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Crociata

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vediCrociata (disambigua).
Una battaglia dellaseconda crociata; illustrazione tratta daHistoire d'Outremer diGuglielmo di Tiro
Arrivo dei crociati aCostantinopoli
V · D · M
Crociate
Ideologia e istituzioni

Movimento crociato

Interra santa (1095 – 1291)
Prima1101NorvegeseVeneziana1129SecondaTerza1197QuartaQuintaSesta1239Settima1267CatalanaOttavaNona
Ultime crociate (post-1291)
AragoneseSmirneAlessandrinaSabaudaBerberaNicopoliVarnaLega Santa (1538)Lega Santa (1571)Lega Santa (1684)
Crociate del Nord (1147–1410)
KalmarVenedi – Svedesi (115012491293) –LivonianaPrussianaLituana
Crociate contro cristiani
AlbigeseDrentherStedingerBosniacaBoemaDespenserUssita

Crociate popolari
Poveri (1096)FanciulliPastori (1251)Poveri (1309)Pastori (1320)
Reconquista (718 – 1492)

Il terminecrociata è attribuito primariamente alla serie diguerre promosse dallaChiesa di Roma, combattute tra l'XI e ilXIII secolo.

Le più note sono le campagne avvenute nelVicino Oriente, volte a riconquistare laTerra santa dal dominioislamico, principalmente sul terreno dell'Anatolia e delLevante nelMediterraneo orientale, ma anche inEgitto e inTunisia[1]. Tuttavia gli storici utilizzano il termine "crociata" anche per altre campagne volute dalla Chiesa di Roma per una serie di motivi diversi, tra cui sopprimere ilpaganesimo e imovimenti eretici, risolvere i conflitti tra gruppi cristiani rivali o per ottenere vantaggi politici e territoriali.

Laprima crociata (1096-1099) venne proclamata nel 1095 daPapa Urbano II nel corso di unsermone durante ilConcilio di Clermont. In esso il Papa invocava un aiuto militare all'impero bizantino e al suo imperatoreAlessio I Comneno, che necessitavano di rinforzi per fronteggiare iturchi intenti a occupare l'Anatolia dopo la vittoria diAlp Arslan sull'Imperatore bizantinoRomano IV Diogene aManzicerta. Lo scopo di Urbano era quello di garantire aipellegrini il libero accesso allaTerrasanta, dalVII secolo sotto il controllo musulmano. Gli studiosi non concordano pienamente su ciò: l'intenzione di Urbano potrebbe essere stata anche quella di condurre a riunificare la Chiesa orientale e quella occidentale della cristianità, divise dopo ilgrande Scisma del 1054 e di affermarsi come capo della Chiesa riunificata. Il successo iniziale della Crociata permise di istituire i primi quattroStati crociati: laContea di Edessa, ilPrincipato di Antiochia, ilRegno di Gerusalemme e laContea di Tripoli.

L'entusiastica risposta alla predicazione di Urbano da parte di tutte le classi nell'Europa occidentale creò un precedente per altre crociate. I volontari divennero crociati facendo voto pubblico e ricevendoindulgenza plenaria. Alcuni speravano in un'ascensione di massa in cielo a Gerusalemme o nel perdono di Dio per tutti i loro peccati. Altri hanno partecipato per soddisfare i propri obblighifeudali, al fine di ottenere gloria e onore o cercare guadagni economici e politici.

Successivamente allaprima crociata ve ne furono diverse altre, più o meno rilevanti e numerose, tuttavia tali sforzi durati quasi due secoli per riconquistare la Terrasanta si conclusero con un fallimento. Diversamente, altre crociate non dirette verso ilVicino Oriente portarono risultati che si consolidarono nel tempo. Ad esempio, lacrociata dei Venedi portò, verso la fine delXII secolo, sotto il controllo cattolico tutta la zona delBaltico nord-orientale. All'inizio delXIII secolo l'Ordine Teutonico dette vita a uno stato crociato inPrussia, mentre la monarchia francese usò lacrociata contro gli Albigesi per estendere il regno fino alMar Mediterraneo. L'ascesa dell'Impero ottomano alla fine delXIV secolo comportò una risposta militare cattolica che però si tradusse in ulteriori sconfitte aNicopoli nel 1396 e aVarna nel 1444.

Tra gli storici convivono diverse opinioni riguardo ai crociati. Alcuni sottolineano la loro condotta incongrua con gli scopi dichiarati, come testimoniano le non infrequentiscomuniche comminate dal Papa e per i saccheggi e violenze spesso intraprese; altri invece rilevano il forte spirito religioso che animava comunque questi combattenti. In ogni caso le crociate ebbero un profondo impatto sulla civiltà occidentale.

Lecittà-stato italiane ottennero considerevoli concessioni in cambio dell'assistenza ai crociati e le colonie che stabilirono in oriente furono fondamentali per lo sviluppo del commercio permettendo a città come Genova e Venezia di prosperare. Inoltre consolidarono l'identità collettiva della Chiesa latina sotto la guida papale e costituirono una fonte di racconti di eroismo, cavalleria e pietà che galvanizzavano ilromanticismo, lafilosofia e laletteratura.

Il termine "crociata" assume in termini figurativi il concetto di una battaglia, soprattutto ideologica e di moralità, contro un uso e un'abitudine considerati un male.[2] Il concetto ha anche una valenza positiva quando si rivolge contro delle situazioni sociali ritenute pericolose, ad esempio "la crociata contro l'analfabetismo".

Generalità

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Francesco Hayez, papa Urbano II sulla piazza di Clermont predica la prima crociata

Nel 1095Papa Urbano II invocò laprima crociata in occasione di unsermone durante ilConcilio di Clermont. Egli incoraggiò un sostegno militare all'Impero Bizantino e al suo imperatoreAlessio I Comneno, che necessitava di rinforzi per contrastare i musulmani che avanzavano inAnatolia. Uno degli obiettivi di Urbano fu quello di garantire aipellegrini l'accesso ai luoghi sacri sotto il dominio musulmano, ma non tutti gli storici concordano che questa fosse la principale motivazione.

La riuscita della prima crociata, nata essa stessa come una forma dipellegrinaggio a Gerusalemme, seppure "armato",[3] permise di fondare i primi quattrostati crociati nel Mediterraneo orientale: lacontea di Edessa, ilPrincipato di Antiochia, ilRegno di Gerusalemme e lacontea di Tripoli. L'iniziale successo creò un precedente favorevole per le successive spedizioni.

I volontari diventavano crociati pronunciando un voto pubblico e ricevendo così l'indulgenza plenaria. Alcuni di essi confidavano in una salita di massa in paradiso a Gerusalemme o nel perdono di Dio per i loro peccati. Altri parteciparono per ottemperare a obblighi feudali, per ottenere gloria e onore o per motivi economici e politici. Per quanto riguarda i musulmani tali conflitti si posero nell'ambito della rapidaespansione politico-religiosa deiSelgiuchidi, che nell'XI secolo si proposero di invadere l'impero bizantino. I Turchi Selgiuchidi, a partire daToghrul Beg, avevano occupato laPersia, laGeorgia, l'Armenia e alcuni territori bizantini in Anatolia; dopo l'invasione dell'Armenia e la costituzione delsultanato di Rum arrivarono a progettare l'invasione di tutto l'impero bizantino e quindi dellapenisola balcanica.

Nei due secoli delle crociate, il tentativo di conquistare e mantenere il controllo dellaTerra santa si concluse con un fallimento. Dopo la Prima Crociata ce ne furono altre sei importanti e numerose altre meno significative. Alla fine del XII secolo vennero condotte campagne militari dai principi cristiani nei territoribaltici,finnici eslavi che ancora praticavano una varietà di culti pagani (le cosiddette "crociate del Nord"). All'inizio delXIII secolo, l'Ordine Teutonico fondò uno stato crociato inPrussia e la monarchia francese utilizzò laCrociata Albigese per estendere il suo regno fino al Mar Mediterraneo. L'ascesa dell'Impero ottomano alla fine delXIV secolo comportò una decisiva risposta contro i cattolici.

Gli storici moderni hanno espresso opinioni molto differenti riguardo ai crociati. Per alcuni, il loro comportamento si dimostrò incoerente con gli obiettivi dichiarati e con l'autorità morale del papato. Spesso i crociati saccheggiarono città cristiane e i loro comandanti tennero per sé i territori conquistati invece di restituirli ai Bizantini come avevano giurato. Durante lacrociata dei poveri, migliaia di ebrei vennero uccisi in quelli che oggi vengono chiamati imassacri della Renania. Nel corso dellaquarta crociataCostantinopoli venne saccheggiata. Le crociate ebbero un profondo impatto sulla civiltà occidentale: riaprirono ilMediterraneo al commercio e ai viaggi; consolidarono l'identità collettiva della Chiesa romana sotto la guida del papato; fornirono una proficua fonte di racconti di eroismo, cavalleria e pietà che venne galvanizzata nellaletteratura cavalleresca, nellafilosofia e nellaletteratura medievale. Le crociate, inoltre, rafforzarono la correlazione tra la cristianità occidentale, ilfeudalesimo e ilmilitarismo.

Terminologia

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Il termine "crociata" è stato usato per la prima volta all'inizio delSettecento, ben oltre quindi il periodo in cui esse si svolsero: la sua origine deriva dall'incrocio della parolacroisade (1570 circa) delfrancese medio e della parolaspagnolacruzada del XVI secolo, entrambe derivate dalla parolacruciata dellatino medievale,participio passato dicruciare (segnare con lacroce), a sua volta derivata dal latinocrux (croce)[4]; il nome quindi richiama lacroce che i partecipanti alle crociate avevano cucita sulle vesti, simbolo del loropellegrinaggio e dei voti contratti. Nelle fonti antiche si può semmai trovare l'espressionecruce signati riguardo ai crociati, anche se i soldati bizantini chiamarono sé stessi "Soldati della Croce" già all'epoca diEraclio; per indicare le crociate veniva usata anche l'espressionevotum crucis.[5] Alla fine del 1200 la parola "crociata" non era attestata, e gli stessi canonisti che redassero la legislazione crociata la definivano comeiter, peregrinatio opassagium[6].

Anche se il termine "crociata" è stato adottato dagli storici per descrivere le guerre sante cristiane a partire dal 1095, la gamma degli eventi a cui tale termine è stato applicato è così grande che il suo utilizzo può creare un'impressione di coerenza fuorviante, in particolare per quanto riguarda le prime crociate.[7] Il termine "crociata" è stato utilizzato in modi diversi dai vari autori; lo storico britannicoGiles Constable ha descritto quattro differenti tendenze tra gli studiosi in merito all'utilizzo del termine:[8]

  • i "tradizionalisti" restringono la definizione di "crociata" alle campagne condotte dai cristiani nella solaTerra Santa tra il 1095 e il 1272, al fine di assistere le locali comunità cristiane o di liberare dall'occupazione islamica i luoghi santi di Gerusalemme;
  • i "pluralisti" usano il termine "crociata" per tutte le campagne militare ufficialmente promosse da un papa regnante;[9] questa posizione rispecchia la visione della Chiesa Cattolica (e di alcuni commentatori medievali comeBernardo di Chiaravalle) secondo cui ogni campagna militare sanzionata ufficialmente dal papa è ugualmente valida come "crociata", a prescindere dalle sue cause, giustificazioni o collocazione geografica. Secondo questa definizione, quindi, rientrano nel termine "crociate" anche le campagne militari contro i movimenti eretici cristiani (come laCrociata albigese o leguerre hussite), quelle contro i popoli pagani dell'area baltica (le cosiddette "Crociate del Nord"), alcune campagne bandite dal papato contro regnanti cristiani (come laCrociata aragonese o quelle più volte bandite contro l'imperatoreFederico II di Svevia) e laReconquista spagnola;
  • i "generalisti" considerano come "crociate" tutte le campagne militari e le guerre di religione connesse con la Chiesa Cattolica e combattute in difesa della sua fede;
  • i "popolaristi" limitano invece l'applicazione del termine "crociata" alle sole spedizioni militari caratterizzate da ondate popolari di fervore religioso, comprendendo quindi nel termine solo laprima crociata e lacrociata dei poveri.

