De Beers è un gruppo di imprese che si occupa del rinvenimento didiamanti, lavorandoli e commercializzandoli. Il gruppo trae origine dallaDe Beers Consolidated Mines, un'impresa fondata inSudafrica nel1888 e oggi ridotta asussidiaria della capogruppoDe Beers S.A. Nel proprio campo è un esempio di "swing producer".
Cecil Rhodes, il fondatore della De Beers, iniziò vendendo pompe d'acqua ai minatori durante la grandecorsa ai diamanti che nacque nel1871, in seguito al ritrovamento di un diamante da 83,5carati nella grande miniera a pozzo diKimberley inSudafrica. Rhodes investì i profitti derivanti da questo commercio nell'acquisto dellerivendicazioni territoriali dei piccoli minatori, creando in sostanza una nuova impresa mineraria. L'azienda prese il nome diDe Beers Consolidated Mines nel1888 in seguito ad una fusione tra le compagnie di Barney Barnato e quella diCecil Rhodes. All'epoca questa azienda era la sola impresa diamantifera in tutto il paese,[1][2] eDe Beers era il cognome dei proprietari delle miniere sfruttate dall'azienda[3].
Nel1889 Rhodes raggiunse un accordo con un potente consorzio diamantifero diLondra per l'acquisto periodico di una quantità fissa di diamanti ad un prezzo precedentemente pattuito; con questo sistema si raggiunse la sicurezza di mantenere regolare la produzione e controllarne il prezzo.[4][5] L'accordo si dimostrò essere un ottimo affare perché consentì di mantenere alti i prezzi, e quindi i profitti, anche in momenti di crisi: infatti nel1891-1892 la produzione in eccesso veniva ridotta e semplicemente accantonata in attesa di tempi migliori.[6] L'unica preoccupazione della compagnia era la possibile scoperta di nuove miniere, cosa che avrebbe infranto il monopolio consolidato della De Beers.[5]
Laseconda guerra boera fu una grande minaccia per la De Beers: la città di Kimberley fu presa d'assedio e lo stesso Rhodes dovette adoperarsi tramite pressioni sul governo britannico per uscire da una situazione che minacciava pericolosamente i maggiori interessi dell'azienda.[7] Rhodes stesso mise a disposizione dei difensori delle città tutti gli armamenti e le munizioni di cui disponeva, oltre alle materie prime per costruire nuove armi nei cantieri della miniera.[8] Alla morte di Rhodes, avvenuta nel1902, la De Beers deteneva il 100% della produzione sudafricana e il 90% della produzione mondiale didiamanti.
Nel1902 però per la De Beers si verificò un brutto colpo, allorquando fu scoperta una nuova miniera, laPremier Mine, e il suo proprietario rifiutò di unirsi al cartello della De Beers.[9] La nuova miniera iniziò a vendere diamanti ai commercianti indipendenti Bernard eErnest Oppenheimer, indebolendo i traffici della De Beers.[10] La produzione della Premier Mine eguagliò in breve quella di tutte le miniere De Beers ed Ernest Oppenheimer venne nominato agente locale del potente consorzio londinese (in affari da anni con la De Beers), raggiungendo anche la carica disindaco di Kimberley in meno di 10 anni. Grazie a queste cariche Oppenheimer iniziò a collaborare con la De Beers e durante laprima guerra mondiale la Premier Mine fu definitivamente assorbita e Oppenheimer divenne dirigente della De Beers.
Ernest Oppenheimer investì fortemente nella compagnia, diventandone azionista di maggioranza e ottenendo di conseguenza un posto nelconsiglio di amministrazione nel1926, fino a diventarne presidente l'anno successivo.[10] Tuttora l'azienda è amministrata dai suoi eredi. Durante il periodo didecolonizzazione successivo allaseconda guerra mondiale la De Beers ha dovuto accordarsi con i governi delle nuove entità nazionali venutesi a creare, perdendo quindi parte dei guadagni sull'intera produzione diamantifera nella parte meridionale del continente africano, ma mantenendone di fatto il controllo. Durante la seconda metà delXX secolo l'azienda è stata societarizzata, diventando un gruppo industriale.
La De Beers è presente in 25 paesi. L'estrazione mineraria è avviata inBotswana,Namibia,Sudafrica eTanzania. Nel Botswana l'estrazione avviene conDebswana, una Joint Venture col governo. In Namibia invece con l'impresa Namdeb, anch'essa joint venture ma con il governo della Namibia. In Tanzania l'estrazione avviene a sua volta in associazione con il governo, dove il 75% è di proprietà della De Beers. In Sudafrica infine con laDe Beers Consolidated Mines. Nel2007 De Beers si apprestava ad aprire la prima miniera inCanada (chiamataSnap Lake), sita neiTerritori del Nord-Ovest.
De Beers Societe Anonyme (DBSA) è la società che gestisce tutto il Gruppo De Beers.[11]
De Beers Investments è la società privata che possiede laDe Beers Societe Anonyme (DBSA), registrata inLussemburgo. La proprietà è suddivisa tra 3 azionisti:
Oltre al 40% direttamente controllato tramite laCentral Holdings, la famiglia Oppenheimer possiede anche una grossa quota dellaAnglo American. Tramite le due partecipazioni incrociate gli Oppenheimer (nella persona dell'attuale capofamigliaNicky Oppenheimer) controllano di fatto quasi la totalità dellaDe Beers Investments.
Le varie compagnie all'interno della De Beers sono responsabili per circa il 40% della produzione mondiale di diamanti e hanno quindi il controllo mondiale del prezzo di questobene di lusso e, per la loro rarità, d'investimento, agendo in modo da compensare all'occorrenza un afflusso eccessivo del bene sul mercato che ne farebbe inevitabilmente calare la quotazione.
La De Beers è attiva in ogni categoria dell'estrazione diamantifera: da sottoterra, alluvionale a larga scala, a livello costiero e a livello del mare. La De Beers non è coinvolta nell'estrazione di diamanti dalle miniere su piccola scala, che è poco produttiva per una grande compagnia.