Cracovia è stata a lungo la capitale del paese e tutt'oggi rimane il suo principale centro culturale, artistico e universitario - è sede tra le altre dellaUniversità Jagellonica, la più antica del paese e una delle più antiche d'Europa. Con più di otto milioni di visitatori ogni anno, è la principale meta turistica internazionale della Polonia. È famosa per il suo piccolo e curato centro storico, iscritto nella ListaUNESCO comePatrimonio dell'umanità, per la suaimmensa piazza centrale e per la fascia di giardini delPlanty, ampia da 50 a 100 metri che circonda completamente il centro.[3]
Inoltre è il primo sito UNESCO ad essere considerato tale in Europa ed è anche il primo centro abitato ritenuto patrimonio dell'umanità al mondo (1978). NelCastello del Wawel è stato a lungo custodito il famoso dipinto diLeonardo da Vinci,Dama con l'ermellino, prima esposto all'interno delMuseo Czartoryski, ubicato nella Città Vecchia. Il 19 maggio 2017 l'opera viene temporaneamente spostata alMuseo nazionale di Cracovia fino al 20 dicembre 2019, per poi tornare esposta alMuseo Czartoryski.
Cracovia è situata nelle aree meridionali della Polonia, sulle rive del fiumeVistola, in una valle ai piedi dei montiCarpazi ad un'altitudine di circa 219 metris.l.m., ai piedi della collina diWawel, nell'area meridionale della Piccola Polonia (Małopolska). L'altitudine varia da 220 (dolinaWisły), 238 (Wzgórze Wawelskie), 250 (Górka Borkowska-Jugowice), 380 (Kopiec Piłsudskiego).
A mezza strada tra gli altopiani delGiura polacco di originegiurassica a nord e deiMonti Tatra distanti soltanto100 km a sud, catena che costituisce il confine naturale tra Slovacchia e Polonia, Cracovia si trova a230 km ad ovest dal confine con l'Ucraina. Ci sono cinque riserve naturali vicino a Cracovia, per un'area complessiva di 48,6 ettari (120 acri), che a causa del loro valore ecologico sono legalmente protette. La parte occidentale della città, assieme alle estremità nord e nord-occidentale, raggiunge un'area di importanza internazionale conosciuta comeJurassic Bielany-Tyniec refuge. I principali motivi di protezione di quest'area includono salvaguardia faunistica e della flora così come caratteristiche geomorfologiche e paesaggistiche[4]. Un'altra parte della città è situata lungo il 'corridoio' ecologico della Vistola, anch'esso di rilevanza internazionale in quanto parte della rete ecologica pan-europea[5]. Il centro cittadino è sviluppato sulla sponda sinistra (a nord) del fiume.
Cracovia ha unclima oceanico (Cfb) secondo il Sistema diClassificazione dei climi di Köppen, una delle località europee più orientali a registrare tale caratteristica, considerando che ad est diTarnów ed a nord diKielce a gennaio la temperatura media scende sotto i−3 °C e solitamente diviene di tipo continentale (Dfb). La città gode di un clima relativamentetemperato. Le temperature medie estive variano dai 18 ai19,6 °C, mentre in inverno dai -2,1 agli0 °C, la temperatura media annuale è di8,9 °C. I picchi di massima in estate riescono spesso a superare i25 °C e ad andare oltre anche i30 °C, mentre in inverno i picchi negativi registrati oscillano dai -5 e gli0 °C notturni: in alcune nottate particolarmente fredde la temperature può arrivare anche a−15 °C. A causa della sua posizione ai piedi dei monti Tatra, a Cracovia spesso soffia l'halny - unfoehn, che fa aumentare la temperatura rapidamente così da permettere i15-20 °C anche in inverno.
I resti dell'antico forte di Wawel davanti all'attualecastello
La preistoria di Cracovia inizia con l'evidenza di un insediamento dell'età del ferro nei pressi dell'attuale sito della collina diWawel.[7] Una leggenda vuole che Cracovia fosse stata fondata dal mitologico sovranoKrakus, che l'avrebbe costruita sopra una caverna occupata da undrago,Smok Wawelski.[8]. Cracovia era la capitale della tribù deiVistolani, probabilmente legata alla politica dellaGrande Moravia. La prima citazione di Cracovia nei documenti storici risale all'VIII secolo, nel quale si annotava che il principe dei Vistoliani erabattezzato.
