Ilcuore umano è diviso in quattro cavità. Nella parte superiore ci sono gli atri destro e sinistro e, nella parte inferiore, iventricoli destro e sinistro.[4][5] È comune designare l'insieme dell'atrio e del ventricolo destro come "cuore destro" e l'equivalente posizionato sul lato sinistro per "cuore sinistro".[6] In un cuore sano, levalvole cardiache fanno fluire il sangue all'interno del cuore in una direzione, prevenendo ilreflusso.[3] Il cuore è circondato dalpericardio, una membrana protettiva a forma di sacca che contiene una piccola quantità di liquido . La parete del cuore è composta da tre strati: l'epicardio, ilmiocardio e l'endocardio.[7] Anche i cuori di altrimammiferi euccelli hanno quattro camere.[4] I cuori deipesci hanno solo due camere, un padiglione auricolare e un ventricolo, mentre quello deirettili ha tre cavità.[5]
Il cuore pompa il sangue alla velocità determinata da un gruppo di cellule pacemaker situate nelnodo senoatriale. Queste cellule producono una corrente elettrica che attraversa ilnodo atrioventricolare e ilsistema di conduzione elettrica del cuore, facendoli contrarre a un ritmo regolare. A riposo, il cuore batte a unritmo di circa 72 battiti al minuto.[8] L'esercizio fisico aumenta temporaneamente la frequenza cardiaca, anche se a lungo termine aiuta a diminuire la frequenza a riposo ed è benefico per la salute del cuore.[9]
Il cuore riceve sangue povero di ossigeno dallacircolazione sistemica, che entra nell'atrio destro attraverso lavena cava superiore e lainferiore e da lì passa al ventricolo destro. Dal ventricolo destro, il sangue viene pompato nellacircolazione polmonare, dove rilasciaanidride carbonica e riceve ossigeno. Il sangue ossigenato ritorna quindi nell'atrio sinistro e poi passa al ventricolo sinistro, dove viene pompato nell'arteria aortica, rientrando nella circolazione sistemica.[10]
Il nome «cuore» deriva dallaradice indoeuropea *krd (con «r» sonante indoeuropea: inlatino corrisponde a or/ur, ingreco ad αρ/ρα), che ha lasciato esiti diversi, ma affini, nelle lingue appartenenti al ceppo linguistico indoeuropeo: ilgreco antico «καρδία,-ας», il latino «cor,cordis», l'inglese «heart», iltedesco «herz», ilfrancese «cœur», lospagnolo «corazón» e ilportoghese «coração» sono tutti riconducibili a questa radice comune.[11]
NellaGrecia classica, e in particolare per il filosofo e scienziatoAristotele, il cuore era ritenuto sede dellamemoria. Il verboricordare deriva infatti dal verbo latinorecordari e questo dalsostantivocŏr (genitivocŏrdis), cuore (come sede della memoria) colsuffissore- di movimento all'incontrario: quindi, propriamente, rimettere nel cuore (= nella memoria).[15] Ancora oggi l'espressione "a memoria" si traducepar coeur in francese,by heart in inglese ede cor in portoghese ("coeur", "heart" e "cor" significano "cuore").
Particolarmente cruento era ilsacrificio del cuore nel mondo azteco. GliAztechi prendevano un cuore, estratto ancora palpitante dalle vittime sacrificali umane, e lo offrivano agli Dei.
Secondo la dottrinainduista dei settechakra, a livello del cuore si trova quello preposto all'amore, all'allegria, e alla capacità di provarecompassione, le cui disfunzioni si repercuotono anche sul piano fisico.[17]
Origina dalmesoderma e può originare da un abbozzo ventrale, come neglianfibi, nella parte rostrale delceloma, oppure da due abbozzi pari, come neimammiferi, che poi si uniscono medialmente. In entrambi i casi il primo abbozzo cardiaco è compreso nel mesentere ventrale, che in seguito si dividerà in mesocardio dorsale e ventrale; successivamente entrambi spariranno per far spazio al tubo cardiaco che permane nella cavitàpericardica, separatasi dalla cavitàaddominale per lo sviluppo di un setto trasverso.
In questa fase il cuore, che si trova lungo il decorso del vaso sanguifero mediano nella regione subfaringea, non ha ancora névalvole né altre suddivisioni: è rappresentato da un tubo con due pareti, una muscolare più esterna,miocardio, e un'endoteliale più interna,endocardio.
