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Il territorio comunale di Curtatone si estende su una superficie di 67,45 km² occupando una porzione nel tratto centro meridionale della pianura mantovana. I confini amministrativi interessano:
Curtatone è delimitato a nord dal fiumeMincio che proprio entrando nel suo territorio si allarga a formare illago Superiore, primo dei laghi che contornano la città diMantova. Ne consegue che una porzione importante del comune di Curtatone è inserito nelParco regionale del Mincio.
Il territorio è interamente pianeggiante, con piccolissimi dislivelli di quota altimetrica (da una quota massima di m 25.50 s.l.m. ad una quota minima di m 14.00 s.l.m.).
Il territorio del comune è classificato[7] con la Delibera della Giunta Regionale della Lombardia dell'11 luglio 2014 n.2129 entrata in vigore il 10 aprile 2016 in zona 3 (a sismicità bassa), cui corrispondono valori di accelerazione di picco orizzontale del suolo (ag), con probabilità di superamento del 10% in 50 anni, compresi tra 0,05·g e 0,15·g (doveg è l'accelerazione di gravità).
Dal punto di vista climatico il territorio comunale appartiene alla parte centro-orientale dellaPianura Padana, zona caratterizzata da una certa uniformità climatica, con inverni rigidi e nebbiosi ed estati calde e afose, e in cui si risente dell'effetto barriera dell'arco alpino.Tale clima è definito in letteratura "sottotipo moderato di tipo continentale", da alcuni autori, o "subtropicale di tipo umido", da altri.In generale, si registrano piogge limitate (da 600 a 1000 mm), ma ben distribuite nell'anno, temperature medie annue tra 11 e 14 °C, nebbie frequenti, ventosità ridotta con molte ore di calma, elevate umidità relative e frequenti episodi temporaleschi.
A conferma della importante presenza romana il nome di Curtatone, secondo la tradizione, sembra derivare dalla presenza di unaccampamento romano comandato dalconsoleCurtius Odonis.[8] Più probabilmente l'attuale denominazione è dovuta a una modificazione inlingua volgare del termine latinoCurtis.
Testimonianza del dominio romano sul territorio di Curtatone sono le due strade rettilinee e parallele che tagliano il territorio comunale, potendo le stesse rappresentare gli antichidecumani, questi ultimi altresì paralleli alla più settentrionalevia Postumia.In epoca medievale fu edificato un castello[9] denominato "Curtatono" che fu incluso, a tutela di Mantova, nel sistema difensivo denominato "Serraglio". L'importanza strategica del territorio determinò una proprietà diretta deisignori di Mantova, prima deiBonacolsi e successivamente deiGonzaga.
Curtatone deve la propria celebrità all'evento che interessò il suo territorio durante laPrima guerra d'indipendenza italiana nel1848: laBattaglia di Curtatone e Montanara, uno scontro militare che vide, il 29 maggio1848, 6 000 volontari, in maggioranza studenti universitari toscani a cui si aggregarono un cospicuo numero di napoletani, impegnati contro il ben più organizzato e numeroso esercito austriaco (32 000 soldati) comandato daRadetzky. Da allora lefrazioni del comune, Curtatone e Montanara, entrarono a far parte definitivamente della storia delRisorgimento italiano.
Negli stessi luoghi della battaglia risorgimentale nei pressi della frazione di Curtatone, per la precisione in "Valletta Aldriga", il 19 settembre1943 dieci militari italiani furono trucidati dai tedeschi.[11] Altresì nel corso della stessaSeconda guerra mondiale, nei pressi della frazione di San Silvestro, il 23 dicembre 1944, una bomba sganciata accidentalmente da un cacciabombardiere anglo-americano, colpì la “Casa dei vetri”, che fu poi il primo embrione della “Casa del Sole”. All’epoca la struttura ospitava un gruppo di orfanelli, sfollati dall’istituto Soncini di Mantova. Furono 11 i bambini che morirono insieme a una giovane suora.[12]
IlSantuario della Beata Vergine delle Grazie è una chiesa di stilegotico lombardo, dedicata allaBeata Vergine Maria, che sorge nella frazione “Le Grazie”. Edificata su un ampio piazzale, la basilica sovrasta e s'affaccia sulle acque palustri delMincio creando un'atmosfera suggestiva per le numerose comitive di turisti e fedeli devoti alla Madonna.
Della Chiesa di Montanara si hanno notizie molto antiche; nel 1151 si chiamava Santa Maria in Prato Lamberto, ma di quell'antico edificio non resta più nulla. Prima dell'attuale chiesa certamente ne esisteva un'altra, ne fa fede il campanile di epoca quattrocentesca, in stile gotico - lombardo giunto fino ai nostri giorni.