Dopo la distruzione della Grande Moravia da parte degli Ungheresi, Cracovia divenne parte del regno diBoemia: non a caso il primo riferimento scritto del nome della città è databile al966, il quale ci riferisce di Cracovia come un notevole centro commerciale in mano ad un ducaboemo.[9]Alla fine delX secolo, la città era un punto di riferimento per i commerci, incorporata tra i possedimenti della dinastiaPiasti. Diversi edifici in muratura furono costruiti in quel periodo, tra i quali il notoCastello del Wawel, chieseromaniche come lachiesa di Sant'Adalberto, una cattedrale ed una basilica.[9] La città fu quasi completamente distrutta durante le invasionitatare della Polonia del1241,1259 e1287.[10]
La città fu ricostruita e resa municipio nel1257, in ossequio allalegge di Magdeburgo, con sgravi fiscali e privilegi commerciali per i suoi cittadini.[11] Questi cittadini erano emigrantitedeschi che si spostarono durante l'Ostsiedlung e costituivano la maggioranza della borghesia nelle città della Polonia eBoemia del tempo.[12] Il decreto di fondazione del1257 proclamato daBoleslao V il Casto fu inusuale in quanto escluse esplicitamente la popolazione locale.[12] L'antico forte reale diWawel fu collegato allanuova città, costruita nel suo lato settentrionale attorno allaPiazza del Mercato rispetto alla sua originale collocazione (Okol).[13] La porzione germanica della popolazione costituiva la maggioranza degli abitanti durante ilXVI secolo e rimase assimilata dal resto della popolazione polacca entro ilXVI secolo.[14] La città raggiunse notevole prominenza nel1364, quandoCasimiro il Grande fondò l'Università Jagellonica,[15] la seconda università più antica dell'Europa centrale dopo l'Università Carolina diPraga. La città continuò la sua espansione sotto il controllo congiuntolituano-polacco della dinastia degliJagelloni, fino a diventare capitale delRegno di Polonia e membro dellaLega anseatica, attirando un numero consistente di artigiani, mercanti egilde, provocando unnotevole progresso scientifico ed artistico.[16]Nel1475 i delegati dell'elettoreGiorgio il Ricco diBaviera vennero a Cracovia per organizzare il matrimonio diEdvige (Jadwiga Jagiellonka), la figlia del reCasimiro IV Jagellone con Giorgio il Ricco. Edvige viaggiò per due mesi per raggiungereLandshut in Baviera, dove fu celebrata una elaborata cerimonia, ilmatrimonio di Landshut (Landshuter Hochzeit).
Nel1488 il poetaConrad Celtis fondò laSodalitas Litterarum Vistulana, una società letteraria basata sulla struttura e gli intenti delle Accademie Romane. Nel1489Veit Stoss diNorimberga terminò il suo lavoro sull'Altare Grande dellaBasilica di Santa Maria. Più tardi incise anche un sarcofago marmoreo per Casimiro IV. Numerosi artisti, principalmente provenienti da Norimberga, lavorarono a Cracovia. Dal1500, Haller stabilì unatipografia nella città.
Nel1609 Sigismondo III trasferì la capitale aVarsavia, meglio situata per governare tutto il Paese. Per la mancanza della corte reale cominciò il declino di Cracovia, che poi venne anche numerose volte devastata da diverse armate.
Al termine delXVIII secolo, lo Stato polacco, ormai indebolito, venne assorbito dalle nazioni vicine preponderanti dal punto di vista politico-militare nell'Europa centro-orientale: laRussia, l'Austria e laPrussia. Cracovia divenne parte della provincia austriaca dellaGalizia.Tadeusz Kościuszko organizzò una rivolta, nella zona del mercato di Cracovia nel1794. L'esercito russo-prussiano soffocò la rivolta saccheggiando il tesoro reale polacco conservato nella città.