Le crociate condotte in Terra Santa sono tradizionalmente conteggiate come nove distinte campagne militari, a partire dallaprima crociata del 1095-1099 fino allanona crociata del 1271-1272; questa convenzione fu utilizzata per la prima volta dallo storicoCharles Mills nel suo libroHistory of the Crusades for the Recovery and Possession of the Holy Land del 1820 e in seguito rimase in uso per convenienza sebbene sia in qualche modo arbitraria: laquinta esesta crociata di Federico II sono spesso considerate come un'unica campagna militare, come pure l'ottava e lanona crociata.[10]

Problematicità della definizione

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Diminuzione dei territori dell'Impero bizantino

Anche se tali campagne furonobenedette[N 1] e spesso invocate dalpapato e motivate da un sentimento eminentemente religioso che intendeva liberare dall'occupazionemusulmana la terra dove nacque, predicò e morìGesù, non si trattò propriamente diguerre di religione, dato che lo scopo non fu mai quello di costringere i musulmani a cambiare religione, neppure dopo le avvenute conquiste. Le armi, con cui i crociati partirono e che impiegarono in Terra Santa, poco avevano a che fare con la religione, quanto piuttosto con un desiderio di conquista e di "liberazione" dellaTerra Santa, che comportava inevitabilmente l'uso della forza, anche se non mancarono richiami di autorevole fonte cristiana circa l'assenza di colpevolezza (peccato) nell'eliminazione fisica degli invasori avversari nella fede.[N 2]

Le crociate non furono causate quindi da astratte visioni religiose contrapposte, né soltanto - come pure affermano alcuni studiosi - dall'intento di conseguire un personale arricchimento materiale e d'immagine.[11] Ilcasus belli fu la richiesta di soccorso, sostenuta anche da una lettera-appello dell'Imperatore di Costantinopoli,Alessio I Comneno, rivolta da alcune comunità religiose cristiane orientali per fronteggiare e rintuzzare le angherie alle quali erano sottoposte dalle autorità musulmane del posto e garantire aipellegrini cristiani diretti in Terra Santa vita e sicurezza.

Ciò non significa che le crociate non abbiano espresso rilevanti moventi politico-economici che germinavano all'interno delmondo feudale medievale europeo e bizantino e, come concreto obiettivo, il controllo della Terra Santa e la sconfitta dei musulmani locali. Le crociate sono altresì considerate da alcuni studiosi e critici come la ritardata risposta dellacristianità all'espansione islamica del VII secolo, che aveva portato alla invasione di territori enormi:Spagna,Siria-Palestina,Egitto,Nordafrica eMesopotamia, terre cristiane fin dal I/II/III secolo, di cui si considerava fosse lecito rientrare in possesso.[N 3]

Soldati crociati in un'illustrazione diPierre Larousse del 1922

Quanto alle ragioni del successo, esse furono sostanzialmente le seguenti:

  • il nuovo fervore spirituale dell'Occidente;
  • la possibilità, per le giovanissimerepubbliche marinare, di arricchirsi;
  • l'opportunità, per il papato, di aumentare il proprio prestigio mentre era in corso la lotta con l'Impero;
  • la possibilità, per i sovrani laici, di impegnare nelle guerre masse insofferenti evassalli indisciplinati e ribelli;
  • il desiderio di avventura, assai vivo in una parte della società feudale, e l'attrazione esercitata dalle ricchezze dell'Oriente.[12]

In epoca contemporanea il termine "crociata" non ha perso le sue forti caratterizzazioniideologiche. Esso infatti viene a volte utilizzato con una connotazione negativa - quando ad esempio si voglia sottolineare un conflitto i cui moventi siano più ideologici che ideali - mentre conserva la sua originaria valenzasemantica positiva, quando il termine venga usato per indicare attività e lotte caratterizzate da un forte afflato culturale o sociale (ad esempio "crociata contro il fumo", "contro le droghe" o "contro l'alcol"). Così, unamazziniana comeGiorgina Craufurd Saffi (protestante di origine e moglie del triumviro dellaRepubblica Romana del 1849Aurelio Saffi), a proposito di una campagna laica contro laprostituzione e per il riscatto delle donne che vi erano coinvolte, parlava di una «santa crociata, che oggi si combatte contro il Vizio eretto a sistema - contro il Male, accettato prima come ineluttabile "necessità", quindi, organizzato, protetto, sanzionato da legge di Stato» (1881)[13].

Situazione in Europa alla vigilia delle crociate

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Guglielmo Embriaco, detto "testa di maglio", fu un crociato inviato in Terra Santa dallaRepubblica marinara di Genova. Così è raffigurato sul frontale diPalazzo San Giorgio della sua città natale.

Intanto la società europea dell'XI secolo era in piena crescita economica e demografica, secondo una tendenza iniziatasi tra ilVIII e ilIX secolo. Il mondo europeo aveva saputo riorganizzarsi di fronte agli attacchi subiti dalle invasioni di musulmani,Ungari,Normanni e altri. Esisteva tuttavia un certo disagio sociale dovuto all'organizzazione feudale che faceva sì che i figli cadetti delle famiglie nobili avessero come uniche scelte le carriere o ecclesiastica o militare; c'era quindi una forte fetta di nobili armati in cerca di fortuna che, soprattutto dallaFrancia, rispose con zelo alle richieste di aiuto provenienti dai regni cristiani diLeón,Castiglia,Navarra eAragona impegnati nellaReconquista.

La stessaChiesa romana, impegnata nellalotta per le investiture contro gliimperatori germanici, incoraggiò la guerra come una reazione giusta all'invasione musulmana sollecitando l'aiuto della cavalleria europea; tuttavia, a differenza degli islamici, non erano garantiti benefici dellaguerra santa ai soldati morti in battaglia.L'intervento della Chiesa aveva anche la finalità politica di trovare appoggi e farsi riconoscere come fonte di legittimità a governare in un momento in cui era fortemente provata e messa in discussione dal contenzioso con l'Impero e dall'applicazione dellariforma gregoriana.

Anche al di fuori dellapenisola iberica si registrò un rinnovato slancio, da parte del mondo occidentale, per la riconquista dei territori occupati, come inSicilia, nelleIsole Baleari e in brevi incursioni inCorsica eSardegna. Spesso il motore di queste spedizioni erano le città portuali affacciate sulle costetirreniche,adriatiche,provenzali ecatalane, che accanto a un commercio col mondo bizantino e arabo (nonostante i divieti), accostavano dall'XI secolo brevi spedizioni militari, come quella unita diGenova ePisa nel1015-1016, il sacco diPalermo da parte dei pisani nel1067, o quello della cittàtunisina dial-Mahdiya, sempre per opera dei pisani (1087). Il successo di queste spedizioni venne preso a modello per le successive grandi imprese in Oriente.

L'esercito crociato

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Goffredo di Buglione al comando di alcuni cavalieri dellaprima crociata

All'appello dipapa Urbano II risposero nella Prima crociata40000 persone, di cui solo una piccola minoranza era composta dacavalieri. Tuttavia, a differenza di quanto si pensa, non partirono solamente avventurieri in cerca di fortuna o cadetti delle famiglie che non avevano diritto alla successione. La maggior parte dei cavalieri crociati era infatti rappresentata da signorinobili che giungevano a vendere i propri possedimenti per permettersi l'armatura e il viaggio in Oriente per sé e per i propricavalieri fedeli. A partire per la croce non fu solo chi aveva meno da perdere ma chi possedeva di più. Anche se qualcuno sperava di farebottino, il papa aveva decretato che le conquiste sarebbero spettate al “principe” (Alessio I Comneno nel caso della Prima crociata).

Per capire cosa spingeva migliaia di cavalieri a intraprendere una missione tanto onerosa e pericolosa non bisogna dimenticare che si trattava di uomini che avevano un fortissimo senso religioso. Nell'XI secolo la cultura dei nobili prevedeva la dimostrazione pubblica dipietà; inoltre essi erano conosciuti tanto per le imprese militari quanto per l'amore che dimostravano verso Dio: era dovere di un aristocratico rendere i frutti dei suoi servigi alla Chiesa e al popolo. La crociata era un ulteriore mezzo per dimostrare la lorofedeltà: difendendo la Chiesa, difendevano tutto quanto vi era di buono e giusto nel mondo. Si può quindi affermare che (secondo quello che sappiamo sulla mentalità medievale) la maggior parte dei crociati era spinta dal sincero amore di Dio. Anche tra i ranghi inferiori è probabile che prevalessero i principi che muovevano i signori più ricchi ma non vi è dubbio che chi aveva di meno sperava di guadagnarci qualcosa.

Lo stesso pontefice pensava alla crociata non come a unaguerra santa, ma come a un dovere caritatevole nei confronti dei confratelli orientali ed era giusto che costoro si adoperassero per rivendicarne le terre e le proprietà. Non va comunque dimenticato che da circa mezzo secolo si era avuto il famososcisma tra Chiesa d'Occidente e d'Oriente e che, avendovi il romano pontefice notevolmente perso in influenza (in quanto ilPatriarca di Costantinopoli aveva rivendicato l'indipendenza delclero bizantino) egli ebbe anche ragioni prettamente politiche per voler aiutare l'imperatoreAlessio I, sperando che ciò avrebbe agevolato un riavvicinamento (che, effettivamente, in un momento iniziale ci fu, prima che i bizantini si accorgessero che i crociati apportavano più danni che benefici).

Urbano II sapeva però che non era sufficiente fare appello al cuore degli uomini per convincerli all'azione; così la riconquista dellaTerra Santa (che fino a quel momento era stata considerata nient'altro che una conseguenza) divenne l'obiettivo ufficiale della missione. Tuttavia questo idealismo non fece comportare i crociati in modo particolarmente pio durante il viaggio: erano guerrieri devoti ma altrettanto arroganti e brutali e non mancarono atti di violenza e azioni riprovevoli. Chi voleva intraprendere il viaggio doveva fare "il voto del pellegrino" "prendendo la Croce". Quindi con mezzi propri doveva raggiungere la Terra Santa; il suo giuramento non era vincolato né al papa né a nessun altro uomo, ma direttamente al Signore. La massa di pellegrini quindi erano tutt'altro che un esercito; l'unico aspetto che la teneva coesa erano i legami feudali e familiari al suo interno, anche perché il titolo di “comandante in capo” era solamente onorario. Ciò rese estremamente difficile mantenere il controllo della spedizione: un esercito crociato era in realtà una massa semiorganizzata disoldati,sacerdoti,servi e altri individui al seguito che si dirigevano più o meno nello stesso posto per scopi analoghi. Una volta partito, non lo si poteva più controllare.