Neipesci il cuore è costituito da un soloatrio, che raccoglie il sangue povero di ossigeno proveniente da tutto il corpo, e un solo ventricolo, che raccoglie il sangue proveniente dall'atrio: esistono però un seno venoso nel punto di arrivo dellevene e un bulbo arterioso all'inizio dellearterie, quindi le camere sono in realtà quattro.[18]
Le camere nel cuore dei pesci
La circolazione in questi animali è definita semplice perché il sangue compie un intero ciclo passando una sola volta per il cuore, da dove raggiunge lebranchie per essere ossigenato così da arrivare aitessuti trasportato dalle arterie. Dopo aver ceduto alle cellule l'ossigeno e aver prelevato ildiossido di carbonio e i prodotti di rifiuto, ilsangue torna verso l'atrio per mezzo delle vene. A questo punto torna nel ventricolo e da qui allebranchie: a questo punto il ciclo ricomincia.[18][19]
Nei vertebrati terrestri, mammiferi euccelli, vi è una circolazione doppia (polmonare e sistemica), nella quale ilsangue, nel corso di un ciclo completo, passa due volte per il cuore. Neglianfibi e nella maggior parte deirettili il cuore ha due atri, ma un solo ventricolo così che i due tipi di sangue finiscono nell'unico ventricolo, qui si rimescolano parzialmente e riducono la quantità di ossigeno destinata ai tessuti; insieme all'aorta, alle arterie e vene polmonari esiste un'arteria pulmo-cutanea che porta il sangue allapelle, dove il sangue circolante si ossigena.[18]
La posizione del cuore all'interno deltorace umano
Negliesseri umani è posto al centro dellacavità toracica, precisamente nelmediastino in posizione anteroinferiore fra le due regionipleuropolmonari, dietro losterno e lecartilaginicostali, che lo proteggono come uno scudo, davanti allacolonna vertebrale, da cui è separato dall'esofago e dall'aorta, e appoggiato suldiaframma, che lo separa dai visceri sottostanti.[20].Il cuore ha la forma di untronco di cono ad asse obliquo rispetto alpiano sagittale: la sua base maggiore guarda in alto, indietro e a destra, mentre l'apice è rivolto in basso, in avanti e a sinistra;[21] pesa nell'adulto all'incirca 250-300 g, misurando 12-13 cm in lunghezza, 9-10 cm in larghezza e circa 6 cm di spessore (si sottolinea che questi dati variano con età, sesso e costituzione fisica).[20]
Il cuore si contrae e si rilascia secondo ilciclo cardiaco.
Il cuore è costituito dalle cellule delmiocardio, tipicamente striate, che si occupano della contrazione e dalle cellule auto ritmiche non contrattili, da cui origina lo stimolo di contrazione. Le cellule auto ritmiche possiedono la capacità di auto depolarizzarsi, grazie all'aperturacanali del sodio (dettifun), che spostano ilpotenziale di membrana verso valori più positivi, consentendo l'apertura deicanali del calcio. L'ingresso di calcio nella cellula è prolungato e porta il potenziale a stabilizzarsi su valori positivi per qualche millisecondo, generando unplateau. Il segnale termina grazie all'apertura deicanali del potassio, che riportano il potenziale di membrana a valori negativi e consentono ai canalifunny di aprirsi nuovamente. La contrazione del miocardio inizia grazie all'ingresso del calcio nella cellula, che provoca la fuoriuscita di altro calcio dalreticolo sarcoplasmatico e quindi la contrazione.
^ab Moore, Keith L., Dalley, Arthur F. e Agur, Anne M. R.,1, inAnatomia clinicamente orientata, Wolters Kluwel Health/Lippincott Williams & Wilkins, pp. 127-73,ISBN978-1-60547-652-0.
Léo Testut e André Latarjet,Miologia-Angiologia, inTrattato di anatomia umana. Anatomia descrittiva e microscopica – Organogenesi, vol. 2, 5ª ed., Torino, UTET, 1973, ISBN non esistente.
Silvio Fioccaet al.,Fondamenti di anatomia e fisiologia umana, 2ª ed., Napoli, Sorbona, 2000, pp. 189-277,ISBN88-7150-024-5.