QuandoNapoleone Bonaparte invase quella che una volta era la Polonia, stabilì unDucato di Varsavia (1807) come stato indipendente, ma subordinato all'impero francese. IlCongresso di Vienna (1815) ristabilì la spartizione della Polonia, conferendo però l'indipendenza a Cracovia, come capitale dellaRepubblica di Cracovia. La città cominciò a concentrarsi sull'indipendenza nazionale, sfociata nellarivolta di Cracovia del 1846. I moti non raggiunsero il loro obiettivo di coinvolgere le altre terre abitate da Polacchi, fu quindi soffocata e Cracovia perse la sua autonomia con la sua annessione all'Austria.
Durante laprima guerra mondiale, le truppe di Cracovia, guidate daJózef Piłsudski si batterono per la liberazione della Polonia, in alleanza con le forze austriache e tedesche. Nonostante la sconfitta degliImperi Centrali, i termini delTrattato di Versailles (1919) stabilirono il primo Stato sovrano polacco da oltre un secolo.
La Polonia fu però nuovamente spartita nel1939 tra l'Unione Sovietica e laGermania nazista a seguito delpatto Molotov-Ribbentrop e nel settembre dello stesso anno leforze naziste invasero il paese. Cracovia divenne così capitale delGovernatorato Generale, un'autorità coloniale guidata daHans Frank. L'occupazione fu pesante, soprattutto per l'identità culturale della città. Oltre 150 professori e studiosi della Università Jagellonica vennero convocati per un incontro, arrestati e inviati in uncampo di concentramento aSachsenhausen (l'azione venne chiamataSonderaktion Krakau). Molte reliquie e vestigia della cultura nazionale furono distrutte o saccheggiate. L'intera comunità ebraica della città, che prima della guerra contava tra le 60 000 e le 80 000 persone, fu annientata, attraverso espulsioni, il confino coatto nelghetto di Cracovia e l'invio finale nei campi di concentramento e di sterminio, due tra i più tristemente famosi dei quali furono stabiliti nelle vicinanze di Cracovia:Płaszów eAuschwitz.[17]
La manovra di avanzamento delle forze sovietiche permise alla città di sfuggire alla distruzione totale e alcuni palazzi storici e capolavori vennero salvati, ma ad oggi si tende a credere che una simile versione della presa di Cracovia sia frutto della propaganda sovietica.[18][19][20][21][22] Al termine del conflitto, il governo dellaRepubblica Popolare di Polonia ordinò la costruzione diNowa Huta, la più grandeacciaieria dello Stato. L'obiettivo secondo alcuni storici era quello di ridurre l'influenza dei circoli intellettuali ed artistici attraendo le masse operaie; secondo altri studi l'obiettivo era il pieno impiego della popolazione, la soluzione del gravissimo problema della disoccupazione e dell'indigenza, l'indipendenza economica dello stato polacco attraverso lo sviluppo del settore produttivo più importante, l'acciaio appunto. Oggi la sua funzione è scomparsa e rimane soltanto un esteso quartiere popolare dall'aspetto razionale con ampie aree verdi e servizi sociali, tipico esempio di edilizia popolare socialista.
L'architetturagotica,rinascimentale ebarocca della Città Vecchia (Stare Miasto) è mirabile testimone della lunga e gloriosa storia di Cracovia: al centro del nucleo medievale, conservatosi quasi completamente intatto, vi è la Piazza del Mercato, la più grande piazza medievale d'Europa, un quadrato di 200 metri di lato (Rynek Główny), attorno alla quale sorgono bellissimi palazzi dei secoliXVII eXVIII, alcuni dei quali di impronta veneta, la torre civica del Municipio, il grandeMercato dei tessuti (Sukiennice) e soprattutto laBasilica di Santa Maria.Attorno alla Città Vecchia correva una possente cinta muraria completamente abbattuta, ad eccezione di un breve tratto superstite contiguo allaPorta di San Floriano e alBarbacane, durante la dominazione austriaca. Sul suo antico tracciato oggi sorge il giardino delPlanty.L'altro nucleo storico di Cracovia sorge a sud della Città Vecchia, sulla collina diWawel (residenza dei re di Polonia fino alXVII secolo), dove si trovano le più importanti vestigia: la chiesa dei Ss. Felice e Adaucto (IX secolo), il Castello con il cortilerinascimentale degli architetti fiorentiniFrancesco della Lora eBartolomeo Berecci, la Cattedrale, che racchiude le tombe dei re polacchi a partire dal Trecento e la cappella funeraria del re Sigismondo I, d'impronta italiana al pari della chiesabarocca dei Santi Pietro e Paolo, la più bella dell'Europa centrale nel suo genere.