La chiesa di S. Marco a Buscoldo è di epoca tardo-barocca (1760-1792)
A Buscoldo si trova anche il santuario della Beata Vergine del Buon Consiglio. Questo santuario, detto anche "Madonnina della Torre", è stato costruito nel 1747 nei pressi di Buscoldo.
Villa dei Vetri,[18] detta anche Villa Brunoris[19][20] nella frazione diSan Silvestro, costruzione del diciannovesimo secolo caratterizzata dall'utilizzo di materiale da costruzione d'avanguardia per l'epoca, come metalli,ghisa in particolare, e vetro. Oggi la villa ospita laCasa del Sole,[21] istituzione benefica voluta daVittorina Gementi, che da oltre cinquant'anni si occupa della riabilitazione di bambini e ragazzi disabili.
Villa di Corte Eremo, costruita nel 1757 per volere del marchese Ludovico Remesino; all'interno dell'edificio, situato nella frazione di Eremo, si trova un salone elevato su tre livelli e sviluppato su una pianta ottagonale.[22]
Nella frazione diBuscoldo si trova il Teatro Verdi,[26] costruito nei primi anni del '900. Strettamente legato alle vicende storiche che hanno interessato la città nel secolo scorso, dagli anni '90 è di proprietà comunale. Ospita regolarmente una stagione lirica fin dal 1995, ed è, di fatto, uno dei centri della cultura musicale più attivi della provincia mantovana.[27]
I centri abitati più importanti sono sette,Buscoldo,San Silvestro,Levata, Montanara, Eremo,Grazie e Ponteventuno mentre il restante territorio non urbanizzato è quasi totalmente bonificato e irrigato. Piccoli agglomerati storicamente costituiti da pochi edifici, come Levata, San Silvestro, Eremo e Montanara hanno avuto a partire daglianni sessanta del XX secolo un'esplosione urbanistica che ha reso disponibili, ovviamente anche a prezzi più modici, tipologie di residenza, abitazioni mono-bifamiliari, offerti in misura insufficiente dal mercato immobiliare della città di Mantova. Le frazioni centrali hanno di fatto soddisfatto l'esigenza espansiva verso sud della vicina città.
La distribuzione della popolazione degli ultimi decenni ha altresì reso più periferico il nucleo urbano di Buscoldo, storicamente il più importante del comune.
Ad est, immediatamente fuori dai confini comunali, è lambito dalla ex S.S. 62 “Cisa” in direzione Reggio‐Emilia ed a nordest dallaTangenziale Sud di Mantova.
Le tre statali, radiali alla città di Mantova, trovano, nella S.P. 29 “Spolverina”, la tangenziale urbana di Mantova e nella S.P. 55 Gazoldo‐Borgoforte e nella S.P. 56 Borgoforte‐Marcaria le due radiali esterne.
La lineaMantova-Cremona attraversa il territorio comunale senza effettuare fermate ed è gestita daTrenord.
Nel1886 furono inaugurate le tranvieMantova-Asola eMantova-Viadana, esercite con trazione a vapore dalla società Valentini e Mazzorin, che avevano una fermata e una stazione rispettivamente a Curtatone e nella frazione Montanara; un'ulteriore stazione era presente in località Grazie. Rilevate dall'Amministrazione provinciale, tali linee furono soppresse nel1933 ad eccezione dei tratti Mantova-Grazie e Mantova-Montanara, elettrificati nel1926 e integrati nellarete tranviaria di Mantova, rimanendo in esercizio fino al1953 sotto la gestione delle Tranvie Elettriche Mantovane.[28]
^Mario Albertini, Claudio Cerioli,Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, Editrice Turris, Cremona, 1987, pp. 125–133,ISBN 88-85635-89-X.
Gabriella Annaloro, Paola Artoni, Antonio Badolato, Paolo Bertelli,Gilberto Cavicchioli, Carlo Parmigiani, Stefano Siliberti, Gualberto Storti,Curtatone, i segni della storia, Mantova, 2014, p. 155,ISBN978-88-7495-530-5.
Renato Bonaglia,Mantova, paese che vai..., 1985.
Giulio Girondi,La Villa dei vetri, Mantova, Sometti, 2006.
Carlo Parmigiani,Il Serraglio mantovano, Mantova, Sometti, 2010,ISBN978-88-7495-359-2.
Pierino Pelati,Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
Carlo Perogalli, Maria Grazia Sandri, Luciano Roncai,Ville delle province di Cremona e Mantova, 2ª ed., Milano, Rusconi Immagini, 1981.