Nato a Città del Messico nel 1649 dall'influente famigliacreola Villalpando, Cristóbal ha assunto dapprima incarichi nella milizia locale come guardiamarina e in seguito è entrato nella bottega di Baltasar de Echave Rioja dove imparò a dipingere[1] Nel 1669, sposò María de Mendoza e ebbero quattro figli.
Villalpando ottenne il grado di capitano e nel 1686 fu nominato uno dei tre direttori della corporazione dei pittori in Messico,[2] carica che ricoprì più volte comeveedor.[1]
Dipinse in modo molto prolifico e realizzò opere per diverse cattedrali messicane, tra queste quelle diQuerétaro eCittà del Messico,[3][4]
dove ha dipintoL'apparizione di San Michele sul Monte Gargano nella sacrestia, dove ha incluso anche un suo autoritratto[5]
^abHaces, Juana Gutierrez (2006) "Cristóbal de Villalpando" page 535In Rishel, Joseph J. and Stratton-Pruitt, Suzanne (editors) (2006)The Arts in Latin America, 1492–1820 Yale University Press, New Haven, Connecticut,ISBN 978-0-300-12003-5
^Richard L. Kagan,Urban Images of the Hispanic World, 1493-1793, with the collaboration of Fernando Marías. New Haven: Yale University Press 2000.
^Bargellini, Clara (2006) "Painting in Colonial Latin America" pp. 322–334, page 330,In Rishel, Joseph J. and Stratton-Pruitt, Suzanne (editors) (2006)The Arts in Latin America, 1492–1820 Yale University Press, New Haven, Connecticut,ISBN 978-0-300-12003-5
(ES) Francisco de la Maza,El Pintor Cristóbal de Villalpando, Città del Messico, Instituto Nacional de Antoropologia e Historia, 1964,OCLC3012995.
(EN) Ilona Katzew,Casta Painting, New Haven, Yale University Press, 2004.
(ES) Arturo Soberón,Cristóbal de Villalpando: El pincel bien temperado, Città del Messico, Consejo Nacional Para la Cultura, 2017,ISBN978-968-29-8923-0.
Manuel Toussaint,Colonial Art in Mexico, traduzione di Elizabth Wilder Weisman, Austin, University of Texas Press, 1967.
(EN) James Fenton,Moses in Mexico, inNew York Review of Books, n. 12, pp. 12-14.