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Creta e Cirene

Coordinate:35°03′43.71″N 24°56′49.05″E35°03′43.71″N,24°56′49.05″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Creta e Cirene
Informazioni generali
Nome ufficiale(LA) Creta et Cyrene
CapoluogoGortina
Dipendente daRepubblica romana,Impero romano,Impero bizantino
Suddiviso inCyrenaica eCreta dal193;
Lybia superior,Lybia inferior eCreta daDiocleziano;
Amministrazione
Forma amministrativaProvincia romana
Evoluzione storica
Inizio74 a.C.
Causalascito in eredità ai Romani daTolomeo Apione
FineVII secolo
Causaconquistaaraba
Cartografia
La provincia (in rosso cremisi)

Creta e Cirene (Creta et Cyrene) furono costituite inprovincia diRoma, con i territori comprendenti sia l'isola diCreta sia laCirenaica almeno per due secoli, daAugusto aSettimio Severo.

Statuto

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Lo stesso argomento in dettaglio:Province romane, Diocesi (impero romano) e Governatori romani di Creta e Cirene.

La Cirenaica fu organizzata in provincia solo nel74 a.C., dopo essere stata lasciata in eredità da oltre un ventennio daTolomeo Apione, con l'arrivo del primo legato di rango pretorio (legatus pro praetore), affiancato da unquestore (quaestor pro praetore).Marco Antonio, nell'ambito della sua politica orientale, assegnò la Cirenaica nel36 a.C. aCleopatra Selene,[1] la figlia avuta daCleopatra e tale situazione si protrasse fino allabattaglia di Azio (31 a.C.). Nel67 a.C. invece venne costituita la provincia di Creta, la quale, dopo labattaglia di Filippi, fece parte dei domini deltriumviroMarco Antonio, che nel43 a.C. concesse la libertà alle città cretesi, revocata daOttaviano dopo la sconfitta di Marco Antonio ad Azio.

Dopo labattaglia di Azio,Augusto, nell'ambito della sua riforma dell'amministrazione provinciale del27 a.C. riunì Creta e Cirene, facendone unaprovincia senatoria, governata da un proconsole di rango pretorio e con capitaleGortina, aCreta.

Con la riformadioclezianea la provincia venne nuovamente separata: la Cirenaica, ulteriormente suddivisa nelle due nuove province diLybia superior (orientale) eLybia inferior (occidentale), entrò a far parte delladiocesi diOriente (Oriens), nellaPrefettura del pretorio d'Oriente (per Orientem), mentre la nuova provincia diCreta fu inserita nella diocesi diMesia, dellaPrefettura del pretorio dell'Illirico (Illyricum). Alla morte diTeodosio I nel395, con la suddivisione dell'Impero romano, entrambe fecero parte dell'Impero romano d'Oriente (Creta nella nuova diocesi diMacedonia, e sempre nella prefettura del pretorio dell'Illirico, oIllyricum).

EVOLUZIONE DELLA PROVINCIA DI CIRENAICA
prima della conquista romanaCirenaica (Tolomei)Creta (pirati)
dal74 a.C.CirenaicaCreta (pirati)
dal67 a.C.CirenaicaCreta
dal36 a.C.Cirenaica donata aCleopatra Selene (figlia di Cleopatra d'Egitto)Creta aCleopatra d'Egitto
dal30 a.C.Creta e Cirenaica (sono unite dall'imperatoreAugusto)
dal193Cirenaica
(indipendente da Creta)
Creta
(indipendente da Cirenaica)
con lariforma diDioclezianoLybia superior oPentapolis[2]
(orientale)
Lybia inferior oSicca[2]
(occidentale)
Creta
daCostantino I (324)
aTeodosio I (395)
Lybia superior
(orientale)
Lybia inferior
(occidentale)
Creta

Storia

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Età repubblicana

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Lo stesso argomento in dettaglio:Repubblica romana.