Il reclutamento avveniva nei concili ecclesiastici aperti ai signori laici e durante queste assemblee si reclutavano monarchi e grandi aristocratici che concordavano i dettagli finanziari e organizzativi. I signori più potenti partivano con amici, parenti e servitori al seguito e arruolavano con accordi di clientela o di servizio retribuito i signori più piccoli. A loro volta questi si avvalevano dell'aiuto di cavalieri di rango inferiore; inoltre si aggiungevano artigiani, mercanti, medici, e maestri tecnici di macchine da guerra come la grande "Lanciapietre di Dio" e la "Cattiva vicina". Molto severe erano poi le punizioni: gli assassini venivano bruciati vivi se erano nell'esercito, gettati a mare se si trovavano sulle navi. Persino le imprecazioni venivano multate e il gioco d'azzardo era proibito a marinai e soldati, pena, per i primi, ungiro di chiglia, per i secondi tre giorni di frustate.Riccardo I d'Inghilterra durante laterza crociata decise che i disertori di basso rango avrebbero perso un piede e i cavalieri la cintura (cioè il lorostatus).[14]

Crociate in Terra Santa

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Contesto storico

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Espansione islamica

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Lo stesso argomento in dettaglio:Espansione musulmana.

     Espansione sotto il profetaMaometto, 622-632

     Espansione durante ilcaliffato elettivo, 632-661

     Espansione durante il califfatoomayyade, 661-750

Il profeta islamicoMaometto fondò l'Islam nellapenisola araba e alla sua morte, avvenuta nel 632, una volta sottomesse le vicine tribù pagane, si volsero verso la vicina provincia bizantina diTabuk arrivando presto a unire gran parte dell'Arabia in un unico ordinamento politico. Nel636 i musulmani arabi ottennero una schiacciante vittoria sull'esercito bizantino nellabattaglia dello Yarmuk e completarono in tal modo la conquista dell'interaSiria. Lo stessoʿUmar ibn al-Khaṭṭāb, secondo successore (Califfo) di Maometto, ricordò le istruzioni relative alle alternative poste aidhimmi: la conversione, la sottomissione (riduzione cioè allo stato didhimmi, concessa inizialmente solo aebrei,cristiani emazdei, ma poi estesa anche ainduisti ebuddisti):

«Chiamate gli uomini a Dio: chi risponderà alla vostra chiamata, accettatelo. Ma chi si rifiuterà dovrà pagare la tassa sulla persona in segno di subordinazione e inferiorità. E su coloro che opporranno un ulteriore rifiuto scenderà impietosamente la spada. Temete Dio e assolvete la missione che vi è stata affidata»

(The History of al-Tabari, vol. XII, Albany, NY, State University of New York Press, 1992, p. 167.)

Caddero poi in breve tempoAntiochia,Gerusalemme e tutta laMesopotamia bizantina. Da qui gli arabi si diressero inArmenia mentre contemporaneamente cominciava l'avanzata inEgitto. Alla flebile resistenza bizantina i musulmani, guidati daʿAmr b. al-ʿĀṣ, risposero con efficienza. Durante l'occupazione dell'isola di Nikiou, secondo un passaggio "ideologico" diBat Ye'or della sua operaIl declino della cristianità sotto l'Islam (The Decline of Eastern Christianity Under Islam: From Jihād to Dhimmitude), le donne e i bambini stessi, rifugiati nelle chiese, furono uccisi.[N 4][15][16][17] La tolleranza, il commercio e i rapporti politici tra gli arabi e gli stati cristiani europei andarono incontro a periodi altalenanti. Ad esempio, ilcaliffoal-Hakim bi-Amr Allah distrusse laBasilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, ma il suo successore permise all'Impero Bizantino di ricostruirla.[18] L'Impero Bizantino riuscì, inoltre, a riconquistare il territorio alla fine del X secolo, tanto che l'imperatoreBasilio II Bulgaroctono trascorse la maggior parte del suo regno nel compiere conquiste. Nonostante i continui scontri, vennero consentiti ipellegrinaggi nei luoghi sacri e i residenti cristiani nei territori musulmani ricevettero lo status diDhimmi, con propri diritti legali e protezione giuridica. A questi cristiani venne consentito di mantenere le proprie chiese e i matrimoni tra appartenenti a diverse confessioni non furono rari.[19] Le varie culture e credenze coesisterono, tuttavia quando i pellegrini cristiani facevano il loro ritorno nei loro paesi dell'Europa occidentale riferivano che le condizioni tra i porti siriani e Gerusalemme divenivano per loro sempre meno ospitali.[19]

L'Armenia cristiana non sarebbe sfuggita alla conquista e Bat Ye'or parla per questo della riduzione inschiavitù di circa 35.000 persone.

««L'esercito nemico entrò nel paese come una furia e sterminò a colpi di spada i suoi abitanti. Quindi, dopo qualche giorno di pausa, gli ismaeliti (Arabi) tornarono da dove erano venuti trascinandosi dietro una moltitudine di prigionieri, pari a 35.000 uomini».[20]»

L'implausibilità della cifra fornita dalla studiosa, nota per il suo intenso sentimentoantislamico, sta nelle evidenti difficoltà logistiche - se non impossibilità - di muovere a piedi, da una regione aspra come quella armena, una massa tanto grande di persone, rallentata come sarebbe stata da bambini, vecchi e donne, senza i viveri necessari per il loro sostentamento.[N 5] Le armate islamiche sarebbero giunte poi inCilicia eCappadocia:

«Essi invasero la Cilicia e si procurarono molti prigionieri, e quando arrivò Muʿāwiya ordinò che tutti gli abitanti fossero passati a fil di spada; [...] Quindi, dopo aver raccolto tutte le ricchezze della città presero atorturare i capi affinché mostrassero i tesori nascosti. In quel disgraziato paese essi ridussero in schiavitù l'intera popolazione.[21]»

Situazione nel Vicino Oriente

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Sagrato, ingresso principale e facciata dellaBasilica del Santo Sepolcro di Gerusalemme

Con la conquista islamica diGerusalemme (638) la situazione dei cristiani e degli ebrei conobbe ovviamente alcune obiettive difficoltà. Anche se non si verificarono vere e proprie persecuzioni, si conobbero però talune forme di discriminazione ai danni dei sudditi non-musulmani, costretti allo stato didimmitudine.

Infatti, mentre i pagani subirono dall'Islam politico una conversione forzosa, agliebrei e aicristiani, chiamati dalCoranoGente del Libro (Ahl al-Kitab), fu concesso di rimanere a vivere nelle loro terre, continuando a professare la propria fede, venendo però sottoposti a un pagamento discriminatorio rispetto ai musulmani (obbligati al solo versamento dellazakāt, laddove l'Ahl al-Kitāb era tenuta al pagamento dellajizya e dell'eventualekharāj, da pagare mediante un cerimoniale che prevedeva che l'esattore colpisse simbolicamente ildhimmi sul capo e sulla nuca, affinché ricordasse di essere un cittadino soggetto al potere islamico[22]).

I luoghi di culto non furono distrutti ma fu vietato costruirne di nuovi, malgrado fosse comunque consentito il loro restauro. Una discriminazione per cristiani ed ebrei era costituita dal teorico obbligo d'indossare ilzunnār - una fascia di tessuto stretta alla vita - anche se nei fatti la disposizione non fu mai applicata, e dal non poter testimoniare in giudizio contro un musulmano, diventando così potenzialmente soggetti agli eventuali abusi di un qualunque prepotente.

Cristiani ed ebrei non potevano possedere armi né avere cavalli. Non potevano vendere alcolici o mangiare carne di maiale (alimenti entrambi il cui consumo era vietato aimusulmani), così come era vietato fare propaganda della propria fede esponendo croci in pubblico, o recitare a voce alta laTorah e ilVangelo.

Con l'intento di riconquistare la Siria perduta nel VII secolo, l'Impero bizantino decise di intervenire nella seconda metà delX secolo con un esercito affidato aldomestikos bizantinoNiceforo Foca, che condusse una serie di fortunate campagne contro i musulmani di Siria-Palestina, riassumendo il controllo dellaCilicia e di parte della Siria. Nel974 i bizantini furono accusati «di aver occupato le terre appartenenti all'Islam» e ilcaliffoabbaside diBaghdad invocò iljihād, al quale risposero combattenti provenienti anche dall'Asia centrale. Tuttavia i contrasti trasciiti esunniti portarono alla sconfitta dei musulmani e nel1001 ilbasileus diCostantinopoli,Basilio II, concluse una tregua decennale con il califfo. Nel1004Abū ʿAlī al-Manṣūr al-Ḥākim (985-1021)imam fatimide considerato pazzo da diversi storici,[N 6] volendo convertire tutti i suoi sudditi all'Ismailismo, prese a perseguitare ebrei e cristiani e gli stessi musulmani sunniti, nell'intento probabile di convertirli tutti all'Ismailismo. Stracciò quindi improvvisamente il trattato coi bizantini, ordinando di devastare le chiese, bruciare le croci e impossessarsi dei beni ecclesiastici. In seguito a ciò si disse che fossero rase al suolo 3.000 chiese (un numero troppo alto per essere anche lontanamente verosimile, viste le restrizioni di cui s'è detto precedentemente), molti cristiani si convertirono all'Islam per avere salva la vita e le stesse chiese delSanto Sepolcro in Gerusalemme e della Resurrezione furono distrutte. Tale evento fece così scalpore nel mondo cristiano che ancora ottanta anni dopo esso fu agitato come un improbabilecasus belli da parte della Chiesa di Roma, laddove la crociata ebbe invece diverse e non meno convincenti concause. Infine l'Imamfatimide ordinò acristiani edebrei di convertirsi all'Islam o di lasciare i suoi domini[23].

In seguito il sovrano fatimide allentò la sua stretta sulle minoranze, restituendo buona parte dei beni confiscati alla chiesa e concesse ai bizantini la possibilità di ricostruire laBasilica del Santo Sepolcro, in cambio della costruzione di unamoschea aBisanzio. Tale patto fu onorato da ambo le parti ma la situazione dei cristiani continuò a essere precaria, tanto che nel1056 fu proibito loro di entrare nella Chiesa del Santo Sepolcro e, con l'arrivo dei Turchiselgiuchidi dall'Asia, ebbe inizio un nuovo periodo di terrore.

Nel 1077Gerusalemme fu conquistata dai turcomanni e, nonostante il loro capo, l'avventuriero Atsız ibn Uvaq, avesse assicurato che non avrebbe colpito gli abitanti, furono uccise oltre 3.000 persone.[24] Dopo la conquista di questi territori da parte dei turchi selgiuchidi si iniziò a parlare di rapine, sequestri, uccisioni,stupri a danno dei pellegrini diretti in Terra Santa e di come questi fossero costretti a viaggiare sotto scorta armata (cosa assai improbabile, vista l'impossibilità che uomini armati non musulmani si aggirassero per le strade di una qualsivoglia contrada islamica). Certi storici credono tuttavia che le vessazioni subite dai pellegrini siano state ingigantite e moltiplicate con l'obiettivo di stimolare una convinta reazione armata dei cristiani latini, e che fosse in realtà la montante potenza selgiuchide a spaventare il mondo cristiano che, dopo la disastrosa disfatta diRomano IV Diogene aManzicerta (conseguenza del grave periodo di crisi che stava attraversando l'Impero bizantino e in particolare del tradimento in battaglia del generaleAndronico Ducas), temeva che si stesse profilando un terribile cataclisma anche per la cristianità latina e che il sultanato selgiuchide avrebbe potuto realizzare la conquista islamica dell'Europa. Il nuovo imperatore bizantinoAlessio I, nonostante le divergenze tra la Chiesa di Costantinopoli e quella di Roma, mise da parte l'orgoglio e si decise a chiedere aiuto per la minacciata sorte della Cristianità d'Oriente. Fu così che, come risposta, nacque laprima crociata.

Prima crociata (1096-1099)

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Lo stesso argomento in dettaglio:Prima crociata, Guerra tra Crociati e Selgiuchidi, Crociata dei poveri, Massacri della Renania e Assedio di Gerusalemme (1099).
Ilpapa Urbano II predica la crociata durante ilconcilio di Clermont.