A sud della Città Vecchia sorge il quartiere diKazimierz, il centro della vita religiosa e sociale della Cracovia ebraica fino alla deportazione di massa della comunità locale avvenuta durante l'occupazionenazista.
La più conosciuta chiesa di Cracovia è senz'altro laBasilica di Santa Maria che non passa inosservata sia per la posizione, nel pieno centro della città nella Piazza del Mercato, sia per l'imponenza delle sue due torri, una di guardia l'altra campanaria. Del XIV secolo, raggiunge 80 metri di altezza ed è nota oltre che per le sue vertiginose architetture, per un importantepala d'altare lignea al suo interno scolpita daVeit Stoss, la più grande al mondo. Da una delle due torri della chiesa viene ogni ora intonata la celebreHejnał, la "chiamata a raccolta" tradizionale mai interrotta dall'invasione della città dei tartari.Proprio accanto a Santa Maria, nella stessaPiazza del Mercato, è situata la piccola e pregevoleChiesa di Sant'Adalberto (Kościół św. Wojciecha), che con circa mille anni di storia è una delle più antiche chiese in pietra erette in tutta la Polonia. Ben più antica di circa quattro secoli della sua imponente controparte, appare oggi curiosa nella piazza per le sue esigue dimensioni.
Parimenti antica e celebre è laCattedrale del Wawel, facente parte dell'omonimo complesso antico della città situato sull'altrettanto omonima collina. È considerata il santuario nazionale polacco ed è il luogo dove storicamente venivano incoronati i sovrani polacchi. Costruita anch'essa nelXIV secolo, ospita nel suo complesso la celebrecappella di Sigismondo, uno degli esempi architettonici più pregevoli della città ed eretta il secolo successivo rispetto alla cattedrale dalla dinastiaJagellonica.
Le due chiese principali non sono le più antiche: laChiesa di Sant'Andrea ad esempio è del1098, costruita in circa 20 anni instile romanico e dagli internibarocchi delXV secolo, uno dei pochi edifici salvati dalle devastazioni tatare: particolarità della chiesa sono le feritoie tipiche del tempo che rendevano questi edifici luoghi di culto ma anche di difesa.LaChiesa di San Francesco, situata nella strada Franciszkanska di fronte alPalazzo Arcivescovile, è invece del1269 e più che per le sue sobrie e semplici forme architettoniche è apprezzata per le sue splendide vetrate dell'artista polaccoStanisław Wyspiański.
Particolare interesse suscita laChiesa di San Casimiro Principe (Kościół św. Kazimierza Królewicza), sempre nella Città Vecchia, sia per l'adiacente monastero francescano barocco, sia soprattutto per la cripta con relative catacombe: questa parte della Chiesa contiene alcuni dei luoghi più segreti ed affascinanti della città, come l'area delle mummie, circa mille, conservate nella cripta ed esposte ogni 1º novembre ai visitatori. La Chiesa della Madre di Dio nel moderno quartiere ex comunista diNowa Huta è invece il contributo religioso della città alle architetture moderne.
Nel quartiere ebraico diKazimierz ci sono oltre alle chiese cristiane, numerose sinagoghe, tra le quali spicca senz'altro laSinagoga Tempel in stile neo-moresco costruita nel1860 e danneggiata durante laseconda guerra mondiale e per importanza di culto laVecchia Sinagoga, ad oggi attive.
È impossibile non iniziare una trattazione degli edifici civili della città non partendo dalla Piazza del Mercato, centro nevralgico di Cracovia. Il palazzo di spicco di questa piazza è ilSukiennice, il mercato dei tessuti diepoca rinascimentale (XV secolo) dove in passato si intrecciavano le trame mercantili internazionali che giungevano in Polonia: i mercanti qui si incontravano, discutevano di affari e barattavano o contrattavano merci. La struttura ha ospitato personalità importanti per secoli.Altro edificio della piazza di particolare prominenza è laTorre del Municipio (Wieża ratuszowa), unica parte rimasta dell'antico Municipio demolito nel1820 e che conteneva, tra le varie stanze, delle camere di tortura medievali. La torre, alta 70 metri, fu costruita nelXIII secolo in mattonatura ed in stile gotico ma ha subito numerosi incidenti. Il tetto, ricostruito nel1686, rimase danneggiato da un incendio causato dall'illuminazione, mentre una tempesta di vento fece inclinare di circa 55 centimetri l'intera torre nel1703[23].Nella piazza praticamente ogni casa circostante è di interesse architettonico, essendo tuttekamienica, case in mattoni del XV secolo.
