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Cratino

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Cratino (ingreco antico:Κρατῖνος?,Kratînos;Atene, dopo il520 a.C. – dopo il423 a.C.) è stato uncommediografogreco antico, uno dei principali esponenti dellacommedia antica (l'Archaia) insieme aEupoli e adAristofane.

Biografia

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Le date della nascita e della morte sono congetturali e si basano sulla notizia che non sopravvisse a lungo alla sua ultima vittoria con la commediaLa damigiana, del 423[1]. SecondoSuda, il nome di suo padre era Callimede e lui stesso esercitò la carica ditassiarco[2].

Eusebio di Cesarea registra che esordì negli anni454-453 a.C. con la sua prima commedia, mentre un anonimo trattato sulla commedia[3] parla di una sua prima vittoria dopo il 437 a.C., quando aveva ormai più di 80 anni. Gli sono attribuite, comunque, trentun commedie, di cui nove ottennero vittorie nei concorsi drammatici.

Aristofane nella suaPace (421 a.C.) narra, parodicamente, che Cratino sarebbe morto di crepacuore per la rottura di una giara di vino ad opera deglispartani durante un'invasione dell'Attica[4], evento che dovrebbe essere anteriore allaPace di Nicia (421 a.C.)[5].

Opere

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Delle commedie di Cratino ci restano 462 frammenti e i seguenti titoli:Archilochoi ("Gli Archilochi") (circa del 448 a.C.);Boukoloi ("I vaccari");Bousiris ("Busiride");Deliades ("Donne diDelo");Didaskaloi ("Gli insegnanti");Drapetides ("Le femmine corritrici");Empipramenoi ("Uomini di fuoco") oIdaioi ("Gli Idiani");Euneidai ("Ragazzi di Euno");Thrattai ("Donne diTracia");Kleoboulinai ("Le Cleobuline");Lakones ("I Laconi");Malthakoi ("Pochi ma buoni");Nemesis ("Nemesis");Nomoi ("Le leggi");Odysseis ("Gli Odissei")[6];Panoptai ("Le veggenti");Ploutoi ("Gli dèi della ricchezza");Pylaia ("La riunione di Pila");Satyroi ("Satiri"), piazzatasi al secondo posto nel 424 a.C.[7];Seriphioi ("Uomini da Serifo");Trophonios ("Trofonio")[8];Cheimazomenoi ("Uomini della tempesta"), piazzatasi al secondo posto nel 425 a.C.[9];Cheirones ("Seguaci diChirone");Horai ("Le Ore");Dionisalexandros ("Dionisalessandro").

Come abbiamo visto, Aristofane, nellaPace (come, apparentemente, altri commediografi non pervenutici) lo accusa di essere un inveterato beone e una conferma di questo tratto della sua personalità ci giunge dall'argomento della sua ultima commedia (Pytine, cioè,La Damigiana)[10].

Le sue commedie, comunque, affrontavano argomentipolitici,filosofici,letterari oppure parodie deimiti, come risulta dalla trama - ritrovata in un papiro - delDionisalessandro, del430 a.C. circa.

Secondo gli autori antichi lo stile di Cratino, pur ancora molto legato al passato, ricorreva all'ingiuria diretta e spesso pesante nei confronti dei propri avversari, per la qual cosa viene considerato il "fondatore della commedia politica"[11]. Non a caso è il primo a chiamare in una sua commedia,Pericle (495-429 a.C.) "tiranno", come visibile in questi esempi, daiChironi:

«Discordia e il vecchio

Crono,unitisi reciprocamente
generarono un grandissimo tiranno,
che "kephalegeretes"[12]
gli dei chiamano.
E Impudicizia gli genera Era-Aspasia,
concubina dal volto canino.»

(Frr. 258-259 K.-A. - trad. A. D'Andria)

Note

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  1. ^Schol. ad Aristofane,Cavalieri, 528.
  2. ^Suda, k, 2344.
  3. ^Prolegomena De Comoedia, 3.
  4. ^Leggi su Wikisource ilpasso sulla morte di Cratino
  5. ^M. Farioli,Cratino 'modello' di Aristofane, in "Aevum Antiquum", n. 7 (1994), pp. 119-136.
  6. ^Su questa commedia e sugliArchilochi. cfr. M. Ornaghi,Omero sulla scena. Spunti per una ricostruzione degli Odissei e degli Archilochi di Cratino, inMomenti della ricezione omerica. Poesia arcaica e teatro, Milano 2004, pp. 197-228.
  7. ^Argumentum aiCavalieri di Aristofane.
  8. ^Su questa commedia, cfr. R. Quaglia,Il Trophonios di Cratino, in "Maia", n. 52 (2000), pp. 455-466.
  9. ^Argumentum agliAcarnesi di Aristofane.
  10. ^S. Beta,La Damigiana, inI comici greci, a cura di S. Beta, Milano 2009, pp. 243-249 (con edizione e tradizione dei frammenti).
  11. ^Cfr., per uno studio globale di Cratino, G. Bona,Scritti di letteratura greca e di storia della filologia, Amsterdam 2005, pp. 149-169, 181-191.
  12. ^Parodia dell'omerico "nephelegeretes", ossia "adunatore di nuvole", con riferimento al cranio allungato di Pericle.

Bibliografia

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  • R. Quaglia,Il Trophonios di Cratino, in "Maia", n. 52 (2000), pp. 455-466.
  • M. Ornaghi,Omero sulla scena. Spunti per una ricostruzione degli Odissei e degli Archilochi di Cratino, inMomenti della ricezione omerica. Poesia arcaica e teatro, Milano 2004, pp. 197-228.
  • G. Bona,Scritti di letteratura greca e di storia della filologia, Amsterdam 2005, pp. 149-169, 181-191.
  • S. Beta,La Damigiana, inI comici greci, a cura di S. Beta, Milano 2009, pp. 243-249.

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