Nel 1095, in occasione delConcilio di Piacenza, l'imperatore bizantinoAlessio I Comneno, sentendosi minacciato dall'espansione dei musulmani, inviò una richiesta di aiuto apapa Urbano II. L'imperatore, probabilmente, sperava che il Papa rispondesse nella forma di un invio di un piccolo contingentemercenario, cioè facile da controllare e dirigere. In quel momento, Alessio era riuscito a rimettere in sesto le finanze e l'autorità dell'Impero, ma si trovava con i confini assediati da numerosi nemici stranieri, in particolare daiturchi che avevano già colonizzato le scarsamente popolate zone dell'Anatolia.[25] Successivamente, sempre nello stesso anno, nel sermone pronunciato durante ilconcilio di Clermont papa Urbano sollevò nuovamente la questione arrivando a predicare quella che sarebbe stata conosciuta come una crociata. Molti storici ritengono che, nonostante Urbano cercasse di andare in aiuto dellaChiesa Orientale, in realtà mirasse a riunirla con quella occidentale sotto la sua unica guida.[26]

Un'immagine medievale diPietro l'Eremita che conduce cavalieri, soldati e donne versoGerusalemme

Pochissimo tempo dopo,Pietro l'Eremita incominciò la predicazione a migliaia di cristiani, principalmente popolani, che poi guidò dall'Europa in quella che divenne nota comecrociata dei poveri, la prima ondata di soldati pellegrini verso laTerra santa.[27] Pietro recava con sé una lettera che egli sostenne fosse caduta dal cielo, in cui si esortavano i cristiani a conquistareGerusalemme in attesa dell'apocalisse.[28] Tra le motivazioni di questa Crociata vi fu un "messianismo dei poveri" ispirato da una prevedibile ascensione di massa inparadiso che sarebbe avvenuta a Gerusalemme.[29] Tuttavia, i crociati guidati da Pietro finirono per massacrare le comunità ebraiche, eventi noti come imassacri della Renania e dando origine al primo focolaio diantisemitismo in Europa.[30] Malgrado il consiglio di Alessio di aspettare la seconda ondata costituita dagli eserciti crociati guidati dai nobili che si erano successivamente messi in marcia, la crociata popolare si avvicinò aNicea e cadde nell'imboscata turca dellabattaglia di Civetot, da cui riuscirono a salvarsi solamente 3.000 crociati.[31]

I quattro comandanti dellaPrima crociata, tra cuiGoffredo di Buglione, in un dipinto diAlphonse-Marie-Adolphe de Neuville del 1883

SiaFilippo I di Francia sia l'imperatoreEnrico IV si trovavano in conflitto con papa Urbano e quindi rifiutarono di partecipare alla crociata ufficiale. Tuttavia, i membri dell'alta aristocrazia provenienti dalla Francia, dalla Germania occidentale, dai Paesi Bassi e dall'Italia vennero attratti dall'impresa e guidarono i loro contingenti militari sulla base di semplici legami di signoria, di famiglia, di etnia e di lingua. Tra questi, innanzitutto, vi fu lo statistaRaimondo IV, conte di Tolosa eBoemondo I d'Antiochia accompagnato dal nipoteTancredi di Galilea provenienti dalla comunità normanna dell'Italia meridionale. Essi si unirono aGoffredo di Buglione e a suo fratelloBaldovino che guidarono un insieme di uomini provenienti dallaLorena, dallaLotaringia e dallaGermania. Questi cinque principi si rivelarono fondamentali per la campagna crociata a cui successivamente si unì anche un esercito nordico francese guidato daRoberto II di Normandia,Stefano II di Blois eRoberto II di Fiandra.[32] Gli eserciti, dei quali si stima che potessero contare ben 100.000 persone compresi i non combattenti, si recarono via terra verso Bisanzio, dove vennero accolti con sospetto dall'imperatore.[33] Alessio cercò di persuadere molti principi a giurare fedeltà a lui e che il loro primo obiettivo doveva essereNicea, cheQilij Arslan I aveva dichiarato la capitale delSultanato di Rum. Avendo già annientato la precedente crociata popolare, il sultano si dimostrò troppo fiducioso e lasciò la città per risolvere una disputa territoriale, permettendo così nel 1097 ilsuo assedio e la successiva conquista da parte degli eserciti crociati aiutati da un assalto navale bizantino. Ciò segnò un punto fondamentale della cooperazione tra latini e greci e anche l'inizio dei tentativi dei crociati di sfruttare la disunione politica e religiosa che caratterizzava il mondo musulmano.[34]

Il primo scontro che i crociati dovettero affrontare con gli arcieri turchi montanti un cavallo e dotati di armatura leggera si ebbe quando la colonna guidata da Boemondo e Roberto venneattaccata a Dorylaeum. I normanni resistettero per ore prima che giungesse il resto dell'esercito crociato in loro aiuto sconfiggendo i Turchi.[35] I successivi tre mesi di marcia versoAntiochia furono particolarmente gravosi, in quanto i crociati dovettero fare i conti con la fame, la sete e le malattie oltre che con l'abbandono da parte di Baldovino che, accompagnato da 100 cavalieri, si recò a consolidare un proprio territorio a Edessa.[36] Nonostante le difficoltà, i crociati si impegnarono nell'assedio di Antiochia trovandosi otto mesi dopo in una situazione di stallo. La svolta arrivò grazie a Boemondo che riuscì nell'intento di corrompere una guardia della torre della città affinché aprisse una porta. Una volta entrati, i crociati si dettero al massacro degli abitanti di Antiochia e al saccheggio.[37]

Con questa sconfitta, l'Islam sunnita incominciò a considerare seriamente la minaccia cristiana e il sultano diBaghdad inviò un esercito, per recuperare la città, guidata dal generale irachenoKirbogha. I Bizantini non aiutarono i crociati nella difesa della città poichéStefano d'Inghilterra asserì che la città fosse oramai persa. In seguito alle ingenti perdite patite nell'attraversamento del deserto e per la carestia accusata nella città assediata, i crociati tentarono di negoziare la resa, ma trovarono il rifiuto di Kirbogha, che voleva annientarli completamente. All'interno della città il morale si rafforzò quandoPietro Bartolomeo affermò di aver scoperto laLancia Sacra. Bartolomeo esortò i compagni che l'unica opzione fosse un combattimento aperto e lanciò un contrattacco contro gli assedianti. Nonostante la superiorità numerica, l'esercito di Kirbogha, diviso in fazioni e sorpreso dall'impegno e dalla dedizione dei Franchi, si ritirò e abbandonò l'assedio.[38] Successivamente, i crociati si fermarono per alcuni mesi per decidere a chi spettasse il territorio catturato. Ciò si concluse solo quando arrivarono le notizie che i fatimidi egiziani avevano preso Gerusalemme dai turchi e quindi divenne imperativo attaccare prima che gli egiziani potessero consolidare la loro posizione. Boemondo rimase in Antiochia, mantenendo la città nonostante il suo precedente giuramento che questa sarebbe tornata sotto il controllo bizantino, mentre Raimondo guidò l'esercito crociato a sudverso la costa a Gerusalemme.[39] Un attacco iniziale alla città fallì anche per via della scarsità di risorse dei crociati e l'assedio andò in stallo. Tuttavia, l'arrivo di artigiani e di forniture trasportate dai genovesi aGiaffa ruppe l'equilibrio a loro favore. I crociati costruirono due grandimacchine d'assedio: quella comandata da Goffredoriuscì a violare le mura della città il 15 luglio 1099. Così, dopo un assedio durato poco più di un mese Gerusalemme capitolò.[40]

Conquista di Gerusalemme in una raffigurazione delXIII secolo

Per due giorni i crociati massacrarono gli abitanti e saccheggiarono la città. Gli storici, oggi, ritengono che la conta dei morti sia stata esagerata, ma i racconti di tale carneficina contribuì molto per cementare la reputazione sanguinaria dei crociati.[40] Goffredo assicurò ulteriormente la posizione dei franchi sconfiggendo la forza di soccorso egiziana comandata dalvisir delcaliffofatimide,al-Afdal Shahanshah, nellaBattaglia di Ascalona. Questa forza di soccorso si ritirò in Egitto, con ilvisir che fuggì in nave.[41] A questo punto la maggior parte dei crociati considerò il loro pellegrinaggio completo e fece ritorno in Europa, lasciando a Goffredo solo 300 cavalieri e 2.000 fanti per difendere i territori conquistati. Degli altri principi, solo Tancredi rimase con l'ambizione di ottenere il proprio principato.[42]

A livello popolare, la prima crociata scatenò un'ondata di rabbia cattolica che si espresse neimassacri degli ebrei che accompagnarono le crociate[43] e il violento trattamento dei cristiani ortodossi "scismatici" dell'est.[43] Sembra che la storiografia coeva islamica abbia considerato solo marginalmente la crociata; certamente vi sono scarsissime fonti scritte antecedenti al 1130. Da un lato ciò può essere dovuto in parte alla riluttanza di documentare il fallimento musulmano ma è anche più probabile che questo sia il risultato di un malinteso culturale. Al-Afdal e il mondo musulmano considerarono i crociati solo come gli ultimi di una serie di mercenari bizantini che avevano combattuto in quei luoghi, piuttosto che guerrieri motivati dalla religione con lo scopo di conquista e di insediamento.[44] In ogni caso, il mondo musulmano era diviso tra isunniti della Siria e dell'Iraq e i fatimidisciiti d'Egitto. Anche i turchi erano divisi, con sovrani rivali a Damasco e Aleppo. A Baghdad il sultano Seljuk fu occupato a contendersi laMesopotamia contro un califfo abbaside. Ciò fornì ai Franchi un'occasione cruciale per consolidare le proprie posizioni senza dover fronteggiare, almeno nell'immediato, alcun contrattacco panislamico.[45]

Crociate del XII secolo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Crociata norvegese, Seconda crociata, Guerra tra Zengidi e Crociati, Prodromi della terza crociata e Terza crociata.
Luigi VII di Francia durante laseconda crociata

Nei decenni seguenti, durante i successivi papati, gruppi più piccoli di crociati continuarono a recarsi verso la Terra Santa per combattere i musulmani e aiutare così gli Stati Crociati. Nel terzo decennio delXII secolo vi sono state le campagne perpetrate daFolco V d'Angiò,da Venezia e quella diCorrado III di Svevia; inoltre vennero fondati icavalieri Templari.[46] Proprio in questo periodo si assistette alla nascita della pratica della concessione diindulgenze a coloro che si opponevano ai nemici papali e ciò significò l'inizio delle Crociate con fini politici.[47] Le successive perdite diAleppo (avvenuta nel 1128) equella di Edessa (del 1144) per opera di‘Imād al-Dīn Zangī, governatore diMosul, portarono alla predicazione e alla successiva mobilitazione di quella che sarà successivamente conosciuta come laseconda crociata (1145-1149), che tra gli altri vedrà nelteologoBernardo di Chiaravalle uno dei suoi maggiori sostenitori.[48][49][50] ReLuigi VII eCorrado III di Svevia, guidarono gli eserciti dalla Francia e dalla Germania verso Gerusalemme e Damasco, senza tuttavia ottenere grandi risultati.[51] Come era accaduto durante la prima crociata, le predicazioni portarono a persecuzioni nei confronti degli ebrei: si ebbero massacri inRenania, aColonia, aMagonza, aWorms e aSpira, ciò poiché si riteneva che essi non contribuissero finanziariamente alle spedizioni per il salvataggio della Terra Santa.Bernardo di Chiaravalle, nonostante fosse uno dei più fervidi sostenitori della seconda crociata, rimase così turbato dalla notizia di queste violenze che lasciò leFiandre alla volta della Germania per tentare di arginare il bagno di sangue.[52][53]