Altri sono i palazzi interessanti oltre il centro storico e la Piazza del Mercato, in particolare a Kazimierz, dove spicca il Municipio del quartiere. Meno apprezzabile esteticamente, ma di sicuro interesse culturale è lafabbrica Schindler. Da ricordare anche ilPalazzo della Fenice.
Tra le architetture militari della città di particolare importanza sono ilCastello del Wawel (Zamek wawelski), nella tradizionale collina della città, utilizzato come residenza reale dai sovrani di Polonia, quando Cracovia era capitale, dal1038 al1596 e luogo di incoronazione degli stessi. Costruito in stile gotico daCasimiro III fu fortificato nel XVI secolo con le attuali mura e torri ancora oggi visibili. Sotto il castello è presente una grotta, dove sarebbe vissuto il leggendario drago sconfitto dalla popolazione in epoche antiche con un espediente, drago immortalato in una statua sulla rive della Vistola proprio sotto il complesso di Wawel.
Delle antiche mura cittadine poco è rimasto, oltre all'interessanteBarbacane vicino allaPorta di San Floriano. Basato curiosamente più sulle strutture difensive arabe che europee, questa struttura fu aggiunta alle mura difensive nel1498 assieme alla fortificazione circolare. Era un passaggio obbligato per entrare in città una volta passata la porta antecedente e conduceva direttamente allaStrada Reale che percorre tutt'oggi il centro cittadino antico. Il cortile interno ha un diametro di 24,4 metri e sette torrette, mentre i muri circostanti, spesse tre metri, dispongono di 130 feritoie.
Cracovia aveva una popolazione accertata di 754 854 abitanti nel 2009[25] In base ai dati del 2006, essi costituiscono circa il 2% della popolazione polacca ed il 23% di quella delvoivodato della Piccola Polonia. Questi indicatori demografici fanno riferimento soltanto alla popolazione permanente e residente in città.
Nel censimento del1931, il 78,1% dei Cracoviani dichiararono di parlarepolacco come madre lingua, mentreyiddish edebraico si attestavano al 20,9%, l'ucraino al 0,4%, iltedesco allo 0,3%, ed ilrusso allo 0,1%.[26] Le devastazioni della storia hanno ridotto la percentuale delleminoranze etniche che vivono a Cracovia in maniera significativa. Il dato ufficiale differisce molto da quello ufficioso, in particolare per quel che riguarda la presenza dirom. Ad oggi, secondo il censimento del2002[27] tra quelli che hanno dichiarato la loro nazionalità (a prescindere da lingua o religione) nel vecchio voivodato di Cracovia, 1 572 eranoslovacchi, seguiti dagliucraini (472),ebrei (50) edarmeni (22). I rom, ufficialmente registrati come 1 678, si stima siano più di 5 000. Statistiche raccolte dal Ministero dell'Educazione polacco rivelano che tuttavia soltanto l'1% degli adulti ufficialmente reclama lo status di minoranza, così come solo il 3% degli studenti partecipa ai programmi designati per le minoranze etniche.[28]
Cracovia è il centro principale per la formazione delle nuove classi dirigenti polacche. Ad oggi si contano 12 istituzioni di formazione universitaria, con circa 10 000 corsi e 150 000 studenti. Tra queste si segnalano l'Università Jagellonica, la più antica università polacca, fondata nel 1364, che conta quasi 48 000 studenti, l'AGH - Akademia Górniczo-Hutnicza, dedicata alle discipline tecnologiche, come la metallurgia e l'estrazione mineraria e l'Università di economia.
