Cynar | |
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Categoria | Bevanda alcolica |
Tipo | Amaro |
Marca | Davide Campari - Milano |
Anno di creazione | 1952 |
Nazione | Italia |
Slogan | L'amaro al carciofo celebre per la sua versatilità e il suo gusto |
Ingredienti | tredici erbe e piante, tra cui lacinarina, estratta dal carciofo |
Alcolico | |
Alcol | 16,5% |
www.camparigroup.com | |
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IlCynar è unliquore a base dicarciofo creato nel 1948. La paternità della ricetta è da assegnare a Rino Dondi Pinton[1], dipendente dell'imprenditoreitalianoAngelo Dalle Molle[2] (Venezia, 1908 - 2001). Viene prodotto inizialmente dall'azienda G.B. Pezziol diPadova[3] che la famiglia Dalle Molle aveva acquisito da qualche anno. Divenne popolare con icaroselli televisivi degli anni sessanta.[2][3]
Il liquore è a base diessenza di foglie dicarciofo einfuso di tredici erbe e piante, ha un sapore dolce-amaro e un coloreambrato scuro. La suagradazione alcolica è di 16,5 gradi. Nasce comeaperitivo e comedigestivo – dal momento che contienecinarina, sostanza estratta dal carciofo che favorisce la digestione.[2][4][5] Inizialmente, la ricetta originaria del Cynar includeva lavitamina B1, poi eliminata dalla formula.[6] Generalmente viene bevuto conghiaccio o usato come base percocktail, mescolato conseltz e una fetta dilimone o d'arancia, oppure viene consumato concola,acqua tonica osoda amara al limone. In alcune zone d'Italia è utilizzato per arricchire ilvino bianco o come ingrediente aggiuntivo per lospritz.
Nel 1948, l'azienda G.B. Pezziol diPadova di proprietà di Amedeo,Angelo e Mario Dalle Molle - già produttori delVOV - crea un liquore aperitivo-digestivo chiamato CaB1. Alla fine del1949, dopo una lunga fase di sperimentazione il liquore prende nome diCynar dal nome di un suo componente, lacynara scolymus, e nel 1952 viene commercializzato con l'etichetta che lo renderà famoso.[6] Un sondaggioDoxa lo annovera nel 1955 fra i più apprezzati aperitivi italiani, secondo solo alCampari Soda e alBitter Campari; i fratelli Dalle Molle decidono di spostare la sede legale dell'Azienda aMilano[senza fonte] , nonostante la produzione rimanga a Padova. La progressiva espansione delle vendite dal1957 al1976 avviene parallelamente al potenziamento pubblicitario, soprattutto grazie al carosello trasmesso dalla Rai.
Il liquore diviene popolare con i caroselli nei primianni sessanta delXX secolo, grazie alla fortunata serie di filmati pubblicitari televisivi interpretati prima daFerruccio De Ceresa e poi, dal 1966, daErnesto Calindri. In uno degli sketch pubblicitari più noti al grande pubblico, un imperturbabile Calindri sorseggia un bicchiere di Cynar seduto a un tavolino nel bel mezzo di una rotatoria (la Stanga di Padova), nel caos del traffico cittadino e poi recita lo slogan entrato a far parte dell'immaginario collettivo: "Cynar contro il logorio della vita moderna".[7] Il sodalizio tra l'attore e il marchio durerà fino al1984; verso la fine deglianni settanta il Carosello cambia ambientazione e, dalla città trafficata, passa a un campo di carciofi. Neglianni novanta ci sono altri testimonial come l'attoreAlberto Lionello e lashowgirlNatalia Estrada e nuovi spot musicati diEnzo Jannacci.
Dal1995 Cynar entra a far parte del GruppoCampari.
Dal settembre2007 Cynar ripropone il famoso slogan deglianni sessanta in chiave ironica, grazie alla partecipazione del gruppoElio e le Storie Tese i quali, come nuovi testimonial, si trovano al centro di un trafficato incrocio stradale dal quale fuggono grazie a una bottiglia di Cynar che si trasforma in una navicella spaziale a forma di carciofo. In tale spot, quando il gruppo beve il Cynar in mezzo alla strada, sulla pagina di un giornale appare la foto di Calindri con il noto slogan.
I mercati maggiori sono Brasile, Italia e Svizzera.[8]
Nel film diMaurizio NichettiLadri di saponette, il protagonista di un filmneorealista finisce nella pubblicità che intermezza la prima rappresentazione televisiva del film stesso e un motorino travolge il tavolino di Calindri.
Anche nel filmUn ufficiale non si arrende mai, nemmeno di fronte all'evidenza. Firmato Colonnello Buttiglione si ripropone la scena del tavolino in mezzo al traffico, travolto da un militare motociclista senza freni (il caporale De Martino, interpretato daGiacomo Rizzo), il quale lascia Calindri stupito e disorientato.
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