La Cirenaica repubblicana

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La Cirenaica era entrata a far parte dei dominiegiziani già a partire daTolomeo I Sotere, pur staccandosene di frequente per usurpazioni e rivolte.[3]

Nel96 a.C.Tolomeo Apione, che aveva ricevuto il regno di Cirenaica nel116 a.C. alla morte diTolomeo VIII, del quale era forse figlio illegittimo, lo lasciò in eredità allo stato romano.[1] Roma tuttavia non procedette subito all'annessione, sia per la posizione periferica e il territorio limitato, che non attiravano i commercianti italici o le società dipubblicani, sia per l'impegno nellaguerra sociale prima e nellaguerra civile tra Mario e Silla poi. Le città dellaPentapoli cirenaica (Cirene, Teuchira-Arsinoe, Euesperide-Berenice, oggiBengasi,Apollonia e Barce-Tolemaide) furono nel frattempo sede di lotte e contrasti, sia tra loro, sia all'interno per i conflitti tra oligarchi e democratici, mentre alcune località della costa vennero sfruttate da pirati. Si ebbe un breve intervento diLucullo (alloraproconsole della provincia diCilicia) nell'87-86 a.C., senza esiti.

Nel74 a.C. venne istituita la nuova provincia, governata da un legato di rango pretorio (legatus pro praetore), affiancato da un questore (quaestor pro praetore) e Roma ne iniziò lo sfruttamento degliagri regi Apionis,[4] le proprietà regie ricevute per testamento, gestite da società di pubblicani.

Durante laguerra civile tra Cesare e Pompeo la provincia parteggiò perPompeo e dopo labattaglia di Farsalo fu gravata da parte diCesare dall'esazione di un tributo in natura, relativo alla produzione delsilfio. Fu quindi assegnata aCassio e dopo labattaglia di Filippi aMarco Antonio. Quest'ultimo, nell'ambito della sua politica orientale, la assegnò nel36 a.C. aCleopatra Selene,[1] la figlia avuta daCleopatra e tale situazione si protrasse fino allabattaglia di Azio.

Creta repubblicana

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Lo stesso argomento in dettaglio:Guerra piratica di Pompeo.

Gli interventi di Roma nell'isola in epocarepubblicana furono volti alla repressione dellapirateria: un primo intervento si ebbe nel189 a.C. da parte diLucio Fabio Labeone, comandante della flotta, che tuttavia non riuscì ad ottenere la restituzione dei cittadini romani presi prigionieri dai pirati, successivamente Roma intervenne in diversi casi come arbitra nelle contese tra le città dell'isola.

Nel74 a.C.Marco Antonio Cretico, padre diMarco Antonio, vi condusse una spedizione che si concluse con una sconfitta. Una nuova spedizione condotta daQuinto Cecilio Metello Cretico fu appoggiata dalle città di Gortina (oggiGortyna) e diPolirrenio (Polyrrhenion), mentre i principali centri della resistenza antiromana (Cydonia, Cnosso,Lappa,Lytto eHierapytna) vennero progressivamente conquistati, malgrado il contrasto sorto tra Quinto Metello e il legato inviato nell'isola daPompeo, che in forza dellalegge Gabinia (lex Gabinia) aveva ottenuto il comando straordinario per la lotta contro i pirati.

In seguito alla conquista Quinto Cecilio Metello assunse il cognome di "Cretico" e nel67 a.C. venne costituita la provincia di Creta.[1] Le città cretesi parteggiarono per Pompeo durante laguerra civile con Cesare. Fu assegnata aMarco Giunio Bruto e dopo labattaglia di Filippi fece parte dei domini deltriumviroMarco Antonio, che nel43 a.C. concesse la libertà alle città cretesi, revocata daOttaviano dopo la sconfitta di Marco Antonio adAzio.

Cirenaica e Creta in epoca imperiale

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Nelle due mappe sono indicate leprovince romane diMauretania Tingitana,Mauretania Caesariensis,Numidia edAfrica (sopra),Tripolitania e Cerenaica (sotto).
Lo stesso argomento in dettaglio:Impero romano.

