David Santillana (Tunisi,9 maggio1855 –Roma,12 marzo1931) è stato ungiuristaitaliano.
Figlio primogenito di Moses e di Nunes Martinez, la famiglia paterna, di lontanaorigine iberica e discendente dallacomunità sefardita livornese, era stanziata da più generazioni inTunisia.[1] Fu uno dei massimi studiosi didiritto islamico, specialmente dellascuola giuridicamalikita esciafeita. Nel 1899 elaborò con successo unAvant-projet per un futuro codice civile e commerciale tunisino, che poi (malgrado la sua origineebraica) servì nel 1906 alla effettiva stesura di quest'ultimo. Suo figlio era lo storicoGiorgio De Santillana.
Così comeIgnazio Guidi nell'anno accademico 1908-1909, eCarlo Alfonso Nallino eGerardo Meloni nell'A.A. 1909-1910, tenne corsi (in lingua araba) didiritto islamico, specialmente di orientamentomalikita esciafeita, nonché diStoria della filosofia greca nell'Università Egiziana del Cairo (all'epoca "Universitàkhediviale del Cairo").
Nel 1913 venne nominato professore della neonata cattedra diDiritto musulmano, all'Università di Roma.
Con Ignazio Guidi curò la traduzione dall'arabo delMukhtaṣar (Compendio) del malikitaKhalil ibn Ishaq Al Jundi e scrisse i due volumi delleIstituzioni di diritto malikita, con riferimento anche al sistema sciafiita, editi dall'Istituto per l'Oriente di Roma nel1926.
Nel1920 fu nominato Socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Tra i suoi allievi va ricordatoAntonio d'Emilia, maestro a sua volta diFrancesco Castro; suo figlioGiorgio fu docente diStoria della scienza nelMassachusetts Institute of Technology di Cambridge (Massachusetts,USA).
La sua attività non fu solo accademica, dal momento che esercitò con successo l'avvocatura, sia in Italia, sia nelRegno Unito.
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