Nel frattempo, i principi cristiani continuarono a espandersi nella penisola iberica: ilre del Portogallo,Alfonso I,conquistò Lisbona eRaimondo Berengario IV di Barcellonaprese la città di Tortosa.[54][55] Nell'Europa settentrionale i Sassoni e i Danesi combatterono contro le tribù deglislavipolabi, conosciuti comeVenedi, durante lacrociata dei Venedi,[56] anche se, a tal proposito, non erano state emanate dai papibolle che autorizzavano queste nuove crociate.[57] I Venedi furono poi definitivamente sconfitti nel 1162.[58]

A partire dal 969, l'Egitto fu governato dalla dinastiasciita deiFatimidi, indipendente dai governantisunnitiabbasidi diBaghdad e con a capo uncaliffo - definito peròImām (guida) - sciitaismailita rivale, considerato il successore del profetaMaometto. Colui che gestiva il potere amministrativo nel nome del califfo, chiamatowasita (intermediario), era anche il principale responsabile del governo. Dal 1121 il sistema cadde a seguito di intrighi politici e assassini e l'Egitto rifiutò di tornare sotto la precedente influente dinastia.[59] Tutto ciò incoraggiòBaldovino III di Gerusalemme a pianificare un'invasione che venne tuttavia interrotta solo dopo che ricevette dall'Egitto il pagamento di un tributo pari a 160.000 dinari d'oro. Nel 1163Shawar si recò a Damasco dal figlio e successore di Zangī,Norandinoatabeg di Aleppo, il quale auspicava di riunificare le varie forze musulmane fra l'Eufrate e ilNilo per creare un fronte comune contro i Crociati. Norandino gli inviò così in aiuto il suo generaleShirkuh, che riportò Shawar al potere. Tuttavia ciò non durò molto, infatti successivi scontri e avvenimenti portarono, nel 1169, alla nomina dello Shirukuh comewasita d'Egitto nel 1169. Morto solo due mesi dopo, gli successe il nipote Salah al-Din, noto in occidente comeSaladino.[60]

Dettaglio di unaminiatura che raffigura l'arrivo nel Vicino Oriente diFilippo II di Francia (circa metà del XIV secolo)

Morto Norandino nel 1174, i suoi territori andarono incontro a una frammentazione. Nel mentre, Saladino legittimò la sua ascesa proponendosi come difensore dell'Islam sunnita[61] e nei primi anni riuscì a ottenere senza combattere Damasco e gran parte della Siria, con l'esclusione di Aleppo, già sua.[62] Dopo aver formato una difesa in grado di resistere al previsto attacco da parte del Regno di Gerusalemme, tuttavia mai concretizzatosi, il primo scontro tra Saladino e i cristiani si rivelò un insuccesso. La sua eccessiva confidenza e alcuni errori tattici causarono al grande condottiero musulmano la sconfitta nellabattaglia di Montgisard.[63]

Saladino, da un codice arabo del XII secolo

Nonostante questo fallimento, grazie a un decennio di azioni politiche, coercitive e militari, Saladino si trovò a regnare su di un territorio che si estendeva dalNilo all'Eufrate.[64] Dopo essere sopravvissuto a una malattia che aveva fatto temere per la sua vita, Saladino intraprese una nuova campagna contro i cristiani[65] e come risposta, ilre di GerusalemmeGuido di Lusignano, mobilitò il più grande esercito che il suo regno avesse mai messo in campo. Saladino, tuttavia riuscì ad attirare l'esercito cristiano in un terreno inospitale e privo d'acqua dove lo circondò sbaragliandolo nella famosa e decisivabattaglia di Hattin. In seguito alla sconfitta, Saladino offrì ai cristiani la possibilità di vivere in pace sotto il dominio islamico o approfittare di un periodo di grazia di 40 giorni per ritirarsi. Così, gran parte della Palestina venne rapidamente conquistata dalle truppe musulmane, tra cui, dopo un breveassedio di cinque giorni, anche Gerusalemme.[66] Secondo quanto raccontato daBenedetto di Peterborough,papa Urbano III, appresa la notizia della sconfitta, morì per il profondo sconforto.[67] Il suo successore,papa Gregorio VIII emise unabolla papale, intitolataAudita tremendi, con cui invocava laterza crociata perché si riconquistasse la città santa di Gerusalemme. Il 28 agosto 1189, re Guido di Lusignanomise sotto assedio la città strategica diSan Giovanni d'Acri.[68][69] Sia l'esercito cristiano sia quello musulmano di Saladino poterono beneficiare di rifornimenti provenienti dal mare e questo fece sì che l'assedio si prolungasse per anni.[70]

Riccardo I d'Inghilterra combatte contro Saladino

Laterza crociata (1189-1192) fu chiamata anche la "crociata dei Re" poiché vi parteciparono molti regnanti cristiani che dovettero affrontare un viaggio inevitabilmente lungo e ricco di eventi. L'imperatore del Sacro Romano ImperoFederico Barbarossa viaggiando attraverso la terraferma morì affogato nel fiumeSaleph e solo pochi dei suoi uomini riuscirono a raggiungere le coste orientali del Mediterraneo.[71] Attraversando il mare,Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra conquistò nel 1191Cipro dopo che la sorella e la fidanzata, che viaggiavano separate da Riccardo, erano state catturate daIsacco Comneno imperatore dell'isola.[72]Filippo II di Francia fu il primo re ad arrivare all'assedio di Acri, mentre Riccardo giunse l'8 giugno 1191.[68] L'arrivo degli eserciti francesi e angioini influirono fin da subito sugli esiti del lungo conflitto a loro favore, tanto che il 12 luglio la guarnigione musulmana di Acri si arrese ai Cristiani. Filippo allora ritenne di aver adempiuto al suo voto e fece immediato ritorno in Francia per affrontare questioni interne, lasciando tuttavia la maggior parte delle sue forze. Riccardo, invece, proseguì verso sud lungo la costa mediterranea,sconfiggendo ad Arsuf i musulmani ericonquistando la città portuale di Giaffa. Per ben due volte tentò di marciare in direzione di Gerusalemme per poi rinunciare giudicando insufficienti le proprie risorse necessarie per prendere con successo la città o per doverla poi successivamente difendere.[73][74] La terza crociata terminò così, Riccardo e il Saladino siglarono lapace di Ramla, una tregua di 3 anni con la quale Gerusalemme sarebbe rimasta sotto il controllo musulmano, permettendo però ai pellegrini cristiani disarmati di recarsi nella città. Il 9 ottobre Riccardo partì per fare ritorno in Inghilterra, spinto anche da instabilità politiche che affliggevano il suo Regno.[75] Saladino morì nel marzo del 1193.[68]

Crociate del XIII secolo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Quarta crociata, Assedio di Costantinopoli (1204), Quinta crociata, Sesta crociata, Assedio di Gerusalemme (1244), Settima crociata, Ottava crociata e Nona crociata.
Papa Innocenzo III

Nel 1198Papa Innocenzo III, all'indomani della propria elezione alsoglio pontificio, incominciò a predicare, soprattutto in Francia ma anche in Inghilterra e Germania, a favore di una mobilitazione militare che porterà allaquarta crociata.[76] Riunitasi aVenezia una delegazione di crociati, ildogeEnrico Dandolo eFilippo di Svevia pensarono di utilizzare la spedizione militare per perorare le proprie laiche ambizioni. A ciò contribuirono anche le insufficienti truppe disponibili per attaccare l'Egitto, che fu l'obiettivo teorico della crociata dopo che venne scartata l'ipotesi iniziale di recarsi a liberare Gerusalemme, come auspicato dal Papa. Le reali intenzioni di Dandolo furono invece rivolte a espandere il potere di Venezia nel Mediterraneo orientale, mentre Filippo intendeva rimettere sul trono di Bisanzio il cognato esiliatoAlessio IV Angelo insieme con il padreIsacco II Angelo rovesciando il governo diAlessio III Angelo, zio di Alessio IV.[77][78] Quando i cavalieri crociati giunsero nella città lagunare in un numero così esiguo da non essere in grado di pagare per avere una flotta per recarsi in Egitto, essi dovettero accettare di deviare a Costantinopoli e spartire poi con i veneziani, a titolo di pagamento, ciò che avrebbero saccheggiato.

Salpati verso la fine del 1202, i crociati durante il viaggio fecero tappa nella città cristiana diZara, mettendola sotto assedio, suscitando le ire del pontefice che prontamente scomunicò la spedizione.[79] Tuttavia, i diversi baroni crociati dichiararono di essere stati ricattati e costretti da Venezia alla sciagurata azione; il papa allora tolse loro la scomunica che andò completamente a carico dei veneziani.[79] Finalmente giunti, il 23 giugno 1203, a Costantinopoli ne incominciaronoun primo assedio che si concluse con la salita al trono di Alessio IV Angelo che promise ai crociati ricche ricompense. Tuttavia, le casse dell'impero bizantino erano vuote e il malcontento cominciò a serpeggiare tra i crociati con conseguente moltiplicarsi degli atti di ostilità verso la popolazione. Alessio IV venne assassinato e gli succedetteAlessio V Ducas che immediatamente rifiutò qualsiasi pagamento ai crociati e ai veneziani. Non accettando di far ritorno in Europa a mani vuote, questiassediarono nuovamente la città arrivando infine a saccheggiarla, spogliando le chiese dei loro tesori e facendo strage degli abitanti. L'Impero bizantino venne spartito tra i crociati, con le principali piazzeforti commerciali inMorea e alcune isole adriatiche assegnate a Venezia stessa, dando poi inizio al cosiddettoImpero latino d'Oriente. Terminò così la quarta crociata senza aver mai nemmeno raggiunto i luoghi della Terra Santa o l'Egitto.[80]

Conquista di Costantinopoli, nel 1204, da parte dei crociati

Durante ilXIII secolo vi furono diversi movimenti popolari a sostegno delle crociate e della riconquista della Terra Santa come quelli che portarono allaCrociata dei fanciulli del 1212. Vasti gruppi di adolescenti e bambini si raccolsero spontaneamente con la convinzione che la loro innocenza consentisse il successo dove i loro anziani fallirono. Tuttavia, pochi di questi si recarono verso la Terra Santa e benché vi siano scarse fonti riguardo a questi eventi, che spesso si perdono tra leggenda e realtà, essi ci danno l'idea di come i cuori e le menti di moltissima gente fossero rivolti verso la causa.[81]

Lacattura di Damietta (Cornelis Claesz van Wieringen)

Sotto il pontificato dipapa Innocenzo III ilConcilio Lateranense IV aveva deciso d'indire una nuova crociata, laquinta (1217-1221), contro la dinastia degliAyyubidi, i successori di Saladino in Egitto e in Siria.Federico II, in occasione della sua incoronazione aRex romanorum, nel 1215, giurò solennemente di prendervi parte, ma poi rimandò più volte, il che provocò tensioni con il papa.Papa Onorio III stabilì infine che la crociata dovesse aver inizio il 1º giugno 1217. Guidati daAndrea II d'Ungheria e daLeopoldo VI di Babenberg, gli eserciti provenienti principalmente dall'Ungheria, dalla Germania, dalle Fiandre e dalla Frisia, raggiunsero ben scarsi risultati. Leopoldo eGiovanni di Brienne assediarono e conquistarono lo strategico portoegiziano diDamietta, sulla parte orientale deldelta del Nilo, ma l'avanzata in Egitto fu poi costretta ad arrestarsi.[82][83] Damietta venne poi restituita ai musulmani a seguito di una rovinosa sconfitta avvenuta nell'agosto del 1221, dopo che l'esercito crociato attese inutilmente l'arrivo della flotta di Federico II.[84] La crociata, a cui si dice partecipò ancheFrancesco d'Assisi per dare una testimonianza pacifica della fede cristiana[85] terminò con un concordato di otto anni stipulato con i musulmani.[86]