Vale la pena ricordare che nel corso della suacarriera fuquestore della provincia diCreta e Cirene il futuro imperatoreVespasiano.

Cirenaica

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Il territorio cirenaico era caratterizzato dal contrasto tra le città costiere della Pentapoli, abitate daGreci, e i territori abitati daLibici. Le prime avevano conservato le proprie istituzioni e la propria autonomia, già riconosciuta dalla costituzionetolemaica del248 a.C., ed erano riunite in una associazione. In alcune di esse era presente una minoranza di popolazioneebraica, che era organizzata con proprie distinte istituzioni. I tributi erano raccolti autonomamente dalle città e le società dipubblicani si occupavano piuttosto dello sfruttamento degliagri regi. I pochi cittadini romani presenti nella provincia erano organizzati inconventus civium Romanorum.

Poche furono le scorrerie delle tribù nomadi del deserto contro le città della provincia almeno nei primi due secoli. Sappiamo che al tempo dell'imperatoreDomiziano (attorno all'85-86), il popolo tributario deiNasamoni (che si trovava a sud della costa africana tra laCirenaica eLeptis Magna) si ribellò, portando distruzione e sconfiggendo lo stessolegatus legionis dellaIIIAugusta, un certo Cneo Suellio Flacco, che era andato loro incontro. Avendo però questi ultimi trovato tra il bottino stesso della legione, oltre ai viveri anche del vino, si ubriacarono compromettendo il successo iniziale, poiché Flacco li assalì e li annientò tutti, tanto che Domiziano, esaltato da ciò, poté dire davanti al Senato: "Ho impedito ai Nasamoni di esistere".[5] Ben più grave fu invece larivolta giudaica che colpì in particolare Cirene al tempo diTraiano (nel115-116).[6]

Tra il269 ed il270 i generali diClaudio il Gotico combatterono contro la popolazione deiMarmaridi ai confini della provincia d'Africa e Cirenaica, battendoli, per poi recarsi nei territori che un tempo appartennero aCartagine e liberarli dai ribelli.[7] Dal390 le due Libie subirono continue incursioni da parte delle genti berbere della regione. Nel periodo395-410 gliAusturiani invasero la Cirenaica ripetutamente ed ancora nel449.[8]

Creta

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Anche a Creta le città conservarono le loro istituzioni interne, politiche e sociali e sopravvisse probabilmente anche la federazione tra le città dell'isola, sorta con a capoCnosso probabilmente alla fine delIII secolo a.C., ma trasformata nelle forme consuete delconcilium provinciae e con sede spostata nella capitale provinciale di Gortina.

Difesa ed esercito

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Lo stesso argomento in dettaglio:Limes africano ed Esercito romano.
Limes dellaCycrnaica
limes africano
Nelle due mappe sono indicate leprovince romane diMauretania Tingitana,Mauretania Caesariensis, oltre aNumidia ed Africa proconsolare (sopra),Tripolitania e Cerenaica (sotto).
Localizzazione
Stato attualeLibia (bandiera) LibiaEgitto (bandiera) Egitto
Coordinate35°03′43.71″N 24°56′49.05″E35°03′43.71″N,24°56′49.05″E
Informazioni generali
Tipostrada militare romana affiancata dafortezze legionarie,forti e fortini,burgi, ecc.
Costruzione76 a.C.-VII secolo (Arabi)
Condizione attualenumerosi resti antichi rinvenuti in varie località.
InizioAfrica proconsolare
FineEgitto
Informazioni militari
UtilizzatoreImpero romano
Funzione strategicaprotezione frontiera meridionale dell'Impero romano
vedi bibliografia sotto
voci di architetture militari presenti su Wikipedia
Modifica dati su Wikidata ·Manuale

È possibile che esistessero alcune strutture militari in Cirenaica già nei primi secoli di occupazione romana,[9] e comunque le cinque principali città erano tutte munite di possenti mura,[6] all'interno delle quali potrebbero essere state dislocate alcune centinaia disoldati romani,[6] come risulterebbe da tutta una serie diiscrizioni latine sul territorio:

