengono la vita di alcune piante acquatiche. Nella regione si mescolano depositi glaciali, fluviali e vulcanici, e questi depositi hanno modificato significativamente nel tempo il clima del deserto freddo, contribuendo specialmente alla formazione dei sedimenti di ghiaia nellaPatagonia.
Il deserto della Patagonia è molto ventoso, anche a causa del fenomeno dell'ombra pluviometrica e dell'intenso, polveroso e molto secco ventoZonda, che si ha prima del passaggio di fronti freddi provenienti dal Pacifico, che vengono prima espansi e privati di nubi e dell'umidità sulle Ande cilene, per poi sperimentare la compressione catabatica mentre scendono dalle montagne e vengono compressi nelle valli dell'altopiano. Questi venti rendono il deserto patagonico la maggiore fonte di polvere sopra la parte meridionale dell'Oceano Atlantico.[5]
La flora della regione è molto comune in rapporto al suo tipo climatico dellasteppa e include alcune specie diarbusti dei deserti freddi comeAcantholippia eBenthamiella e piante che creano un tappeto erboso come quelle del genereStipa e il foraggioPoa. Erbe acquatiche e piante più grosse sussistono in piccolibiotopi ai confini del deserto e attorno ai laghi effimeri che si formano dai torrenti che discendono dalle Ande.[6]
Il deserto della Patagonia ha ospitato diverse popolazioni indigene nel suo passato, come si rende evidente dallepitture rupestri nell'area.Quest'area attualmente è scarsamente popolata e gli attuali abitanti sopravvivono principalmente grazie all'allevamento di animali comeovini e capre. Risorse minerarie, come specialmente petrolio, gas e carbone in alcune parti della regione, sono un altro modo d'interazione che influenza l'ambiente desertico. Ilbracconaggio e lacaccia di alcuni animali come ad esempio varie specie divolpi, ha ulteriormente messo sotto pressione il già fragile ecosistema.
Gasso S. and Stein A.F.,Does dust from Patagonia reach the sub-Antarctic Atlantic ocean?, Geophys. Res. Letters, 34 (1): Art. No. L01801 JAN 3 2007.
Joseph R. McConnell, Alberto J. Aristarain, J. Ryan Banta, P. Ross Edwards, and Jefferson C. Simo,20th-Century doubling in dust archived in an Antarctic Peninsula ice core parallels climate change and desertification in South America, Published online before print March 26, 2007, 10.1073/pnas.0607657104