Federico II (a sinistra) incontraal-Kamil (a destra), in una illustrazione del manoscrittoNuova Cronica diGiovanni Villani

Dopo il fallimento della quinta crociata, l'imperatore Federico II, con iltrattato di San Germano (l'odiernaCassino), si era solennemente impegnato, nel 1225, a guidare lasesta crociata in Terra Santa[87] di cui aveva più volte ritardato l'inizio, impegnato com'era alla prioritaria stabilizzazione politica e al consolidamento amministrativo delRegno di Sicilia, attraversato allora da moti di rivolta[88]. Quando nel 1227, a causa di una malattia, fu costretto a rimandare la crociata ancora una volta, vennescomunicato dapapa Gregorio IX. Nonostante questo, dal momento che il matrimonio conIsabella II di Gerusalemme gli permetteva di rivendicare il regno di Gerusalemme, si decise finalmente a recarsi in Terra Santa, raggiungendo Acri nel 1228. Gran parte della storiografia indica questa spedizione di Federico come lasesta crociata, mentre altri storici tendono a considerarla parte della quinta; in ogni caso, i due eventi devono essere considerati strettamente correlati.[89]

Culturalmente Federico era il monarca cristiano più aperto verso il mondo musulmano e le sue grandi abilità diplomatiche comportarono che la spedizione si risolse in gran parte in una serie di negoziati.[90] Infatti Federico, in parte anche per la scarsità di truppe, l'aveva preparata su un piano squisitamentediplomatico: nell'estate 1227, aveva inviatoBerardo di Castagna,arcivescovo di Palermo a lui fedelissimo, in missione diplomatica inEgitto, insieme conTommaso I d'Aquino,conte di Acerra[89]: recando con sé ricchissimi doni, tra cui pietre preziose e un cavallosellato d'oro,[89] Berardo aveva il delicato compito di saggiare le interessanti prospettive di intesa appena apertesi con ilsultanoayyubide, ilcurdoal-Malik al-Kāmil[84] Venne così concordato un trattato di pace che consegnava ai cristiani la città di Gerusalemme, a patto che le fortificazioni cittadine fossero demolite e non ricostruire, con esclusione delle aree sacre ai musulmani che andarono sotto il loro controllo. Inoltre, ai cristiani andò una striscia di territorio che collegava Gerusalemme ad Acri. In cambio, venne stipulata un'alleanza conAl-Kamil, sultano d'Egitto, contro tutti i suoi nemici di qualsiasi religione. Questi trattati e i sospetti sulle ambizioni di Federico nella regione lo fecero diventare un pericolo agli occhi del papato e quindi fu costretto a fare immediato ritorno presso le sue terre quando papa Gregorio IX indisseuna crociata contro di lui.[90]

Le conquiste diplomatiche di Federico durarono poco meno di vent'anni. Nel 1244, dei mercenaricorasmi che viaggiavano verso l'Egitto al servizio diAs-Salih Ismail, emiro di Damascoassediarono Gerusalemme sconfiggendo i cristiani e i siriani nellabattaglia di al-Harbiyya.[91] Ciò portò all'immediata reazione diLuigi IX, re di Francia che organizzò una crociata, che la storiografia generalmente indica come lasettima crociata, la quale giunse in Egitto nel 1249.[92] La spedizione si risolse in un insuccesso. Luigi venne sconfitto aMansura e fatto poi prigioniero mentre si ritirava verso Damietta.[93] Concordata un'ulteriore tregua di dieci anni, Luigi venne rilasciato; tuttavia egli rimase in Siria fino al 1254 al fine di consolidare gli stati crociati.[94]

Caduta della città di Acri

Nel 1270 ebbe inizio l'ultima crociata di re Luigi IX, generalmente considerata l'ottava crociata, che ebbe come obiettivoTunisi. Durante l'assedio della città, tuttavia, l'esercito venne devastato da un'epidemia dipeste e dalladissenteria che colpirono lo stesso Luigi, uccidendolo il 25 agosto. La flotta crociata fece allora ritorno in Francia, lasciando solo il principeEdoardo, il futuro re d'Inghilterra, con un piccolo seguito per continuare quella che è conosciuta comenona crociata, anche se molti storici non la considerano una crociata a sé stante ma piuttosto una continuazione dei fatti precedenti. Edoardo, dopo essere sopravvissuto a un tentativo di assassinio organizzato dal sultano mameluccoBaybars, negoziò una tregua di dieci anni e poi tornò a gestire i suoi affari in Inghilterra. Con questo si concluse l'ultima crociata significativa nel Vicino Oriente.[95] L'elezione del 1281 di un papa francese,Martino IV, comportò il pieno potere sul papato da parte diCarlo I d'Angiò. Egli incominciò a preparare una crociata contro Costantinopoli ma una ribellione, passata alla storia comeVespri siciliani, fomentata daMichele VIII Paleologo, lo privò delle risorse necessarie ePietro III di Aragona venne proclamatore di Sicilia. In risposta, Martino IV scomunicò Pietro e chiese una "crociata aragonese", che tuttavia non riuscì. Nel 1285 re Carlo morì, dopo aver trascorso la sua vita cercando di accrescere un impero mediterraneo; lui e suo fratello Luigi si considerarono strumenti di Dio per difendere il papato.[95]

Tramonto delle crociate in Terra Santa

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Le cause del declino delle crociate e il fallimento degli Stati crociati sono molteplici. Tradizionalmente ciò viene spiegato in termini di riunificazione musulmana e di entusiasmo sulJihād, ma molti storici considerano queste motivazioni troppo semplicistiche. L'unificazione musulmana era solo sporadica e il desiderio delJihad era effimero. La natura delle Crociate non era adatta alla conquista e alla difesa della Terra Santa. I crociati vedevano il loro impegno come un pellegrinaggio personale e di solito quando lo completavano facevano ritorno nelle proprie terre. Anche se la filosofia della crociata cambiò nel tempo, esse continuarono a essere costituite da eserciti di breve formazione senza una guida unica ma con diversi condottieri indipendenti. Il fervore religioso rese possibili sforzi stupefacenti di grandi imprese militari, ma si rivelò anche difficile da gestire e controllare. Controversie di successione e rivalità dinastiche in Europa, scarsi raccolti emovimenti eretici, contribuirono a ridurre l'interesse dell'Europa occidentale per Gerusalemme e la Terra Santa. In definitiva, anche se i combattimenti avvennero anche sul confine del mondo islamico, le enormi distanze resero enormemente difficile l'organizzazione delle crociate e il mantenimento delle comunicazioni tra gli eserciti. Ciò permise ai musulmani, sotto le guide di capi carismatici comeNorandino,Saladino eBaybars, di utilizzare a proprio vantaggio la vicinanza con i teatri di battaglia.[96] Gli stati crociati diOutremer si estinsero definitivamente con lacaduta di Tripoli avvenuta nel 1289 equella di Acri nel 1291.[97] Molti cristiani latini scapparono a Cipro via mare, altri vennero uccisi o resi schiavi.[98][99]

Crociate europee

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Crociate del nord

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Lo stesso argomento in dettaglio:Crociate del nord, Crociata dei Venedi, Crociata prussiana, Crociata livoniana e Crociata lituana.
Estensione dell'Ordine Teutonico nel 1300

Il successo della prima crociata indusse i papi del XII secolo, comeCelestino III,Innocenzo III,Onorio III eGregorio IX, a promuovere campagne militari con lo scopo di cristianizzare le regioni più remote dell'Europa settentrionale e nordorientale. Queste campagne sono oggi conosciute come lecrociate del nord.[100] Lacrociata dei Venedi del 1147 videsassoni,danesi epolacchi tentare di convertire con la forza gli "slavi dell'Elba" (Venedi o Vendi), popolazioni stanziate fra i fiumiElba,Trave eOder, prevalentemente nel territorio dell'attualeMeclemburgo-Pomerania Anteriore e in quelli circostanti. Celestino III invocò una crociata nel 1193, ma quando il vescovo Bertoldo di Hannover cinque anni rispose venne condotto un vasto esercito verso una sconfitta. Come risposta, Innocenzo III emise unabolla in cui si dichiarò una crociata (conosciuta comecrociata livoniana) che portò alla conquista e alla colonizzazione dellaLivonia medievale, nei territori oggi parte dellaLettonia e dell'Estonia. Queste terre sulla riva orientale delMar Baltico erano l'ultimo angolo diEuropa ancora dacristianizzare.[100]

Corrado I di Polonia, nel 1226, concesseChełmno aiCavalieri Teutonici come base per una crociata contro i principi polacchi locali.[100][101] ICavalieri portaspada vennero sconfitti dai lituani, per cui nel 1237 Gregorio IX incorporò il resto dell'ordine nell'Ordine teutonico comeOrdine livoniano.[102] Alla metà del secolo, i Cavalieri Teutonici riuscirono a completare la conquista della Prussia per poi, nei decenni successivi, intraprendere lacrociata lituana nel tentativo diconvertire i lituani.[103] L'ordineentrò in conflitto anche con la Chiesa Ortodossa Orientale delleRepubbliche di Pskov eNovgorod. Nel 1240 l'esercito ortodosso di Novgorod sconfisse gli svedesi cattolici nellabattaglia della Neva e, due anni più tardi, fece la stessa cosa con l'Ordine livonese nellabattaglia del lago ghiacciato.[104]

Crociata albigese

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Lo stesso argomento in dettaglio:Crociata albigese.
Papa Innocenzo III scomunica gli Albigesi (sinistra), a destra i crociati che li massacrano

LaCrociata albigese (1209-1229) fu una campagna promossa da papa Innocenzo III contro gliereticicatari che si erano notevolmente espansi nella Francia meridionale. I catari vennero così brutalmente sterminati e l'autonomaContea di Tolosa venne formalmente unita alla corona di Francia. La sola erede della conteaGiovanna fu fatta fidanzare conAlfonso di Poitiers, fratello minore diLuigi IX di Francia. Dal matrimonio, volontariamente, non nacquero figli in modo che alla morte di Giovanna la contea cadesse sotto il controllo diretto della FranciaCapetingia, uno degli obiettivi iniziali dei crociati.[105]

Crociata bosniaca

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Lo stesso argomento in dettaglio:Crociata bosniaca.

Lacrociata bosniaca fu una campagna militare intrapresa contro l'indipendenteChiesa bosniaca, accusata di sostenere un'eresia: ilbogomilismo. Tuttavia, alcuni ritengono che l'iniziativa non fosse priva di ambizioni territoriali degli Ungheresi. Nel 1216 venne inviata una missione che tentò, senza successo, di convertire laBosnia al cattolicesimo romano. Nel 1225Papa Onorio III incoraggiò gli Ungheresi a muovere una crociata contro ilBanato di Bosnia. Questa finì con un fallimento dopo che i crociati vennero sconfitti dall'impero Mongolo nellabattaglia di Mohi. Nel 1234Papa Gregorio IX incoraggiò nuovamente una crociata, ma anche questa volta si risolse in una disfatta, quando gli Ungheresi vennero respinti dai bosniaci.[106]

Reconquista

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Lo stesso argomento in dettaglio:Reconquista.