Cracovia ospita numerosi eventi artistici ogni anno, alcuni di risonanza internazionale, come il Festival dei Cortometraggi, la Biennale della Grafica, e ilFestival della Cultura Ebraica. Vi sono inoltre numerosi teatri, tra cui:
Le zone più antiche di Cracovia, unite alla fine delXVIII secolo sono:
La città vecchia (Stare Miasto) - la zona all'interno delle mura della città, ora circondate da un parco noto comePlanty. Dal 1978 questo quartiere è unpatrimonio dell'umanità dell'UNESCO
Wawel - la collina di roccia dolomitica a Sud della città vecchia, sede del castello reale e della cattedrale
Stradom eKazimierz - a sud delWawel; un tempo suddiviso in due quartieri, uno cristiano ed uno ebraico
Ci sono due circoli sportivi importanti: ilKS Cracovia (il club più antico della Polonia, fondato nel 1906) e ilWisła Kraków. Le due squadre sono tra le più importanti della Polonia: il KS Cracovia è stato campione di Polonia nell'hockey su ghiaccio (2006), e il Wisla è stato il vicecampione nelcalcio (2006). Le due squadre si odiano da quasi sempre, infatti, si conducono una "Guerra santa".La città ospita anche altre società di rilievo, come ilGarbarnia Kraków, campione di Polonia nel 1931, l’Hutnik Kraków, club del quartiere diNowa Huta, ed ilWieczysta Kraków, club emergente che negli ultimi anni ha guadagnato notorietà per i suoi investimenti e le sue ambizioni.È inoltre la città natale dell'atletaAleksander Walerianczyk.Cracovia è la città natale del pilota diFormula 1Robert Kubica in forza allaBMW Sauber,Renault eWilliams.Nel 2014 è stato inaugurato il nuovo palazzetto dello sport, laKraków Arena.
^ab(DE) Sebastian Brather,Archäologie der westlichen Slawen. Siedlung, Wirtschaft und Gesellschaft im früh- und hochmittelalterlichen Ostmitteleuropa, Ergänzungsbände zumReallexikon der Germanischen Altertumskunde, vol. 30, Walter de Gruyter, p. 87,ISBN3-11-017061-2.
^(DE) Sebastian Brather,Archäologie der westlichen Slawen. Siedlung, Wirtschaft und Gesellschaft im früh- und hochmittelalterlichen Ostmitteleuropa, Ergänzungsbände zumReallexikon der Germanischen Altertumskunde, vol. 30, Walter de Gruyter, pp. 156, 158,ISBN3-11-017061-2.
^(DE) Immo Eberl,Flucht, Vertreibung, Eingliederung, a cura di Immo Eberl, Ministry for Internal Affairs, Baden-Württemberg (Germania), Thorbecke, p. 29,ISBN3-7995-2500-9.
^(EN) Anna M. Cienciala,The Polish Resistance Movement against the Germans, inThe German Occupation of Poland and the Holocaust in German-occupied Poland,The Polish Review, vol. 48, n. 1, 2003, 49–72.URL consultato il 13 aprile 2021.
«Secondo gli autori, la segretaria ebreo-polacca della compagnia di costruzione tedesca M&K, Amalie Petranker (che si nascondeva tra le file naziste come Felicja Milaszewska), entrò in possesso di una serie di piani che mostravano dove erano stati piantati esplosivi con l'intenzione di distruggere la città. Gli schemi furono trovati non appena gli imprenditori tedeschi lasciarono Cracovia. In particolare, Petranker continuò a vivere nell'appartamento precedentemente occupato dai gestori dell'impresa edile M&K in via Juljusza Lea, fino a quando non ricevette l'avviso del governo di liberarlo»
^(EN) Anna M. Cienciala,The Polish Resistance Movement against the Germans, inThe German Occupation of Poland and the Holocaust in German-occupied Poland,The Polish Review, vol. 48, n. 1, 2003, 49–72.URL consultato il 13 aprile 2021.
«I tedeschi progettarono di far saltare in aria Cracovia, che aveva molti edifici medievali e musei, ma furono sventati quando la mappa delle mine e degli esplosivi posizionati intorno alla città, fu consegnata da un paio di cittadini polacchi ai russi, che si stavano avvicinando alla città»
«Konev ricevette l'ordine di salvare Cracovia daStalin, che subì pressioni daRoosevelt e il quale a sua volta fu sollecitato dal Vaticano (agendo su richiesta del clero biancorosso)»
^ Ivan Katyshkin,Sluzhili my v shtabe armeiskom, Mosca, Voenizdat, 1979, p. 155,LCCN80-503360.