Con lariforma tetrarchica diDiocleziano furono costruite alcune postazioni militari dalla costa a sud diBengasi, fino aMsus, passando perTailimun, ed in seguito una serie di fortini tra Bengasi e Tolemaide sulla costa o tra Barce e Cirene (anche inepoca bizantina).[6][8] Sappiamo, infine, dallaNotitia Dignitatum che nel400 circa: l'esercito, dopo la riformatetrarchica e diCostantino I, fu posta sotto il comando delMagister militum praesentalis I, che a sua volta controllava:[15]

Questa struttura amministrativo-militare rimase pressoché invariata almeno fino aGiustiniano I.

Geografia politica ed economica

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L'economia della provincia di Creta si basava soprattutto sulla pirateria, almeno fino alla conquista romana, questo è il motivo per cui subì un periodo di decadenza a seguito dell'iniziale annessione.

La Cirenaica fu probabilmente oggetto di pesanti spoliazioni una volta annessa (che portarono alla scomparsa della pianta delsilfio). Era un territorio molto fertile fin da quando iGrecicolonizzarono quest'area attorno alVII secolo a.C., fondando cinquepolis a cui diedero il nome diPentapoli cirenaica,[9] vale a dire: la capitaleCirene con il suo porto diApollonia (oggi Marsa Susa), Teuchira-Arsinoe, Euesperide-Berenice (Bengasi) e Barce-Tolemaide (Al Marj). Qui come in altre province di origine greca i Romani intervennero nelle città preesistenti con una politica di mantenimento e miglioramento delle strutture in essere,[18] a differenza che in altre zone (per lo più occidentali) dove furono fondate numerosecolonie.

Note

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  1. ^abcdS.Rinaldi Tufi,Archeologia delle province romane, Roma 2007, p.249.
  2. ^abS.Rinaldi Tufi,Archeologia delle province romane, Roma 2007, p.250.
  3. ^La Cirenaica si discaccò dall'Egitto già sottoOfella nel322 a.C. e fu ancora indipendente sottoMagas,301-253 a.C. e quindi sottoDemetrio il Bello, figlio diDemetrio I Poliorcete fino al248 a.C. Nel155 a.C. si distaccò nuovamente ad opera del futuroTolomeo VIII, in contrasto con il proprio fratelloTolomeo VI e che, come misura di difesa preventiva, fece testamento in favore di Roma nel caso fosse morto senza eredi legittimi.
  4. ^Citati daCicerone (De lege agraria, 2,19,51) nel63 a.C.).
  5. ^Cassio Dione Cocceiano,Storia romana, LXVII, 4, 6.
  6. ^abcdC.Daniels,Africa, inIl mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.257.
  7. ^Historia Augusta,Probo, 9.1.
  8. ^abC.Daniels,Africa, inIl mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.258.
  9. ^abC.Daniels,Africa, inIl mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989, p.256.
  10. ^AE1915, 111;AE1983, 941.
  11. ^AE 1969/70, 636; AE 1969/70, 637.
  12. ^AE1978, 830.
  13. ^AE1983, 940.
  14. ^AE 1969/70, 639.
  15. ^abNot.Dign., Orien., I.
  16. ^Not.Dign., Orien., XXXI.
  17. ^Not.Dign., Orien., XXVIII.
  18. ^S.Rinaldi Tufi,Archeologia delle province romane, Roma 2007, p.252.

Bibliografia

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fonti primarie
fonti storiografiche moderne
  • C.Daniels,Africa, inIl mondo di Roma imperiale: la formazione, Bari 1989.
  • Giuseppe Ignazio Luzzatto,Roma e le province. I. Organizzazione, economia, società (Storia di Roma, XVII), Bologna 1985, pp. 146–158.
  • Sergio Rinaldi Tufi,Archeologia delle province romane, Ed.Carocci, Roma 2007.
V · D · M
Province romane in epoca repubblicana e alto-imperiale (fino a Diocleziano)
Province romaneSuddivisioni e cronologia delle province romane (governatori provinciali romani)
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