Vennero concessi privilegi crociati a coloro che nellapenisola iberica avessero partecipato alle campagne dei Templari, degli Ospedalieri e degli altri ordini iberici che confluirono nell'ordine di Calatrava edi Santiago. I regni cristiani combatterono contro imori e gliAlmohadi in frequenti crociate approvate dal Papa dal 1212 al 1265. L'emirato di Granada resistette fino al 1492, quando i musulmani e gli ebrei vennero definitivamente espulsi dalla penisola.[107]

Crociate del XIV, XV, XVI, XVII secolo

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Lo stesso argomento in dettaglio:Crociata contro i turchi (1365-1366), Crociata di Nicopoli, Crociata di Varna, Crociata alessandrina, Crociate di Smirne e Crociata Hussita.
La battaglia di Nicopolis in unaminiatura diJean Colombe intitolataLes Passages d'Outremer, 1475 circa

NelXIV eXV secolo vennero promosse diverse crociate con lo scopo di contrastare l'espansione degliottomani neiBalcani. Nel 1309, circa 30.000 contadini provenienti dall'Inghilterra, dalla Francia nordorientale e dalla Germania si recarono fino adAvignone, ma li giunti si dispersero.[108]Pietro I di Cipro conquistò e saccheggiòAlessandria nel 1365, in quella che poi divenne nota comecrociata alessandrina; egli fu spinto sia da scopi commerciali sia religiosi.[109] Nel 1390,Luigi II di Borbone condusse lacrociata berbera nell'Africa del nord contro pirati musulmani. Dopo un assedio di dieci settimane, i Crociati siglarono una tregua di dieci anni.[110]

Nonostante questi sforzi, gli Ottomani riuscirono a conquistare la maggior parte dei Balcani e, dopo la vittoria nellabattaglia della Piana dei Merli del 1389, a ridurre l'influenza bizantina alla sola area di Costantinopoli.Nicopoli venne conquistata dallozar deiBulgariIvan Šišman nel 1393 e un anno dopoPapa Bonifacio IX proclamò una nuova crociata contro i turchi, anche se loscisma d'occidente aveva diviso il papato.[111] Questa crociata fu guidata daSigismondo di Lussemburgo, Re d'Ungheria a cui si unirono molti nobili francesi, tra cui il comandante militare della spedizione,Giovanni di Borgogna. Nonostante Sigismondo consigliò ai crociati di adottare una strategia cauta e difensiva, quando essi raggiunsero ilDanubio tentarono di assediare la città di Nicopolis dovevennero sconfitti dagli ottomani il 25 settembre patendo gravi perdite.[112]

VittoriaHussita sui crociati nellabattaglia di Domažlice

Viene chiamata "crociata Hussita" una serie di guerre di religione condotte contro gli ereticiHussiti, a più riprese, nell'arco di oltre un quindicennio. Queste crociate vennero dichiarate cinque volte negli anni 1420, 1421, 1422, 1427 e 1431 e costrinsero le forze hussite, che erano divise su molti punti dottrinali, a unirsi per respingere gli attaccanti. Le guerre si conclusero nel 1436 con la ratifica deicompactata di Basilea da parte della Chiesa cattolica e degli Hussiti.[113]

Mentre gli Ottomani si riversavano verso ovest, il sultanoMurad II sconfisse, nel 1444,l'ultima crociata papale aVarna sulMar Nero e quattro anni più tardi distrusse l'ultima spedizione ungherese. Nel 1453, con lacaduta di Costantinopoli, tramonta definitivamente l'Impero bizantino.János Hunyadi eGiovanni da Capestrano organizzarono nel 1456 una crociata per opporsi all'impero ottomano e rispondere all'assedio di Belgrado.[114]

Papa Pio II e Giovanni di Capistrano predicarono la Crociata, e i principi del Sacro Romano Impero nelleDiete diRatisbona e diFrancoforte promisero assistenza, inoltre si formò una lega tra Venezia, Firenze e Milano, ma alla fine non giunse alcun aiuto concreto. Nell'aprile del 1487,Papa Innocenzo VIII chiese una crociata contro ivaldesi diSavoia, delPiemonte e delDelfinato, poiché non erano ortodossi e considerati eretici. I soli sforzi intrapresi furono nel Delfinato e non portarono quindi a cambiamenti significativi.[115] Venezia era l'unica potenza che continuava a rappresentare una minaccia significativa per gli ottomani, ma perseguì una "crociata" soprattutto per i suoi interessi commerciali, e ciò portò alla serie diguerre turco-veneziane che si protrassero, tuttavia con interruzioni, fino al 1718. La fine delle crociate, intese come impegni dell'Europa cattolica contro le incursioni musulmane, avvenne nel XVI secolo, quando le guerre franco-imperiali assunsero proporzioni continentali.Francesco I di Francia cercò ovunque alleati compresi i principi protestanti tedeschi e i musulmani. Tra questi, siglò unacapitolazione dell'Impero Ottomano conSolimano il Magnifico, facendo una causa comune conKhayr al-Din Barbarossa e un certo numero di vassalli nordafricani del Sultano.[116]L'ultima crociata significativa fu quella che, bandita daInnocenzo XI, portò alla vittoriosa, per i cristiani guidati dal reGiovanni III di Polonia,battaglia di Vienna del 1683.

Stati crociati

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Lo stesso argomento in dettaglio:Stati crociati.
Gli imperi latini e bizantini nel 1205

A seguito della conquista di Gerusalemme nella prima Crociata e la vittoria adAscalona, la maggior parte dei crociati considerò il proprio pellegrinaggio completato e fece ritorno in Europa. Goffredo di Buglione venne lasciato con soli 300 cavalieri e 2.000 soldati a difendere il territorio conquistato. Tra i principi crociati, solo Tancredi rimase in Terra Santa con lo scopo di stabilire un suo dominio.[42] A questo punto i "Franchi" mantennero solo Gerusalemme e due grandi città siriane: Antochia ed Edessa ma non i territori circostanti. Così, nella prima metà del XII secolo, si consolidarono quattro Stati crociati: laContea di Edessa (1098-1149), ilPrincipato di Antiochia (1098-1268), ilRegno di Gerusalemme (1099-1291) e lacontea di Tripoli (1104-1289, sebbene la città diTripoli fosse rimasta sotto il controllo musulmano fino al 1109).[117] Questi Stati furono generalmente conosciuti comeTerre d'Oltremare[118].

Laquarta crociata portò alla costituzione dell'Impero latino di Costantinopoli frutto della spartizione tra i partecipanti del territorio bizantino in Europa. L'imperatore latino controllava un quarto del territorio bizantino, laRepubblica di Venezia il trecentesimo (compresi i tre ottavi della città di Costantinopoli), e il resto venne diviso tra gli altri comandanti della Crociata. Ciò dette inizio al periodo dellastoria greca conosciuto comeFrankokratia oLatinokratia ("dominio franco [o latino]"), in cui i nobili cattolici dell'Europa occidentale - principalmente Italiani e Francesi - costituirono degli Stati sull'ex territorio bizantino e governarono sui Greci ortodossi Bizantini. A lungo termine, gli unici beneficiari di questa situazione furono i Veneziani.[119]

Finanziamenti

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Le crociate furono economicamente molto onerose e, mentre le guerre aumentarono in numero, i loro costi lievitarono. Papa Urbano II esortò i ricchi nobili ad aiutare i cavalieri della prima crociata, come fecero il ducaRoberto II di Normandia e il conteRaimondo IV di Tolosa, che sovvenzionarono la spedizione. Il costo totale sostenuto da re Luigi IX di Francia per la crociata del 1284-85 è stato stimato in sei volte il reddito annuale della corona. I regnanti chiesero sovvenzioni dai loro sudditi[120], le elemosine e i lasciti in seguito alla conquista della Palestina furono ulteriori fonti di reddito. I papi ordinarono che fossero collocate nelle chiese delle cassette di raccolta per le donazioni e, a partire dalla metà del XII secolo, concessero indulgenze in cambio di sovvenzioni e di lasciti ereditari.[121]

Ordini religiosi cavallereschi

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Lo stesso argomento in dettaglio:Ordini religiosi cavallereschi.
Una raffigurazione tipica deicavalieri templari in un manoscritto del 1215. I due cavalieri che condividono la cavalcatura sono stati interpretati come simbolo di povertà o della dualità del monaco/soldato.

Durante l'epoca delle crociate nacquero numerosissimiordini religiosi cavallereschi, tra cui iCavalieri Ospitalieri e iCavalieri Templari, che costituirono i primi eserciti professionisti cristiani posti alla difesa del Regno cristiano di Gerusalemme e degli altri stati crociati. Gli Ospitalieri (Ordine dei Cavalieri dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme) vennero fondati a Gerusalemme durante la Prima Crociata e in seguito aggiunsero l'elemento militare alla loro funzione di assistenza ai malati diventando un ordine militare molto più grande.[122] I poveri cavalieri di Cristo (i Templari) e il lorotempio di Salomone furono fondati intorno al 1119 partendo da un ristretto gruppo di cavalieri che si dedicavano alla protezione dei pellegrini in viaggio verso Gerusalemme.[123]] Gli Ospitalieri e i Templari divennero organizzazioni sovranazionali, poiché il sostegno papale gli permise di ottenere ricche donazioni di terreni e di beni in tutta Europa. Ciò, a sua volta, portò a un flusso costante di nuove reclute e di averi perché si potessero mantenere più fortificazioni in tutto l'Outremer. Con il passare del tempo, essi conquistarono un potere autonomo nella regione.[124] Dopo la caduta di Acri, gli Ospitalieri si trasferirono aCipro per poi conquistare e governare l'isola diRodi (1309-1522) da cui furono scacciati e quindi ripiegarono suMalta (1530-1798) fino all'avvento diNapoleone Bonaparte che disciolse l'ordine. In seguito ripristinato, continuano a esistere tutt'oggi. Probabilmente per motivi finanziari e politici,Filippo IV di Francia, intraprese una forte campagna di opposizione contro i Cavalieri Templari che lo portarono a esercitare pressioni suPapa Clemente V. Nel 1312, quest'ultimo rispose con una serie dibolle pontificie tra cui laVox in excelso eAd providam che portarono al discioglimento dell'ordine con le accuse, probabilmente artificiose, disodomia,magia ederesia.[125]

Durante laterza crociata, per opera di alcuni tedeschi, sorse anche l'Ordine Teutonico con lo scopo di assistere i pellegrini provenienti dalla Germania. Fino alla perdita di Acri, il loro principale teatro di operazioni rimase la Terra Santa, tuttavia già a partire dal secondo decennio delXIII secolo operarono nell'Europa orientale, prima inTransilvania, per proteggere ilRegno d'Ungheria dalle incursioni dei nomadiCumani, quindi sulla costa baltica, nella zona che si estendeva a nord-est dei territori polacchi. Nel 1525 ilgrande maestro dell'Ordine si convertì alluteranesimo esecolarizzò i possedimentiprussiani, assumendo il titolo di duca di Prussia. Soppresso anch'esso da Napoleone nel 1809, l'ordine venne poi ripristinato dagliAsburgo; dopo una riforma del 1929 diviene un ordine di canonici regolari per la cura d'anime e le opere di carità.

Lascito

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Lo stesso argomento in dettaglio:Contributo islamico all'Europa medievale e Traduzioni nell'Occidente latino durante il XII secolo.

