Ladefezione è l'atto del venire meno al proprio impegno dilealtà verso unoStato oppure un ente politico a favore di un altro. Il termine ha originelatina: «de» (allontanamento) e «facere» (agire, fare). Chi compie una defezione è spesso indicato come transfuga[1],disertore otraditore.
La defezione è spesso compiuta in maniera illegale rispetto alle leggi della nazione o dell'organizzazione politica abbandonata. Da questo punto di vista la defezione è diversa dal semplice cambiamento dicittadinanza che solitamente non contravviene alle leggi di nessuna nazione.
Durante laGuerra fredda chi fuggiva dalblocco orientale verso l'Occidente era qualificato più spesso come transfuga che come disertore o traditore (almeno in Occidente). Si registrarono anche alcuni casi di occidentali che scelsero l'Est. Fra i più celebri si ricorda il fisico italianoBruno Pontecorvo che nel 1950 scelse liberamente di trasferirsi inUnione Sovietica eKim Philby, funzionario britannico che spiava per conto delKGB, che invece scappò nel medesimo Stato quando stava per essere scoperto (1963).
L'economista tedescoAlbert O. Hirschman dedica al tema politico della defezione diverse parti del suo libro Lealtà, defezione, protesta (Exit, Voice, and Loyalty).
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