IlRegno di Gerusalemme è considerato il primo esperimento delcolonialismo europeo che ha istituito le "Terre d'Oltremare".[77] La crescita, il trasporto e l'approvvigionamento dei grandi eserciti portarono a un fiorente commercio tra l'Europa e questi territori. LeRepubbliche marinare diGenova eVenezia fiorirono, creando nel Vicino Oriente colonie profittevoli per gli scambi commerciali.[126]

Le crociate consolidarono la guida papale della Chiesa latina, rafforzando il legame tra la cristianità occidentale, ilfeudalesimo e ilmilitarismo e aumentando la tolleranza del clero alla violenza.[77] L'affermarsi del sistema delleindulgenze divenne uno dei motivi che portarono allaRiforma Protestante dei primi anni del XVI secolo.[127] Le crociate ebbero anche un ruolo fondamentale nella creazione e nell'istituzionalizzazione degli ordini militari edomenicani e dell'inquisizione medievale.[128]

Molti storici sostengono che l'interazione tra le culture cristiane occidentali e quelle islamiche fu un fattore significativo, in definitiva positivo, nello sviluppo della civiltà europea e delrinascimento.[128] Le molte interazioni tra gli europei e il mondo musulmano portarono a una migliore percezione della cultura islamica, ma resero anche difficile per gli storici identificare la fonte specifica delle varie fecondazioni culturali.[129] L'arte e l'architettura delle Terre di Oltremare mostrano evidenti testimonianze della fusione culturale, ma è difficile tenere traccia delleminiature che si trovano nei manoscritti e degli stili di progettazione deicastelli.[129] Le fonti testuali sono più semplici e le traduzioni fatte adAntiochia sono notevoli, ma tuttavia considerate secondarie in importanza rispetto alle opere provenienti dalla Spagna musulmana e dalle testimonianze della cultura ibrida siciliana. Inoltre, le biblioteche musulmane contenevano testi classici greci e romani che permisero all'Europa di riscoprire la filosofia, la scienza e la medicina pre-cristiana.[130]

Lo storicoJonathan Riley-Smith ritiene che gran parte della comprensione popolare delle Crociate derivi dai romanzi diWalter Scott e dagli scritti diJoseph-François Michaud. Le crociate contribuirono enormemente all'affermarsi della letteratura medievale, delromanticismo e della filosofia.[77]

Il parallelismo storico e la tradizione dell'ispirazione medievale sono diventati fondamentali dell'ideologia islamica. Il nazionalismo arabo secolare si concentra sull'idea dell'imperialismo occidentale.Gamal Abdel Nasser si è paragonato a Saladino e l'imperialismo è stato associato alle crociate. Nella sua "Storia delle crociate" Sa'id Ashur ha sottolineato la somiglianza tra la situazione moderna e medievale nei confronti dei musulmani e la necessità di studiare a fondo le crociate.[131]

Storiografia

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Illustrazione del Concilio di Clermont, opera diJean Colombe, 1475 circaFsia

Esistono ben cinque importanti fonti riguardo all'concilio di Clermont che portò alla prima crociata: l'opera anonimaGesta Francorum et aliorum Hierosolymitanorum datata 1100-01,Fulcherio di Chartres che partecipò al concilio,Roberto il Monaco che potrebbe essere stato anch'egli presente,Baudri de Bourgueilarcivescovo di Dol eGuiberto di Nogent abate e storico. Queste fonti differiscono notevolmente.[132] Nella suaHistoria Iherosolimitana (1106–07), Roberto il Monaco scrisse che Papa Urbano chiese ai cristiani cattolici occidentali di accorrere in aiuto dell'Impero bizantino ortodosso perché «Deus vult» ("Dio lo vuole") e promise a chi avesse risposto l'assoluzione dai peccati, mentre secondo altre fonti, il papa promise unaindulgenza. Negli scritti, Urbano pose maggior enfasi sulla riconquista della Terra Santa più che l'aiuto all'imperatore, inoltre il papa parlò di atti terribili presumibilmente commessi dai musulmani. Urbano scrisse a quanti «aspettano nelleFiandre» che i Turchi, oltre a sconfiggere le «chiese di Dio nelle regioni orientali» conquistarono «la Santa Città di Cristo, abbellita dalla sua passione e risurrezione». Benché il papa non avesse espressamente parlato della riconquista di Gerusalemme, egli esortò alla «liberazione militare» delle Chiese orientali.[133]

Durante laRiforma e laControriforma delXVI secolo, gli storici occidentali giudicarono le crociate attraverso l'obiettivo delle proprie credenze religiose. Iprotestanti le considerarono una manifestazione dei mali del papato, mentre i cattolici le ritennero degli sforzi per il bene.[134] Gli storiciilluministici delXVIII secolo tendevano a considerare ilMedioevo in generale e le crociate in particolare, come degli sforzi di civiltà barbariche guidate dal fanatismo. Questi studiosi misero l'accento sulla bassa condotta morale dei crociati e criticarono i mutamenti degli obbiettivi delle crociate, con riferimento in particolare a quello dellaquarta crociata che finì per attaccare l'impero bizantino cristiano anziché l'Islam. Questo fatto concluse qualsiasi possibilità di riconciliare loscisma d'Oriente e contribuendo alla successiva caduta di Costantinopoli a favore degliOttomani. Nel saggioDeclino e caduta dell'Impero romano dello storico inglese del XVIII secoloEdward Gibbon, l'autore scrisse che gli sforzi dei crociati avrebbero potuto essere più orientati verso il miglioramento dei propri paesi.[135]

Il XX secolo vennero realizzate tre importanti opere di analisi storica riguardo alle crociate: una diSteven Runciman, un'altra diRené Grousset e un lavoro di più autori pubblicato daKenneth Setton.[136][137] In questo periodo, gli storici spesso rispecchiano le critiche già espresse in età illuministica: Runciman scrisse neglianni 1950 che «gli alti ideali erano insanguinati dalla crudeltà e dall'avidità ... la guerra santa non era altro che un lungo atto di intolleranza nel nome di Dio».[138] SecondoNorman Davies, le crociate contraddissero lapace e la tregua di Dio perorate da papa Urbano e rafforzarono la connessione tra la cristianità occidentale, ilfeudalesimo e ilmilitarismo. La nascita di ordini religiosi militari scandalizzarono i bizantini ortodossi e i crociati saccheggiarono i paesi che attraversavano nei loro viaggi. Violando il loro giuramento di riconsegnare il territorio ai Bizantini, spesso tennero la terra per sé stessi.[136][137] La Quarta Crociata è stata ampiamente considerata controversa nel suo "tradimento" verso Bisanzio.[139] Allo stesso modo,Norman Housley ha visto la persecuzione degli ebrei nella prima crociata come parte della lunga storia dell'antisemitismo in Europa.[140]

Fino al XVI secolo il mondo musulmano dimostrò scarso interesse verso la cultura europea e incominciò a occuparsi delle crociate dalla metà delXIX secolo. La prima storia delle crociate tradotta inarabo risale al 1865 e nessuno studio di autori musulmani è stato pubblicato prima del 1899.[141] Alla fine del XIX secolo, i cristiani siriani arabi avevano cominciato a tradurre la storia della Francia in arabo, portando alla sostituzione del termine "guerre dell'Ifranj", guerre franche, conal-hurub al Salabiyya, guerre della Croce. Namik Kamel pubblicò la prima biografia di Saladino nel 1872. Nel 1898 la visita a Gerusalemme delKaiserGuglielmo II di Germania promosse ulteriori interessi tanto che Sayyid Ali al-Harri pubblicò la prima storia araba delle Crociate. Gli intellettuali musulmani, i politici e gli storici tracciarono paralleli tra le crociate e gli sviluppi politici contemporanei, quali ilmandato francese della Siria e del Libano, ilmandato britannico della Palestina e il fondamento del mandato delleNazioni Unite per lo Stato diIsraele.[142]

Note

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Esplicative

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  1. ^Steven Runciman,Storia delle crociate, Einaudi, Torino, 1966, vol. I, p. 94: «Papa Urbano II ... lanciò il suo grande appello: la Cristianità occidentale si metta in marcia per soccorrere l'Oriente; ricchi e poveri dovrebbero ugualmente partire, dovrebbero smetterla di trucidarsi a vicenda e combattere invece una guerra giusta, compiendo l'opera di Dio; e Dio li avrebbe guidati. Chi fosse morto in battaglia avrebbe ricevuto l'assoluzione e la remissione dei peccati».
  2. ^La visione cristiana di guerra santa alla base dell'ideologia di crociata trova una sua espressione particolarmente significativa nel TrattatoDe laude novae militiae ad Milites Templi del monacocistercenseBernardo di Chiaravalle (più tardi ispiratore della disastrosaTerza crociata): «... I cavalieri di Cristo combattono invece le battaglie del loro Signore e non temono né di peccare uccidendo i nemici, né di dannarsi se sono essi a morire: poiché la morte, quando è data o ricevuta nel nome di Cristo, non comporta alcun peccato e fa guadagnare molta gloria. Nel primo caso infatti si vince per Cristo, nell'altro si vince Cristo stesso: il quale accoglie volentieri la morte del nemico come atto di giustizia, e più volentieri ancora offre se stesso come consolazione al Cavaliere caduto».
  3. ^Ad esempioOriana Fallaci che nel suoLa forza della ragione (Rizzoli, Milano, 2004, p. 41), affermava: «[Le crociate] furono spedizioni per rientrare in possesso del Santo Sepolcro».
  4. ^«Essi occuparono la città e massacrarono chiunque incontrassero per le strade e nelle chiese – uomini, donne e bambini - senza risparmiare nessuno. Quindi raggiunsero altre località, saccheggiando e uccidendo tutti gli abitanti che trovavano». Cfr.Bat Ye'or,The Decline of Eastern Christianity Under Islam: From Jihād to Dhimmitude, pp. 271-272.
  5. ^L'esagerazione delle cifre è inoltre un ben noto fenomeno ricorrente nellapolemologia antica e medievale.
  6. ^Hugh Kennedy,The Age of the Caliphates; Yaḥyā b. Saʿīd al-Antākī,Cronache, a cura di B. Pirone, Milano, Jaca Book, 1998, pp. 217-312. Quest'ultima testimonianza di un cronista lodato dagli studiosi orientalisti per il suo scrupolo è particolarmente rilevante per avvalorare l'ipotesi di instabilità mentale dell'Imam/Califfo fatimide.L'autore (980-1066) - che mette in luce le deliberazioni spesso fortemente illogiche di al-Hākim - fu un alto prelato cristiano, contemporaneo e testimone diretto di quanto narrato

Bibliografiche

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  1. ^"Crociate" nell'Enciclopedia Treccani, sutreccani.it.URL consultato il 7 maggio 2017.
  2. ^crociata¹ - Treccani, suTreccani.URL consultato il 15 gennaio 2024.
  3. ^Alessandro Barbero,Le origini di crociate e jihad, sudocumentazione.info, 12 ottobre 2020.
  4. ^Crusade - Online Etymology Dictionary
  5. ^S. Runciman,op. cit.,passim.
  6. ^Crociate: il Millennio dell’odio (PDF), sumeetingrimini.org.
  7. ^Asbridge, 2012, p. 40.
  8. ^Giles Constable, "The Historiography of the Crusades", in Angeliki E. Laiou, Roy P. Mottahedeh,The Crusades from the Perspective of Byzantium and the Muslim World, Dumbarton Oaks, 2001, pp. 12–25.ISBN 978-0-88402-277-0.
  9. ^Jonathan Riley-Smith,What Were the Crusades?, Palgrave Macmillan, 2009, p. 27.ISBN 978-0-230-22069-0.
  10. ^Norman Davies,Europe – A History, Pimlico, 1997, p. 358.ISBN 0-7126-6633-8.
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Bibliografia

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Voci correlate

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